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Ora di religione

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view post Posted on 18/1/2007, 12:18
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Dal giornale cattolico romasette

http://www.romasette.it/modules/news/artic...hp?storyid=1749

Almeno 70mila ragazzi nella Capitale si avvalgono di questo insegnamento: i dati dell'ufficio per la pastorale scolastica di R. S.

Almeno 70mila ragazzi a Roma incontrano ogni settimana un insegnante di religione. La stima è dell’Ufficio diocesano per la pastorale scolastica, che nel Vicariato si occupa anche del settore relativo all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole primarie e secondarie della capitale. Stima «per difetto», precisano.

La cifra è stata diffusa - alla vigilia della scadenza per le preiscrizioni negli istituti, fissata al prossimo 27 gennaio (in occasione delle quali le famiglie o i ragazzi dovranno indicare se si opta per tale scelta) - dal direttore, monsignor Manlio Asta, nella consueta analisi annuale dei dati sulla scelta dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole localizzate nel territorio della diocesi di Roma. Percentuali caratterizzate dalla stabilità nei licei classici e scientifici della capitale, rispetto a dieci anni fa: il 76,56% a fronte del 76.

Nel primo anno si arriva all’80,5. Mentre c’è da segnalare un assottigliamento della differenza di percentuali tra le varie classi dei licei: il 6,7 contro il 15,3%. Calo, invece, negli istituti tecnici, dal 74,86 al 69,76%, e in quelli professionali, dal 72,08 al 66,12%. Una riduzione che porta il dato generale degli «avvalentisi» al 71,24% (75,6 per cento nel primo anno, 68,7 nel quinto anno), su 5.325 classi della scuola secondaria superiore, rispetto al 75,11%, su 5.020 classi, del 1996-97.
 
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dirk58
view post Posted on 18/1/2007, 22:42




qiu potremmo parlare a oltranza....
ma la colpa maggiore e lo sanno è la loro!!!!

le istituzioni religiose hanno perso il passo..E LO SANNO!!!
QUINDI CERCANO DI CORRERE AI RIPARI.........
 
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Riccardo87
view post Posted on 11/2/2007, 01:05




Che schifo...l'ora di religione veniva disegnata come un meraviglioso mondo High-Tech, dove vengono spiegati (da professori supergentili) ad attentissimi studenti i dettagli delle singole religioni, le loro storie...il tutto con uno stupendo progetto multimediale....MA ANDATE A ..... :angry:

Gli ho scritto una mail, che riporto qui di seguito:



Sto guardando in questo preciso istante la vostra trasmissione:"Il senso della vita".

Ritengo a dir poco vergognosa l'immagine falsata che avete dato del cosiddetto IRC (insegnamento religione cattolica).

Il vostro servizio mostra aule multimediali, con fantastici professori che insegnano la storia delle religioni, le filosofie che si pongono alle loro basi...il tutto con uno stupendo progetto multimediale...

Inutile dire che la realtà così non è...il vostro filmato mistifica la realtà, che è ben diversa!


In Italia, quella vera, non quella disegnata da voi, nel 90 % delle scuole (scuole normali...quelle in cui non vengono mandate circolari sull'arrivo delle vostre troupe) la lezione si svolge in classi normalissime tra il disinteresse generale degli allievi con i professori che parlano di Gesù, Bibbia, Vangelo e simili...il voto viene apposto sulla pagella, vicino alle altre materie (e la normativa, sono sicuro che andrete a controllare, dice il contrario) quando andrebbe usato un foglio apposito...

Quelli che non voglio avvalersi dell' IRC (atei o non cattolici) al posto di fare un ora di lezione hanno di regola un unica possibilità: NON FARE NULLA.

Visto questo penoso scenario il vostro servizio, che sembra quasi etichettare le persone che non si avvalgono dell' IRC come svogliati che rifiutano un fantastico strumento di cultura, diventa ridicolo.

Quindi la prossima volta che farete un servizio su un tema, per cortesia, informatevi prima di farlo.

Cordiali Saluti.

