Laici Libertari Anticlericali Forum

Gli atei visti dai credenti, (e del cosiddetto 'confronto')

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Felipe-bis
view post Posted on 19/11/2010, 18:52




http://www.uaar.it/news/2010/11/19/collegi...ro-relativismo/

Il collegio cardinalizio studia e prega contro il relativismo

La sala stampa del Vaticano ha reso noto* che ha avuto inizio in Vaticano la giornata “di preghiera e di studio” del collegio cardinalizio, convocata da Benedetto XVI in occasione della creazione di 24 nuovi cardinali. Il papa ha descritto quello contemporaneo come “un tempo di difficile impegno per affermare la libertà di annunciare la verità del Vangelo e delle grandi acquisizioni della cultura cristiana”: i cattolici devono infatti rispondere “alla grande sfida del relativismo, che sembra completare il concetto di libertà ma in realtà rischia di distruggerla proponendosi come una vera “dittatura”". Oggi, ha continuato il card. Tarcisio Bertone, si deve assistere “ad un processo di secolarizzazione, con tentativi di emarginazione dei valori spirituali dalla vita sociale”. I cardinali hanno poi parlato, continua la nota, anche “delle gravi difficoltà che oggi la Chiesa incontra nella difesa di valori fondati nello stesso diritto naturale, come il rispetto della vita e della famiglia”.
* http://press.catholica.va/news_services/bu...11.2010&lang=it


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http://www.uaar.it/news/2010/11/18/pontife...do-omosessuale/

Pontifex attacca l’UAAR e il mondo omosessuale

Il sito ultratradizionalista cattolico Pontifex ha pubblicato un articolo di don Marcello Stanzione intitolato I disastri sociali e individuali della cultura atea e omosessualista (1). Prendendo lo spunto da un’Ultimissima (2) riguardante un sacerdote irlandese che aveva definito l’omosessualità “una sfaccettatura della condizione umana”, e a cui il Vaticano ha poi impedito di scrivere, Stanzione sottolinea “come il sito UARR spesso pubblichi notizie a favore della lobby omosessualista”. “Ma non c’è da meravigliarsi”, sostiene il sacerdote, “perché l’ateismo e l’omosessualità vanno a braccetto perché entrambi fenomeni illogici e patologici contro natura”. L’articolo prosegue poi lanciando continui attacchi contro gli omosessuali.
Dalla Germania giunge nel frattempo la notizia, ripresa da Giornalettismo (3), che in Baviera i pastori luterani gay possono abitare in canonica con il proprio partner: è sufficiente che l’unione sia registrata.

(1) http://www.pontifex.roma.it/index.php/opin...-omosessualista
(2) http://www.uaar.it/news/2010/11/15/irlanda...e-non-scrivere/
(3) http://www.giornalettismo.com/archives/963...za-omosessuale/
 
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view post Posted on 30/11/2010, 00:15
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A mio avviso la pretaglia non dovrebbe poter parlare di diritti; ella ne è la sintesi opposta, ma affogando nell'ipocrisia afferra erroneamente la libertà di parlare di diritti e rischia che qualcuno le creda pure.
Come mai si scontra sempre con chi la pensa differentemente da ella? Se fosse una setta forte di identità non sarebbe necessario difendersi. E' normale che questa chiesa incontra difficoltà nel difendere i valori, perchè è proprio ella a creare conflitti fra le varie categorie sociali con la demagogia e l'ipocrisia e l'arroganza nell'acchiappare quanto più c'è d'acchiappare come una piovra
 
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view post Posted on 30/11/2010, 09:02
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Il diritto presuppone la libertà dell'individuo e la loro tutelabilità.

Concetti del tutto asenti nel cattolicesimo, che propugna una fantomatica verità assoluta di fonte alla quale la libertà dell'individuo si annulla. Inoltre il cattolicesimo mette sostituisce il peccato al reato e annulla ogni giustizia terrena in una fantomatica giustizia divina, annullando ognio tutela del diritto su questa terra.
 
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view post Posted on 30/11/2010, 16:43
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Complimenti Galileo, hai saputo esprimenre un concetto in un modo molto bello; vorrei che questo concetto venisse capito e fatto tesoro, da un miliardo di credenti. Sappiamo che non produrrà nulla la tua affermazione, ed è proprio questa consapevolezza che mi fa rabbia, questa paranoica credenza con i paraocchi a struggermi del tutto.
Questo credere gratuito, senza sacrificio, nè faticare per giungere alla loro fede, essi si trovano ad essere credenti così, senza nemmeno che si rendano conto di esserlo, mentre io, per arrivare all'ateismo ho dovuto studiare e ragionare coraggiosamente.
Ora da illuminato li vedo piccoli e poveri, mi fanno pena (SENZA DEMAGOGIA)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 4/12/2010, 12:01




http://www.uaar.it/news/2010/12/04/predica...cientismo-ateo/

Predica alla Casa Pontificia: Natale è la risposta cristiana allo scientismo ateo


