| Illustrissimi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,
lunedì prossimo vi accingete ad eleggere il vostro Vice-Presidente, carica importante che deve garantire quella separazione e indipendenza dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) posta a fondamento della nostra Costituzione e a salvaguardia della nostra Repubblica.
Per questo, come cittadini, ci sentiamo in dovere di porre alla Vostra attenzione la richiesta di non eleggere l’Avv. Michele Vietti.
Il neo consigliere - al quale va la stima e il rispetto che si deve portare per tutti i componenti di un organo sì fondamentale – non possiede le necessarie caratteristiche istituzionali per rivestire il suddetto ruolo.
Michele Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III. E’ uno dei padri della depenalizzazione del falso in bilancio, legge grazie a cui il premier ha evitato una condanna per i processi “All Iberian” e “Consolidato Fininvest”, in quanto “il fatto non costituisce più reato”. E’ stato altresì il promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. E’ l’ideatore del legittimo impedimento, norma che blocca i processi per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per i Ministri tutti.
Il Michele Vietti deputato è stato il primo firmatario della pregiudiziale di costituzionalità che ha affossato la legge Concia contro l’omofobia. Nella pregiudiziale, l’orientamento sessuale viene esplicitamente confuso con pratiche sessuali quali l’incesto, la pedofilia, la zoofilia, il sadismo, la necrofilia e il masochismo. In base a tale illegittimo accostamento, l’introduzione di un’aggravante per i reati motivati dall’orientamento sessuale della vittima avrebbe significato, secondo Vietti, dare il via libera ad una protezione speciale delle suddette pratiche (incesto, pedofilia, etc). A qualunque persona, anche priva di nozioni giuridiche, non sfugge la falsità e l’offensività verso milioni di cittadini italiani di questa posizione. Essere omosessuali è una condizione personale; commettere un abuso sessuale su un minore è un crimine giustamente punito dalla legge.
Oltre a non sapere e/o voler distinguere tra orientamenti sessuali e reati, Michele Vietti s’è dimostrato incapace di rispettare il diritto di manifestazione sancito dalla Carta Costituzionale, laddove ha espresso una totale contrarietà a che si tenesse il corteo nazionale dell’orgoglio lgbt (lesbica, gay, bisessuale e trans) nella città di Torino, nel 2006.
Infine – e non meno importante – d’impedimento alla sua nomina è l’internità politica di Vietti e dell’UDC alle pretese egemoniche di uno stato estero, la Città del Vaticano. A più riprese s’è fatto portavoce della contrarietà della Chiesa Cattolica verso il riconoscimento delle unioni omosessuali. Nel suo profilo politico è dunque assente la laicità, ovvero quella distinzione tra Italia e confessioni religiose sancita dalla nostra Repubblica.
Per questi ragioni, Vi chiediamo di garantire il Consiglio Superiore della Magistratura, la Costituzione e tutti i cittadini, non eleggendo Michele Vietti quale suo Vice-Presidente.
Vorremmo che in tal modo il Consiglio si riappropriasse in pieno della sua autonomia, non facendosi imporre dai partiti, dall’esterno, il suo Vice-Presidente.
I cittadini e le cittadine
1. Paolo Patanè, presidente Arcigay 2. Luca Trentini, segretario Arcigay 3. Franco Grillini, responsabili diritti civili Italia dei Valori 4. Maurizio Cecconi, portavoce Rete Laica Bologna 5. Enzo Cucco, portavoce Comitato “Sì, lo voglio!” 6. Sergio Rovasio, segretario Associazione Radicale Certi Diritti 7. Francesca Polo, presidente nazionale Arcilesbica 8. Cristina Gramolini, vicepresidente nazionale Arcilesbica 10. Rita De Santis, presidente nazionale AGEDO 11. Giuseppina La Delfa, presidente nazionale Famiglie Arcobaleno 12. Rossana Praitano, presidente Circolo Mario Mieli 13. Marcella di Folco, presidente MIT 14. Porpora Marcasciano, vicepresidente MIT 15. Carlo Santacroce, presidente 3D 16. Enrico Oliari, presidente GayLib 17. Paola Concia, deputata PD 18. Alessandro Zan, responsabile naz. Sinistra Ecologia Libertà 19. Vanni Piccolo, leader storico del movimento LGBT 20. Paolo Ferigo, presidente Consiglio Nazionale Arcigay 21. Emiliano Zaino, presidente Arcigay "Il Cassero" 22. Alessio De Giorgi, giornalista - direttore Gay.it 23. Andrea Spartaco, giornalista 24. Elena Prella 25. Emma Santo 26. Giorgio Tassinari 27. Stefano Bolognini, giornalista 28. Stefano Bucaioni, segreteria Arcigay 29. Rebecca Zini, segreteria Arcigay 30. Marco Coppola, segreteria Arcigay 31. Daniela Tomasino, segreteria Arcigay 32. Maura Chiulli, segreteria Arcigay 33. Giulia Bianchi, Arcigay "Alan Turing" Rimini 34. Eva Brugnettini, giornalista 35. Olga Massari 36. Paolo Marani, socio UAAR 37. Paola Brandolini, segreteria Arcilesbica 38. Giovanna Camertoni, segreteria Arcilesbica 39. Giordana Curati, segreteria Arcilesbica 40. Helen Ibry, segreteria Arcilesbica 41. Elisa Manici, segreteria Arcilesbica 42. Ostilia Mulas, segreteria Arcilesbica 43. Roberta Vannucci, segreteria Arcilesbica 44. Flavia Madaschi, AGEDO 45. Bruno Pompa, direttivo Arcigay "Il Cassero" 46. Anna Maria Battaglia, AGEDO Palermo 47. Antonio D'Eramo, coordinatore UAAR Varese 48. Lucille Micheletto 49. Claudio Indelicato 50. Manlio Padovan, socio UAAR 51. Katia Donato
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