-----------------------------------



Volevo scriverci molto altro...ma i 1500 caratteri non bastavano :(

Gli ho inviato una seconda mail con scritto:

Nella speranza che vogliate dare voce a chi ha un altra opinione vi fornisco un link:

http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/

Edited by Riccardo87 - 11/2/2007, 10:37
 
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view post Posted on 16/2/2007, 22:23
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http://liberoblog.libero.it/politica/bl6188.phtml

Notizia del 14 febbraio 2007 - 08:45
Prof di religione, troppi privilegi


Sono i docenti che guadagnano di più e non fanno veri concorsi pubblici



di Teresa Celestino

Nel prossimo post parlerò dell'iniziativa della Rosa nel Pugno finalizzata a eliminare i privilegi degli insegnanti di religione (qui un articolo di Alessandro Giuliani de La Tecnica della Scuola).
Intanto vi invito a leggere questo post che ho scritto mesi fa, indignata per le 3077 immissioni in ruolo dei docenti di religione durante il ministero Moratti. Ora Fioroni, per non essere da meno, vuole procedere con altre 3000 immissioni. Nel post potete trovare notizie sulle modalità di reclutamento degli insegnanti di religione e sui loro privilegi, inconcepibili in uno Stato laico come l'Italia.

PS: scrive Giuliani nel suo articolo che I politici intervenuti hanno ricordato come gli insegnanti di religione godano di uno stato di favore sia prima che dopo le immissioni in ruolo: prima, perché scelti non in base ai meriti e da graduatorie pubbliche, ma solo sulla base delle indicazioni del vicariato; dopo, perché anche da supplenti maturano scatti di anzianità e di retribuzione che conservano quando passano di ruolo (trattamento invece negato a chi nella scuola pubblica non insegna religione). Per il momento non si conoscono i dettagli del programma, ma in ogni caso "si tratta - ha detto Boselli - di un'iniziativa molto importante, una battaglia che non mira a cancellare diritti, ma a eliminare privilegi e farli diventare diritti per tutti". Dello stesso avviso è Marco Pannella, secondo cui "è tempo di superare questa discriminazione scandalosa". In effetti quella dei prof di religione è un'anomalia davvero tutta italiana: scelti dal vicariato, vengono infatti pagati e assunti dallo Stato. Al punto che laddove dovesse venire meno l'annuale "benedizione" ecclesiastica, il docente si ritroverebbe comunque confermato nei ruoli dello Stato (anche nella carriera) e trasformato in docente di un'altra materia in cui è abilitato (scavalcando i tanti docenti neo immessi in ruolo o pronti per farlo a seguito di anni e anni di attesa e concorsi vinti).

Tengo a precisare che in quest'ultima parte riportata in neretto c'è una piccola imprecisione; infatti il docente di religione immesso in ruolo che vuole insegnare un'altra materia, può anche fare a meno di essere abilitato nella materia di interesse: basta infatti la semplice laurea. In altre parole, se insegno religione e sono di ruolo mi basterà prendere una laurea - ad esempio in filosofia - per effettuare il passaggio di cattedra senza mai aver vinto il concorso pubblico per insegnare filosofia. In questo modo scavalcherò tutti coloro che hanno vinto un concorso e maturato anni di servizio insegnando filosofia. Inutile precisare che la laurea può essere conseguita anche in università di dubbio valore, tanto nessuna commissione d'esame valuterà la mia reale preparazione nell'insegnamento della filosofia.

Altro fatto da rimarcare: dal 1999 tutti coloro che vogliono diventare docenti devono frequentare una scuola di specializzazione post-lauream a numero chiuso (SSIS), alla quale si viene ammessi per superamento di un concorso per esami e titoli. Per i prof di religione tale specializzazione non è prevista. Evidentemente si crede che questo tipo di formazione iniziale non servirebbe a persone che tanto, in fondo, non insegneranno una vera e propria materia (e non mi si venga a raccontare che insegnano storia delle religioni! Perchè in tal caso sarebbe più utile un laureato in storia di un teologo, il quale presenterebbe le altre religioni come un capitalista convinto parlerebbe della storia del comunismo...). O semplicemente si suppone che abbiano il dono della didattica per intervento divino.

