Insomma, ho dovuto fare qualche ricerchina per non riportare solo pensieri miei, e ho pensato di prendere in prestito qualche frase dalla
recensione di un libro uscito nel 2002; che parla del "lato b" maschile. Spero di non mettervi in imbarazzo (ma se vi conosco un pò non credo...).
Ascesa mediatica di un sex symbol negatoLa sua storia "del culo" parte da lontano. "Poco virili le natiche? Sia dal punto di vista gay che etero, esprimono forza e capacità amatorie e riproduttive: dai lombi di Giove ai glutei degli spogliarellisti, il fondoschiena dell'uomo è partito alla riconquista del mondo".
CITAZIONE
"Fa ch'io dipinga un culo immalleabile, atlantico, pittorico ed atletico, classico, erculeo, magico, intoccabile, magnifico, simpatico e magnetico…"da
"La Culeide" La rappresentazione artistica del culo maschile è antica, in alcune zone dell'Oriente e nell'antica Grecia la natica maschile viene esaltata e raffigurata in tutta la sua potenza.
Scrive ancora Eleonora Del Vecchio : "Un'ispirazione di tal forza deriva probabilmente dal fatto che nei giochi ginnici di Olimpia gli atleti si presentavano nudi, ed allora il corpo maschile venne rappresentato con il solo intento di mostrarne le forme e la bellezza".
Poi, toccando l'elemento tanto occultato nella nostra tradizione giudaico-cristiana fin dall'inizio, afferma: "Non si può parlare del sedere maschile senza toccare il grande tabù che appartiene al sedere in generale ma forse ancora di più a quello maschile: il piacere anale. Per molti è difficile considerare il proprio fondoschiena come fonte di piacere per un insieme di fattori. E se del culo se ne parla in diversi termini, per lo più estetici e giocosi, raramente si discute di tutta la sfera di emozioni e sensazioni sensuali ed erotiche che questa parte del corpo può dare".
La Del Vecchio riporta molte le testimonianze in presa diretta, riportate in modo molto libero e non accademico, quella di Fabio, 31 anni, impiegato che si dichiara "assolutamente soddisfatto del suo posteriore", ecco Antonio Veneziani, poeta e scrittore, che ci racconta che il culo è sempre stato negletto "anche perché escrementizio, e gli escrementi non sono nobili, farlo diventare nobile è molto complicato… temo comunque che il posteriore maschile sia destinato a fare la stessa fine del sedere femminile: quando una cosa viene scoperta dalla pubblicità diventa poi consumo e danaro, e dal momento che diventa consumo dopo un po' si satura….".
CITAZIONE
"questa nuova valorizzazione del posteriore maschile è data sia dal fatto che l'uomo ha riscoperto in sé la sua parte di femminilità e forse la donna ha tirato fuori la sua aggressività che ha represso per tanti anni…comunque viva il culo maschile e qualsiasi cosa passa allargare, estendere il campo così affascinante da scoprire della sensualità e della sessualità."
Riccardo Reim, scrittore e drammaturgo
Infine -per il momento- un divertente sonetto più o meno a tema (sempre di 'culo' si parla), preso da
qui:
L’epigramma è un breve componimento poetico, di vario argomento e dal tono satirico e mordace nella cui conclusione di solito c’è una sferzata per i costumi o le persone (la cosiddetta pointe finale). Marziale, vissuto circa dal 40 al 104 d. C., fu maestro nel campo degli epigrammi e tutta la sua opera merita di essere letta.
Il libro XI è il più scabroso della raccolta e qui e là si parla degli omosessuali dell’antica Roma. A volte son ritratti gustosi, altre volte sono dei pesanti giudizi. Un testo simpatico è l’epigramma 43.
CITAZIONE
Moglie mia, perché m’hai sorpreso
con un ragazzo in amore
m’assali con ingiurie sanguinose
e gridi: «Ho un culo anch’io!» Giunone
quante volte l’ha detto a quel porcone
di Giove, e lui, cocciuto,
va a letto con Ganimede ormai cresciuto.
Incurvava Hila, deposto l’arco, il Tirinzio:
credi Megara fosse senza chiappe?
Febo per Dafne fuggitiva
ferocemente soffriva:
un giovinetto spartano soffiò via
quelle fiamme.
E all’Eacide Briseide sempre offriva
la schiena, ma al suo cuore
era più presso il suo impubere amico.
Di grazia, non dar nomi maschili
a quel che hai sotto.
Culo non vedo in te ma doppia fica.