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view post Posted: 14/3/2024, 12:46 Rivisondoli. Don Cardenas, sotto cocaina, si schianta sulle barriere di protezione - Attualità
www.ilmessaggero.it/abruzzo/prete_...FgTk-3ykvgFMjvs

Il prete positivo alla cocaina dopo l'incidente in auto non si trova. «Sparito nel nulla». E il vescovo gli toglie il sussidio
Il caso (a L'Aquila) di don Daniel Arturo Cardenas: emergono bollette insolute e segnalazioni sul suo stile di vita
Positivo alla cocaina dopo incidente: il parroco non si trova. Il vescovo gli toglie il sussidio
di Patrizio Iavarone

Giovedì 14 Marzo 2024, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 12:40
I carabinieri lo hanno cercato invano nella canonica che ha in uso a Pescocostanzo, paese della provincia dell'Aquila nel quale amministrava la parrocchia fino a qualche mese fa e da dove, a quanto pare, è stato allontanato perché non molto gradito. Don Daniel Arturo Cardenas, il prete 50enne di origine colombiana trovato positivo all’esame tossicologico a seguito di un incidente avuto domenica notte a Sulmona, sembra però essere sparito nel nulla. L’altro giorno non ha celebrato la messa e nessuno lo ha visto in giro. A qualcuno ha detto di essersi recato a Chieti per degli accertamenti, ma le stesse forze dell’ordine, che ieri dovevano notificargli un atto (per una vicenda estranea ai fatti in questione), non hanno riscontri su questo, né lo hanno trovato nella sua residenza ufficiale, né a Rivisondoli, paese nel quale è stato designato a curare le anime. L’elezione di domicilio, fatta dopo la denuncia per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, d’altronde, l’ha fatta presso una casella postale.

Insomma, il dubbio che difficilmente si farà rivedere in zona è legittimo. L’attesa è per questa mattina alle 11 a Rivisondoli dove don Daniel, ha assicurato il vescovo di Sulmona-Valva, Michele Fusco, si presenterà davanti alle telecamere de “La vita in diretta”. «Per dire cosa non so - commenta il sindaco del paese, Giancarlo Iarussi - se è vero che è un assuntore di cocaina, c’è poco da spiegare. Il paese è sotto choc: tutto ci aspettavamo, tranne che facesse uso di droga. Un prete». Una pecorella smarrita, più che un pastore di anime: don Daniel avrebbe lasciato diverse bollette insolute, tanto da far staccare il riscaldamento in chiesa e tante voci non proprio edificanti sul suo conto. E poi gli elementi di indagine su cui stanno lavorando gli inquirenti che, ora, vogliono capire chi gli abbia dato la cocaina e, soprattutto, con quali soldi la abbia eventualmente pagata. Il sacerdote dopo l’allontanamento da Pescocostanzo è stato privato del sussidio della Chiesa: di fatto un nullatenente, che dovrebbe mantenersi con la carità, ma che la notte dell’incidente era alla guida di un’auto Toyota ibrida presa a leasing da una società del Trentino e con un canone da 400 euro al mese. E poi la cocaina, che non è proprio una droga economica. Ci sono insomma tanti aspetti da chiarire, da indagare, compreso con chi avesse condiviso la cena domenica prima di schiantarsi con la sua auto sulla quattro corsie di Sulmona. I valori di cocaina nel sangue, superiori a mille (quando il cut-off, ovvero il limite di negatività è di 300 unità), fanno intendere che non sia stata, la sua, una serata da un bicchiere di troppo. E ancora cosa facesse ad oltre 50 km di distanza dalla sua parrocchia, a notte inoltrata, domenica scorsa. Di certo c’è una comunità allibita e ferita, che si chiede ancora a chi abbia affidato i suoi bambini fino a ora: il giorno dopo l’incidente, ad esempio, i ragazzini che stanno preparando la prima comunione, sono andati a trovarlo, perché preoccupati per la sua salute. «Ho chiesto al vescovo di intervenire - racconta il sindaco Iarussi - e di sostituire don Daniel alla guida della nostra parrocchia. Se anche il vescovo ha deciso di togliergli il sussidio, un motivo ci sarà stato».
view post Posted: 14/3/2024, 11:22 Peculato e riciclaggio. Chiuse le indagini sul vescovo di Ozieri e il fratello del card. Becciu - Attualità
https://www.facebook.com/mario.becciu.7/po...i2TMGAQ5MzcSmal