Tratto da: http://ascuoladibugie.blogosfere.it/

 
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dirk58
view post Posted on 16/2/2007, 22:45




Ma scusa,il perchè di purtroppo tanta gente che "lavora"per la chiesa ,ci sarà un motivo o no?
Pensate che tutti lo facciano per FEDE o per INTERESSE?????
 
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dirk58
view post Posted on 16/2/2007, 23:19




CITAZIONE (Riccardo87 @ 11/2/2007, 01:05)
Che schifo...l'ora di religione veniva disegnata come un meraviglioso mondo High-Tech, dove vengono spiegati (da professori supergentili) ad attentissimi studenti i dettagli delle singole religioni, le loro storie...il tutto con uno stupendo progetto multimediale....MA ANDATE A ..... :angry:

Gli ho scritto una mail, che riporto qui di seguito:



Sto guardando in questo preciso istante la vostra trasmissione:"Il senso della vita".

Ritengo a dir poco vergognosa l'immagine falsata che avete dato del cosiddetto IRC (insegnamento religione cattolica).

Il vostro servizio mostra aule multimediali, con fantastici professori che insegnano la storia delle religioni, le filosofie che si pongono alle loro basi...il tutto con uno stupendo progetto multimediale...

Inutile dire che la realtà così non è...il vostro filmato mistifica la realtà, che è ben diversa!


In Italia, quella vera, non quella disegnata da voi, nel 90 % delle scuole (scuole normali...quelle in cui non vengono mandate circolari sull'arrivo delle vostre troupe) la lezione si svolge in classi normalissime tra il disinteresse generale degli allievi con i professori che parlano di Gesù, Bibbia, Vangelo e simili...il voto viene apposto sulla pagella, vicino alle altre materie (e la normativa, sono sicuro che andrete a controllare, dice il contrario) quando andrebbe usato un foglio apposito...

Quelli che non voglio avvalersi dell' IRC (atei o non cattolici) al posto di fare un ora di lezione hanno di regola un unica possibilità: NON FARE NULLA.

Visto questo penoso scenario il vostro servizio, che sembra quasi etichettare le persone che non si avvalgono dell' IRC come svogliati che rifiutano un fantastico strumento di cultura, diventa ridicolo.

Quindi la prossima volta che farete un servizio su un tema, per cortesia, informatevi prima di farlo.

Cordiali Saluti.

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Volevo scriverci molto altro...ma i 1500 caratteri non bastavano :(

Gli ho inviato una seconda mail con scritto:

Nella speranza che vogliate dare voce a chi ha un altra opinione vi fornisco un link:

http://www.uaar.it/uaar/campagne/progetto-ora-alternativa/

Bravo ben detto e fatto!!!!
Ma....ti hanno risposto?????
Se si....cosa ti hanno detto?????
 
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Sinopia
view post Posted on 20/2/2007, 20:45




Avendo cambiato tantissime scuole e tantissimi insegnanti nelle scuole che ho frequentato, ho imparato a non generalizzare sugli insegnanti di religione.
Quella che avevo alle elementari era folle, focolarina, chiedeva che gli esonerati rinunciasser al loro diritto per non rischiare che trascinassero gli altri. Quando iniziò a fare a bambini di 6-7 anni discorsi antisemiti sugli ebrei che sono cattivi perché hanno nucciso Gesù chiesi di essere esonerata. Mi seguirono in tre.
Quella delle medie non era molto di meglio. Portava le ragazzine a vedere i conventi di clausura per fare proselitismo e convincerle a questa meravigliosa vita (poi lei stessa era sposata, aveva tre figli, bella donna molto elegante), dava inviti per attività ricreative per ragazzi che poi scoprii essere dell'Opus Dei e quando non era impegnata a convincerci sulla veridicità della Sindone e che l'aborto e il divorzio sono crimini contro l'umanità faceva vedere le puntate registrate del programma "misteri" sulle apparizioni della Madonna.
Quello dei primi anni di lieceo era fantastico, era uno di quei preti no global, molto giovane. faceva vedere documentari su Che Guevara, sulla Resistenza, sull'Olocausto, sull'immigrazione, ci portò al tribunale dei minori, a intervistare i senzatetto, al funerale di De Andrè. Era veramente una persona di cui avrò sempre un bellissimo ricordo.
Quando cambiai liceo volli andare sul sicuro, usufruii del diritto di esonero.
Il primo anno ero sola.
In quinta eravamo una decina.
 