Padre Raniero Cantalamessa, noto predicatore apostolico con qualche guaio alle spalle (cfr. Ultimissima del 9 aprile*), ha tenuto ieri mattina la prima predica dell’avvento (1) alla Casa Pontificia: Radio Vaticana (2) ne riporta il discorso, incentrato sulla critica dello scientismo.
Il sacerdote dichiara di aver scelto per le prediche di quest’anno scientismo, secolarismo e razionalismo, identificati come alcuni degli ostacoli all’accoglimento del messaggio cristiano. Secondo lo scientismo la conoscenza della realtà è possibile solo attraverso le scienze positive, incompatibili con la fede; il predicatore ha citato come esempio Richard Dawkins, il quale definisce “analfabeti” gli scienziati credenti.
Questo è tuttavia falso, sostiene Cantalamessa: gli scienziati atei sarebbero invece “come uccelli notturni”, che non hanno conoscenza alcuna del giorno, e sono in errore nel cercare di applicare le loro leggi alla conoscenza di dio, poiché per vederlo essi devono “avventurarsi al di fuori della notte”.
Per contro, ha aggiunto, il rifiuto dello scientismo non deve divenire rifiuto della scienza, il che sarebbe un torto anche alla fede oltre che alla scienza: “La storia ci ha dolorosamente insegnato dove porta un simile atteggiamento”.
Fede e scienza possono coniugarsi, ha argomentato, e a dimostrazione di ciò ha citato il nuovo beato John Henry Newman, teologo inglese, che sulla teoria darwiniana scrisse: “non necessariamente deve essere atea, che essa sia vera o meno; può semplicemente star suggerendo un’idea più allargata di Divina Prescienza e Capacità… A prima vista non vedo come “l’evoluzione casuale di esseri organici” sia incoerente con il disegno divino; è casuale per noi, non per Dio”.
Lo scientismo, sostiene padre Cantalamessa, è pericoloso poichè propone una visione in cui l’uomo è un frutto del caso, e se l’uomo non è più al centro dell’universo non le è neanche Cristo. In un simile scenario il cosmo non è più per l’uomo, come sostiene il cristianesimo, con conseguenze anche pratiche: Cantalamessa descrive “certi eccessi dell’ecologismo” che vogliono equiparare i diritti dell’uomo a quelli degli animali.
Lo scientismo porta quindi a deprimere l’uomo e a spogliarlo della sua superiorità in una forma di “anti-umanesimo, o addirittura di disumanesimo ateo.” L’occasione del Natale è ideale, conclude, per riproporre l’ideale cristiano della divinizzazione dell’uomo, secondo la quale l’uomo può acquisire lo spirito santo e partecipare “alla dimensione personale e relazionale di dio”, ed è dunque “l’antitesi più radicale alla visione scientista”.

Silvia Righini

* www.uaar.it/news/2010/04/09/nuovi-guai-per-cantalamessa/
(1) www.cantalamessa.org/it/predicheView.php?id=380
(2) www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=444054
 
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view post Posted on 6/12/2010, 12:49
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Ancora non ho trovato nella mia vita un uomo di chiesa che non sia ipocrita; verrebbe meno il loro principio fondamentale qualora ammettessero lo scintismo come la teoria Darwiniana e tutte le spiegazioni scentifiche a dimostrazione che la vita sulla terra non avviene per mano di Dio o di un alieno.
Cantalamessa sarebbe il candidato ideale per cantare nelle messe durante i cori e null'altro potrebbe fare visto la sua cultura infangata di solo cristianesimo
 
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Felipe-bis
view post Posted on 17/12/2010, 14:48




http://www.uaar.it/news/2010/12/16/papa-ri...to-essere-atei/

Il papa riconosce il diritto di essere atei

Con il messaggio* diffuso oggi in occasione dell’imminente Giornata mondiale della Pace (primo gennaio 2011), Benedetto XVI ha riconosciuto esplicitamente per la prima volta il diritto di essere atei. Il documento, che verte sul tema Libertà religiosa, via per la pace, sostiene infatti che ogni persona “non dovrebbe incontrare ostacoli se volesse, eventualmente, aderire ad un’altra religione o non professarne alcuna”. Secondo Ratzinger, “la libertà religiosa non è patrimonio esclusivo dei credenti”. Il papa ha tuttavia aggiunto che “una libertà nemica o indifferente verso Dio finisce col negare se stessa e non garantisce il pieno rispetto dell’altro”. Secondo il pontefice, esistono inoltre “forme più sofisticate di ostilità contro la religione, che nei Paesi occidentali si esprimono talvolta col rinnegamento della storia e dei simboli religiosi nei quali si rispecchiano l’identità e la cultura della maggioranza dei cittadini”: tali forme, sostiene, “fomentano spesso l’odio e il pregiudizio e non sono coerenti con una visione serena ed equilibrata del pluralismo e della laicità delle istituzioni”. Senza contare, ha aggiunto, “che le nuove generazioni rischiano di non entrare in contatto con il prezioso patrimonio spirituale dei loro Paesi”. Secondo Benedetto XVI, “il fondamentalismo religioso e il laicismo sono forme speculari ed estreme di rifiuto del legittimo pluralismo e del principio di laicità. Entrambe, infatti, assolutizzano una visione riduttiva e parziale della persona umana, favorendo, nel primo caso, forme di integralismo religioso e, nel secondo, di razionalismo”. Il papa ha infine sostenuto che “i cristiani sono attualmente il gruppo religioso che soffre il maggior numero di persecuzioni a motivo della propria fede”.

