Laici Libertari Anticlericali Forum

Gli atei visti dai credenti, (e del cosiddetto 'confronto')

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Felipe-bis
icon2  view post Posted on 26/2/2010, 18:03




http://www.uaar.it/news/2010/02/25/il-vati...-folcloristica/

Il Vaticano crea una fondazione aperta agli atei, ma “l’UAAR è folcloristica”

Monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ha annunciato che il suo dicastero curiale sta per creare una fondazione intitolata “Il cortile dei gentili”, isprirata al discorso tenuto da Benedetto XVI lo scorso dicembre. Gli obbiettivi della nuova struttura sarebbero quattro, secondo quanto dichiarato ad Avvenire (1): “Primo, creare una rete di persone agnostiche o atee che accettino il dialogo e entrino come membri nella Fondazione e quindi del nostro dicastero. Inoltre, vogliamo avviare contatti con organizzazioni atee per avviare un confronto (non certo con l’Uaar italiana, che è folcloristica). Terzo, studiare lo spazio della spiritualità dei senza Dio su cui aveva già indagato la Cattedra dei non credenti del cardinale Martini a Milano”. Il quarto, “sviluppare i temi del rapporto tra religione, società, pace e natura”. Con questa iniziativa, ha proseguito Ravasi, il Vaticano intende “aiutare tutti ad uscire da una concezione povera del credere, far capire che la teologia ha dignità scientifica e statuto epistemologico”. Il monsignore ha inoltre lamentato la fine “del grande ateismo di Nietzsche e Marx, che purtroppo è andato in crisi”, sostituito da “un ateismo ironico-sarcastico” di cui sarebbero alfieri Onfray, Dawkins e Hitchens.
Il primo interlocutore di cui ha fatto il nome Ravasi sarebbe Julia Kristeva, di cui è stato appena pubblicato da Donzelli il libro Teresa, mon amour. Santa Teresa d’Avila: l’estasi come un romanzo. “Nel cortile dei gentili” è comunque già da qualche giorno uno spazio autonomo sul sito di Avvenire (2): tra i “gentili” che hanno avuto la parola, anche Giuliano Amato, Massimo Cacciari e Susanna Tamaro.

(1) http://www.avvenire.it/Dossier/Il+cortile+...09147930000.htm
(2) www.avvenire.it/Dossier/Il+cortile+dei+gentili/

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Nell’agenda del papa ricicciano gli atei.

Secondo il giornale romano “il Tempo” nel recentissimo colloquio molto riservato fra Benedetto XVI e il cardinale Ruini, il tema in discussione sarebbe stato il Convegno su “Dio esiste ?” che ha segnato il prepotente ritorno alla ribalta mediatica del suo organizzatore e curatore, Ruini appunto. LEGGI - In particolare nell’articolo viene dato un grande risalto al tema dell’ateismo ed anche all’interesse mostrato dal sommo gerarca della chiesa cattolica nei confronti degli atei. Nei giorni scorsi, proprio in merito a questo inusitato interesse papale, il segretario dell’ UAAR, Raffele Carcano, aveva scritto una lettera aperta pubblicata da MicroMega LEGGl in cui come rappresentante della più antica Associazione italiana di atei e agnostici rispondeva a quello che alcuni avevano interpretato come un invito del papa al “dialogo” con gli atei. Visto che questo presunto interesse a un “dialogo” viene richiamato ora da il Tempo, ci sembra utile pubblicare anche la lettera che il curatore di questo sito, Giulio C.Vallocchia, aveva predisposto ma non ancora inviato al massimo rappresentante della chiesa cattolica apostolica romana

Roma, 27/12/09

Al Capo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana
Benedetto XVI

e p.c.