Mario Becciu
13 marzo 2024 alle ore 06:57
La Spes non è di Tonino Becciu. È una cooperativa di tipo B. Istituita dal Vescovo di Ozieri Sanguinetttti come “braccio operativo della Caritas’. Così come si evince dallo Statuto.
Per la legge italiana il rappresentante legale non è il proprietario e gli utili non possono essere divisi tra i soci. Nel caso di fallimento, i soci hanno diritto al recupero della quota soci che nel caso in questione ammonta ad €25,00. Tonino è proprietario di ben 25,00 euro.
Dalle indagini risulta che Tonino non si è appropriato di un solo euro. Tutti i soldi sono andati alla cooperativs per sostenere gli svantaggiati del territorio.
Risulta, però, che è il fratello del Card. Becciu.
Il Vescovo di Ozieri mons Melis ha testimoniato nel processo in Vaticano a favore del Cardinale smentendo tutte le accuse nei confronti di quest’ultimo.
Il TG1 fa disinformazione.
Aspettiamo fiduciosi il confronto con i giudici che nello Stato italiano equiparano l’accusa alla difesa.
view post Posted: 14/3/2024, 11:03 Molestò 18enne: don Alessandro Ghersi a capo della Pastorale giovanile - La stanza del peccato
https://www.diocesiventimiglia.it/uffici-d...rale-giovanile/

Pastorale Giovanile

Incaricati
can. Alessandro GHERSI (direttore)
telefono: +39 3483382569‬
email: [email protected]

Riferimenti per il pubblico
don Alessandro Ghersi
Viale Carducci, 2 – 18038 Sanremo (IM)
email: [email protected]


Note dell'ufficio
Il Servizio di Pastorale giovanile ha lo scopo di promuovere tutto il cammino giovanile e vocazionale per i giovani, a partire dall’inizio del cammino dei sedicenni fino al trentesimo anno di età, tempo nel quale si affrontano le scelte e le responsabilità della vita e si dà orientamento vocazionale alla propria esistenza.

In particolare il Servizio, in rapporto di collaborazione con gli altri Organismi di Curia interessati a vario titolo alla pastorale giovanile e con l’Azione Cattolica:

a) contribuisce a elaborare e ad attuare gli aspetti specifici della pastorale dei giovani all’interno dei progetti pastorali diocesani annuali;

b) elabora itinerari, iniziative e proposte che consentano sempre più di accogliere i giovani, di coinvolgerli nella de nizione dei bisogni e delle risposte educative e di renderli protagonisti in un nuovo cammino di evangelizzazione con attenzione alla triplice dimensione orante, fraterna, civile e missionaria;

c) segue la realizzazione a livello diocesano delle iniziative annuali nel campo della pastorale dei giovani.

d) collabora alla elaborazione di itinerari educativi per l’età giovanile in riferimento:
– alla cura delle vocazioni al matrimonio cristiano e alla famiglia e di quelle ai ministeri ordinati e alla vita di speciale consacrazione;
– alle particolari situazioni di giovani in riferimento al legame con la comunità cristiana (da chi si assume responsabilità a chi vive situazioni di indifferenza e lontananza);
– alle condizioni di disabilità di giovani;
– a chi vive situazioni di marginalità; ai giovani che vivono particolari momenti di vita (ad es. il servizio militare e quello civile o la presenza in particolari strutture);
– al mondo della università, del lavoro e dello sport e tempo libero;
– ai giovani che si recano in pellegrinaggio diocesano a Lourdes in collaborazione con il servizio giovani del Santuario;

e) favorisce momenti di incontro, confronto e programmazione comune tra gruppi, movimenti e associazioni che si interessano del mondo giovanile, in particolare attraverso la Consulta Diocesana per le Aggregazioni Laicali.

https://drive.google.com/file/d/1XnlikscoM...16yCFIvy-O/view
28. GHERSI can. ALESSANDRO
Nato il 27/03/1970 a Sanremo (IM)
Ordinato il 27/05/1995
Domicilio: Via Giosuè Carducci, 2, 18038 Sanremo (IM)
Cell. 348.3382569
Email: [email protected]
view post Posted: 13/3/2024, 13:52 Peculato e riciclaggio. Chiuse le indagini sul vescovo di Ozieri e il fratello del card. Becciu - Attualità
www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sa..._wuYYHetAbdyQ70