Raffaele Carcano

* http://press.catholica.va/news_services/bu...12.2010&lang=it
 
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Felipe-bis
view post Posted on 4/2/2011, 18:38




CITAZIONE (Felipe-bis @ 27/5/2010, 08:34) 
www.uaar.it/news/2010/05/27/mons-ra...#comment-383689

Mons. Ravasi annuncia sviluppi per il “cortile dei gentili”

Mons. Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio della cultura, ha annunciato gli sviluppi del progetto “cortile dei gentili”, voluto da papa Ratzinger per dialogare con i non credenti. L’inaugurazione è già stata fissata per il 24 e 25 marzo 2011 a Parigi, “luogo simbolo della laicità”. Top secret i nomi degli interlocutori coinvolti: a quanto consta, nessuna associazione atea o secolarista del pianeta è stata comunque interpellata. Base del confronto, ha detto Ravasi, sarà “una visione complessiva dell’uomo: siamo certi che gli atei aperti alla spiritualità si aspettano altro rispetto a un dialogo sull’aborto, l’omosessualità e la pedofilia”. Ravasi ha affermato che “gli illuministi hanno ereditato i loro valori dal cristianesimo”, e che “la visione dell’ Imago Dei propria della Rivelazione biblica ha dato vita a una cultura dei diritti dell’uomo”.

http://www.uaar.it/news/2011/02/04/febbrai...le-dei-gentili/

Il 12 febbraio debutta il Cortile dei Gentili

Sabato 12 febbraio, a Bologna, il card. Gianfranco Ravasi presenterà ufficialmente il Cortile dei Gentili, la fondazione creata da Benedetto XVI per incontrare il mondo della non credenza. Tra gli ospiti dell’evento, organizzato presso l’Università di Bologna, ci saranno, in veste di ‘gentili’, gli esponenti del centrosinistra Augusto Barbera e Massimo Cacciari, che interverranno su “La laicità come metodo” e “Ateismo nella cristianità”. I successivi appuntamenti nel Cortile sono previsti a Parigi, Tirana e Stoccolma. Intervistato da Famiglia Cristiana*, Ravasi ha sostenuto che metà dei suoi amici sono non credenti: ha quindi attaccato l’”ateismo nazional-popolare”, rappresentato a suo dire “da associazioni e personaggi pittoreschi, intellettuali da salotto televisivo”.

Raffaele Carcano

* http://www.famigliacristiana.it/Chiesa/New...0211111226.aspx

http://www.uaar.it/news/2011/02/04/card-ra...li-atei-devoti/

Il card. Ravasi e il Cortile degli atei devoti

Ha finalmente visto la luce il “Cortile dei Gentili”, la fondazione con cui Benedetto XVI intende dialogare con atei e agnostici: il cardinale Gianfranco Ravasi lo presenterà a Bologna sabato prossimo, guarda caso in occasione del Darwin Day. La parte dei “Gentili” sarà affidata a due atei devoti del centrosinistra: Augusta Barbera e Massimo Cacciari.
«Come previsto, il Vaticano si è scelto interlocutori accondiscendenti», afferma Raffaele Carcano, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici. Barbera e Cacciari si sono più volte dichiarati convinti della necessità di assicurare una posizione di privilegio alla Chiesa Cattolica: per esempio in merito all’esposizione del crocifisso, su cui si pronuncerà a giorni la Corte di Strasburgo. «L’ateismo è in forte crescita. Non potendo fermarla, il Vaticano pensa di ridimensionarne l’impatto, dipingendolo comunque deferente verso il cattolicesimo», continua Carcano: «un atteggiamento, questo, non condiviso dalla stragrande maggioranza dei dieci milioni di italiani che non credono in Dio».

Comunicato stampa UAAR

 
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Felipe-bis
view post Posted on 11/2/2011, 17:45




Cortile dei Gentili: l’Uaar risponde al card. Ravasi e invita i giornalisti all’ascolto

Ha creato il “cortile dei gentili” per dialogare con il mondo laico. Ma poi il card. Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio della cultura, ha scelto interlocutori di comodo e ha escluso di farvi partecipare l’unica associazione di atei e agnostici riconosciuta dal ministero, l’unica rappresentante italiana nelle federazioni internazionali di non credenti, l’autrice del blog ‘religioso’ più seguito d’Italia, con il sito ateo più visitato d’Italia e la rivista atea più letta d’Italia. Cioè la Uaar. Per questo, sabato 12 febbraio, gli atei risponderanno.
In concomitanza con il debutto all’Università di Bologna del “cortile dei gentili”, nell’Aula Magna di Santa Lucia, l’Uaar organizza una conferenza stampa a cui parteciperà anche il segretario nazionale, Raffaele Carcano. Si commenteranno in quella sede le dichiarazioni di Ravasi, che ha escluso la Uaar dopo averla definita “folkloristica”, “pittoresca”, “nazionalpopolare”, le sue iniziative “carnevalate”, i suoi soci “bigotti” e “talebani”. E quelle del rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi in merito alla presentazione presso l’ateneo della nuova struttura vaticana.

