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Bibbia e menzogne, frammenti di un libro

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view post Posted on 1/2/2010, 23:13
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BIBBIA E MENZOGNE

Quest’opera vuole solo rappresentare un paniere d’eventi, che si ritiene siano accaduti, e solo entro tali limiti vuole, possibilmente, restare; anche se agli occhi di molti può apparire come un attacco perpetrato direttamente e specificamente alla fede cattolica, l’opera vuole essere una analisi della divergenza che, in senso del tutto generale, può esistere fra la verità come espressione di una realtà (storica nel nostro caso) e la verità come espressione di una dottrina. Il cattolicesimo e la sua interpretazione della figura di Cristo sono solo un pretesto, scelti per la semplice ragione che l'autore è nato in un paese cattolico, ed è in esso che vive e lavora.

La Chiesa Cattolica nella sua presuntuosa arroganza si impadronisce di tutto, ma lo fa passare sottotono con un tale silenzio e con tale disinvoltura stupefacente da essere disarmante.
Se Gesù Cristo non ha mai detto di fondare una Chiesa (diventato poi l’impero finanziario più ricco del mondo, con la sede in un luogo lontano da dove lui ha vissuto e predicato); nè uno Stato sovrano con moneta, leggi, banca, polizia, gerarchia: né una Religione di nome cristianesimo: né un esercito ecclesiastico; non ha detto mai di essere destinato a morire per ristabilire l’alleanza tra Dio e gli uomini; nemmeno ha mai detto di creare una lista infinita di santi e beati. Allora da dove nasce tutto il mondo del Cristianesimo, con le sue cariche gerarchiche, tutte le liturgie, tutte le divise che indossano e che da Lui hanno preso il nome?

Sulle ceneri del Tempio e della Biblioteca d’Alessandria l’Arcivescovo Crisostomo istigava i sostenitori fanatici con : "Qualsiasi traccia dell'antica filosofia e della letteratura del mondo antico deve scomparire dalla faccia della terra per sempre".

Un altro paranoico è Sant’Agostino, che la chiesa lo ritiene dottore e pensatore. Scrive un capolavoro di falsità, d’ipocrisia e di vergogne che si chiama “Confessioni”. Contribuisce come i suoi predecessori a distruggere tutte le prove che potevano dimostrare le loro menzogne.Disse in un momento di verità: "Non crederò nella verità dei Vangeli se l'autorità della chiesa cattolica non mi obligherà a farlo."
Il Cristianesimo è stata una macchina ingegnosa e complessa, che deve il suo successo a delle persone che oserei definire “diaboliche”. Il primo uomo a capire le potenzialità della nascente religione e a mettere le mani e trasformarla in uno strumento di potere fu l'imperatore Costantino, uomo geniale, al quale l'ambizione e la sete di dominio non concedono tregua. Figura ambigua e maldestra; egli tenne contemporaneamente cariche nel Paganesimo e nel Cristianesimo. Fece costruire chiese a Roma a Costantinopoli (attuale Istanbul) e a Gerusalemme. Fu lui a unificare la data del 25 dicembre quale data del Natale (che poi il natale si intendeva quello del sole, che a sua volta aveva fatto coincidere la stessa data del 25 dicembre, la religione del mitraismo, molti secoli prima) con il natale di altre divinità.

La figura di Gesù è mitica e carismatica estrapolata da concetti politico-religiosi non sempre in accordo tra di loro esposti in maniera più o meno credibile scritti in luoghi e circostanze non sempre chiaro, quali gli ambienti greco-romano scritti in tempi alquanto lontani dalla presunta morte del soggetto scritti su supporti originali, che sono andati definitivamente perduti scritti da autori di dubbia identità e credibilità. Per quanto riguarda i vangeli in generale, occorre ricordare: che si tratta di opere di fede, finalizzate alla diffusione di un credo, chiuse nel loro contesto e quasi sempre in disaccordo con gli eventi storici.

I dodici discepoli non hanno storia; essi sono un motivo astrologico che simboleggiano il sole nei suoi movimenti. Poi i cristiani li hanno carnalizzati e storicizzati secondo il loro costume abituale. Per la verità, così come Gesù, i discepoli della Bibbia non risultano in nessun luogo nei libri di storici del loro tempo. L’unica fonte che ne descrive l’esistenza è la letteratura dei cristiani. In queste scritture si denota una marcata allegoria apocrifa, per cui sono considerate inadeguate per tracciare una biografia storica. Sono favole leggendarie di cui gli storici riferiscono che nemmeno uno di loro sia mai esistito. Nulla esiste o che sia stato ritrovato che possa condurre all’ipotesi di una possibile e degna loro esistenza.

Non solo i 12 discepoli di Gesù erano mitologici, ma tutto il Vangelo con le sue belle leggende lo si trova in miti antichissimi; lo si trova in astrologia dove i personaggi ruotano nello zodiaco alternandosi come le stagioni; in ogni modo l’elemento chiave è sempre il sole. L’origine non è mai nata con la Bibbia, quindi non è nata da Dio; che nemmeno ha mai ispirato un bel niente, perchè “è” un bel niente.

Tutto quanto si pretende di sapere sul conto di Gesù Cristo (francamente molto poco) lo si attinge esclusivamente da fonti sospette quali i Vangeli, che dal punto storico non hanno valore alcuno. Ma c’è di più: proprio i Vangeli i quali pongono la figura di Gesù in relazione con le profezie della Bibbia, tolgono loro ogni attendibilità storica.
Resta la Bibbia stessa come documento di prova che attesta la consistenza storica di Gesù; ma è la Bibbia stessa ad aver bisogno di venir provata.
E ampiamente contestata la possibilità di una biografia scientifica su Gesù, sia per le molteplici questioni che vertono sull’autenticità dei Vangeli, sia per l’evidente scopo di propaganda e didattico che essi hanno. Se si toglie il soprannaturale dalla vita di Gesù, ciò che resta è solo un meschino residuo che è quasi zero.

Esistono due aspetti della fenomenologia delle religioni: quelli che abbiamo finora accennato si riferiscono ad effetti su gruppi o masse enormi, l’altro aspetto però ovviamente colpisce elementi soggettivi, che influenzano e condizionano in maniera altrettanto radicale la scelta del tipo di fede da parte del singolo individuo. Come dice, infatti, il Dalai Lama nella sua autobiografia “Libertà in esilio”, le religioni sono medicine, e ciascuna è adatta a un particolare tipo di malattia spirituale. Aggiunge Jung in “Psicoterapia e cura d'anime” le religioni sono sistemi di guarigione per i mali della psiche, dal che deriva la naturale deduzione che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni. Gli uomini hanno rinunciato al buon senso ed alla ragione per scegliere le loro chimere, quali gli angeli o meglio l’anima, che hanno creduto di possedere. Le passioni delle diversità degli uomini hanno inseminato le paure e le speranze, e da loro sono nate credenze fantasiose che hanno prodotto la maggior parte dei mali all’umanità. I ministri della Chiesa si sono lusingati dagli onori ottenuti dai loro inganni ai credenti, approfittando della loro stupidità, che con il tempo hanno affinato le tecniche ingannevoli fino ad acquisire l’abitudine ad odiare la verità alimentando così sempre più le menzogne, perdendo, se mai l’hanno avuta la sensibilità verso chi credeva in loro. Una volta stabilita la menzogna, i padri della Chiesa l’hanno inserita nelle scritture e il gioco è fatto. Gli uomini a loro volta hanno creduto ad un Dio che è stato confezionato apposta per loro, adorando quindi la loro stessa ignoranza. Questi fondatori della religione, sapevano bene che alla base dell’impostura che essi portavano avanti c’era l’ignoranza della gente, che tuttavia andava trattenuta. Studiarono quindi altre strategie adatte per catalizzare la gente, inventarono allora l’adorazione delle immagini, nelle quali fecero credere che c’era Dio.

Una volta esaminata l’idea di Gesù possiamo affermare con assoluta evidenza che non c’è nulla nei suoi concetti in cui si possa cercare una sola verità, tra le tante descritte nella Bibbia, come pure la sua origine divina. Pertanto se ne deduce che Gesù Cristo è la più grande bugia che sia stata creata. Per questo gli uomini che si ravvedono o che scoprono l’inganno devono rifiutare con fermezza se gli stessi amano la verità.

