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"Telefonate hard a una maestra". Don Mario Moriggi lascia Arese, Rapporto a luci rosse tra il prete e la maestra. La parrocchia di Arese nella bufera

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view post Posted on 30/10/2009, 14:10
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Rapporto a luci rosse tra il prete e la maestra. La parrocchia di Arese nella bufera

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www.settegiorni.it/login.php?artID=1236460

SI SONO CONOSCIUTI QUANDO DON MARIO MORIGGI HA SVOLTO IL PROPRIO SERVIZIO SACERDOTALE A FERRARA, LA LORO RELAZIONE E' PROSEGUITA PER ANNI
RAPPORTO A LUCI ROSSE TRA IL PRETE E LA MAESTRA LA PARROCCHIA DI ARESE E' ANCORA NELLA BUFERA
ARESE
Una vicenda di cui si sentiva parlare ormai da qualche mese. Voci di paese, raccolte ad Arese e anche a ..

www.settegiorni.it/login.php?artID=1236461

INTERVISTA ESCLUSIVA AL RESPONSABILE DELLE TRE COMUNITA' RELIGIOSE
«NON VOGLIO CHE LA MIA VITA SIA ROVINATA PER UN ERRORE, E' STATA SOLO UNA DEBOLEZZA»
ARESE
«Ah, siete di Settegiorni. Venite, venite con me». Entriamo così nell'ufficio di don Mario Moriggi responsabile delle tre ...



www.libero-news.it/articles/view/583140

Il prete innamorato scappa in convento


| Milano | Maria Luigia Pizzulo
Pubblicato il giorno: 18/10/09
Arese

Il paese ha scoperto la sua storia d’amore e lui è scappato via a meditare. Don Mario Maria Moriggi, direttore della Comunità Cristiana di Arese, ha dato ufficialmente le sue dimissioni alla Curia venerdì mattina, dopo che il settimanale locale Settegiorni aveva pubblicato la notizia della sua liason con un’insegnante della provincia di Ferrara. Don Mario, amato e stimato in paese, pur consapevole che avrebbe dovuto essere onesto con la sua comunità, e quindi rivelare una sua debolezza del passato, al momento non è riuscito ad affrontare i fedeli e si è rifugiato in un convento. Il parroco di 68 anni avrebbe intrattenuto una relazione amorosa, con tanto di telefonate erotiche, con una maestra di 54 anni di Cento. I due si erano conosciuti a Ferrara nel 2000. Lui parroco, lei insegnante. Nasce subito un’amicizia, fatta di incontri e di lavori in oratorio. Senza alcuna malizia. Poi, nel 2005, viene chiamato a guidare la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo ad Arese. La lontananza li spinge a sentirsi spesso per telefono e quella che era nata come una innocente storia di confidenze si trasforma in una s (continua).


dÇC 
Articolo pubblicato il 30/10/09

http://countryeshabby.blogspot.com/2009/10...-personale.html

venerdì 23 ottobre 2009
PICCOLA NOTA PERSONALE
Piena solidarietà al nostro Parroco Don Mario Moriggi, e no comment sul polverone scatenato dal Settimanale Settegiorni.
Cosa non si fa per vendere in un periodo di crisi come questo anche a discapito delle vite altrui!!!!
Pubblicato da Silvia a 10.03

Edited by GalileoGalilei - 14/1/2016, 15:08
 
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view post Posted on 30/10/2009, 14:27
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http://www.settegiorni.it/login.php?artID=1244557

23/10/09

FUGA
Il sacerdote ha lasciato Arese; è in convento
SPARITO SENZA DIRE NULLA
RHO
Don Mario Moriggi non è più ad Arese. Venerdì mattina, 16 ottobre, dopo l'uscita di «Settegiorni» ha lasciato ...



http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/15161453

Settegiorni (Rho)
"Le storie di sacerdoti, amore e sesso: chi tace, chi si vergogna e chi si sposa"