La conferenza stampa si terrà sabato 12 febbraio 2011, alle ore 13, al Caffé La Linea, piazza Re Enzo 1/4, Bologna.

Comunicato stampa UAAR

http://www.uaar.it/news/2011/02/11/cortile...ti-all-ascolto/
 
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Felipe-bis
view post Posted on 14/2/2011, 08:37




http://www.uaar.it/news/2011/02/13/present...le-dei-gentili/

La presentazione del “Cortile dei gentili”


E’ stato inaugurato ieri all’Università di Bologna il “Cortile dei gentili”, la fondazione vaticana ideata da Benedetto XVI e guidata dal card. Gianfranco Ravasi destinata al dialogo con i non credenti. All’esterno dell’edificio, davanti alle tante camionette dei carabinieri pronte alla bisogna, ha avuto luogo il volantinaggio dei volontari del circolo UAAR di Bologna. All’interno, presenza in pompa magna del presidente della Regione Vasco Errani (PD), del cardinale Carlo Caffarra, della presidente della Provincia Beatrice Draghetti (PD), del presidente della Fiera di Bologna Fabio Roversi Monaco e del prefetto Angelo Tranfagli.
Nell’introduzione, il rettore dell’Università Ivano Dionigi ha parlato dell’iniziativa come di un “dono a Bologna”, sottolineando come “parlare di Dio sia parlare dell’uomo, e viceversa”, perché si è uomini se ci pongono “le domande ultime”.
Ha quindi preso la parola il card. Ravasi, il quale ha sottolineato come il Cortile dei gentili sia “per ora” precluso alla maggioranza dei non credenti: l’iniziativa odierna era intesa come un collocarsi “su un’altura” per contemplare il mondo dei “troppo poco atei”, molto più esteso di quello invitato all’evento, caratterizzato da “superficialità, amoralità, indifferenza, ovvietà, luoghi comuni, secolarismo banale”. “Un ateismo dello sberleffo” che sconfina “nelle nebbie della stupidità”, un orizzonte che a suo dire è diventato “un ambito che si estende, come una sorta di sudario dobbiamo dire, non soltanto sulla cultura, pensavo sulla politica, dove per molti versi è diventato ormai il vessillo”. L’intervento del cardinale, secondo cui “la teologia è sorella dell’arte, dell’innamoramento”, è stato incentrato su “Dio nell’ateismo” e sulla figura di Emil Cioran, per chiudere poi con una poesia di David Maria Turoldo dedicata agli atei.
Dopo la lettura del brano di Blaise Pascal sulla “scommessa” da parte di Anna Buonaiuto, ha preso la parola il chimico Vincenzo Balzani, dichiaratamente credente, il quale, aiutato da slide, ha sottolineato come scienza e religione siano compatibili, portando a esempio la teoria del Big bang e il racconto della Creazione in Genesi. Balzani ha proposto un’alleanza tra credenti e non credenti in favore delle energie sostenibili, in particolare l’energia solare.
Ha quindi preso la parola il costituzionalista Augusto Barbera, già deputato PCI-PDS, che dopo aver illustrato i significati storici della parola ‘laicità’ è intervenuto sul tema La laicità come metodo. Secondo Barbera, la contrapposizione tra mondo liberale e mondo cattolico, che sembrava finalmente superata con il Concilio Vaticano II, ha purtroppo ripreso vigore con l’emergere dei nuovi diritti. Secondo Barbera, una politica laica deve saper salvaguardare il pluralismo, conciliando le posizioni di credenti e non credenti: a tal fine, lo strumento più idoneo sarebbe il principio di maggioranza. Il giusista ha fatto due esempi di fondamentalismo cattolico e fondamentalismo laico: per il primo, la posizione della Chiesa sul condom; per il secondo, il figlio che Elton John e il suo partner hanno avuto grazie alla maternità surrogata, un tipo di decisione che non terrebbe in alcun conto la dignità delle donne che affittano l’utero, che sono spesso povere indiane bisognose. Barbera ha quindi attaccato il Trattato di biodiritto curato da Stefano Rodotà, che esalterebbe l’autodeterminazione andando oltre il dettato costituzionale: ha inoltre ricordato l’esistenza del “diritto alla vita del nascituro” e ha affermato che “la libertà non è un diritto: la libertà di sterilizzarsi è cosa diversa dal diritto a sterilizzarsi”.
Dopo la lettura di un brano dello Zarathustra di Nietzsche, ha preso la parola il filosofo cattolico Sergio Givone. La sua opinione è che l’ateismo è tale solo quando tiene fermo Dio, anche se per negarlo, mentre chi lo accantona è in realtà soltanto un nichilista. Dopo aver ricordato le parole del Karamazov, Givone ha lamentato il fatto che oggi il nichilismo stia ormai soppiantando l’ateismo, perché il male, per molti, non sembra rappresentare più un problema: “occorre invece continuare a pensare e discutere dello scandalo del male”, come fecero nel Settecento i cristiani Bayle e Leibnitz.
L’ultimo intervento è stato di Massimo Cacciari, che ha parlato di Ateismo nella cristianità. Secondo l’ex sindaco di Venezia, l’ateismo è consustanziale al monoteismo, e non può essere concepibile al di fuori delle civiltà monoteiste. “La nientità divina, il suo non-essere un ente, è immanente al monoteismo puro, quello che sostiene che Dio non è determinabile”, e che “conduce a una forma popriamente intesa di ateismo”. Cacciari ha sostenuto inoltre che “non c’è nulla di più morto di una contrapposizione tra fede e ragione”: anzi, “l’ateismo positivo è benefico per le posizioni dei credenti”, perché li spinge a rafforzare la loro fede. Ma, si è chiesto il filosofo, tale ateismo “ha ancora un’effettualità? Abita ancora la nostra cultura?” Cacciari ne dubita, e concorda con Givone che sia stato rimpiazzato da un ateismo pratico sfociante nel nichilismo “che pensa che il niente sia il nulla”: un atteggiamento con cui la Chiesa dovrebbe ben guardarsi dal dialogare.

