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Il business degli immigrati. Udienza preliminare per don Arcangelo Rigazzi

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view post Posted on 10/1/2009, 09:03
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http://www.ecodisicilia.com/20090109/sirac...mprenditori.htm

Siracusa: sotto accusa un sacerdote e tre imprenditori
Sono accusati di truffa allo Stato per aver gonfiato le fatture per l’assistenza agli immigrati nel centro di accoglienza “Alma Mater” di Cassibile. Si tratta del sacerdote Arcangelo Rigazzi; Marco Bianca, un dipendente del centro e tre imprenditori.
Il 27 gennaio prossimo a Siracusa si celebrerà l’udienza preliminare. L’inchiesta, partita dopo una segnalazione della Questura, ha accertato che il centro di accoglienza avrebbe pagato alcune fatture gonfiate per gli arredi delle camerette, per il servizio di pulitura delle lenzuola e per lavori di ristrutturazione della struttura.
Chiara Ferraù


09 / 01 / 2009

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...-immigrati.html

Siracusa, bufera sul Centro immigrati

Repubblica — 09 gennaio 2009 pagina 20 sezione: CRONACA
>FRANCESCO VIVIANO SIRACUSA - Centri di accoglienza per immigrati che spesso si trasformano in macchine mangiasoldi. Centri che in questi ultimi mesi sono sorti a macchia d' olio in tutta Italia per fare fronte all' «emergenza clandestini». E tra loro quello di Cassibile, in provincia di Siracusa, dove la Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per i responsabili del centro di accoglienza «Alma Mater», il sacerdote Don Arcangelo Rigazzi e Marco Bianca, e tre imprenditori che avrebbero truffato lo Stato per milioni di euro, secondo l' accusa, gonfiando le fatture per «assistenza» agli immigrati che approdano sulle coste siciliane. L' inchiesta vuole accertare (l' udienza preliminare si svolgerà il 27 gennaio prossimo) come mai lo Stato italiano abbia pagato e l' «Alma Mater» incassato, 3.500 euro al giorno, per un mese, per assistere un solo immigrato ospitato nel centro di accoglienza. Non solo. Quel presidio (un ex magazzino per la lavorazione degli agrumi), stando alle varie ispezioni dell' Asl, dei Vigili del Fuoco, della Prefettura, della Questura e del Comune di Cassibile, sarebbe fuori legge perché non ha il certificato di abitabilità, mancano gli impianti antincendio, gli «arredi» non sono ignifughi e le uscite di sicurezza non sono idonee. Insomma, sarebbe inagibile eppure continua ad operare; e nei prossimi giorni, probabilmente, si aggiudicherà la nuova gara d' appalto per la gestione, che prevede il pagamento di 47 euro al giorno per ogni clandestino ospitato per un totale di oltre 3 milioni euro l' anno. Un bel business che secondo il pm di Siracusa, Antonio Nicastro, nasconde una grande truffa. L' inchiesta, avviata su segnalazione della Questura di Siracusa, ha accertato che il centro «Alma Mater» avrebbe pagato fatture spropositate per alcuni rifornimenti. Per esempio, per la fornitura di 57 comodini per «arredare» le camerate, per un valore reale di 5.700 euro sono stati pagati 44 mila euro. Il fornitore è un certo Michele Parisi, pregiudicato per associazione a delinquere, emissione di assegni a vuoto e truffa che, quando invitato dagli uomini della Digos a mostrare le fatture, dice che le aveva in una valigetta che gli è stata rubata. Sempre la Digos di Siracusa scopre che l' «Alma Mater» ha pagato 67 mila euro ad una lavanderia per pulire le lenzuola dei letti dove dormivano gli immigrati. Si è accertato che la «lavanderia», di Belpasso (Catania), aveva cessato l' attività sin dal 1996 e che, per convenzione con lo Stato, lenzuola e federe avrebbero dovuto essere usa e getta. Anche altre fatture risultano sospette, anche quelle relative ai lavori di «ristrutturazione» del centro di accoglienza che costarono 61 mila euro. La ditta era sorta lo stesso anno dell' affidamento dei lavori, ha «ristrutturato» con un solo muratore e l' unica fattura che ha emesso è quella nei confronti dell' «Alma Mater». - FRANCESCO VIVIANO
 