Data: 30/10/2009
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Interni / Politica
Un'altra immagine di don Mario Moriggi durante una funzione religiosa;adesso il sacerdote ha lasciato la parrocchia di Arese ARESE - Ancora nessun commento delle autorità religiose sul caso di don Mario Moriggi, il sacerdote che ha lasciato la parrocchia di Arese dopo che si è diffusa la notizia del suo scambio di telefonate erotiche con una maestra della provincia di Ferrara. Abbiamo cercato di sentire la voce di altri sacerdoti che in qualche modo abbiamo l'autorità su don Mario. «Mi dispiace, non posso dire nulla a proposito. Non so nulla, deve proprio parlare con monsignor Brizzolari». E' gentile il parroco di Cesate, responsabile del decanato di Bollate, di cui fa parte anche Arese. Il parroco cesatese, don Maurizio Pessina , non rilascia alcuna informazione e, invitato a riflettere ad alta voce in merito alla bufera che si è scatenata attorno a don Mario Moriggi , è lapidario. «Non so nulla, non so dove si trovi adesso il sacerdote, deve proprio sentire i vertici della curia. Chi conosce bene la vicenda è monsignor Brizzolari ed è la persona autorizzata per parlare di questa vicenda». Un saluto cordiale, ma nessuna informazione. Trovare il monsignore è un'impresa ardua e, alla fine, risulta essere impossibile. Abbiamo chiacchierato più volte con il suo segretario che ci ha invitato a ritelefonare un quarto d'ora dopo, poi dopo mezz'ora e, alla fine, il giorno successivo. Ma il giorno dopo c'è la segreteria. Lasciamo un messaggio nella speranza che richiami. Nulla. La chiesa ufficiale tace. »nche lo stesso monsignor Brizzolari, che pure è stato l'unico a rilasciare un breve comunicato dopo che don Mario era sparito da Arese, dicendo che aveva lasciato la parrocchia. Nel frattempo i fedeli di don Mario sanno solo che lui non è più in parrocchia ad Arese, foerse è in convento. Si è allontanato dopo lo scandalo che ha travolto l'uomo di chiesa. Alcune telefonate da bollino rosso che lasciano davvero poco spazio all'immaginazione. Lui stesso ha ammesso le proprie «debolezze» nei confronti della maestra. Nulla di fisico, ha detto il sacerdote, ma quelle telefonate, per un uomo di chiesa, sono comunque «troppo». Argomenti che mal si sposano con la veste talare e i voti di castità , che cozzano con l'immagine dell'uomo di Cristo che deve assolvere i peccati umani e ricordare che il corpo è lo scrigno dell'anima. Anch'esso devoto a Dio. Mentre l'opinione pubblica si divide fra «innocentisti» e «colpevolisti» e mentre continuano gli attacchi a Settegiorni con i comunicati inviati al giornale, attendiamo dalla Chiesa risposte che, però, non arrivano. Ci sarebbe piaciuto confrontarci con monsignor Brizzolari e magari chiedere un dibattito anche in merito all'obbligo del celibato per i sacerdoti. Nel frattempo alla ribalta delle cronache locali passano le esperienze di un ex sacerdote di Garbagnate (anche se per la Chiesa un consacrato non è mai «ex») che ha lasciato la veste talare e ha deciso di sposarsi. Giancarlo era parroco della parrocchia di Santa Maria Rossa, oggi è più semplicemente il signor Giancarlo. Sposato e con una figlia. Vive in città e continua a frequentare la parrocchia cittadina e partecipa alle funzioni religiose. Ma probabilmente tante altre storie simile sono a conoscenza dei nostri lettori. Si tratta di sacerdoti che ad un certo punto della propria vita religiosa si sono trovati a vivere un forte contrasto tra i voti sacerdotali che avevano abbracciato e una storia d'amore che si sono trivati a vivere. Molti di loro hanno affontato apertamente il problema. Hanno scelto di lasciare l'abito sacerdotale ma sono rimasti nella Chiesa, magari da sposati e con figli. .
 
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bettytrans
view post Posted on 30/10/2009, 23:43




ahò ma fanno tutti le porcate e poi scappano in convento sti cattolici???....chissà che bei covi di sessuomani.....aahahahahha
 