- al Direttore della Sala Stampa Vaticana
Dott. Federico Lombardi

- al Presidente della CEI
Generale Angelo Bagnasco

LORO SEDI

Egregio Prof. Ratzinger,

Registriamo con molto interesse l’attenzione mostrata dalla SV, in occasione del Messaggio alla Curia del 21 dicembre 2009, verso “coloro che non conoscono dio o che lo conoscono “solo da lontano” .
Rileviamo anche come tale interesse sia stato sottolineato e rilanciato mediaticamente da chi è istituzionalmente all’uopo deputato, come riferisce l’Agenzia Ansa :

“”” Citta’ del Vaticano, 24 dic - Natale e’ una festa anche per i non credenti: il portavoce vaticano, p. Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha dedicato l’editoriale del numero delle feste di ”Octava Dies”, il magazine del Centro Televisivo Vaticano, alla proposta di Benedetto XVI di creare spazi di dialogo con agnostici e atei nel discorso alla Curia dello scorso 21 dicembre. P. Lombardi spiega che ”vivendo in un mondo largamente secolarizzato e in cui a fede appare sempre piu’ difficile, sono parole di cui avevamo bisogno” ”””

Comprendiamo bene come circa 1 miliardo di persone (secondo attendibili stime) che sull’intero pianeta non appartengono ad alcuna credenza di tipo fideistico-religioso possano suscitare l’interesse di chi si propone di convertire l’intera umanità alle proprie convinzioni.

Ci rendiamo anche conto che a differenza del “dialogo” erroneamente ipotizzato da alcuni media , la S.V. ha solo auspicato “che ci possa essere un luogo di preghiera aperto a coloro che conoscono dio da lontano” . Cosa che sarà anche coerente con l’intento missionario della Sua chiesa ma che risulta difficilmente praticabile da chi non conosce nè riconosce alcuna immaginaria entità soprannaturale da pregare.

Ora, pur tenendo conto che Ella non ha inteso invitare gli atei e agnostici ad un vero e proprio “dialogo” su un piano di parità fra interlocutori di diverse posizioni filosofiche (religioso-dogmatiche da una parte e razionaliste dall’altra), vogliamo cogliere un segnale positivo in questo improvviso e imprevedibile interesse rivolto ad una categoria socio-culturale, quella dei non credenti, che fino a ieri sono stati ripetutamente demonizzati come portatori e diffusori di materialismo, nichilismo e (orrore !) laicismo.
Qualora esistesse da parte della SV un reale interesse al dialogo con gli atei per il bene dell’umanità intera e non già l’intenzione di una qualche surrettizia forma di conversione mi permetto di segnalarLe che sul piano planetario l’interlocutore ufficiale riconosciuto nelle più importanti sedi internazionali è l’ Unione Umanistica Internazionale, www.iheu.org

Segnalo anche al Presidente della CEI Generale Angelo Bagnasco, destinatario per conoscenza di questa lettera, che qualora intendesse dare un seguito concreto e non missionario all’interesse da Lei manifestato, che in Italia potrà prendere contatti con l’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, l’organizzazione storica degli atei e agnostici italiani www.uaar.it

Sempre che l’interesse mostrato nei nostri confronti non sia solo ad uso mediatico per testimoniare, senza correre rischi di confronto reale, l’evangelico impegno al recupero delle pecorelle smarrite o mai contabilizzate nel proprio ovile. Cordialmente,

Giulio C. Vallocchia

www.nessundio.net
 
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Felipe-bis
view post Posted on 15/3/2010, 14:31




www.uaar.it/news/2010/03/14/papa-perche-diventa-atei/

Il papa: perché si diventa atei

Nel discorso* pronunciato oggi prima dell’Angelus, Benedetto XVI ha parlato del rapporto dell’uomo con la religione e con l’ateismo. “Vi può essere una fase che è come l’infanzia”, ha sostenuto, nella quale la religione è “mossa dal bisogno, dalla dipendenza”. Ma “via via che l’uomo cresce e si emancipa, vuole affrancarsi da questa sottomissione e diventare libero, adulto, capace di regolarsi da solo e di fare le proprie scelte in modo autonomo, pensando anche di poter fare a meno di Dio”. Una fase, ha continuato il papa, “delicata”, che può anche “portare all’ateismo”: ma l’ateismo, “non di rado, nasconde l’esigenza di scoprire il vero volto di Dio”. “Per nostra fortuna”, ha concluso Benedetto XVI, “Dio non viene mai meno alla sua fedeltà e, anche se noi ci allontaniamo e ci perdiamo, continua a seguirci col suo amore, perdonando i nostri errori e parlando interiormente alla nostra coscienza per richiamarci a sé”.
* http://212.77.1.245/news_services/bulletin...03.2010&lang=it
 