Raffaele Carcano

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http://www.uaar.it/news/2011/02/13/comment...le-dei-gentili/

Il commento UAAR al “Cortile dei gentili”


Anche se non invitata, anzi, anche se Ravasi, in passato, ha non molto gentilmente definito l’associazione “folkloristica” e “pittoresca”, anche “nazionalpopolare”, le sue iniziative “carnevalate”, i suoi soci “bigotti” e “talebani”, l’UAAR ha ritenuto indispensabile assistere alla prima mondiale del Cortile dei gentili, precisando poi alla stampa le proprie osservazioni.
Ravasi aveva inizialmente dichiarato di voler dialogare con le associazioni di non credenti e con quei non credenti che “vogliono avvicinarsi a Dio” e che credono che la teologia abbia “dignità scientifica e statuto epistemologico”. Sottolineammo subito che sarebbe stato difficile trovarne. L”evento di ieri mostra in questo il fallimento di Ravasi, che è in pratica dovuto ricorrere al solo Cacciari, l’unico relatore esplicitamente ateo presente al convegno: il filosofo era già l’unico punto di riferimento di Ravasi quattro anni fa (cfr. Ultimissima del 19 ottobre 2007), ed è del resto noto per aver fondato l’Università Vita-Salute al San Raffaele, presentato in Vaticano il Gesù di Nazaret di Benedetto XVI e aver partecipato al convegno Dio oggi della CEI, in cui peraltro espose le stesse tesi di ieri (cfr. Ultimissima del 12 dicembre 2009).
La presentazione del progetto ha quindi confermato le premesse: di fronte alla secolarizzazione avanzante e alla continua crescita del numero degli atei, il Vaticano, conscio che non è possibile fermarne la crescita sul “libero mercato religioso” (anzi), cerca di rappresentare gli atei e i non credenti come comunque subalterni al cattolicesimo: esaltatori delle radici cristiane e dell’autorità morale della Chiesa, allineati o quasi alla stessa sul testamento biologico, il crocifisso, l’insegnamento della religione a scuola.
Purtroppo per Ravasi, i non credenti, stimati (non da noi) in quasi dieci milioni di italiani, non si riconoscono in queste posizioni. E questo emerge da tutti i sondaggi disponibili. Ed è per questo che l’impresa vaticana di creare una sorta di “sindacato giallo” era perdente in partenza. Va anche detto che Ravasi ha finalmente ammesso che le posizioni atee da lui giustificate sono fortemente minoritarie: ma l’ha fatto dopo aver denigrato ancora una volta la maggioranza di non credenti. L’ateismo che piace a Ravasi non è mai esistito: quanto a sberleffi, i rimpianti Cioran e Nietzsche andavano ben oltre un’associazione come l’UAAR. Non è un caso che tutti i riferimenti citati ieri siano filosofi morti: un tempo l’ateismo era praticabile soltanto a una élite. E’ l’odierno ateismo di massa che fa paura al Vaticano, e il fatto che esistano realtà organizzate che difendono i diritti di milioni di non credenti.
Di fronte a una situazione così preoccupante per le sorti future del cattolicesimo, è semmai proprio Ravasi a ricorrere, come ultima risorsa disponibile, allo sberleffo, caricaturizzando atei e agnostici, attribuendo loro caratteristiche negative che ricorrono, secondo le inchieste disponibili, più frequentemente tra i credenti. Persino nella conoscenza della religione i non credenti risultano essere più preparati di coloro che si dichiarano credenti.
Il problema, per la Chiesa cattolica, è proprio questo: la maggioranza delle popolazioni occidentali non va più a messa se non per celebrarvi riti di passaggio, non conosce quasi più nulla della dottrina, non sa più nemmeno bene in cosa crede, ma continua a dichiararsi cristiana. Ravasi sarebbe molto più onesto, con chi non crede e con se stesso, se definisse “ateismo pratico” quello ‘praticato’ da costoro, e non dagli atei e dagli agnostici che si autodefiniscono per quello che sono, e che non costituiscono alcuna minaccia per gli autentici credenti (anche se non, ovviamente, per i privilegi di cui dispongono le confessioni religiose di cui fanno parte).
Certo, una massa così enorme di sedicenti cattolici è probabilmente l’unica e ultima residua motivazione usata per giustificare il confessionalismo di Stato. E’ un problema anche per chi non crede, e occorrerebbe sgombrare il campo da certi equivoci. Da questo punto di vista, è fastidioso rilevare come un’istituzione pubblica, l’Università di Bologna, si sia fatta complice del progetto vaticano. Per di più il 12 febbraio, Darwin day, giornata in cui in tutto il mondo le istituzioni culturali e associazioni come l’UAAR celebrano la scienza. Il rettore ha preferito promuovere un evento che, nel terzo millennio, aveva la finalità dichiarata di riportare nelle università la teologia cercando di assicurarle quello statuto di scienza che persino lo stesso Ravasi ha poi (involontariamente?) negato, paragonandola all’innamoramento. Una circostanza che conferma come il Cortile dei gentili non può funzionare, senza l’aiuto dell’establishment. Altro che “ateismo che avvolge la politica”, come sostiene Ravasi.

