http://www.uaar.it/news/2010/02/25/il-vati...-folcloristica/Il Vaticano crea una fondazione aperta agli atei, ma “l’UAAR è folcloristica”Monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, ha annunciato che il suo dicastero curiale sta per creare una fondazione intitolata “Il cortile dei gentili”, isprirata al discorso tenuto da Benedetto XVI lo scorso dicembre. Gli obbiettivi della nuova struttura sarebbero quattro, secondo quanto dichiarato ad Avvenire (1): “Primo, creare una rete di persone agnostiche o atee che accettino il dialogo e entrino come membri nella Fondazione e quindi del nostro dicastero. Inoltre, vogliamo avviare contatti con organizzazioni atee per avviare un confronto (non certo con l’Uaar italiana, che è folcloristica). Terzo, studiare lo spazio della spiritualità dei senza Dio su cui aveva già indagato la Cattedra dei non credenti del cardinale Martini a Milano”. Il quarto, “sviluppare i temi del rapporto tra religione, società, pace e natura”. Con questa iniziativa, ha proseguito Ravasi, il Vaticano intende “aiutare tutti ad uscire da una concezione povera del credere, far capire che la teologia ha dignità scientifica e statuto epistemologico”. Il monsignore ha inoltre lamentato la fine “del grande ateismo di Nietzsche e Marx, che purtroppo è andato in crisi”, sostituito da “un ateismo ironico-sarcastico” di cui sarebbero alfieri Onfray, Dawkins e Hitchens.
Il primo interlocutore di cui ha fatto il nome Ravasi sarebbe Julia Kristeva, di cui è stato appena pubblicato da Donzelli il libro Teresa, mon amour. Santa Teresa d’Avila: l’estasi come un romanzo. “Nel cortile dei gentili” è comunque già da qualche giorno uno spazio autonomo sul sito di Avvenire (2): tra i “gentili” che hanno avuto la parola, anche Giuliano Amato, Massimo Cacciari e Susanna Tamaro.
(1)
http://www.avvenire.it/Dossier/Il+cortile+...09147930000.htm(2)
www.avvenire.it/Dossier/Il+cortile+dei+gentili/---------------------------------------------------------------
Nell’agenda del papa ricicciano gli atei.Secondo il giornale romano “il Tempo” nel recentissimo colloquio molto riservato fra Benedetto XVI e il cardinale Ruini, il tema in discussione sarebbe stato il Convegno su “Dio esiste ?” che ha segnato il prepotente ritorno alla ribalta mediatica del suo organizzatore e curatore, Ruini appunto. LEGGI - In particolare nell’articolo viene dato un grande risalto al tema dell’ateismo ed anche all’interesse mostrato dal sommo gerarca della chiesa cattolica nei confronti degli atei. Nei giorni scorsi, proprio in merito a questo inusitato interesse papale, il segretario dell’ UAAR, Raffele Carcano, aveva scritto una lettera aperta pubblicata da MicroMega LEGGl in cui come rappresentante della più antica Associazione italiana di atei e agnostici rispondeva a quello che alcuni avevano interpretato come un invito del papa al “dialogo” con gli atei. Visto che questo presunto interesse a un “dialogo” viene richiamato ora da il Tempo, ci sembra utile pubblicare anche la lettera che il curatore di questo sito, Giulio C.Vallocchia, aveva predisposto ma non ancora inviato al massimo rappresentante della chiesa cattolica apostolica romana
Roma, 27/12/09
Al Capo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana
Benedetto XVI
e p.c.
- al Direttore della Sala Stampa Vaticana
Dott. Federico Lombardi
- al Presidente della CEI
Generale Angelo Bagnasco
LORO SEDI
Egregio Prof. Ratzinger,
Registriamo con molto interesse l’attenzione mostrata dalla SV, in occasione del Messaggio alla Curia del 21 dicembre 2009, verso “coloro che non conoscono dio o che lo conoscono “solo da lontano” .
Rileviamo anche come tale interesse sia stato sottolineato e rilanciato mediaticamente da chi è istituzionalmente all’uopo deputato, come riferisce l’Agenzia Ansa :
“”” Citta’ del Vaticano, 24 dic - Natale e’ una festa anche per i non credenti: il portavoce vaticano, p. Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha dedicato l’editoriale del numero delle feste di ”Octava Dies”, il magazine del Centro Televisivo Vaticano, alla proposta di Benedetto XVI di creare spazi di dialogo con agnostici e atei nel discorso alla Curia dello scorso 21 dicembre. P. Lombardi spiega che ”vivendo in un mondo largamente secolarizzato e in cui a fede appare sempre piu’ difficile, sono parole di cui avevamo bisogno” ”””
Comprendiamo bene come circa 1 miliardo di persone (secondo attendibili stime) che sull’intero pianeta non appartengono ad alcuna credenza di tipo fideistico-religioso possano suscitare l’interesse di chi si propone di convertire l’intera umanità alle proprie convinzioni.
Ci rendiamo anche conto che a differenza del “dialogo” erroneamente ipotizzato da alcuni media , la S.V. ha solo auspicato “che ci possa essere un luogo di preghiera aperto a coloro che conoscono dio da lontano” . Cosa che sarà anche coerente con l’intento missionario della Sua chiesa ma che risulta difficilmente praticabile da chi non conosce nè riconosce alcuna immaginaria entità soprannaturale da pregare.
Ora, pur tenendo conto che Ella non ha inteso invitare gli atei e agnostici ad un vero e proprio “dialogo” su un piano di parità fra interlocutori di diverse posizioni filosofiche (religioso-dogmatiche da una parte e razionaliste dall’altra), vogliamo cogliere un segnale positivo in questo improvviso e imprevedibile interesse rivolto ad una categoria socio-culturale, quella dei non credenti, che fino a ieri sono stati ripetutamente demonizzati come portatori e diffusori di materialismo, nichilismo e (orrore !) laicismo.
Qualora esistesse da parte della SV un reale interesse al dialogo con gli atei per il bene dell’umanità intera e non già l’intenzione di una qualche surrettizia forma di conversione mi permetto di segnalarLe che sul piano planetario l’interlocutore ufficiale riconosciuto nelle più importanti sedi internazionali è l’ Unione Umanistica Internazionale,
www.iheu.orgSegnalo anche al Presidente della CEI Generale Angelo Bagnasco, destinatario per conoscenza di questa lettera, che qualora intendesse dare un seguito concreto e non missionario all’interesse da Lei manifestato, che in Italia potrà prendere contatti con l’UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, l’organizzazione storica degli atei e agnostici italiani
www.uaar.itSempre che l’interesse mostrato nei nostri confronti non sia solo ad uso mediatico per testimoniare, senza correre rischi di confronto reale, l’evangelico impegno al recupero delle pecorelle smarrite o mai contabilizzate nel proprio ovile. Cordialmente,
Giulio C. Vallocchia
www.nessundio.net