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view post Posted on 3/4/2007, 17:42
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http://giornalettismo.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1430260

Aprile 2007



L'ORA DI RELIGIONE


di Galatea

Le pecorelle sono pecorelle: se dentro al recinto non ci vogliono stare, sarà il caso di tenere ben chiuso il cancello, no? A questo sano principio, degno di un vero buon pastore, pare ispirarsi la diocesi di Vittorio Veneto, che ha deciso di ricorrere al Tar contro un locale liceo, reo di aver piazzato le ore di religione (in cui la frequenza è facoltativa) all’inizio o alla fine dell’orario scolastico. Il Preside, per far quadrare i conti fra docenti che mancano ed alunni che scelgono – a norma di legge- di non avvalersi dell’ora di religione, aveva deciso di autorizzare gli studenti che non partecipavano alle lezioni ad uscire o entrare prima o dopo. Da qui i tuoni e fulmini di Vescovo e gerarchia: così combinato l’orario spinge molti studenti a scegliere di non fare religione solo per potersene andare a casa un’ora prima, o alzarsi un’ora dopo. Detto fatto, ricorso in tribunale per bloccare la vergogna, e solenne invito al Preside a ricombinare l’orario, possibilmente ficcando le ore di religione nel mezzo della mattinata, anzi, al centro di due ore normalmente assegnate al compito di greco, così i ragazzi resteranno in classe ben volentieri, se non altro per copiare in tutta calma dal compagno secchione la versione tradotta. Quella di Conegliano, del resto, è solo l’ultimo atto di una guerra che si consuma ogni anno scolastico, da quando l’ora di religione cattolica è diventata facoltativa. Una guerra in cui la gerarchia cattolica non si rassegna, anzi proprio non riesce a digerire il fatto che sempre più alunni, anche cattolici, decidano di non frequentare l’ora di religione a scuola. Ma invece di chiedersi come mai gli alunni fuggono (senza scomodare la teologia dei massimi sistemi, se stiamo insieme ci sarà un perché, diceva una vecchia canzone. A maggior ragione, il perché c’è pure quando si scappa!), gerarchia e docenti di religione la colpa la trovano solo negli altri. Nella società laica brutta, cattiva, materialista; nei ragazzi di oggi, superficiali e vuoti, che preferiscono avere un’ora libera invece di stare meditare sulla Bibbia. Scelte di comodo, insomma, da beceri idioti, ignoranti e privi di spessore culturale, destinati, proprio per questa colpevole mistura di valori incerti e pelandronaggine conculcata, a ricercare un’ora di libertà gratuita per poter seguire le loro più perfide inclinazioni, cioè fumare nei corridoi o sbaciucchiarsi con le compagne di scuola. Una gioventù fatalmente a rischio per il futuro, perché capace un domani di uscire e andare a tirare sassi dai cavalcavia o sterminare le famiglie per avere l’eredità subito. Questa è infatti, in soldoni, l’immagine che dà dei ragazzi non frequentati il prof. Alberto Giannino, autore di una lettera aperta che all’inizio dell’anno è stata indirizzata agli alunni della Diocesi di Milano che avevano deciso di non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Il docente, tanto per chiarire, ci va giù duro con questi suoi alunni mancati: “Hai preferito - con la tua scelta - la libera uscita dalla scuola che ti consente una "vacanza" durante quest'ora in cui puoi andare al bar, al parco della scuola a fumare una sigaretta, oppure andare da Mc Donald's a fare uno spuntino. Cioè, mentre i tuoi compagni sono in classe col docente di religione a svolgere una lezione culturale sulla Bibbia, il libro che permea la civiltà occidentale da millenni, tu hai scelto il disimpegno scolastico che io considero altamente diseducativo, e fai altro.” Se questo è l’incipit, vien da ragionare, altro che quei poveretti se la danno a gambe. Ma non è che l’inizio, appunto, perché ce n’è per tutti :“Il contesto culturale odierno non vi aiuta di certo a credere in Dio: a scuola vi insegnano che non si può dimostrare l'esistenza Dio perchè non si vede, non si sente e non si tocca. L'empirismo vuole questo e, quindi, dubitate della sua esistenza. Lo stesso vale per i dogmi: quello trinitario, cristologico e mariologico. E sulla morale: quante volte abbiamo sentito dire: tutto è relativo. Non a caso, papa Benedetto XVI , parla di "dittatura del relativismo" la quale mette in discussione certezze e verità religiose. Ecco allora che ha ragione il nostro Fedor Dostoevskij quando afferma nel suo ultimo romanzo "I fratelli Karamanzov": "Senza Dio tutto diventa lecito." E, non a caso, certi episodi di cronaca nera che riguardano i giovanissimi, avvengono proprio perchè hanno eliminato Dio dal loro orizzonte.” Già, e pazienza se Pietro Maso che sterminò i genitori non risulta avesse mai perso da piccolo un’ora di dottrina, e i due fidanzatini di Novi Ligure fossero tranquilli frequentatori delle parrocchie. No, la società va a rotoli perché a scuola si spiega l’empirismo e perché i docenti (gli altri, ovviamente) parlano solo delle ombre nella luminosa storia della Chiesa, come “l'Inquisizione, le Crociate, la vendita delle indulgenze, il nepotismo, la simonia, il caso Galileo e il povero Giordano Bruno, che essi trattano ampiamente in classe nelle loro lezioni denigrando la Chiesa”. Quando si dice che uno si va a fissare sulle bazzecole, insomma…Ma la lettera, evidentemente, non ha sortito gli effetti dovuti, e viene da domandarsi il perché, visti i suoi toni tanto cristianamente concilianti. Così si è arrivati, per lo meno in Veneto, alle carte da bollo. La prossima mossa che potrà essere, il rastrellamento casa per casa?