Se la religione fosse chiara, avrebbe molto meno attrattiva per gli ignoranti. Essi hanno bisogno d’oscurità, di misteri, di terrori, di favole, di prodigi, di cose incredibili che li facciano sempre lavorare di fantasia. I romanzi, le leggende tenebrose, i racconti di fantasmi e di stregoni esercitano sulle menti del popolo ignorante ben più fascino che le storie vere. In fatto di religione, gli uomini non sono che dei grandi bambini. Più una religione è assurda e piena di stranezze, più acquista diritti su di loro. Il devoto si crede obbligato a non porre alcun limite alla propria credulità: più le cose sono inconcepibili, più gli sembrano divine; più sono incredibili, più egli s'immagina che il credervi sia un merito.

Il Dio che hanno costruito i teologi moderni è un essere sterile, egli non può occupare luogo nello spazi, non può creare uomini e neanche muovere la materia; altro non può che produrre sogni e follie.
La teologia è il regno delle tenebre, è un regno in cui tutto dipende da leggi opposte a quelle che gli uomini sono in grado di conoscere nel mondo che abitano. Questa teologia è un insulto continuo alla ragione umana. Grazie a questo sistematico discorrere a vuoto, la natura è divenuta tutta quanta per l'uomo un enigma inesplicabile. In definitiva, chiunque esamina le credenze religiose, si dedica con attenzione, nello stesso modo in cui si dedica agli argomenti che ritiene interessanti, capirà subito con facilità che tali credenze non hanno nessun solido fondamento, e che tutte le religioni sono tanti castelli di sabbia.

Occorre però tenere nel debito conto che le attuali religioni, in generale, ed il cristianesimo in particolare, sono istituzioni ancora troppo radicate e ricche per poter pensare di eliminarle in un tempo relativamente breve.
Resta il fatto che l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam saranno nel tempo destinati a dissolversi quasi contemporaneamente essendo, tutti e tre, basati sulle stesse assurde menzogne della Bibbia.

I teologi sono scaltri e giustificano l’ateismo con l’impossibilità di conoscere l’essenza divina, perchè Dio è infinito. Sempre seguendo il loro modo confusionario, i teologi hanno stabilito di non dire affatto che cosa è il loro Dio; essi dicono solo quello che Egli non è. A forza di dribblare e palleggiare essi credono di creare un essere perfetto. Un essere infinito è un essere che non è finito; è quello che esclude ogni idea, quindi altro non può essere che il nulla.

Quale uomo, su questa terra non comincia a credere in Dio acquisendo l’abitudine macchinalmente e senza avere la possibilità di scegliere la sua religione da solo? Gli uomini credono perchè si fidano di coloro che ne sanno meno di quanto credono di sapere. Altro non è che un pregiudizio che va consolidandosi da padre in figlio come un’eredità di famiglia.
Quando i teologi sono messi alle strette, tentano di liberarsi dicendo che la condotta di Dio è un mistero e che noi non possiamo interrogarlo. Può essere un’affermazione soddisfacente? Dal momento che la posta in gioco è la nostra vita, possiamo eccome!
”. La religione è un cancro in metastasi che ha infettato tutto il genere umano e che ormai non si può più guarire, perchè la Chiesa non si è limitata solo a inventare le idee sull’esistenza di Dio, ma ha indotto la gente a credere a tutto quello che diceva, senza mai permettere loro di discuterne con idee proprie.
L’ignoranza del popolo che nuota in queste acque putride della fede, fa di questi impostori dei vittoriosi diventando (per quelli che fanno carriera) degli intoccabili e degli inavvicinabili, portando con loro la puzza d’arroganza e del “buon viso e cattivo gioco”. Per loro è indispensabile che i fedeli restino in quelle acque, perchè solo in questo modo queste anime basse possono continuare l’opera di inganno iniziata 1800 anni fa.

L’ateismo rifiuta con fermezza e convinzione tutte le enormi falsità che sono state messe in atto da persone che avevano interessi a favorire la crescita della religione. Falsità menzogne inganni minacce scritture false, sono solo alcuni dei modi innumerevoli e astuti perpetrati dai padri della Chiesa Cristiana da due millenni, sono state diffuse da parassiti che nel nome di Dio hanno usato titoli quali padri o altri altisonanti attributi del genere.

Dio è una favola e nulla di più, uno strumento di comodo creato da menti diaboliche circa 5000 anni fa solamente per farne uno strumento per raggiungere i loro scopi. Dio è un caos intellettuale mostruoso, anzi direi una bomba nucleare che i padri della chiesa hanno fatto esplodere nella stratosfera del nostro pianeta, facendo così cadere le radiazioni sull’umanità, lasciando sul terreno migliaia di uomini morti e un miliardo di essi in metastasi

Come possono, i preti, incaricarsi di educare i bambini catechisti? Considerando la loro ingordigia, quali interessi li può animare? Con tutti i loro pregiudizi, diranno ai bambini fiduciosi, che la superstizione è una cosa necessaria; soffocheranno in ogni bambino la ragione e la passione; gli nasconderanno la verità che essi conoscono benissimo; istigheranno i loro animi contro i liberi pensieri; faranno capire loro che il sesso sarà tabù e vergogna.
I corvi neri dall’altare e con le braccia aperte non smettono di ripeterci che non c’è morale senza religione. Se questo Dio dei preti è la morale, allora dobbiamo veramente mettere le nostre menti nelle tasche dei preti.
Tutte le virtù prescritte dalla Chiesa Cattolica sono state calcolate molto bene, esclusivamente allo scopo di estendere il potere e i profitti di chi si trova ai piani alti del Vaticano.

Abbiamo dimenticato la carità! Conosce questa parola la Chiesa? Questo tenero amore per il prossimo di cui essa si fa portatrice. Che cuore grande ha la Chiesa quando soccorre gli infelici, tende una mano raggrinzita ai mendicanti.

I preti e tutta la loro casta di onorevoli vescovi cardinali ecc. ai popoli cosa mai hanno reso in cambio di ricchezze e di tanti benefici ottenuti; oltre ai misteri, alle ipotesi, alle cerimonie e quant’altre stupidaggini hanno nelle retrobotteghe vaticane
La verità, per quanto sia ricercata e desiderata da tutti, sono pochi però gli uomini che la conoscono. Non bisogna quindi stupirsi se nel mondo ci sono poche verità e troppe menzogne; non c’è nulla di meglio, per sostenerle, che l’ignoranza.

Questi benefattori portatori di pace stuprarono, rapinarono, tolsero anche il pane, squartarono, fecero sbranare dai cani addestrati, torturarono fino alla pazzia e poi bruciarono, secondo una stima, circa 150 milioni di persone.

Ad uccidere il papa ci sono sospetti eccellenti, quali: il segretario generale del vaticano Jean Villot, il cardinale di Chicago John Cody, il presidente dello Ior Marcinkus, i banchieri Michele Sindona e Roberto Calvi, e il maestro della loggia massonica P2 Licio Gelli. La banca vaticana lascia le impronte su tutti i maggiori scandali finanziari degli ultimi vent’anni; da “Tangentopoli” a “Enimont”; ma sopratutto su“Calciopoli”, dove la Gea di Moggi ha nascosto i fondi neri, circa 150 milioni di euro.

Poi c’è il fiume di soldi che afflusce nel caveau della Cei dell’8 per mille, che su 981 milioni di euro solo l’8% arriva al terzo mondo. Negli spot televisivi che pagano 10 mlioni di euro l’anno, persuadono gli italiani a devolvere l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, facendo credere che questi soldi vengono utilizzati per opere di carità. A quanto pare la realtà è certamente diversa, tanto che è la Cei stessa a confermarlo sul sito ufficiale. Questa mostruosità giuridica non poteva che esistere solo in Italia, che grazie a Giulio Tremonti nel governo Craxi, siamo noi italiani a dare lo stipendio ai 39.000 preti. E’ pazzesco, come dei soldi pubblici non se ne deve rendere conto a nessuno; la Cei distribuisce questo fiume di soldi all’interno della Chiesa a suo insindacabile parere e senza controllo. Comunque tutti i corvi neri e la loro colomba bianca costano al popolo italiano proprio quanto costa la politica, e cioè 4 miliardi di euro all’anno.
Poi si aggiunge il turismo cattolico che effettua il Vaticano come agenzia di viaggio che porta a zonzo per il mondo 40 milioni di pellegrini, senza pagare tasse. Questa Chiesa Cattolica non è stata eletta dal popolo, ma ugualmente lo governa e lo dissangua nello stesso modo dei politici, e gli italiani non se ne lamentano. Abbiamo in Italia oltre alla casta politica, anche la casta cattolica.