Raffaele Carcano

 
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tao-chang
view post Posted on 14/2/2011, 16:49




CITAZIONE (Bramante @ 6/12/2010, 12:49) 
Ancora non ho trovato nella mia vita un uomo di chiesa che non sia ipocrita; verrebbe meno il loro principio fondamentale qualora ammettessero lo scintismo come la teoria Darwiniana e tutte le spiegazioni scentifiche a dimostrazione che la vita sulla terra non avviene per mano di Dio o di un alieno.
Cantalamessa sarebbe il candidato ideale per cantare nelle messe durante i cori e null'altro potrebbe fare visto la sua cultura infangata di solo cristianesimo

:alienff:
Ahi ! Ahi ! Ahi! Ti sei tradito!Lapsus freudiano:
associ Dio agli Alieni : come si crede in Dio,così si crede negli Alieni,nella terra sferica,nella terra che gira attorno al sole,nel computer"liquido",nella kunzite che polverizza l'acciaio,nello yeti ecc.
Tutte credenze! Tutte oggetto di fede o di"secondo me".

Alien Tao del pianeta Nibiru.

:alienff: :alienff: :alienff:
 
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Felipe-bis
view post Posted on 15/2/2011, 14:54




CITAZIONE (tao-chang @ 14/2/2011, 16:49) 
CITAZIONE (Bramante @ 6/12/2010, 12:49) 
Ancora non ho trovato nella mia vita un uomo di chiesa che non sia ipocrita; verrebbe meno il loro principio fondamentale qualora ammettessero lo scintismo come la teoria Darwiniana e tutte le spiegazioni scentifiche a dimostrazione che la vita sulla terra non avviene per mano di Dio o di un alieno.
Cantalamessa sarebbe il candidato ideale per cantare nelle messe durante i cori e null'altro potrebbe fare visto la sua cultura infangata di solo cristianesimo

:alienff:
Ahi ! Ahi ! Ahi! Ti sei tradito!Lapsus freudiano:
associ Dio agli Alieni : come si crede in Dio,così si crede negli Alieni,nella terra sferica,nella terra che gira attorno al sole,nel computer"liquido",nella kunzite che polverizza l'acciaio,nello yeti ecc.
Tutte credenze! Tutte oggetto di fede o di"secondo me".

Alien Tao del pianeta Nibiru.

:alienff: :alienff: :alienff:

alieno, perché non parli in terrestre?

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http://www.uaar.it/news/2011/02/15/cortile...ettore-bologna/