 
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Arammigu
view post Posted on 3/4/2007, 19:40




"Ma invece di chiedersi come mai gli alunni fuggono (senza scomodare la teologia dei massimi sistemi, se stiamo insieme ci sarà un perché, diceva una vecchia canzone. A maggior ragione, il perché c’è pure quando si scappa!), gerarchia e docenti di religione la colpa la trovano solo negli altri. Nella società laica brutta, cattiva, materialista; nei ragazzi di oggi, superficiali e vuoti, che preferiscono avere un’ora libera invece di stare meditare sulla Bibbia."
 
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Arammigu
icon8  view post Posted on 26/5/2007, 13:35




Si inasprisce la polemica sui crediti per l'ammissione agli esami: il ministro "contesta" il giudizio
del tribunale del Lazio (sfavorevole agli insegnanti della materia). E si torna nel caos

Religione, Fioroni avverte il Tar
"Ricorso al Consiglio di Stato"

Il ministro Fioroni
Sulla "guerra di Religione" Fioroni non molla. Con una nota il ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, rilancia e contro il provvedimento del Tar Lazio sta valutando la possibilità di presentare ricorso al Consiglio di Stato. Proprio l'altro ieri i giudici amministrativi, suo caso dell'ammissione agli esami di maturità, si sono pronunciati a sfavore dei prof di Religione: l'ora impartita da questi ultimi non dà crediti utili per l'ammissione e la valutazione finale dell'esame di maturità. Il provvedimento è stato salutato con soddisfazione in primo luogo dalla Flc Cgil che ha sponsorizzato il ricorso.

