Annarita Buonocore l'infermiera di 42 fotografata lunedì notte prima di essere interrogata dalla polizia (Ansa)
www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=141723Era stato rapito in ospedale
Ritrovato Luca, arrestata un'infermiera
E' stato un medico dell'ospedale Umberto I di Nocera a consentire alla polizia di arrivare ad Annarita Bonocore. L'uomo, secondo quando si apprende, conosceva la Bonocore e stava uscendo dall'ospedale quando l'ha incrociata, con un bambino in braccio. Al momento non ha fatto caso alla cosa ma quando è stato diffuso l'identikit della 'falsa' infermiera che aveva rapito un bimbo, ha riconosciuto nell'immagine Annarita Bonocore.
Nocera Inferiore (Salerno), 08-06-2010
"Stamattina ho avuto la gioia di diventare padre per la seconda volta; ora a mezzanotte e un quarto mi sento come se avessi avuto un terzo figlio". Non ci crede quasi, Fabio Cioffi, mentre intorno risuonano ancora le grida di esultanza per il ritrovamento di suo figlio, rapito ieri ad appena tre ore dalla nascita dall'ospedale di Nocera Inferiore e ritrovato la scorsa notte a casa della donna che lo aveva prelevato. Tutto l'ospedale, i pazienti, i medici, le forze dell'ordine si sono raccolti per condividere il momento di gioia.
"Grazie a tutti, grazie a tutti", sono state le prime parole di Cioffi, la voce rotta dall'emozione. Il piccolo Luca è arrivato in ospedale su un'ambulanza salutato dalle grida di gioia che hanno finalmente spezzato le lunghe ore di angoscia e di silenzio. Il bambino e anche la mamma, visitati dai medici stanno bene.
Ieri in serata l'appello del maresciallo, tornato appena da una missione in Libano, proprio per godersi la gioia di diventare papa' per la seconda volta. "Spero si tratti di una donna che ha compiuto un gesto di follia, che ragioni come una mamma e che torni indietro con mio figlio", aveva detto rivolgendosi a chi aveva trasformato quella splendida giornata in un buco nero di paura.
Fabio, era a casa con la figlia piu' grande, di due anni, quando riceve l'angosciata telefonata della cognata, rimasta in ospedale al fianco di Annalisa Fortunato, la mamma, reduce dal parto con taglio cesareo. L'incubo assume l'aspetto di una sconosciuta vestita da infermiera che porta via il piccolo Luca, nato da appena tre ore. Un travestimento, si pensava: ma Annalisa Buonocore, infermiera lo e' davvero, al Cardarelli di Napoli, come davvero è madre, di due figli. Dopo il ritrovamento, parlando con i giornalisti Cioffi ha detto della rapitrice: "Si', potrei anche incontrarla, non so però se riuscirei ad essere come il Papa e a dire 'Perché l'hai fatto?'. Comunque il passato e' passato, passato", ripete tre volte. "Mi dispiace per questa povera persona che evidentemente ha tanti altri problemi. Spero che quello che è accaduto oggi sia una lezione anche per lei. La cosa più brutta è proprio la sua mente delicata che l'ha portata a fare questo gesto".
Cosa raccontera' a Luca quando sara' grande? "Gli diro' che se si perde lo ritroveranno sicuramente: ormai lo conosce tutta l'Italia".
La polizia ha fatto irruzione a Nocera Inferiore nell'appartamento di Annarita
Bonocore, 42 anni, prendendo il bambino. La donna, che avrebbe problemi psicologici, ha due figli: una ragazza di 19 anni, fermata anche lei per concorso in reato, e una di
11.
Annarita Buonocore aveva organizzato tutto lucidamente: il rapimento del neonato sottratto alla madre a poche ore di vita ieri a Nocera Inferiore serviva dimostrare al suo compagno di aver avuto un bambino. La donna, infermiera al Cardarelli di Napoli, da ieri in stato di arresto, è stata portata via stamattina dagli uomini del commissariato di Polizia di Nocera Inferiore a bordo di un'auto. La donna risponde di sequestro di persona.
Il movente del rapimento sarebbe proprio il tentativo di dimostrare all'uomo che amava -ma con il quale evidentemente non conviveva - di aver avuto un figlio da lui. La Buonocore ha dunque simulato di aver partorito nei giorni scorsi, sostenendo con l'uomo di essere stata in ospedale appunto per il parto. A lui aveva chiesto proprio ieri una visita a casa: cosi' in mattinata aveva rapito il piccolo Luca Cioffi dalla stanza di sua madre, poche ore dopo il parto, e lo aveva portato a casa sua, spacciandolo per suo figlio.