“Cortile dei gentili”: lettera di Carlo Flamigni al rettore di Bologna


Caro Rettore
Se ricordo bene, in passato abbiamo avuto quasi sempre la stessa opinione sui tanti problemi relativi alla politica e all’Università dei quali abbiamo discusso, anche se, lo ammetto, non abbiamo mai affrontato l’argomento “religione”. Oggi, però, leggo su Repubblica che hai concluso il tuo intervento alla riunione della “Corte dei Gentili”, annunciato come un inizio di dialogo tra credenti e non credenti, dicendo che “ mai come adesso c’è stato bisogno di credenti e di atei credibili” e non mi trovo per niente d’accordo. Anzi, mi viene spontaneo rovesciare la frase, senza guastare il simpatico gioco di parole, e affermare che sentiamo tutti un forte bisogno di credenti credibili e di atei (non credenti, agnostici razionalisti, agnostici tout court, e così via).
Che la Chiesa cattolica sia assai lontana dai credenti e altrettanto meno credibile di un tempo (e di uno standard di credibilità accettabile) lo dicono i fatti: sul mio tavolo ci sono libri, che vantano autori prestigiosi, dedicati alla pedofilia, al commercio illecito di immobili, alla mancata condanna dei bordelli privati, e tutti chiamano in causa la stessa religione. Non mi dilungherò su questi temi: mi voglio invece dedicare al convegno che si è appena svolto alla “Corte dei Gentili” incontro che, se non sbaglio, tu hai molto appoggiato.
Mi dicono i rappresentanti dell’’UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) di aver atteso a lungo dal Cardinale Ravasi un invito all’incontro, che essi avevano ingenuamente immaginato come un primo esempio di “isola per stranieri morali”; in realtà l’invito non è mai giunto in quanto in Cardinale ha definito l’associazione “folkloristica” e “pittoresca”, aggiungendo altri epiteti assai poco gentili. Poiché sono presidente onorario di questa associazione (insieme a Laura Balbo, a Margherita Hack e ad altre brave persone) mi permetto di esporti il mio personale punto di vista. Si tratta certamente di una frase infelice e scortese, oltretutto inutilmente scortese visto che il diniego avrebbe potuto essere altrimenti motivato.
E’ anche un insulto un po’ buffo, una sorta di autorete: se ci ragioni su per un attimo, arriverai certamente alle mie stesse conclusioni. Sono generalmente sospettoso nei confronti delle persone scortesi, in genere celano difetti ben più gravi: in questo caso, non conoscendo il prefato Cardinale, debbo concedergli il beneficio del dubbio, potrebbe essere stato interpretato male o potrebbe avere scelto una parola sbagliata nella confusione dell’incontro con i giornalisti, chissà. Resta il fatto, e qui non si tratta più di inezie, che la scelta che ha fatto per coinvolgere il mondo non credente è stata, a dir poco, disastrosa: nessuno di noi si è sentito minimamente rappresentato, nessuno di noi apprezza le categorie degli atei devoti, umili, ossequiosi, rispettosi, che hanno venduto l’anima a un Dio in cui non credono, e sai bene che vendere una cosa che non hai a una persona che non c’è configura una serie di reati, incluso, alla fine, l’incauto acquisto. Se posso concludere, mi sembra che il Cardinale Ravasi abbia fallito il suo scopo (sempre che il suo scopo sia veramente quello di iniziare un dialogo tra credenti e non credenti) prima ancora di cominciare, e questo è molto più grave e importante di un gesto scortese.
Ora mi suggeriscono di organizzare un incontro simile, considerato però dalla parte dei non credenti. Il mio parere è di farlo in un’altra città, Bologna non mi sembra più la città laica che ho conosciuto da giovane; mi dicono però che qui sarebbe forse possibile avere l’appoggio dell’Università e del suo Rettore, considerato da tutti un “cattolico laico”. Naturalmente inviterò solo, tra i credenti, quanti siano disponibili a dichiarare l’intrinseca e indiscussa superiorità del pensiero ateo su tutte le religioni, qualsiasi setta le rappresenti. Chi la pensa diversamente, no, sempre per ragioni di folklore. Verrai?

Con affetto, Carlo Flamigni
(pubblicata sull’edizione odierna dell’inserto bolognese di “Repubblica”)

 
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Felipe-bis
view post Posted on 28/3/2011, 09:29




Videomessaggio papale al “Cortile dei gentili” parigino

Dopo il non felicissimo debutto a Bologna (cfr. Ultimissima del 13 febbraio*) l’iniziativa del Pontificio Consiglio della Cultura denominata “Cortile dei Gentili”, “struttura permanente d’incontro e di dialogo fra credenti e non credenti”, è sbarcata ieri a Parigi per una due giorni (1) sul tema “Illuminismo, religione, ragione comune”, definita ora “primo evento ufficiale” del Cortile. La manifestazione, che si è svolta tra la Sorbona, l’Unesco, l’Institute de France e Notre Dame, con numerosi oratori (2) non particolarmente rappresentativi del pensiero incredulo contemporaneo (tra essi anche Giuliano Amato), si è conclusa con un messaggio videoregistrato di Benedetto XVI trasmesso durante l’evento “Sul sagrato dello Sconosciuto”, ancora in corso davanti alla cattedrale di Notre Dame. Il papa, secondo il testo riprodotto sul sito della Santa Sede (3), ha preso atto che, oggi, “molti riconoscono di non appartenere ad alcuna religione, ma desiderano un mondo nuovo e più libero, più giusto e più solidale, più pacifico e più felice”, e ha sottolineato che credenti e non credenti hanno “tanto da dirsi gli uni agli altri”. Benedetto XVI ha affermato di “credere profondamente” che “l’incontro tra la realtà della fede e quella della ragione permetta all’uomo di trovare se stesso”. Tuttavia, “troppo spesso la ragione si piega alla pressione degli interessi e all’attrattiva dell’utilità, costretta a riconoscere quest’ultima come criterio ultimo”. Il papa ha invitato le religioni a “non aver paura di una laicità giusta, di una laicità aperta che permette a ciascuno di vivere ciò che crede, secondo la propria coscienza”, perché, “se si tratta di costruire un mondo di libertà, di uguaglianza e di fraternità”, allora “credenti e non credenti devono sentirsi liberi di essere tali, eguali nei loro diritti a vivere la propria vita personale e comunitaria restando fedeli alla proprie convinzioni”, e “devono essere fratelli tra loro”. Rivolgendosi infine ai giovani non credenti presenti sul sagrato, li ha invitati a unirsi “a coloro che stanno pregando all’interno di Notre-Dame, in questo giorno dell’Annunciazione del Signore: aprite i vostri cuori ai testi sacri, lasciatevi interpellare dalla bellezza dei canti e, se lo volete davvero, lasciate che i sentimenti racchiusi in voi si elevino verso il Dio Ignoto”.