Ma Fioroni non ci sta; "Il Ministero della Pubblica Istruzione ha preso contatto con l'Avvocatura dello stato affinché venga valutata la possibilità di proporre appello al Consiglio di Stato nel più breve tempo possibile, vista l'imminenza degli esami". E "anche in relazione a quelli che saranno gli sviluppi della vicenda il ministero valuterà se e quali indicazioni fornire agli istituti scolastici". Una risposta chiara e decisa arriva dal segretario della Flc Cgil, Enrico Panini, che proprio ieri aveva invitato Fioroni ad "avvisare urgentemente del cambiamento di indicazione le scuole che tra pochi giorni saranno impegnate negli scrutini"

La posta per gli insegnanti di Religione è alta. Il loro giudizio nello scrutinio finale pesa quanto quello degli altri colleghi, oppure no? Il Tar Lazio, che ha momentaneamente sospeso parte dell'articolo 8 dell'ordinanza sugli esami di Stato, pare abbia preso una posizione ben precisa con motivazioni giudicate da Panini "significative". "La norma - recita il provvedimento in questione - configura l'insegnamento della Religione come una materia extracurriculare, come è dimostrato dal fatto che il relativo giudizio, per coloro che se ne avvalgono, non fa parte della pagella ma deve essere comunicato con una separata speciale nota; sul piano didattico, l'insegnamento della religione non può, a nessun titolo, concorrere alla formazione del "credito scolastico" per gli esami di maturità (in quanto) darebbe luogo ad una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono nè l'insegnamento religioso e nè usufruiscono di attività sostitutive"

In questi giorni, insegnanti e studenti sono impegnati nelle ultime interrogazioni e negli ultimi compiti in classe. E fra due settimane cominceranno gli scrutini di fine anno. Come dovranno comportarsi i dirigenti scolastici e gli insegnanti? Il giudizio dell'insegnante di Religione contribuisce o no all'attribuzione del credito per l'ultimo anno di corso?

www.repubblica.it
 
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Arammigu
view post Posted on 20/6/2007, 14:25