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view post Posted on 2/11/2009, 11:50
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gino piffero aresino
view post Posted on 10/2/2011, 16:33




ho abitato ad Arese da quando avevo 7 anni a quando ne ho avuti 26, ho cominciato a frequentare l'oratorio in un gruppo giovanile organizzato da don Mario, e ne ho un ottimo ricordo. Se ne era poi andato anche perchè nella gestione dell'oratorio era subentrato un altro Salesiano, un bergamasco reazionario e arrogante che dopo qualche anno mi espulse dal gruppo perchè, a suo dire, "comunista" (in realtà perchè organizzavo, cosa normale a 16 anni, feste con balli lenti e sdrusciamenti...). Negli anni successivi non ho mai rimesso piede in quella parrocchia, che intanto affidata come parroco al bergamasco e ad altri preti tutti di un pezzo (come un altro genio che raccomandava ai giovani di trovare lavoro con le "spintarelle"), è finita annegata nei debiti. Quando don Mario è tornato mi è sembrata una bella notizia, rispetto ai suoi predecessori, anche se ormai sono ben lontano dal frequentare la parrocchia, essendo diventato un anticlericale grazie ai buoni uffici dei suoi colleghi che vi ho descritto.
Della storia di Don Marco so poco, so che all'inizio ad Arese ci credevano in pochi, ma se l'hanno rinviato a giudizio un motivo ci sarà.
In ogni caso non pensate che la permanenza ad Arese di Don Marco sia una responsabilità di don Marco. Ad Arese ci sono tre parrochie, quella di don Mario coordina, ma don Marco era in una delle altre due, non credo che sia il coordinatore a decidere gli spostamenti per motivi gravi, sono i loro superiori.
Comunque la storia in cui è si è infilato don Mario è una cosa tra due adulti consenzienti, in cui la vera perversione è il celibato che la chiesa impone ai preti, altrimenti si sarebbe sposati a Cento e sarebbero vissuti felici e contenti con lui parroco e senza telefonate a luci rosse. Quindi tutta la mia solidarietà a Don Mario, che ricordo come un prete atipico e forse per questo più incline alle debolezze della carne, che tra adulti non dovrebbero essere un peccato.
 
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Alessandro Baoli
view post Posted on 10/2/2011, 19:04




CITAZIONE (gino piffero aresino @ 10/2/2011, 16:33) 
Comunque la storia in cui è si è infilato don Mario è una cosa tra due adulti consenzienti, in cui la vera perversione è il celibato che la chiesa impone ai preti, altrimenti si sarebbe sposati a Cento e sarebbero vissuti felici e contenti con lui parroco e senza telefonate a luci rosse. Quindi tutta la mia solidarietà a Don Mario, che ricordo come un prete atipico e forse per questo più incline alle debolezze della carne, che tra adulti non dovrebbero essere un peccato.

Questo lo capisco, ma è come dire che siccome una legge non mi piace allora la infrango. Se uno indossa una divisa, quale è quella da prete, ne accetta integralmente il significato e le responsabilità, inclusa quella della testimonianza, se poi (o prima) scopri che non ce la fai, la divisa te la togli prima di andare a infrattarti (generico, non riferito al caso in oggetto) con chicchessia, con tutto quello che ne consegue. Non si può tenere il piede in due scarpe.
 
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view post Posted on 30/3/2011, 12:28
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http://tizianafabro.ilcannocchiale.it/2011...l_servizio.html

24 marzo 2011
Arese - ieri in onda sulle Iene il servizio sugli scandali della parrocchia e la condanna per pedofilia di don Marco Redaelli - censurato il sito delle Iene, il filmato del servizio sui salesiani è sparito


Parrocchia di Arese


Censurato il sito delle Iene, ci sono tutti i video della puntata di ieri meno quello sui preti di Arese?????, anche su facebook ci si chiede come mai.

Ora il video del servizio delle Iene è disponibile sul loro sito

Dopo la denuncia a Don Marco Redaelli, per avere pesantemente molestato una bimba di soli 7 anni, la parola d'ordine tra i potenti salesiani aresini, è stata massacriamo il papà, facciamogli terra bruciata intorno, dobbiamo difendere il nostro confratello.

E così è stato, tutti in paese a parlar male del padre, la voce è arrivata anche a me che vivo ad Arese ma, che dalla parrocchia ci sto più alla larga possibile.

Arese è una città tenuta sotto ricatto dai potentissimi e ricchissimi salesiani. Persino le sorti delle elezioni dipendono da cosa diranno i preti la domenica durante la Messa.