. L’Apsa, l’amministrazione del patrimonio immobiliare della sede apostolica cura i rapporti con conti cifrati dalla Bci svizzera fino alle Cayman e tanti altri paradisi fiscali in tutto il mondo. Secondo l’unica inchiesta sulla finanza vaticana effettuata dalla Fed, nel 2002 ha decretato che il Vaticano è lo stato più ricco del mondo, distaccando il secondo con un vantaggio abissale. L’Apsa conia anche la bellezza di 670.000 euro ogni anno. In Italia nessuna autorità ha mai avviato un’inchiesta sul patrimonio della chiesa e dei clienti che fanno uso di questo paradiso fiscale, perchè sono clienti intoccabili come Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Luciano Moggi, Cesare Geronzi, Antonio Fazio, Giampiero Fiorani, Marcello Dell’Utri, famiglia Ferruzzi, Sofia Loren; oltre a tanti mafiosi e camorristi. I criteri di selezione per accreditare i clienti non sono conosciuti. Per trasferimenti al’estero lo Ior si avvale di una banca italiana e di una tedesca ma non si conoscono i nomi; si pensa a Banca Lombarda e Mittel e Deutsche Bank, ma non ci sono conferme. I segreti finanziari più importanti sono conservati alle isole Cayman, nei caraibi, nelle mani del cardinale Adam Joseph Maida.


Oggi la Chiesa e il Vaticano sono la fonte principale della corruzione della vita sociale del nostro paese. E’ ormai ora che tutti se ne convincessero; e a questa realtà sofferente e sanguinante mettessero riparo i politici italiani, perchè la sorte del bello e cattivo tempo è nelle loro mani; così pure la serenità e la fiducia nel futuro degli italiani è nelle loro mani. La smettessero di sottostare ai capricci e alle volontà mostruosamente ignobili e vergognose degli alti prelati della Santissima romana Chiesa.
Un solo esempio per tutti è il cardinale Camillo Ruini. Quest’uomo dalla faccia pulita, è tra i più potenti uomini D’Italia da almeno un ventennio. Il potere del cardinale Camillo Ruini è così enorme da non immaginare. Lui non è “a capo”, lui è “il capo” assoluto. Maneggia e gestisce miliardi di euro, come i bambini fanno con i coriandoli. La differenza è che i miliardi sono l’8 X 1000 dei poveri italiani che, molti dei quali per pagare la dichiarazione dei redditi, i soldi se li fanno prestare.
E’ lui l’anello di congiunzione tra il Vaticano e Montecitorio. Si occupa personalmente di contattare i Ministri, pianificando con essi i programmi di governo e le leggi da emanare. E’ un personaggio il quale da vent’anni esercita nella penombra il potere senza nessun limite sulla scena politica del nostro paese.
Gli uomini della politica italiana sono allievi obbedienti alle lezioni del maestro Ruini; mentre chi non è attento e rispettoso delle sue volontà riceve bacchettate pesanti sulle mani tanto da vedersele gonfiate. E’ talmente vero che i risultati sono davanti agli occhi di tutti gli italiani: Ruini ha fatto varare agevolazioni sia per gli insegnanti che per le scuole cattoliche; ha dato scacco matto con i beni immobili di tutta la Chiesa facendo eliminare le tasse che gravavano sugli stessi per miliardi di euro. Il cardinale Camillo Ruini nel contesto del panorama politico attuale e al rapporto di dipendenza cui è sottoposto da parte sua in nome e per conto del Vaticano, ritiene di essere lui il condottiero di un processo internazionale ( tra cui Spagna e Stati Uniti), mediante il quale la Chiesa tornerebbe a comandare e dettare legge nella sfera politica e pubblica. Oggi la Chiesa pretende con la solita arroganza di tornare in scena da protagonista nel panorama pubblico. Tornando a Ruini, egli pur non essendo teologo, non essendo un ntellettuale, nemmeno pastore, non esendo un comunicatore, ha rivestito dal 1954 sempre ruoli importanti e superiori alle sue capacità. Il suo asso nella manica è stato il cardinale Poletti, l’amico di Giulio Andreotti, il santo uomo che fece seppellire, coperto d’oro (oro macchiato di sangue delle vittime dell’usura, della droga, del traffico d’armi, di rapine, di omicidi e di sequestri di persone), il boss della banda della magnana Enrico De Pedis nella cripta della basilica romana di Sant’Apollinare. Quindi per Ruini l’ascesa ai vertici vaticani è stato un gioco da ragazzi. Proprio lo stesso cardinale Ruini, con la sua fusione con la sfera politica ha istituzionalizzato la Chiesa, ponendola senza vesti di spiritualità; nuda del suo progetto originale. Arricchendo la Chiesa, il cardinale Camillo Ruini l’ha impoverita quanto mai è stata fino ad ora; egli ha voluto le necessità temporali; ha voluto affogare nei soldi, ma ha frantumato la spiritualità. Gli studiosi si chiedono sempre con più insistenza se la religione abbia ancora un futuro.
Ruini, l’uomo chiave del Vaticano è talmente tenace, determinato e ambizioso a prendersi in pugno l’Italia, tratta con la politica italiana alla pari; proprio come un segretario nazionale di un partito leader. L’unica differenza è che egli ha i cardinali come segretari di sedi regionali; i vescovi come segretari provinciali; le chiese sono le sezioni di partito; infine ha i fedeli che sono gli elettori. Non male come forza politica! Daltronde come il politico pensa di arricchirsi e di farsi leggi per pararsi il culo, così il cardinale Ruini dal 1998 ha consolidato la sua ragnatela di potere economico, assicurandosi un fiume di miliardi di euro succhiati dalle vene degli italiani. Ha messo ko tutti i partiti politici, stringendo i loro colli al limite della strozzatura, lasciando passare un filo d’aria appena sufficiente per respirare.
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BRAMANTE
 
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Benvenuto Bramante. Se vuoi presentaci la tua opera nella sezione Storia e Controstoria o Il Brodo di cultura
 
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BRAMANTE
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Quest’opera vuole solo rappresentare un paniere d’eventi, che si ritiene siano accaduti, e solo entro tali limiti vuole, possibilmente, restare; anche se agli occhi di molti può apparire come un attacco perpetrato direttamente e specificamente alla fede cattolica, l’opera vuole essere una analisi della divergenza che, in senso del tutto generale, può esistere fra la verità come espressione di una realtà (storica nel nostro caso) e la verità come espressione di una dottrina. Il cattolicesimo e la sua interpretazione della figura di Cristo sono solo un pretesto, scelti per la semplice ragione che l'autore è nato in un paese cattolico, ed è in esso che vive e lavora.

La Chiesa Cattolica nella sua presuntuosa arroganza si impadronisce di tutto, ma lo fa passare sottotono con un tale silenzio e con tale disinvoltura stupefacente da essere disarmante.
Se Gesù Cristo non ha mai detto di fondare una Chiesa (diventato poi l’impero finanziario più ricco del mondo, con la sede in un luogo lontano da dove lui ha vissuto e predicato); nè uno Stato sovrano con moneta, leggi, banca, polizia, gerarchia: né una Religione di nome cristianesimo: né un esercito ecclesiastico; non ha detto mai di essere destinato a morire per ristabilire l’alleanza tra Dio e gli uomini; nemmeno ha mai detto di creare una lista infinita di santi e beati. Allora da dove nasce tutto il mondo del Cristianesimo, con le sue cariche gerarchiche, tutte le liturgie, tutte le divise che indossano e che da Lui hanno preso il nome?