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Felipe-bis
view post Posted on 19/3/2010, 17:56




http://www.uaar.it/news/2010/03/18/lateism...ons-fisichella/

L’ateismo secondo mons. Fisichella

Al terzo degli incontri sul tema “Credere Deum” organizzati per la Quaresima dalla Diocesi di Trieste sono intervenuti Antonino Zichichi e mons. Rino Fisichella, rettore della Pontificia università lateranense e presidente della Pontificia accademia della vita. Nel corso della serata si è parlato molto di ateismo: secondo Fisichella, esso è il “frutto dell’indifferenza e della superficialità, senza motivazioni di spessore scientifico e teoretico”. Il presule ritiene che oggi “Dio non è negato, è sconosciuto”, e i cattolici devono pertanto saper parlare nuovamente di Dio. Secondo Zichichi, “non fosse per la scienza non potremmo spiegare all’amico ateo perché sbaglia e perché non siamo figli del caos”.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 30/3/2010, 20:52




http://www.uaar.it/news/2010/03/30/ateismo...#comment-363327

Ateismo e nevrosi

“Il comportamento ateistico come frutto di processi nevrotici”: l’ha scritto Antonio Fasol del Gris di Verona sul sito cattolico Zenit ed è stato ripreso e commentato da Malvino (1). Fasol fa proprie vecchie tesi di Leonardo Ancona, già ordinario di clinica psichiatrica all’Università Cattolica: nel 1986 (cfr. Uscire dal gregge, p. 255) sosteneva che l’ateo è un perverso e un narcisista, una persona che, se si comporta bene, non è in realtà atea, ma soffre di nevrosi che gli impediscono di riconoscere la sua vera natura di fedele; a suo dire ‘ateo’, in “senso forte”, è “non solo chi uccide, chi tortura, chi sequestra […] ma anche chi opprime moltitudini solo per proprio interesse”; Ancona arrivava a discettare del “genocidio come volto moderno dell’ateismo”.
Più lieve Paolo Brosio, testimonial pro-Medjugorje di una campagna (il progetto Hooking) avviata dal comune di San Bonifacio (VR) “per la prevenzione delle devianze giovanili”: gli atei “vorrebbero vivisezionare in laboratorio i veggenti e anche la Madonna”.
(1) http://malvinodue.blogspot.com/2010/03/lat...i-processi.html
 
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Felipe-bis
view post Posted on 16/4/2010, 17:33




http://www.asca.it/news-PAPA__MONS__RAVASI...09433-ATT-.html

14-04-10
PAPA: MONS. RAVASI, PRONTO A NUOVI INCONTRI CON ARTISTI E NON CREDENTI

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 14 apr - Papa Benedetto XVI sta promuovendo il dialogo tra fede e ragione e in questo sono inclusi pensatori e artisti atei. Lo ha affermato ieri il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, mons.

Gianfranco Ravasi, durante una conferenza stampa a Valencia.

Il presule, secondo quanto riferisce la Radio Vaticana, che si trova nella citta' spagnola per l'inaugurazione della cattedra Fides et Ratio dell'Universita' Cattolica, ha spiegato che il suo dicastero sta portando avanti molte iniziative in questo senso. Ad esempio, ha reso noto che durante la sua visita in Portogallo a maggio Benedetto XVI incontrera' gli artisti portoghesi, tra cui il regista Manuel de Oliveira. Un'altra iniziativa e' la preparazione di un incontro con gli architetti, al quale partecipera' lo spagnolo Santiago Calatrava, che ha preso parte insieme ad altri 300 artisti di tutto il mondo all'incontro presieduto da Benedetto XVI a novembre nella Cappella Sistina. Si sta anche preparando per quest'anno una serie di incontri a Parigi, nella sede dell'Unesco, all'Universita' della Sorbona e all'Accademia Francese, attraverso il Cortile dei Gentili, istituzione creata dal dicastero per la Cultura per promuovere il dialogo con il mondo ateo. Mons. Ravasi ha sottolineato infine che il cristianesimo ''ha sempre una funzione all'interno della cultura'', anche se in alcune delle sue espressioni questa ''puo' essere completamente secolare o laica''. La religione ''favorisce le risposte fondamentali alle domande che ogni uomo si pone sulla vita, la morte, il dolore, la giustizia o la verita'''.