Don Marco Redaelli condannato in primo grado per pedofilia, con sospensione della pena, don Mario Moriggi ex parroco di Arese e don Franco Fontana , presidente del VIS , il volontariato internazionale dello sviluppo, inviato ad Arese dai suoi superiori per cercare di capire cosa stava succedendo, vengono rinviati a giudizio per falsa testimonianza e favoreggiamento, oltre a coprire il loro confratello avevano accusato il papà della bimba di essersi inventato tutto per estorcere soldi. settegiorni.it

Durante le indagini vengono alla luce oscene telefonate a luci rosse tra il parroco di Arese , don Mario Moriggi e una suora, pare che in paese lo sapessero in tanti, ma di questo tutti zitti e muti. Forte dell'impunità ,che Arese gli ha sempre garantito, Don Mario Moriggi denuncia il settimanale Settegiorni per avere pubblicato le sue telefonate hard, ma il tribunale dà ragione al giornale, unico ad avere pubblicato tutti i fatti .

L'unico prete che non ci sta e vuole scoprire la verità viene isolato ed allontanato ed è costretto a vivere lontano, le Iene ieri lo hanno intervistato e rilascia una inquietante dichiarazione che lascia chiaramente intendere che quello denunciato, probabilmente, non è l'unico caso di abuso.

E io aggiungo: don Marco andava spessissimo in Brasile ad aiutare i bambini poveri.

Da cittadina aresina ringrazio ancora una volta il coraggioso papà della bimba che per amore della figlia e della verità è stato costretto a lasciare la città dove viveva e a subire le pressioni e le malevolenze di un paese sotto ricatto.

Lo ringrazio anche a nome di tutti quelli che, in tutti questi anni hanno subito , ma non hanno avuto la forza di denunciare

Qui i miei post su tutta la vicenda: 2 Febbraio 2009, 22 aprile 2009, 29 maggio 2009,
18 settembre 2009,17 maggio 2010, 1 ottobre 2010, le motivazioni della sentenza 6 dicembre 2010

http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2010/10...ie_chiesa.shtml

Molestie in chiesa:
un altro indagato

Dopo don Mario Moriggi, parroco di Arese fino al 2009, compare adesso il nome di don Franco Fontana, indagato per falsa testimonianza e favoreggiamento sul caso di don Marco Redaelli
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Preti (Ansa)
Preti (Ansa)

Arese, 30 ottobre 2010 - Un altro religioso. Ancora una volta salesiano. E non uno qualunque: è un personaggio molto noto negli ambienti ecclesiastici il secondo indagato per falsa testimonianza e favoreggiamento sul caso di don Marco Redaelli, condannato in primo grado per molestie sessuali su una bambina di 7 anni. Dopo don Mario Moriggi, parroco di Arese fino al 2009, compare adesso il nome di don Franco Fontana che, in seguito alla denuncia del padre della piccola, era stato inviato ad Arese come ispettore per far luce sulle eventuali responsabilità di don Marco. Fontana è un esponente di spicco dell’Ordine, oggi vicepresidente del Volontariato internazionale per lo sviluppo (Vis) a Roma.

Spariscono invece i sospetti sull’attuale parroco don Riccardo Respini, su cui nei mesi scorsi in paese erano corse voci incontrollate su un suo possibile coinvolgimento nella delicata vicenda. Resta, però, un pesante dato di fatto: sono tre i salesiani trascinati, anche se a diverso titolo, in una vicenda che continua a spaccare la comunità aresina. Una città da sempre legata agli eredi di Don Bosco, e che ancora accetta a fatica lo scandalo. «Non potete chiederci di condannare don Marco se in cuor nostro lo riteniamo innocente», ripeteva ieri don Ivano Mora, vicedirettore del Centro salesiano di Arese.

Padre Redaelli 76 anni e una vita passata nelle missioni, è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione con la condizionale: il racconto della piccola, che oggi ha 10 anni, è stato infatti riconosciuto veritiero e coerente dai giudici della quinta sezione penale di Milano. "Non possiamo fare altro che rimetterci alla magistratura", ha aggiunto don Ivano. Un’ombra di imbarazzo scende quando si nominano i nuovi coinvolti: don Mario e don Franco.

Secondo i giudici, don Mario «ha negato dal banco dei testimoni, in modo ritenuto falso, di aver affermato a suo tempo che “c’erano state lamentele per l’atteggiamento troppo esuberante e intrusivo verso i bambini di don Marco”». Nel 2009, il parroco lasciò l’incarico dopo che furono pubblicate le intercettazioni di alcune sue conversazioni «hard» con una maestra di Ferrara. Non è stato possibile, invece, parlare con don Fontana: "È in ritiro spirituale", dicono laconici dal suo ufficio stampa.

di Agnese Pini
 
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