Sulle ceneri del Tempio e della Biblioteca d’Alessandria l’Arcivescovo Crisostomo istigava i sostenitori fanatici con : "Qualsiasi traccia dell'antica filosofia e della letteratura del mondo antico deve scomparire dalla faccia della terra per sempre".

Un altro paranoico è Sant’Agostino, che la chiesa lo ritiene dottore e pensatore. Scrive un capolavoro di falsità, d’ipocrisia e di vergogne che si chiama “Confessioni”. Contribuisce come i suoi predecessori a distruggere tutte le prove che potevano dimostrare le loro menzogne.Disse in un momento di verità: "Non crederò nella verità dei Vangeli se l'autorità della chiesa cattolica non mi obligherà a farlo."
Il Cristianesimo è stata una macchina ingegnosa e complessa, che deve il suo successo a delle persone che oserei definire “diaboliche”. Il primo uomo a capire le potenzialità della nascente religione e a mettere le mani e trasformarla in uno strumento di potere fu l'imperatore Costantino, uomo geniale, al quale l'ambizione e la sete di dominio non concedono tregua. Figura ambigua e maldestra; egli tenne contemporaneamente cariche nel Paganesimo e nel Cristianesimo. Fece costruire chiese a Roma a Costantinopoli (attuale Istanbul) e a Gerusalemme. Fu lui a unificare la data del 25 dicembre quale data del Natale (che poi il natale si intendeva quello del sole, che a sua volta aveva fatto coincidere la stessa data del 25 dicembre, la religione del mitraismo, molti secoli prima) con il natale di altre divinità.

La figura di Gesù è mitica e carismatica estrapolata da concetti politico-religiosi non sempre in accordo tra di loro esposti in maniera più o meno credibile scritti in luoghi e circostanze non sempre chiaro, quali gli ambienti greco-romano scritti in tempi alquanto lontani dalla presunta morte del soggetto scritti su supporti originali, che sono andati definitivamente perduti scritti da autori di dubbia identità e credibilità. Per quanto riguarda i vangeli in generale, occorre ricordare: che si tratta di opere di fede, finalizzate alla diffusione di un credo, chiuse nel loro contesto e quasi sempre in disaccordo con gli eventi storici.

I dodici discepoli non hanno storia; essi sono un motivo astrologico che simboleggiano il sole nei suoi movimenti. Poi i cristiani li hanno carnalizzati e storicizzati secondo il loro costume abituale. Per la verità, così come Gesù, i discepoli della Bibbia non risultano in nessun luogo nei libri di storici del loro tempo. L’unica fonte che ne descrive l’esistenza è la letteratura dei cristiani. In queste scritture si denota una marcata allegoria apocrifa, per cui sono considerate inadeguate per tracciare una biografia storica. Sono favole leggendarie di cui gli storici riferiscono che nemmeno uno di loro sia mai esistito. Nulla esiste o che sia stato ritrovato che possa condurre all’ipotesi di una possibile e degna loro esistenza.

Non solo i 12 discepoli di Gesù erano mitologici, ma tutto il Vangelo con le sue belle leggende lo si trova in miti antichissimi; lo si trova in astrologia dove i personaggi ruotano nello zodiaco alternandosi come le stagioni; in ogni modo l’elemento chiave è sempre il sole. L’origine non è mai nata con la Bibbia, quindi non è nata da Dio; che nemmeno ha mai ispirato un bel niente, perchè “è” un bel niente.

Tutto quanto si pretende di sapere sul conto di Gesù Cristo (francamente molto poco) lo si attinge esclusivamente da fonti sospette quali i Vangeli, che dal punto storico non hanno valore alcuno. Ma c’è di più: proprio i Vangeli i quali pongono la figura di Gesù in relazione con le profezie della Bibbia, tolgono loro ogni attendibilità storica.
Resta la Bibbia stessa come documento di prova che attesta la consistenza storica di Gesù; ma è la Bibbia stessa ad aver bisogno di venir provata.
E ampiamente contestata la possibilità di una biografia scientifica su Gesù, sia per le molteplici questioni che vertono sull’autenticità dei Vangeli, sia per l’evidente scopo di propaganda e didattico che essi hanno. Se si toglie il soprannaturale dalla vita di Gesù, ciò che resta è solo un meschino residuo che è quasi zero.

Esistono due aspetti della fenomenologia delle religioni: quelli che abbiamo finora accennato si riferiscono ad effetti su gruppi o masse enormi, l’altro aspetto però ovviamente colpisce elementi soggettivi, che influenzano e condizionano in maniera altrettanto radicale la scelta del tipo di fede da parte del singolo individuo. Come dice, infatti, il Dalai Lama nella sua autobiografia “Libertà in esilio”, le religioni sono medicine, e ciascuna è adatta a un particolare tipo di malattia spirituale. Aggiunge Jung in “Psicoterapia e cura d'anime” le religioni sono sistemi di guarigione per i mali della psiche, dal che deriva la naturale deduzione che chi è spiritualmente sano non ha bisogno di religioni. Gli uomini hanno rinunciato al buon senso ed alla ragione per scegliere le loro chimere, quali gli angeli o meglio l’anima, che hanno creduto di possedere. Le passioni delle diversità degli uomini hanno inseminato le paure e le speranze, e da loro sono nate credenze fantasiose che hanno prodotto la maggior parte dei mali all’umanità. I ministri della Chiesa si sono lusingati dagli onori ottenuti dai loro inganni ai credenti, approfittando della loro stupidità, che con il tempo hanno affinato le tecniche ingannevoli fino ad acquisire l’abitudine ad odiare la verità alimentando così sempre più le menzogne, perdendo, se mai l’hanno avuta la sensibilità verso chi credeva in loro. Una volta stabilita la menzogna, i padri della Chiesa l’hanno inserita nelle scritture e il gioco è fatto. Gli uomini a loro volta hanno creduto ad un Dio che è stato confezionato apposta per loro, adorando quindi la loro stessa ignoranza. Questi fondatori della religione, sapevano bene che alla base dell’impostura che essi portavano avanti c’era l’ignoranza della gente, che tuttavia andava trattenuta. Studiarono quindi altre strategie adatte per catalizzare la gente, inventarono allora l’adorazione delle immagini, nelle quali fecero credere che c’era Dio.

Una volta esaminata l’idea di Gesù possiamo affermare con assoluta evidenza che non c’è nulla nei suoi concetti in cui si possa cercare una sola verità, tra le tante descritte nella Bibbia, come pure la sua origine divina. Pertanto se ne deduce che Gesù Cristo è la più grande bugia che sia stata creata. Per questo gli uomini che si ravvedono o che scoprono l’inganno devono rifiutare con fermezza se gli stessi amano la verità.

Se la religione fosse chiara, avrebbe molto meno attrattiva per gli ignoranti. Essi hanno bisogno d’oscurità, di misteri, di terrori, di favole, di prodigi, di cose incredibili che li facciano sempre lavorare di fantasia. I romanzi, le leggende tenebrose, i racconti di fantasmi e di stregoni esercitano sulle menti del popolo ignorante ben più fascino che le storie vere. In fatto di religione, gli uomini non sono che dei grandi bambini. Più una religione è assurda e piena di stranezze, più acquista diritti su di loro. Il devoto si crede obbligato a non porre alcun limite alla propria credulità: più le cose sono inconcepibili, più gli sembrano divine; più sono incredibili, più egli s'immagina che il credervi sia un merito.

Il Dio che hanno costruito i teologi moderni è un essere sterile, egli non può occupare luogo nello spazi, non può creare uomini e neanche muovere la materia; altro non può che produrre sogni e follie.
La teologia è il regno delle tenebre, è un regno in cui tutto dipende da leggi opposte a quelle che gli uomini sono in grado di conoscere nel mondo che abitano. Questa teologia è un insulto continuo alla ragione umana. Grazie a questo sistematico discorrere a vuoto, la natura è divenuta tutta quanta per l'uomo un enigma inesplicabile. In definitiva, chiunque esamina le credenze religiose, si dedica con attenzione, nello stesso modo in cui si dedica agli argomenti che ritiene interessanti, capirà subito con facilità che tali credenze non hanno nessun solido fondamento, e che tutte le religioni sono tanti castelli di sabbia.