asp/mcc/bra

 
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Felipe-bis
view post Posted on 27/5/2010, 08:34




http://www.uaar.it/news/2010/05/27/mons-ra...#comment-383689

Mons. Ravasi annuncia sviluppi per il “cortile dei gentili”

Mons. Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio della cultura, ha annunciato gli sviluppi del progetto “cortile dei gentili”, voluto da papa Ratzinger per dialogare con i non credenti. L’inaugurazione è già stata fissata per il 24 e 25 marzo 2011 a Parigi, “luogo simbolo della laicità”. Top secret i nomi degli interlocutori coinvolti: a quanto consta, nessuna associazione atea o secolarista del pianeta è stata comunque interpellata. Base del confronto, ha detto Ravasi, sarà “una visione complessiva dell’uomo: siamo certi che gli atei aperti alla spiritualità si aspettano altro rispetto a un dialogo sull’aborto, l’omosessualità e la pedofilia”. Ravasi ha affermato che “gli illuministi hanno ereditato i loro valori dal cristianesimo”, e che “la visione dell’ Imago Dei propria della Rivelazione biblica ha dato vita a una cultura dei diritti dell’uomo”.
 
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Paolo_79
view post Posted on 27/5/2010, 12:30




CITAZIONE (Felipe-bis @ 27/5/2010, 09:34)
Ravasi ha affermato che “gli illuministi hanno ereditato i loro valori dal cristianesimo”, e che “la visione dell’ Imago Dei propria della Rivelazione biblica ha dato vita a una cultura dei diritti dell’uomo".

Quante fregnacce! :P
 
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Felipe-bis
view post Posted on 1/6/2010, 10:37




http://www.uaar.it/news/2010/05/31/dialogo...pila-blacklist/

Dialogo con gli atei: il Vaticano compila la blacklist

A oggi non si sa ancora chi saranno gli atei che dialogheranno con le gerarchie ecclesiastiche nel “Cortile dei Gentili”, la fondazione annunciata ormai da mesi da mons. Ravasi: in compenso si sono aggiunti altri nomi all’elenco dei “non idonei”. Il primo era stato quello dell’UAAR, definita da Ravasi “folcloristica” (cfr. Ultimissima del 25 febbraio). Ora si sono uniti i nomi di Piergiorgio Odifreddi, Michel Onfray, Christopher Hitchens, Richard Dawkins. Mons. Ravasi, intervistato dal National Catholic Register, ha dichiarato che tali autori guardano alla verità “con ironia e sarcasmo”, e tendono “a leggere i testi religiosi allo stesso modo dei fondamentalisti”.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 4/6/2010, 12:52




Sul cosiddetto "cortile dei gentili" segnalo questa discussione ancora aperta.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 4/6/2010, 13:13




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www.uaar.it/news/2010/06/04/de-mattei-e-gli-atei/

De Mattei e gli atei

Il vicepresidente del CNR, il fervente cattolico Roberto De Mattei, noto per aver organizzato un convegno di stampo creazionista all’interno della più importante istituzione scientifica italiana, ha discettato di ateismo su Radio Maria*, dove tiene une rubrica fissa. De Mattei, dopo aver definito “atea” e “anticristiana” la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo sui crocifissi, ha criticato gli atei militanti che si “affaticano tanto” in campagne antireligiose, mosse da “passioni viscerali”, quando invece “l’ateo che non crede nella vita eterna dovrebbe coerentemente vivere alla giornata come un animale”, “un animale infelice”, “un uomo che vive come in un inferno la sua vita sulla terra”
* www.youtube.com/watch?v=rN3iN7TM75w&feature=email
 
