Laici Libertari Anticlericali Forum

satana è in difficoltà!, diavolo di un nazzingher!

« Older   Newer »
  Share  
Felipe-bis
view post Posted on 15/2/2008, 13:50





‘LO ODIO, NON LO SOPPORTO PIÙ: IL SUO MAGISTERO È UN ESORCISMO CONTINUO!’: SATANA È IN DIFFICOLTÀ
(di Gianluca Barile su Papanews.it) - 12/2/2008 16:35

CITTA’ DEL VATICANO - ‘Lo odio, non lo sopporto più: ogni sua parola, ogni suo gesto e ogni sua benedizione rappresentano un esorcismo’. Non c’è che dire, Satana non riesce proprio a rassegnarsi: il Papa gli dà filo da torcere, lo tortura, lo smaschera mettendo continuamente in guardia l’umanità contro le sue opere e seduzioni, e lui, il Maligno, l’angelo decaduto, il dannato in eterno, il capo degli spiriti infernali, si sente ormai alle strette, piegato e piagato dal Magistero di Joseph Ratzinger. In quanto collaboratore di un esorcista, sono testimone diretto della sofferenza atroce che patisce il Diavolo al solo udire il nome di Benedetto XVI: urla, strepiti, pianti di dolore. Solo pochi giorni fa, ad esempio, mentre una donna era sottoposta a preghiera di liberazione in una chiesetta in provincia di Salerno, Satana si è lasciato sfuggire l’ennesimo sfogo, quello che avete letto all’inizio di questo articolo: è disperato, non ne può proprio più del Papa e delle sue continue catechesi contro l’Inferno e gli spiriti che lo abitano. Ma non solo: il Maligno considera ‘ogni sua parola, ogni suo gesto, ogni sua benedizione un esorcismo’. Da un punto di vista strettamente teologico si potrebbe affermare che Satana detesta il Santo Padre per la sua autorità di Vicario di Cristo in Terra e di Pastore universale della Chiesa. Sarebbe logico ma, nel caso di Benedetto XVI, riduttivo. Perché prima come Professore, poi come Arcivescovo e infine come Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Joseph Ratzinger non si è mai stancato di sottolineare la reale esistenza del Maligno e dell’Inferno, in modo che gli uomini fossero ben consci che con il peccato rischiavano le fiamme eterne. Innumerevoli sono anche i richiami del Cardinal Ratzinger a non ricorrere all’occultismo: le pratiche magiche, nell’offendere Dio, aprono le porte dell’anima, e del mondo, a colui che in quanto padre della menzogna fa credere di essere la soluzione di tutti i mali essendo, invece, il Male per eccellenza. D’altronde, talvolta basta una semplice lettura dei tarocchi (per non parlare delle più gravi sedute spiritiche, delle messe nere, delle maledizioni, delle fatture, del malocchio, delle consacrazioni al Diavolo) per consentire a Satana di impossessarsi dello spirito e del corpo di una persona. A quel punto, se davvero ci si vuole liberare dello sgradito ospite, è inevitabile ricorrere all’esorcista. E gli esorcisti, negli ultimi tempi, ne stanno sentendo davvero delle ‘belle’: il Maligno continua a lamentarsi, Benedetto XVI è diventato uno dei suoi incubi più ricorrenti. E, sebbene sia il mentitore per antonomasia, questa volta c’è da credergli: tutto il Magistero del Papa va nella direzione della lotta a Satana. Come ci ha raccontato in esclusiva Monsignor Andrea Gemma qualche settimana fa, il Diavolo, sin dall’elezione di Joseph Ratzinger al soglio pontificio, ha iniziato a tremare. Erano trascorsi pochi giorni dall’arrivo di Benedetto XVI sulla Cattedra di Pietro che, durante un esorcismo (ce ne fossero di Vescovi come Monsignor Gemma che esercitano questo ministero!), il Maledetto disse: “Il nuovo Papa è ancora più forte di quello di prima (Giovanni Paolo II, ndr) e ci farà soffrire molto”. E, in effetti, così sembra essere. L’ultimo intervento in ordine di tempo contro Lucifero, intanto, Benedetto XVI lo ha pronunciato appena qualche giorno fa, Domenica scorsa: vivere la Quaresima, ha sottolineato all’Angelus, significa affrontare e combattere la causa di tutti i mali, Satana appunto, portando la Croce di Cristo. Ma l’emblema della guerra spirituale dichiarata dalla Chiesa di Ratzinger al Diavolo è racchiuso tutto nelle parole rivolte l’anno scorso dallo stesso Benedetto XVI ai fedeli di una parrocchia romana: “Per quanti continuano a peccare senza mostrare nessuna forma di pentimento, la prospettiva è la dannazione eterna, l'Inferno, perché l'attaccamento al peccato può condurci al fallimento della nostra esistenza. E’ il tragico destino che spetta a chi vive nel peccato senza invocare Dio. Solo il perdono divino ci dà la forza di resistere al male e non peccare più. Gesù è venuto per dirci che ci vuole tutti in Paradiso e che l'Inferno, del quale poco si parla in questo nostro tempo, esiste ed è eterno per quanti chiudono il cuore al suo amore”. Eh già, c’è poco da fare: davanti alla maestria di Benedetto XVI, Satana è sconfitto in partenza. E conoscendo la sua superbia, è facile immaginare che stia piangendo lacrime amare.