Occorre però tenere nel debito conto che le attuali religioni, in generale, ed il cristianesimo in particolare, sono istituzioni ancora troppo radicate e ricche per poter pensare di eliminarle in un tempo relativamente breve.
Resta il fatto che l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam saranno nel tempo destinati a dissolversi quasi contemporaneamente essendo, tutti e tre, basati sulle stesse assurde menzogne della Bibbia.

I teologi sono scaltri e giustificano l’ateismo con l’impossibilità di conoscere l’essenza divina, perchè Dio è infinito. Sempre seguendo il loro modo confusionario, i teologi hanno stabilito di non dire affatto che cosa è il loro Dio; essi dicono solo quello che Egli non è. A forza di dribblare e palleggiare essi credono di creare un essere perfetto. Un essere infinito è un essere che non è finito; è quello che esclude ogni idea, quindi altro non può essere che il nulla.

Quale uomo, su questa terra non comincia a credere in Dio acquisendo l’abitudine macchinalmente e senza avere la possibilità di scegliere la sua religione da solo? Gli uomini credono perchè si fidano di coloro che ne sanno meno di quanto credono di sapere. Altro non è che un pregiudizio che va consolidandosi da padre in figlio come un’eredità di famiglia.
Quando i teologi sono messi alle strette, tentano di liberarsi dicendo che la condotta di Dio è un mistero e che noi non possiamo interrogarlo. Può essere un’affermazione soddisfacente? Dal momento che la posta in gioco è la nostra vita, possiamo eccome!
”. La religione è un cancro in metastasi che ha infettato tutto il genere umano e che ormai non si può più guarire, perchè la Chiesa non si è limitata solo a inventare le idee sull’esistenza di Dio, ma ha indotto la gente a credere a tutto quello che diceva, senza mai permettere loro di discuterne con idee proprie.
L’ignoranza del popolo che nuota in queste acque putride della fede, fa di questi impostori dei vittoriosi diventando (per quelli che fanno carriera) degli intoccabili e degli inavvicinabili, portando con loro la puzza d’arroganza e del “buon viso e cattivo gioco”. Per loro è indispensabile che i fedeli restino in quelle acque, perchè solo in questo modo queste anime basse possono continuare l’opera di inganno iniziata 1800 anni fa.

L’ateismo rifiuta con fermezza e convinzione tutte le enormi falsità che sono state messe in atto da persone che avevano interessi a favorire la crescita della religione. Falsità menzogne inganni minacce scritture false, sono solo alcuni dei modi innumerevoli e astuti perpetrati dai padri della Chiesa Cristiana da due millenni, sono state diffuse da parassiti che nel nome di Dio hanno usato titoli quali padri o altri altisonanti attributi del genere.

Dio è una favola e nulla di più, uno strumento di comodo creato da menti diaboliche circa 5000 anni fa solamente per farne uno strumento per raggiungere i loro scopi. Dio è un caos intellettuale mostruoso, anzi direi una bomba nucleare che i padri della chiesa hanno fatto esplodere nella stratosfera del nostro pianeta, facendo così cadere le radiazioni sull’umanità, lasciando sul terreno migliaia di uomini morti e un miliardo di essi in metastasi

Come possono, i preti, incaricarsi di educare i bambini catechisti? Considerando la loro ingordigia, quali interessi li può animare? Con tutti i loro pregiudizi, diranno ai bambini fiduciosi, che la superstizione è una cosa necessaria; soffocheranno in ogni bambino la ragione e la passione; gli nasconderanno la verità che essi conoscono benissimo; istigheranno i loro animi contro i liberi pensieri; faranno capire loro che il sesso sarà tabù e vergogna.
I corvi neri dall’altare e con le braccia aperte non smettono di ripeterci che non c’è morale senza religione. Se questo Dio dei preti è la morale, allora dobbiamo veramente mettere le nostre menti nelle tasche dei preti.
Tutte le virtù prescritte dalla Chiesa Cattolica sono state calcolate molto bene, esclusivamente allo scopo di estendere il potere e i profitti di chi si trova ai piani alti del Vaticano.

Abbiamo dimenticato la carità! Conosce questa parola la Chiesa? Questo tenero amore per il prossimo di cui essa si fa portatrice. Che cuore grande ha la Chiesa quando soccorre gli infelici, tende una mano raggrinzita ai mendicanti.

I preti e tutta la loro casta di onorevoli vescovi cardinali ecc. ai popoli cosa mai hanno reso in cambio di ricchezze e di tanti benefici ottenuti; oltre ai misteri, alle ipotesi, alle cerimonie e quant’altre stupidaggini hanno nelle retrobotteghe vaticane
La verità, per quanto sia ricercata e desiderata da tutti, sono pochi però gli uomini che la conoscono. Non bisogna quindi stupirsi se nel mondo ci sono poche verità e troppe menzogne; non c’è nulla di meglio, per sostenerle, che l’ignoranza.

Questi benefattori portatori di pace stuprarono, rapinarono, tolsero anche il pane, squartarono, fecero sbranare dai cani addestrati, torturarono fino alla pazzia e poi bruciarono, secondo una stima, circa 150 milioni di persone.

Ad uccidere il papa ci sono sospetti eccellenti, quali: il segretario generale del vaticano Jean Villot, il cardinale di Chicago John Cody, il presidente dello Ior Marcinkus, i banchieri Michele Sindona e Roberto Calvi, e il maestro della loggia massonica P2 Licio Gelli. La banca vaticana lascia le impronte su tutti i maggiori scandali finanziari degli ultimi vent’anni; da “Tangentopoli” a “Enimont”; ma sopratutto su“Calciopoli”, dove la Gea di Moggi ha nascosto i fondi neri, circa 150 milioni di euro.

Poi c’è il fiume di soldi che afflusce nel caveau della Cei dell’8 per mille, che su 981 milioni di euro solo l’8% arriva al terzo mondo. Negli spot televisivi che pagano 10 mlioni di euro l’anno, persuadono gli italiani a devolvere l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, facendo credere che questi soldi vengono utilizzati per opere di carità. A quanto pare la realtà è certamente diversa, tanto che è la Cei stessa a confermarlo sul sito ufficiale. Questa mostruosità giuridica non poteva che esistere solo in Italia, che grazie a Giulio Tremonti nel governo Craxi, siamo noi italiani a dare lo stipendio ai 39.000 preti. E’ pazzesco, come dei soldi pubblici non se ne deve rendere conto a nessuno; la Cei distribuisce questo fiume di soldi all’interno della Chiesa a suo insindacabile parere e senza controllo. Comunque tutti i corvi neri e la loro colomba bianca costano al popolo italiano proprio quanto costa la politica, e cioè 4 miliardi di euro all’anno.
Poi si aggiunge il turismo cattolico che effettua il Vaticano come agenzia di viaggio che porta a zonzo per il mondo 40 milioni di pellegrini, senza pagare tasse. Questa Chiesa Cattolica non è stata eletta dal popolo, ma ugualmente lo governa e lo dissangua nello stesso modo dei politici, e gli italiani non se ne lamentano. Abbiamo in Italia oltre alla casta politica, anche la casta cattolica.

. L’Apsa, l’amministrazione del patrimonio immobiliare della sede apostolica cura i rapporti con conti cifrati dalla Bci svizzera fino alle Cayman e tanti altri paradisi fiscali in tutto il mondo. Secondo l’unica inchiesta sulla finanza vaticana effettuata dalla Fed, nel 2002 ha decretato che il Vaticano è lo stato più ricco del mondo, distaccando il secondo con un vantaggio abissale. L’Apsa conia anche la bellezza di 670.000 euro ogni anno. In Italia nessuna autorità ha mai avviato un’inchiesta sul patrimonio della chiesa e dei clienti che fanno uso di questo paradiso fiscale, perchè sono clienti intoccabili come Giulio Andreotti, Francesco Cossiga, Luciano Moggi, Cesare Geronzi, Antonio Fazio, Giampiero Fiorani, Marcello Dell’Utri, famiglia Ferruzzi, Sofia Loren; oltre a tanti mafiosi e camorristi. I criteri di selezione per accreditare i clienti non sono conosciuti. Per trasferimenti al’estero lo Ior si avvale di una banca italiana e di una tedesca ma non si conoscono i nomi; si pensa a Banca Lombarda e Mittel e Deutsche Bank, ma non ci sono conferme. I segreti finanziari più importanti sono conservati alle isole Cayman, nei caraibi, nelle mani del cardinale Adam Joseph Maida.