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Felipe-bis
view post Posted on 8/6/2010, 11:23




http://www.uaar.it/news/2010/06/07/la-chie...slam-e-ateismo/


La Chiesa alle prese con l’ebraismo, l’islam e l’ateismo

Il papa ha consegnato ieri ai vescovi del Medio Oriente l’Instrumentum Laboris* in vista della loro prossima assemblea, che si terrà in Vaticano. Il documento ammette che il dialogo con l’ebraismo “non è facile”, nonostante sia “evidente la premura e la buona disposizione della Chiesa nei rapporti con l’ebraismo”. Peggio vanno le cose con l’islam: “Le relazioni tra cristiani e musulmani sono, più o meno spesso, difficili, soprattutto per il fatto che i musulmani non fanno distinzione tra religione e politica, il che mette i cristiani nella situazione delicata di non-cittadini, mentre essi sono cittadini di questi Paesi già da ben prima dell’arrivo dell’Islam”. La coesistenza, prosegue il documento, “dipende dal riconoscere la libertà religiosa e i diritti dell’uomo”.
L’Instrumentum laboris si sofferma anche sulla modernità. Il testo si spinge a sostenere che anche la parità “tra credenti e non credenti” è un “segno di immenso progresso dell’umanità”, ma evidenzia che “al musulmano credente la modernità si presenta con un volto ateo e immorale”. D’altronde, “La modernità è anche un rischio per i cristiani. Le nostre società sono allo stesso modo minacciate dall’assenza di Dio, dall’ateismo e dal materialismo, e più ancora dal relativismo e dall’indifferentismo”. Di qui la necessità che musulmani e cristiani debbano “percorrere un cammino comune”. Il documento evidenzia altresì che “negli stati a maggioranza musulmana non c’è laicità, ad eccezione della Turchia” (dove, tuttavia, “pone ancora problemi”), e per questo motivo esprime la speranza che gli stati a maggioranza islamica riconoscano il concetto di “laicità positiva” promosso da Benedetto XVI.
Il testo si conclude ricordando che “la storia ha fatto sì che diventassimo un piccolo gregge”, anche perché i cristiani sono spesso costretti all’emigrazione.

* www.avvenire.it/shared/DOCU/instrumentum-mo_it.pdf
 
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Haxeln
view post Posted on 11/6/2010, 13:09




io credo che alla fine sono supposizioni.
io sono credente, ma ho amici che sono tutti atei, e andiamo d'accordo, non c'è pregiudizio da parte di nessuno. io non direi mai che gli atei sono cretini, come spero non ci sia nessun ateo che da del cretino a un credente. e come dire a uno di sinistra che sono tutti cretini e viceversa. alla fine come ho detto prima sono solo supposizioni. :ciao:
 
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Felipe-bis
view post Posted on 12/6/2010, 09:28




http://www.uaar.it/news/2010/06/11/benedet...teggere-gregge/

Benedetto XVI: “Serve il bastone per proteggere il gregge”

Durante l’omelia pronunciata nel corso della messa oggi in Piazza San Pietro, a conclusione dell’Anno Sacerdotale, Benedetto XVI si ha ribadito la necessità della Chiesa di usare il “bastone”* per proteggere i fedeli e del “vincastro che dona sostegno ed aiuta ad attraversare passaggi difficili”.
“Il pastore” spiega il papa “ha bisogno del bastone contro le bestie selvatiche che vogliono irrompere tra il gregge; contro i briganti che cercano il loro bottino”. Sia “bastone” che “vincastro” “rientrano anche nel ministero della Chiesa, nel ministero del sacerdote”: in particolare il bastone è usato “per proteggere la fede contro i falsificatori, contro gli orientamenti che sono, in realtà, disorientamenti”. Ha però aggiunto che “proprio l’uso del bastone può essere un servizio di amore. Oggi vediamo che non si tratta di amore, quando si tollerano comportamenti indegni della vita sacerdotale”. Il papa ribadisce allo stesso modo che “non si tratta di amore” neppure “se si lascia proliferare l’eresia, il travisamento e il disfacimento della fede, come se noi autonomamente inventassimo la fede”. Parlando quindi dello scandalo pedofilia che colpisce la Chiesa cattolica, il papa ha chiesto “perdono a Dio e alle persone coinvolte” promettendo “di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più”.
* http://press.catholica.va/news_services/bu...x=25710&lang=it
 
