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Stiamo vivendo una diminuzione incessante delle vocazioni e un notevole aumento dell'età media dei preti. Per cui se continua così, la caduta sarà irrimediabile. Il professore Cipriani ordinario dell'Università Roma Tre, esperto in materia, afferma che, essendo le religioni plurimillenarie non possono crollare definitivamente nel giro di qualche decennio. Mah, e in base a quale esperienza vissuta egli sostiene questo? Io invece dico che crollerà il cattolicesimo. Perchè i fedeli hanno bisogno di credere fortemente, altrimenti cominciano a farsi domande scomode, e la Chiesa non ha la sostanza, oggi, di offrire un sostegno forte, capace di attrarre adepti. La Chiesa è affossata nelle tradizioni e si è spinta solo debolmente ad adattarsi in alcuni aspetti marginali. Ma la Chiesa fin dall'Impero romano ha cercato di adattarsi. La globalizzazione è un elemento negativo per la vocazione. Nelle metropoli, dove si vive la modernità più avanzata è più difficile trovare giovani disposti a incamminarsi al sacerdozio. Quindi, considerando tutto questo, a cui si aggiunge l'enorme quantità di messaggi e informazioni a cui siamo chiamati a valutare e a rispondere, rimangono pochi spazi per soffermarsi a considerare la religione come un cammino percorribile.
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