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view post Posted on 23/10/2012, 15:42
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http://www.lasiciliaweb.it/index.php?id=86...te=lasiciliaweb

Prete morto: è giallo
di Maria Teresa Giglio
Cassibile: il corpo senza vita trovato in strada a Siracusa dai passanti. Don Rigazzi aveva una ferita alla testa. Il sacerdote accusato ma poi assolto per una frode legata alla gestione del centro Cara per gli immigrati
23/10/2012
SIRACUSA - "L’ipotesi dell’omicidio al momento è la più remota». Queste le parole del magistrato inquirente Marco Bisogni, sull’improvviso decesso di padre Arcangelo Rigazzi, prete di Cassibile (frazione di Siracusa). Ma sulla morte del sacerdote restano molti interrogativi che potranno essere sciolti con l’autopsia, prevista per oggi.

Certo è che il medico legale intervenuto sul posto, Francesco Coco, ha rilevato una vistosa ferita al cranio, nella parte occipitale. L’arcidiocesi ha subito diramato un comunicato stampa: "È deceduto oggi (ieri per chi legge, ndr) pomeriggio, sembra per cause naturali, padre Arcangelo Rigazzi, 67 anni, parroco di Cassibile. Padre Arcangelo stava camminando a piedi in via Servi di Maria a Siracusa quando è stato colto da un malore, forse un infarto. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118, ma i soccorsi sono stati inutili. Padre Arcangelo avrebbe festeggiato a dicembre i 39 anni di ordinazione sacerdotale".

L’arcivescovo Salvatore Pappalardo ha comunicato la notizia al termine della celebrazione eucaristica, alla comunità di fedeli riunita nel Santuario della Madonna delle Lacrime per l’inaugurazione della Scuola di teologia. Il corpo del prete è stato trovato da passanti nel tardo pomeriggio di ieri in una traversa di via Servi di Maria: è scattato immediatamente l’allarme, ma per padre Rigazzi non c’era più nulla da fare. La zona è stata immediatamente chiusa dalla polizia e la Scientifica ha effettuato i rilievi del caso. Tutte le operazioni, tra l’altro, sono state svolte con particolare celerità tanto è che nel giro di un’ora tutta l’area è stata sgomberata. Insomma, più di un elemento solleva interrogativi. Proprio a partire dalla rapidità con cui sono stati effettuati i rilievi, ma anche la velocità con cui l’Arcidiocesi ha diramato il proprio comunicato stampa.

E poi c’è quella ferita nella zona occipitale che potrebbe non convincere gli esperti. Da un lato, infatti, ci si chiede come mai la ferita sia nella parte posteriore del cranio e non anteriore, e come una ferita stimata intorno ai tre centimetri di lunghezza possa aver determinato il decesso. Questo se le verifiche autoptiche previste per oggi dovessero ricondurre il decesso al colpo al cranio. Per gli investigatori la morte risulterebbe ancora non del tutto chiara, almeno stando alla prima fase, durante i rilievi. Padre Arcangelo Rigazzi è stato uno dei preti più conosciuto in città.

E forse proprio per la sua notorietà è stato un personaggio spesso al centro di commenti anche controversi. Soprattutto quando il suo nome finì nel registro degli indagati da parte della Procura per una sospetta truffa ai danni dello Stato. La teoria del raggiro era legata alla gestione del centro Cara per immigrati di Cassibile che l’uomo di chiesa gestiva in supporto di Alma Mater, associazione dedita all’accoglienza e assistenza dei migranti. E la frode, secondo la Procura, non sarebbe stata perpetrata dal parroco che però, ritenevano gli inquirenti, ne avrebbe beneficiato.

Un lungo tunnel giudiziario percorso da padre Rigazzi che spaccò in due l’opinione pubblica tra colpevolisti e innocentisti. Fu poi la stessa magistratura, a distanza di poco più di un anno, a fare chiarezza su tutta la vicenda e ad assolvere il prete con formula piena facendo così cadere ogni ipotesi accusatoria. Ma per il prete quell’anno di sofferenza (anche se alla fine il sacerdote ne uscì a testa alta) lo indusse a esporsi di meno rispetto a quanto non fosse solito fare in passato, sempre pronto a battersi in prima linea per i più deboli.
 
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