Oggi la Chiesa e il Vaticano sono la fonte principale della corruzione della vita sociale del nostro paese. E’ ormai ora che tutti se ne convincessero; e a questa realtà sofferente e sanguinante mettessero riparo i politici italiani, perchè la sorte del bello e cattivo tempo è nelle loro mani; così pure la serenità e la fiducia nel futuro degli italiani è nelle loro mani. La smettessero di sottostare ai capricci e alle volontà mostruosamente ignobili e vergognose degli alti prelati della Santissima romana Chiesa.
Un solo esempio per tutti è il cardinale Camillo Ruini. Quest’uomo dalla faccia pulita, è tra i più potenti uomini D’Italia da almeno un ventennio. Il potere del cardinale Camillo Ruini è così enorme da non immaginare. Lui non è “a capo”, lui è “il capo” assoluto. Maneggia e gestisce miliardi di euro, come i bambini fanno con i coriandoli. La differenza è che i miliardi sono l’8 X 1000 dei poveri italiani che, molti dei quali per pagare la dichiarazione dei redditi, i soldi se li fanno prestare.
E’ lui l’anello di congiunzione tra il Vaticano e Montecitorio. Si occupa personalmente di contattare i Ministri, pianificando con essi i programmi di governo e le leggi da emanare. E’ un personaggio il quale da vent’anni esercita nella penombra il potere senza nessun limite sulla scena politica del nostro paese.
Gli uomini della politica italiana sono allievi obbedienti alle lezioni del maestro Ruini; mentre chi non è attento e rispettoso delle sue volontà riceve bacchettate pesanti sulle mani tanto da vedersele gonfiate. E’ talmente vero che i risultati sono davanti agli occhi di tutti gli italiani: Ruini ha fatto varare agevolazioni sia per gli insegnanti che per le scuole cattoliche; ha dato scacco matto con i beni immobili di tutta la Chiesa facendo eliminare le tasse che gravavano sugli stessi per miliardi di euro. Il cardinale Camillo Ruini nel contesto del panorama politico attuale e al rapporto di dipendenza cui è sottoposto da parte sua in nome e per conto del Vaticano, ritiene di essere lui il condottiero di un processo internazionale ( tra cui Spagna e Stati Uniti), mediante il quale la Chiesa tornerebbe a comandare e dettare legge nella sfera politica e pubblica. Oggi la Chiesa pretende con la solita arroganza di tornare in scena da protagonista nel panorama pubblico. Tornando a Ruini, egli pur non essendo teologo, non essendo un ntellettuale, nemmeno pastore, non esendo un comunicatore, ha rivestito dal 1954 sempre ruoli importanti e superiori alle sue capacità. Il suo asso nella manica è stato il cardinale Poletti, l’amico di Giulio Andreotti, il santo uomo che fece seppellire, coperto d’oro (oro macchiato di sangue delle vittime dell’usura, della droga, del traffico d’armi, di rapine, di omicidi e di sequestri di persone), il boss della banda della magnana Enrico De Pedis nella cripta della basilica romana di Sant’Apollinare. Quindi per Ruini l’ascesa ai vertici vaticani è stato un gioco da ragazzi. Proprio lo stesso cardinale Ruini, con la sua fusione con la sfera politica ha istituzionalizzato la Chiesa, ponendola senza vesti di spiritualità; nuda del suo progetto originale. Arricchendo la Chiesa, il cardinale Camillo Ruini l’ha impoverita quanto mai è stata fino ad ora; egli ha voluto le necessità temporali; ha voluto affogare nei soldi, ma ha frantumato la spiritualità. Gli studiosi si chiedono sempre con più insistenza se la religione abbia ancora un futuro.
Ruini, l’uomo chiave del Vaticano è talmente tenace, determinato e ambizioso a prendersi in pugno l’Italia, tratta con la politica italiana alla pari; proprio come un segretario nazionale di un partito leader. L’unica differenza è che egli ha i cardinali come segretari di sedi regionali; i vescovi come segretari provinciali; le chiese sono le sezioni di partito; infine ha i fedeli che sono gli elettori. Non male come forza politica! Daltronde come il politico pensa di arricchirsi e di farsi leggi per pararsi il culo, così il cardinale Ruini dal 1998 ha consolidato la sua ragnatela di potere economico, assicurandosi un fiume di miliardi di euro succhiati dalle vene degli italiani. Ha messo ko tutti i partiti politici, stringendo i loro colli al limite della strozzatura, lasciando passare un filo d’aria appena sufficiente per respirare.
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Sesbassar
view post Posted on 2/2/2010, 12:08




Immagino che ti si debba credere sulla parola visto che non citi uno straccio di fonte.

Questo perchè sei ateo e scrivi in un forum esplicitamente anticlericale e "laico"?

La storia viene scritta per sentito dire, hai vissuto tutti gli eventi di persona o hai qualche fonte presso la quale possa documentarmi e confrontarmi?
 
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Sesbassar
view post Posted on 3/2/2010, 20:12




In seguito alle, legittime, domande di Leonessa cercherò di esporre nel modo meno lagnoso possibile la questione dell'inerranza biblica. In che contesto si può dire che la Bibbia espone la verità su Dio senza errore, e in che contesti tale affermazione è semplicemente un'indebita trasposizione fondamentalista di un principio teologico in ambiti estranei ad esso.
Non pretendete l'eloquenza dei grandi esegeti: faccio il possibile.

Iniziamo dalle basi. Innanzitutto la Bibbia non è un libro unico: è un'insieme di libri. Scritti in periodi diversi, con situazione storiche e culturali diverse, e con interrogativi e problematiche da sbrogliare diverse.
Pertanto per una conoscenza scientifica di un testo biblico (sia per un ateo che per un credente) non si può prescindere da:
1) lo sitz im leben: ovvero il contesto socio-politico-culturale in cui il libro è stato concepito e scritto. Molto spesso nello stesso libro vi sono stratificazioni diverse, che fanno presumere vi siano state diverse tradizioni tramandate da uno o più scribi e poi incorporate in un'ultima stesura da un redattore. Che poi questo redattore avesse altre tradizioni o che avesse pensieri propri da aggiungere non fa altro che complicare le cose dal punto di vista della datazione. In ogni caso per ogni libro della Bibbia gli archeologi e gli esegeti sono abbastanza unanimi nel concordare le date di redazione. E' molto più difficile capire le età a cui risalgono invece le tradizioni antiche: se prima dell'esilio a Babilonia, o addirittura prima di David.
2) i generi letterari in cui esso è giunto a noi: ovvero la forma stilistica del testo. Per farvi capire l'importanza del genere letterario (che è un termine invero molto ampio) pensate semplicemente a quanto è differente scrivere un curriculum vitae piuttosto che una fiaba. Ebbene una identificazione dei generi letterari è indispensabile, poichè ci fa comprendere qual'era l'intento dello scrittore: cosa voleva dirci? Un conto è scrivere un racconto mitico, un'altro è scrivere un inno di ringraziamento.

Prescindere da questi elementi significa esporsi al fondamentalismo, ovvero l'incapacità di capire che tali testi hanno sì per autore Dio, ma hanno come autori dello stesso livello gli esseri umani che hanno scritto quei testi.
Così recita la Costituzione Dogmatica Dei Verbum del Concilio Vaticano II, al numero 12:

"Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana, l'interprete della sacra Scrittura, per capir bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole.
Per ricavare l'intenzione degli agiografi, si deve tener conto fra l'altro anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione. È necessario adunque che l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto espresso. Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l'autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell'agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani."

Più chiaro di così!