http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1058
-----------------------------------------------------

:o:
:unsure:
:blink:
:huh:
<_<
-_-
:)
:D
:lol:
 
Top
view post Posted on 15/2/2008, 15:29
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,944

Status:


http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/...lo.asp?c=186855

15/02/2008 14.57.41



Incontro di formazione per gli esorcisti a Palermo








E’ in corso a Bagheria, in provincia di Palermo, il quarto incontro di formazione per gli esorcisti di Sicilia. Organizzato dal Centro pastorale Giovanni Paolo II il simposio si concluderà domani. Luca Collodi ha intervistato don Gabriele Nanni, incaricato della formazione degli esorcisti:


R. – Gli esorcisti sono sacerdoti con una preparazione di base comune, però hanno bisogno di un surplus di formazione per un rituale che non è semplicemente fatto di gesti e parole, ma all’interno di questo rito ci si scontra letteralmente contro le entità maligne, e quindi questo provoca delle reazioni, provoca delle situazioni che non sono facilmente prevedibili e normalmente non si trovano. C’è poi anche il problema di come trattare con le persone che sono soggette – in quel momento – al demonio. Quindi, capisci che si tratta di tener conto di elementi non solo pastorali, non solo liturgici ma l’energia spirituale e poi anche di una prassi concreta che richiede esperienza.


D. – Don Gabriele Nanni, in molti si chiedono: il demonio esiste? E in che forma?


R. – Il demonio esiste come “persona”, come ha sempre detto la dottrina cattolica, cioè è un ente intelligente; quando si dice “persona” di natura spirituale, cioè uno spirito impuro, così lo chiama il Vangelo, definendolo dall’azione malvagia che compie.


D. – Don Gabriele, la possessione: la Chiesa dice che i casi sono pochi, però ci sono. Come avviene? Come voi vi accorgete di un caso di possessione reale?


R. – La possessione è la presenza straordinaria del demonio nella persona e ne controlla i movimenti, il corpo e la voce. Bisogna distinguere lo “stato di possessione” dalla “possessione”, cioè l’azione del demonio può essere di possessione ma non in tutti i momenti la persona è posseduta, ha solamente un collegamento con il demonio. Lo “stato di possessione”, invece, è uno stato straordinario in cui il demonio si manifesta, si evidenza e diventa padrone della persona. E questo accade quando c’è un confronto o una vicinanza o anche una provocazione del sacro: il demonio può manifestarsi. Durante l’esorcismo si manifesta per forza, a volte lentamente, a volte subito. La forma più grande, insieme a tutti gli indizi e i segni che ci sono, è proprio questa reattività al sacro, alla preghiera. Se uno prega e il demonio si manifesta, e uno può pregare anche senza usare la voce, e il demonio si manifesta e risponde alle preghiere o alle parole mentali dell’esorcista, noi ci troviamo di fronte a inequivocabili segni di possessione.


D. – Mi permetta una domanda personale. Vedere il corpo di un uomo o di una donna che si deforma, avvicina maggiormente alla spiritualità, a Cristo? Convince maggiormente della propria vocazione di sacerdote?


R. – Se io invoco Dio a favore di quest’anima contro il demonio, il demonio si arrabbia perché è infastidito, vuol dire che Dio mi sta ascoltando, e dunque è qui presente e agisce per me. E questa è la cosa che mi ha commosso più di tutte, mi ha fatto sentire la vicinanza di Dio, non solo nel mio ministero ma anche in quella situazione di sofferenza così concreta.
 
Web  Top
1 replies since 15/2/2008, 13:50   1583 views
  Share