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Felipe-bis
view post Posted on 25/6/2010, 13:33




http://www.uaar.it/news/2010/06/25/monsign...le-dei-gentili/

Monsignor Ravasi e il Cortile dei Gentili
Giulio Cesare Vallocchia*

Sono apparse spesso nelle Ultimissime di questo sito notizie riguardanti la straordinaria iniziativa di monsignor Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, per la creazione in seno al suo dicastero di un’area privilegiata da dedicare al “dialogo” con i non-credenti. Ma in questo “Cortile dei Gentili”, come ha ricordato recentemente il segretario Raffaele Carcano, non saranno ammessi rappresentanti dell’Uaar, organizzazione “folcloristica”, secondo il monsignore, e quindi inadatta a mandare suoi membri nell’austero consesso che lui intende costituire. Per la natura poco “seria” dell’Uaar possiamo ben immaginare che ne saranno esclusi anche personalità di grande rilevanza scientifica e intellettuale come Margherita Hack, tanto per citarne una sola, colpevole di essere presidente onorario di questa associazione.
Proviamo dunque a fare un toto-gentili, vale a dire un censimento dei possibili candidati al “Cortile” secondo il gradimento di monsignor Ravasi, limitandoci ai soli personaggi italiani. Prima di tutti Giuliano Ferrara, l’inventore della definizione di “ateo devoto” che con impagabile auto-ironia egli per primo applicò a se stesso. Poi Marcello Pera, il cui repentino passaggio fra gli ammiratori di Ratzinger in tempi non sospetti (quando era solo cardinale) lo pone in posizione privilegiata per una sorta, come dire, di primogenitura ante-marcia. Subito dopo direi Massimo Cacciari, che in tante occasioni ha rivendicato una sua personale ateità molto attenta alle posizioni anche più anti-laiciste delle gerarchie cattoliche. Ultimo, ma non da meno, penserei a Massimo D’Alema, che solo pochi giorni fa ci ha sorpreso con un esaltante panegirico della insostituibile funzione pubblica della religione cattolica, con relativi annessi e connessi privilegi concordatari, evidentemente.
Ma questo possibile elenco di candidati certamente “fruibili” per la funzione prevista dal monsignore ci spinge a prendere in considerazione anche il termine di ‘Cortile’, che è un sinonimo di ‘Corte’, il luogo deputato al ricevimento dei cortigiani. Però il cortile, nella terminologia contadinesca, è spesso anche l’area destinata all’allevamento degli animali “da cortile” appunto. Il luogo cioè dove, mediante abitudinarie elargizioni di mangime, i polli (ma non solo) vengono allevati in attesa di essere spennati. Ma certamente il colto e raffinato monsignore non pensava nè all’uno nè all’altro luogo quando immaginò il suo Cortile.

* Curatore del sito No God
 
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Felipe-bis
view post Posted on 6/7/2010, 17:05




http://www.uaar.it/news/2010/07/06/giulian...da-senza-pieta/

Giuliano Ferrara scatenato contro gli atei: “il papa risponda” (”senza pietà”?)