Studiare la Bibbia si prospetta quindi come un lavoro arduo: bisogna conoscere bene (e per "bene" intendo a memoria) la storia dell'antico medio oriente, la lingua originale in cui è stato scritto il testo, il possibile autore/redattore.
Non si può esprimere giudizi sulle Scritture senza tenere conto di questo: ogni testo richiede uno studio molto approfondito, che non può essere eseguito a tempo perso. Esegeti non ci si improvvisa.
Quindi non si può neanche fare un discorso troppo generale, del tipo "il Dio dell'Antico Testamento è cattivo e vendicativo, altrochè Dio dell'amore", perchè ogni testo fa storia a se, e cercare di esprimere un giudizio unificante è qualcosa di estremamente complesso che richiede diverse competenze, teologiche, storiche e linguistiche.
Un giudizio del genere potrebbe essere espresso solo da chi, dopo aver studiato la grammatica ebraica, i modi di dire del tempo, le condizioni socio-culturali dell'autore/redattore, e la teologia che aveva in mente.

Una piccola digressione (perchè il post si sta facendo lunghetto): i racconti della Bibbia e le verità scientifiche.
Sempre la Cost. Dogm. Dei Verbum dice al n. 11:

"Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture."

La verità della Bibbia è una verità di fede: essa insegna una verità che è orientata alla salvezza dell'uomo. Il cercare in essa nozioni cosmologiche/mediche/fisiche/chimiche semplicemente non ha senso.

Spero di essere stato esaustivo!

Per una bibliografia posso consigliare:
- Costituzione Dogmatica Dei Verbum (reperibile nel sito www.vatican.va)
- L'interpretazione della Bibbia nella Chiesa, del 1993, della Pontificia Commissione Biblica (sempre reperibile su www.vatican. va)
- Introduzione Generale alla Bibbia, di Rinaldo Fabris e collaboratori, edito da LDC (nel quale troverete un'amplia bibliografia che non posso certamente riscrivere tutta qui...)

Ciao a tutti!
 
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view post Posted on 3/2/2010, 21:24
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Prima cosa non mi si debba credere sulla parola, in quanto io quì ho riportato alcuni frammenti del libro, ma certamente l'opera è suffragata non da una, bensì da tantissime prove con nomi e cognomi. In più, visto che è la chiesa stessa ad affermare che Gesù è esistito nella realtà, è compito di essa dimostrare con prove storiche e non viceversa. Io mi limito a riportare ciò che la storia dice. Quali sarebbero invece le prove che sosterrebbe la chiesa? Dimmene qualcuna che ti risponderò immediatamente. Poi io non scrivo solo in un forum laico, lo faccio dappertutto cerca nel web; io ho scritto un libro, quindi è tutta un'altra questione. Sono forte di quello che affermo e scrivo, non ho bisogno di sentirmi appoggiato o sostenuto da un sito. Chi ti ha suggerito che la storia si scrive per sentito dire? Non mi sembra che la storia in generale si possa mettere in discussione come si possa fare invece con le religioni, tutte. La storia non si interpreta. Non ho vissuto di persona un bel niente ma ho studiato tanto su libri non filoreligiosi o strumentalizzati dalla teologia. Le fonti storiche sono attendibilissime per documentarti, facendo ricerche come ho fatto io. Contrariamente a quali fonti tu attingi le credenze religiose e quali certezze ti può offrire il Nuovo Testamento, per esempio?

Edited by Bramante - 17/9/2011, 01:25
 
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Leonessa_63
view post Posted on 3/2/2010, 22:26




Hai dato una spegazione dal tuo punto di vista sulle basi dei tuoi studi, che consentimi sono di parte, della storiografia bibblica e sui criteri di come essa sia stata composta e scritta dai vari autori, coi quali dio comunicava e per mezzo dei quali metteva per iscritto le sue gesta e le sue regole, ma non hai risposto alle mie domande concretamente e cioè come fai ha trovare amore nei gesti di crudeltà inconfutabile che ha usato il tuo dio nei confronti di esseri umani, cioè suoi figli fatti a sua immagine e somiglianza, perchè se non sbaglio tutti siamo figli di dio, peccato che alcuni sono prediletti amati e tutelati altri invece sono maledetti condannati a soffrire o meglio ancora a essere sterminati,sempre secondo i vostri testi sacri, perchè di storicamente provato cè poco per non dire niente. E ti dirò come la penso io sulla stesura di questo malloppo che da millenni serve a schiavizzare terrorizzare e sopratutto condizionare la vita dell'umanità, secondo me erano tutti sotto effetto di sostanze stupefacenti soprattutto allucinogeni che gli facevano sentire le voci e avere le visioni, senza offesa è solo la mia opinione di donna che non ha dei nè sente il bisogno di averne.
 
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Sesbassar
view post Posted on 4/2/2010, 08:57




CITAZIONE (Leonessa_63 @ 3/2/2010, 22:26)
Hai dato una spegazione dal tuo punto di vista sulle basi dei tuoi studi, che consentimi sono di parte,

In che senso? I criteri che ho scritto sopra sono accettati dall'intera comunità scientifica internazionale.

CITAZIONE (Leonessa_63 @ 3/2/2010, 22:26)
ma non hai risposto alle mie domande concretamente e cioè come fai ha trovare amore nei gesti di crudeltà inconfutabile che ha usato il tuo dio nei confronti di esseri umani, cioè suoi figli fatti a sua immagine e somiglianza, perchè se non sbaglio tutti siamo figli di dio, peccato che alcuni sono prediletti amati e tutelati altri invece sono maledetti condannati a soffrire o meglio ancora a essere sterminati,sempre secondo i vostri testi sacri, perchè di storicamente provato cè poco per non dire niente.

E ti ripeto: cita i passi uno per uno; non puoi generalizzare in questo modo (di sicuro non per i testi dell'Antico Testamento). Ogni passo va letto e compreso a seconda del contesto culturale e sociale in cui è stato scritto.
Io non dico che i testi siano il massimo della moralità, ma che hanno qualcosa da insegnarmi di Dio, al di là delle barriere culturali che possiamo trovare.

CITAZIONE (Leonessa_63 @ 3/2/2010, 22:26)
E ti dirò come la penso io sulla stesura di questo malloppo che da millenni serve a schiavizzare terrorizzare e sopratutto condizionare la vita dell'umanità, secondo me erano tutti sotto effetto di sostanze stupefacenti soprattutto allucinogeni che gli facevano sentire le voci e avere le visioni, senza offesa è solo la mia opinione di donna che non ha dei nè sente il bisogno di averne.

Tu puoi pensarla come vuoi: io mi attengo a degli studi scientifici.
 
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Sesbassar
view post Posted on 4/2/2010, 08:59




Dimmi pure dove è reperibile. (o se lo hai già scritto rimandami al post).

Sono curioso, visto che non c'è uno storico di professione, neanche uno, che neghi l'esistenza di Gesù Cristo.
 
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Leonessa_63
view post Posted on 4/2/2010, 09:28




Ma infatti io la penso come voglio!
E sopratutto non lascio condizionare la mia vita nè le mie azioni da scritti di dubbia provenienza risalenti a millenni fa quando il contesto socio culturale era quello che era.
I criteri di visura e di interpretazione, forse possono essere approvati da una parte della comunità scientifica, non certo i contenuti. Sarebbe tropo lungo farti l'elenco delle stragi e delle carneficine raccontate nei testi cosidetti sacri tu che li conosci così bene, da persona intelligente quale mi pare di capire che sei, non hai bisogno che ti faccio un elenco, per non parlare dei fatti che non fanno parte delle favole scrite nei suddetti testi ma che si trovano nei libri di storia e nei quotidiani tutti i giorni, ma già dimenticavo il libero arbitri e alla faccia del - dio vede e provvede-
Ora vado dai miei pazienti che hanno bisogno di Amore e dedizioni veri e concreti e a volte anche di piccoli miracoli
 
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view post Posted on 4/2/2010, 09:49
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Il fatto che più autori abbiano scritto la Bibbia è ovvio. Ovvio che ci siano più contesti storici, più stili, più personalità che si esprimono nei testi.

Quello che è dubbio è che dietro questi anonimi scrittori di un popolo seminomade ci sia un Dio.