La donna avrebbe anche detto alle sue figlie, una minorenne e una maggiorenne, di dover accudire il neonato perché la madre non era stata bene. Un racconto al quale i suoi familiari avevano creduto.
www.corriere.it/cronache/10_giugno_...44f02aabe.shtmlLa donna: «L'avrei restituito stamattina»
Neonato ritrovato: l'infermiera
aveva detto al compagno che era suo
Voleva dimostrare all'uomo che amava di aver avuto un figlio da lui per questo l'aveva invitato l'uomo a casa
La donna: «L'avrei restituito stamattina»
Neonato ritrovato: l'infermiera
aveva detto al compagno che era suo
Voleva dimostrare all'uomo che amava di aver avuto un figlio da lui per questo l'aveva invitato l'uomo a casa
NOCERA INFERIORE (SALERNO) - Era agitatissima all'inizio, ha negato tutto e si è mostrata molto aggressiva con gli inquirenti. Poi però ha ceduto Annarita Buonocore, l'infermiera di 42 anni che lunedì ha rapito un neonato nell'ospedale di Nocera Inferiore a pochissime ore dalla nascita. A chi l'ha interrogata la donna ha detto che avrebbe voluto restituire alla sua famiglia il piccolo Luca Cioffi stamattina. La donna non ha precedenti penali, nè risulta affetta da patologie psicologiche. Madre di due figlie, una di 11 e l'altra di 19 anni, la Buonocore ha alle spalle un matrimonio e una convivenza.
IL MOVENTE -Del suo racconto agli inquirenti trapela che la donna aveva organizzato tutto lucidamente: il rapimento del neonato sottratto alla madre a poche ore di vita serviva per dimostrare al suo compagno di aver avuto un bambino. La donna, infermiera al Cardarelli di Napoli, ora in stato di arresto, è stata portata via lunedì mattina dagli uomini del commissariato di Polizia di Nocera Inferiore a bordo di un'auto. La donna risponde di sequestro di persona.
IL MOVENTE - Secondo quanto trapela il movente del rapimento sarebbe proprio il tentativo di dimostrare all'uomo che amava - ma con il quale evidentemente non conviveva - di aver avuto un figlio da lui. La Buonocore, che agli investigatori ha detto il bimbo «me l'hanno portato per accudirlo», avrebbe dunque simulato di aver partorito nei giorni scorsi, sostenendo con l'uomo di essere stata in ospedale appunto per il parto. A lui aveva chiesto proprio lunedì una visita a casa: così in mattinata aveva rapito il piccolo Luca Cioffi dalla stanza di sua madre, poche ore dopo il parto, e lo aveva portato a casa sua, spacciandolo per suo figlio. La donna avrebbe anche detto ai suoi figli, un minorenne e una maggiorenne, di dover accudire il neonato perché la madre non era stata bene. Un racconto al quale i suoi familiari avevano creduto.
Redazione online
08 giugno 2010
http://unionesarda.ilsole24ore.com/Articoli/Articolo/183605L'infermiera in precedenza aveva abortito
Era stata incinta davvero Annarita Buonocore, l'infermiera di 42 anni che ieri ha rapito un neonato a poche ore dalla nascita nell'ospedale di Nocera Inferiore, per fare credere all'amante di avergli dato un figlio.
La donna aveva abortito e non aveva avuto il coraggio di dirlo al padre del bambino. E' questo uno dei dettagli chiave della vicenda che si è conclusa con l'arresto dell'infermiera del Cardarelli di Napoli. Secondo quanto si apprende la Buonocore aveva una relazione con un uomo sposato di Napoli, un amministrativo dello stesso ospedale in cui lavora come infermiera, e da lui avrebbe dovuto avere un figlio proprio in questi giorni. La gravidanza però non è andata a buon fine: la donna ha dichiarato agli inquirenti in sede di interrogatorio di aver subito un aborto naturale nei primissimi mesi. Della circostanza non aveva informato l'amante, che invece, a quanto pare, avrebbe voluto diventare padre. Sentito ieri nell'imminenza del ritrovamento del neonato rapito, l'uomo, che non è indagato, ha risposto agli agenti che gli chiedevano chi fosse il piccolo Luca Cioffi: "Questo è mio figlio". La Buonocore era riuscita dunque a simulare una gravidanza in tutti questi mesi. Arrivata al giorno del presunto parto era riuscita ad evitare una visita del padre del bambino, che era andato a trovarla solo ieri, a casa sua, dopo il rapimento del piccolo Cioffi
Martedì 08 giugno 2010 07.53