Giuliano Ferrari, l’Arcitaliano, il teista che coniò per se stesso l’espressione “ateo devoto” ha scatenato dalle colonne di Panorama* un attaccio pesantissimo agli atei. Dopo aver mischiato l’informazione sugli abusi sessuali compiuti da sacerdoti, il pauperismo e la Riforma, Ferrara scrive che attraverso tutto questo si “arriva alle conclusioni totalitarie di un integralismo secolarista in cui non c’è più alcuno spazio reale per la Chiesa”: “In nome di Dio, distruggete la Chiesa”: questa, secondo il giornalista, “è ormai la parola d’ordine della cultura banalmente ateistica e degli utili idioti al suo servizio fuori e dentro le mura della Chiesa”. “Se la Chiesa ha un potere di pulpito, lo eserciti”, conclude Ferrara, secondo cui l’atteggiamento di Benedetto XVI “non basta”. Il “senza pietà” è un’aggiunta del titolista al testo, non si sa quanto concordata con l’autore.

*
CITAZIONE
http://blog.panorama.it/opinioni/2010/07/0...da-senza-pieta/


Ferrara: agli atei il Papa risponda. Senza pietà

Per il teologo progressista Vito Mancuso la Chiesa cattolica è un nido di pedofili che hanno distrutto irrimediabilmente anime e corpi di migliaia di bambini; la gerarchia una cupola mafiosa che difende il proprio potere nel disprezzo per le vittime del clero; il Papa un superboss che in nome di una secolare scelta per il potere e contro Dio sacrifica e avvilisce quanto sarebbe rimasto di puro, di bello e di spiritualmente forte nella comunità credente (Mancuso individua, nella categoria dei salvati, il solo cardinale di Vienna Christoph Schoenborn). Questo offre oggi la migliore teologia laica di moda sui giornali, sponsorizzata dal cardinale Carlo Maria Martini, mentre sull’Unità il vecchio e prestigioso critico Renato Barilli inneggia al marchese de Sade, che portò una forma brutale e assassina di pedofilia della mente e del desiderio a vette teologiche degne del Terrore giacobino.
C’è una gran confusione velenosa sotto il cielo religioso, che è poi l’altra metà del nostro cielo laico. Per colpire la Chiesa cattolica, hanno trasformato in una sottospecie ripugnante della Shoah episodi incredibilmente gonfiati, e usati in giudizio per far soldi, di peccato e abuso carnale da parte di un numero infinitamente piccolo di preti e vescovi. I ragazzini molestati 40 o 80 anni fa (Mancuso cita come capi d’accusa accertamenti irlandesi su molestie degli anni Trenta del secolo scorso) sono definiti «sopravvissuti», proprio a significare il tono apocalittico della crociata in nome delle vittime. L’ordine impersonale che una cultura nichilista doveva impartire era chiaro da tempo, almeno per chi volesse leggere i segni dei tempi: la Chiesa è fatta di preti, scelti e consacrati nel popolo di Dio che è la sua base battezzata, e dietro ogni prete dovete abituarvi a vedere – lo vuole la propaganda laicista e secolarista – un orco.

La mia convinzione è che partendo da premesse ireniste, progressiste, pauperiste, e cioè dal mito della Chiesa povera e priva di potere, di una Chiesa che assume dalla Riforma luterana la sostanziale inutilità di sacramenti e liturgia nonché il carattere superstizioso di un culto amministrato da una casta sacerdotale, si arriva alle conclusioni totalitarie di un integralismo secolarista in cui non c’è più alcuno spazio reale per la Chiesa com’è, come la storia l’ha fatta, come la si legge nelle sue grandi biblioteche teologiche, come la si può scrutare nella sua letteratura di santità e nella sua storia di gloria e di peccato. In nome di Dio, distruggete la Chiesa: questa è ormai la parola d’ordine della cultura banalmente ateistica e degli utili idioti al suo servizio fuori e dentro le mura della Chiesa.

Non potendo andare contro la fede, che Giovanni Paolo II e il crollo del comunismo hanno risvegliato nel cuore dell’Europa, usano la fede, di cui pretendono l’esilio nel privato dei cuori, a difenderne la purezza dalle mani sporche del potere ecclesiastico, come arma contro la Chiesa. Fa bene il Papa a cercare nell’espiazione e nella conversione credente una risorsa di estrema difesa della Chiesa come custode della fede; ma non basta. Se la Chiesa ha un potere di pulpito, lo eserciti.

 
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105 replies since 15/1/2009, 12:25   2106 views
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