Perché il Dio dell'Antico Testamento che fa strage di bambini, che si vendica del suo popolo disubbidiente è un Dio cattivissimo, il contrario del Dio sommo bene del cristianesimo. Il Dio dell'Antico testamento, sorto dalle ceneri del politeismo ebraico, è un Dio che si rivolge essenzialmente al popolo di Israele. Gli altri popoli hanno altri dei, che sembrano convivere col Dio di Israele. Il Dio dei cristiani invece è unico, gli altri dei sono falsi e si rivolge a tutti gli uomini.

Insomma sarebbe un Dio pazzerello che si contraddice in continuazione.

Da dubitare che ci sia Dio anche nel Nuovo Testamento, visto che gli evangelisti mai conobbero quel Gesù il nazareno di cui parlano e che raccontavano solo delle leggende sulla sua vita. Dubbio anche perché nel IV secolo furono distrutti decine di vangeli dichiarati "apocrifi", ossia falsi. Vangeli che raccontavano altre leggende e altre interpretazioni sul medesimo personaggio: Gesù il nazzareno.

Il discorso è ovviamente lunghissimo.

Edited by GalileoGalilei - 4/2/2010, 10:05
 
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Felipe-bis
view post Posted on 4/2/2010, 09:55




Basterebbe la Chiesa attuale e il grosso dei credenti, a smentire l'esistenza del dio di cui parlano.
 
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Sesbassar
view post Posted on 4/2/2010, 10:00




CITAZIONE (Leonessa_63 @ 4/2/2010, 09:28)
Ma infatti io la penso come voglio!
E sopratutto non lascio condizionare la mia vita nè le mie azioni da scritti di dubbia provenienza risalenti a millenni fa quando il contesto socio culturale era quello che era.

Legittima scelta. Ma rimane una scelta: io posso farne una diversa.

CITAZIONE (Leonessa_63 @ 4/2/2010, 09:28)
I criteri di visura e di interpretazione, forse possono essere approvati da una parte della comunità scientifica, non certo i contenuti. Sarebbe tropo lungo farti l'elenco delle stragi e delle carneficine raccontate nei testi cosidetti sacri tu che li conosci così bene, da persona intelligente quale mi pare di capire che sei, non hai bisogno che ti faccio un elenco, per non parlare dei fatti che non fanno parte delle favole scrite nei suddetti testi ma che si trovano nei libri di storia e nei quotidiani tutti i giorni, ma già dimenticavo il libero arbitri e alla faccia del - dio vede e provvede-

Guarda, io non so perchè sei così arrabbiata, ma ti chiedo un po' di calma.
Considera ciò che ho scritto: non ho detto che la Bibbia riporta verità storiografiche (nonostante ve ne siano), e il discordo sul libero arbitrio e della Provvidenza è un altro discorso. Se vuoi posso incominciarlo, ma in un topic a parte.
Che la Bibbia sia stata scritta in modo crudo non è in discussione: ci sono molte parti che lasciano interdetti. Ci sono guerre, stragi, assassinii... tutto ciò che potremmo immaginare di turpe :) Il punto è che la ricerca storiografica/stilistica/socio-culturale mi fa capire qual'è lo spirito di fondo, e cos'è dovuto al limite dello scrittore.
Lo studioso non deve giustificare il limite dello scrittore: deve capire cosa intendeva scrivere.
Giustamente tu ravvisi dei limiti enormi: delle barriere che ti sembrano insormontabili.
Ritengo però che sia più prudente non giudicare la Scrittura se non se ne studia criticamente il contenuto. Parlare di Bibbia è complesso. Per fortuna ci sono tanti studiosi al mondo che sanno farlo, e che ci possono aiutare a capire.

CITAZIONE (Leonessa_63 @ 4/2/2010, 09:28)
Ora vado dai miei pazienti che hanno bisogno di Amore e dedizioni veri e concreti e a volte anche di piccoli miracoli

Buon lavoro!

CITAZIONE (Felipe-bis @ 4/2/2010, 09:55)
Basterebbe la Chiesa attuale e il grosso dei credenti, a smentire l'esistenza del dio di cui parlano.

1) Non penso sia l'argomento del mio topic
2) Basterebbe anche l'esperienza di tanti martiri di oggi a confermare l'esistenza del Dio in cui credono.

Cosa intendi per "grosso" dei credenti? Quelli occidentali? (ma siamo OT penso)
 
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Sesbassar
view post Posted on 4/2/2010, 10:20




CITAZIONE (GalileoGalilei @ 4/2/2010, 09:49)
Quello che è dubbio è che dietro questi anonimi scrittori di un popolo seminomade ci sia un Dio.

E questa può essere una tua opinione personale, ma lo studioso per essere scienziato deve lasciar perdere la questione.

CITAZIONE (GalileoGalilei @ 4/2/2010, 09:49)
Perché il Dio dell'Antico testamento che fa strage di bambini, che si vendica del suo popolo disubbidiente è un Dio cattivissimo, il contrario del Dio sommo bene del cristianesimo. Il Dio dell'aAntico testamento, sorto dalle ceneri del politeismo mebraico, è un Dio che si rivolge esenzialmente al popolo di Israele. Gli altri popoli hanno altri dei, che sembrano convivere col Dio di Israele. Il Dio dei cristiani invece è unico, gli altri dei sono falsi e si rivolge a tutti gli uomini.

Insomma sarebbe un Dio pazzerello che si contraddice in continuazione.

Come ho detto a Leonessa non entro nel merito di ogni passo biblico dell'Antico Testamento che parli di Dio, perchè ci vorrebbe più tempo, e materiale che non ho qui a casa.
Detto questo posso dirti che anche nell'Antico Testamento ci sono passi che presentano tutt'altro che un Dio vendicativo o malvagio: Dio non uccide Caino (Gn 4, 1-16), delle maledizioni turpi che il popolo d'Israele avrebbe dovuto subire in caso di rottura dell'alleanza, Dio non ne attua nessuna (Dt 28 15-46), o tutto il libro di Rut.
La Bibbia va letta e compresa a partire dal contesto in cui è stata scritta: dire che il Dio presentato nell'AT è vendicativo equivale a non aver capito che quello era il modo di esprimersi dell'agiografo.

CITAZIONE (GalileoGalilei @ 4/2/2010, 09:49)
Da dubitare che ci sia Dio anche nel Nuovo Testamento, visto che gli evangelisti mai conobbero quel Gesù il nazareno di cui parlano e che raccontavano solo delle leggende sulla sua vita. Dubbio anche perché nel IV secolo furono distrutti decine di vangeli dichiarati "apocrifi", ossia falsi. Vangeli che raccontavano altre leggende e altre interpretazioni sul medesimo personaggio: Gesù il nazzareno.

Sulla datazione dei vangeli penso non ci siano dubbi: il Vangelo Secondo Marco dal 65-70 d.C., gli altri di sicuro dopo il 70. Potete tranquillamente controllare queste date cercando un qualsiasi commento specialistico del vangelo in questione.
In ogni caso i vangeli non ci voglio insegnare al verità storiografica su Gesù di Nazaret, non sono cronache. Sono libri scritti per suscitare la fede in lui: da questo non si può prescindere.
Certo, presenteranno delle verità storiografiche, ma non li leggo perchè sono dei libri di storia. Li leggo perchè quella è l'interpretazione che hanno dato i suoi discepoli (e i loro continuatori) dell' "evento" Gesù Cristo.
Tu puoi non crederci (in Gesù Cristo Figlio di Dio), io ci credo.
Comunque la storiograficità degli scritti non è un problema: forse tante cose che sono riportate sono accadute veramente (vai a sapere), ma la cosa più importante non è cosa è successo, bensì che cosa ha rivelato Gesù Cristo di Dio con la sua stessa vita (non con le sue sole parole).

CITAZIONE (GalileoGalilei @ 4/2/2010, 09:49)
Il discorso è ovviamente lunghissimo.

Certamente: come non si può pretendere di conoscere la meccanica quantistica dopo aver letto un libro, non ci si può decretare conoscitori della Bibbia senza averla studiata a fondo con dei commenti (più di uno per libro, possibilmente di scuole di pensiero diverse).
 
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view post Posted on 4/2/2010, 10:48
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Devo spostare questa discusione da dove era partita e ricordare che non è opportuno duplicare le discussioni
 
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