06/06/07Secolo XIX: Scuola, la religione è un "credito"
ESAME DI MATURITà

Roma. Contribuirà al voto di ammissione alla maturità, come la matematica o la storia, ma potrebbe anche mettere a rischio la regolarità degli esami. In un Paese dove i Dico e le diversità di vedute sulla concezione della famiglia hanno spaccato in due cattolici e laici, l'insegnamento della religione e la sua valutazione non potevano che causare polemiche e battaglie giudiziarie. Vinte, almeno per ora, dal ministro dell'Istruzione, il cattolico Giuseppe Fioroni. L'autore di un'ordinanza che lo scorso 15 marzo ha stabilito che il voto in religione, o nella materia alternativa scelta dallo studente, "contribuisce alla determinazione del credito scolastico" con cui ogni ragazzo accede all'esame di maturità.
Una disposizione bocciata in via provvisoria lo scorso 23 maggio dal Tar del Lazio, secondo cui "l'insegnamento delle religione non può contribuire in alcun modo alla formazione del credito scolastico, perché determinerebbe in via postuma una disparità di trattamento con gli studenti che non seguono l'insegnamento religioso e non usufruiscono di un'attività sostitutiva". Le associazioni laiche e la Cigl, che aveva presentato il ricorso contro il provvedimento, avevano esultato. Ma pochi giorni dopo la sesta sezione del Consiglio di Stato li ha gelati, accogliendo in via provvisoria il ricorso del ministro e bloccando così l'esecutività del pronunciamento del Tar.
L'ordinanza di Fioroni è quindi tornata in vigore, come ha ribadito il ministero in una circolare inviata lo scorso 31 maggio a tutti gli istituti italiani. Se uno studente è andato bene in religione, o in un insegnamento alternativo, potrà quindi ottenere un migliore credito scolastico. L'ennesima novità in pochi giorni per ragazzi e insegnanti, che il prossimo 20 giugno inizieranno gli esami di maturità. Su di loro incombe però il rischio di un diluvio di ricorsi contro l'esito delle prove. Il Tar deve infatti ancora pronunciarsi in via definitiva sul provvedimento di Fioroni e, come sottolinea la Consulta romana per la laicità delle istituzioni che raggruppa 17 tra associazioni di genitori e insegnanti, «la sentenza del Tar potrebbe annullare l'ordinanza ministeriale, mettendo così in dubbio il regolare svolgimento e l'esito degli esami di Stato. Si verrebbe così a determinare una grave situazione di incertezza giuridica, la cui responsabilità ricadrà sul Governo». La Consulta ha quindi rivolto un appello al premier Romano Prodi «perché impedisca questo grave scempio della laicità dello Stato e vengano ristabilite la legalità e la certezza del diritto».
La vicenda è quindi lontana dalla sua conclusione, e i suoi sviluppi potrebbero ripercuotersi su decine di migliaia di studenti, spettatori di una disputa dai toni aspri. Significativo il commento di Enrico Panini, segretario generale della Flc Cgil: «Prendo atto del provvedimento del Consiglio di Stato, ma trovo scandaloso che si sia pronunciato in sole 24 ore, senza sentire il dovere di ascoltare le parti in causa e ignorando una sentenza della Corte Costituzionale. In più, il Consiglio di Stato ha deciso di discutere nel merito la sospensione solo il 12 giugno: una data che si commenta da sola, perché gli scrutini saranno già stati fatti (vanno completati entro l'11 giugno, ndr) e i crediti assegnati». Protesta anche la Rete degli studenti, secondo cui «si sono create scandalose ambiguità a ridosso degli scrutini di fine anno che danneggeranno solo gli studenti nel loro diritto di essere valutati indipendentemente dalla scelta o meno di una materia facoltativa».
Di tenore opposto il commento dell'onorevole Valentina Aprea (Forza Italia), ex sottosegretario all'Istruzione: «Io sono d'accordo con l'ordinanza di Fioroni, perché prevede che i ragazzi si impegnino sul piano culturale e di fede, e ristabilisce inoltre l'inseparabilità tra logica ed etica, troppo spesso dimenticata. E' giusto che la religione concorra alla formazione dei nostri studenti, fatta salva la volontarietà della scelta. I crediti in fondo si danno anche per cose meno importanti, come le attività sportive o i corsi extrascolastici, e il voto in religione non sarà comunque determinante per l'ammissione agli esami e il voto finale».
Luca De Carolis


http://www.flcgil.it/notizie/rassegna_stam...ne_e_un_credito
 
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view post Posted on 25/6/2007, 19:26
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http://www.uaar.it/news/2007/06/25/cala-le...-ora-religione/

Cala (lentamente) la frequenza all’ora di religione
Cala ancora, seppur molto lentamente, la frequenza all’ora di religione cattolica nelle scuole statali italiane. Dal 92,7% di studenti avvalentisi nell’anno accademico 2003-2004 si è passati al 91,8% nel 2004-2005, al 91,6% nel 2005-2006 e al 91,2% nel 2006-2007. Lo rende noto l’Osservatorio socio-religioso triveneto, che svolge questa rilevazione per conto della Conferenza Episcopale Italiana. La percentuale è del 94,5% nelle scuole dell’infanzia, 94.6% nelle primarie, 92,9% nelle secondarie di primo grado e 84,6% nelle secondarie di secondo grado (quando sono gli studenti a scegliere).

La maggior percentuale di non avvalentisi è stata riscontrata in Toscana (17,6%), seguita dall’Emilia-Romagna (16,3%) e dal Piemonte (15,7%): i minimi in Campania (1,3%), Basilicata (1,4%) e Puglia (1,5%). Il numero totale di studenti non avvalentisi si aggira dunque intorno alle 675.000 unità: un numero considerevole, a cui il ministero della pubblica istruzione dovrebbe dedicare un’adeguata attenzione.
 
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Angelic Bitch
view post Posted on 25/6/2007, 22:41




Io non ne faccio da qualche anno! le prof di religionesono una più bigotta dell'altra!
 
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view post Posted on 25/6/2007, 23:42
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Qui trovate tutte le statistiche relative a questa inchiesta.

http://www.chiesacattolica.it/cci_new/pagi...7_fileunico.pdf
 
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