Raffaele Carcano
* http://www.uaar.it/news/2011/02/13/present...le-dei-gentili/
(1) www.parvisdesgentils.fr/presentation.html
(2) www.parvisdesgentils.fr/orateurs.html
(3) http://press.catholica.va/news_services/bu...03.2011&lang=it

http://www.uaar.it/news/2011/03/26/videome...ntili-parigino/
 
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nemone1980
view post Posted on 29/3/2011, 10:16




ciao
sono uno scrittore mi chiamo michele vaccari sto pubblicando con laurana editore il mio terzo romanzo, l'onnipotente, un romanzo per l'abolizione del vaticano, il primo esempio italiano di narrativa anticlericale.
sto facendo una campagna viral per promuoverlo
se siete interessati ad aiutarmi, scrivetemi.
è una campagna di civiltà
onnipotente.it
 
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Felipe-bis
view post Posted on 31/3/2011, 20:03




Francia: i rappresentanti delle grandi religioni si oppongono all’attuale dibattito sulla laicità

L’annunciato dibattito sulla laicità in Francia, organizzato dall’UMP per il prossimo 5 aprile e fortemente voluto da Sarkozy, continua a generare polemiche, discrepanze e contrapposizioni nella stessa maggioranza di governo, a cui danno ampio risalto tutti i più importanti media francesi.
Il dibattito sull’islam è stato molto contestato, in queste ultime settimane, – scrive Libération (1) – poiché la sinistra accusa la maggioranza presidenziale di rincorrere le tematiche del Fronte Nazionale per (ri)conquistare i propri elettori”. Anche il primo ministro Fillon, secondo un deputato della stessa UMP, avrebbe una posizione discordante con quella del presidente francese, e pertanto è pubblicamente invitato a “prendere una posizione e dire che non bisogna fare un dibattito sui musulmani ma con i musulmani”, come preconizza Sarkozy.
Da parte sua, lo stesso portavoce del governo, François Baroin, aveva già in precedenza osservato che bisogna “metter termine a tutti questi dibattiti. La stragrande maggioranza de Francesi è repubblicana, abbiamo in comune i valori repubblicani, dobbiamo riaffermarli. Credo che occorra prendere le distanze da tutto ciò che può, da vicino come da lontano, dare l’impressione di una stigmatizzazione e concentrarsi sul lavoro, i deficit… ”.
Per di più, scrive Le Monde (2), “mentre la maggioranza si lacera sul dibattito sulla laicità, i rappresentati delle principali religioni praticate in Francia (buddisti, cattolici, ebrei, musulmani, ortodossi e protestanti), si sono uniti per firmare una tavola rotonda con la quale ingiungono al governo di rinunciare al dibattito sulla laicità”.
La Conferenza dei Responsabili di Culto in Francia è, di fatto, un organismo di recente formazione, creato “nel sentimento di contribuire insieme alla coesione della nostra società nel rispetto delle altre correnti di pensiero, e nel riconoscimento della laicità come facente parte del bene comune della nostra società” (Le Parisien (3).
I rappresentati della Conferenza affermano di non voler aggiungere altra confusione in questo periodo tumultuoso e di operare insieme per una “laicità di buona intelligenza”. In particolare, proseguono: “La laicità è uno dei pilastri del nostro patto repubblicano, uno dei supporti della nostra democrazia, uno dei fondamenti de nostro voler vivere insieme. Cerchiamo di non dilapidare questa preziosa conquista. Ci sembra di capitale importanza durante questo periodo preelettorale, mantenere serenamente la rotta evitando amalgami e rischi di stigmatizzazioni”.
La CRCF si augura inoltre di poter lavorare in futuro con le autorità francesi “affinché il fattore religioso sia un elemento di pace e di progresso”.

Franco Virzo
(1) http://www.liberation.fr/politiques/010123...bat-sur-l-islam
(2) http://www.lemonde.fr/societe/article/2011...00417_3224.html
(3) http://www.leparisien.fr/societe/laicite-l...011-1383927.php

http://www.uaar.it/news/2011/03/30/francia...-sulla-laicita/
 
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105 replies since 15/1/2009, 12:25   2106 views
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