12 MARZO 2024 22:59
Sassari, indagati fratello del cardinale Becciu e vescovo di Ozieri per riciclaggio e peculato | Difesa: sorpresa per diffusione notizia

Chiuse le indagini che coinvolgono altre sette persone. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero fatto confluire fondi dell'8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes

La Procura di Sassari ha chiuso le indagini dell'inchiesta per riciclaggio e peculato: indagati Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, come responsabile della cooperativa sociale Spes, il vescovo di Ozieri Corrado Melis, e altre sette persone. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero fatto confluire fondi dell' 8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes. Gli atti della Procura parlano di una somma complessiva pari a oltre 2 milioni di euro arrivati nella disponibilità della Spes nell'arco temporale compreso fra il gennaio 2013 e il febbraio 2023. La difesa dei nove indagati: "Sorpresi per la diffusione della notizia".
Sassari, indagati fratello del cardinale Becciu e vescovo di Ozieri per riciclaggio e peculato | Difesa: sorpresa per diffusione notizia - foto 2
Tgcom24
La notizia è stata confermata all'agenzia di stampa Ansa. Secondo le ipotesi della Procura, la Diocesi di Ozieri sarebbe stata di fatto nelle mani di Antonino Becciu. Il fratello del cardinale di Pattada avrebbe anche aperto un conto intestato alla Caritas dal quale avrebbe prelevato fondi per la sua cooperativa, la Spes.

Nell'inchiesta - la cui chiusura risale a gennaio scorso - sarebbero coinvolti anche il direttore della Caritas don Mario Curzu, la compagna di Antonino Becciu, Giovanna Pani, e la figlia di quest'ultima.

Il cardinale Becciu era finito in un'altra inchiesta, quella legata alla gestione dei fondi della Segreteria di Stato e alla compravendita del palazzo di Londra, e si è visto condannare in Vaticano da un tribunale composto da laici, a 5 anni e 6 mesi più l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e 8mila euro di multa per due peculati e per truffa aggravata.

Tornando all'inchiesta sul fratello del cardinale e gli altri 8 indagati, l'avvocato difensore di tutti e 9, Ivano Iai, ha commentato: "Eravamo a conoscenza dell'indagine della Procura di Sassari da tempo e adesso, alla sua conclusione, ci è finalmente consentita la possibilità di chiarire le posizioni di tutte le persone coinvolte". "Avremmo preferito il riserbo sui fatti - ha precisato il legale -, intorno ai quali sarà necessario un confronto in contraddittorio nel rispetto delle garanzie delle persone, allo stato solo indagate, affinché possano difendersi dalle contestazioni mosse dalla pubblica accusa".
view post Posted: 13/3/2024, 13:42 Rivisondoli. Don Cardenas, sotto cocaina, si schianta sulle barriere di protezione - Attualità
www.ilcapoluogo.it/2024/03/13/sace...fango-su-di-me/

Sacerdote positivo alla cocaina dopo un incidente, “Basta fango su di me”
Parla il sacerdote risultato positivo alla cocaina dopo lo schianto sulla SS17: "Vivo di carità, sono stato spesso solo e poco ascoltato"

di Redazione
13 Marzo 2024 10:01

“Spesso mi sono sentito solo e poco ascoltato”. Parla il sacerdote risultato positivo alla cocaina dopo un incidente avvenuto tra Pratola Peligna e Sulmona. Ora sarà il Vescovo Fusco a prendere provvedimenti.
“Non posso accettare che la mia immagine sia infangata per un incidente”, sono le parole di Don Daniel Cardenas, parroco dell’Alto Sangro rimasto coinvolto in un incidente stradale che si è presto trasformato in un caso. Il sacerdote, infatti, è risultato positivo alla cocaina dalle analisi a cui è stato sottoposto dopo lo schianto contro il guardrail e le cure in ospedale. L’incidente è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, quando Don Daniel rientrava da una cena ed ha improvvisamente perso il controllo dell’auto. La polizia stradale, intervenuta sul luogo dell’incidente, in località Santa Brigida, nel territorio comunale di Pratola Peligna, lo ha denunciato per guida in stato di alterazione ed ha provveduto al ritiro della patente.

“Vivo di carità. – riferisce il sacerdote al quotidiano Il Centro – Attualmente vivo il mio ministero gratuitamente perché, senza alcuna informazione in merito, il Vescovo da dicembre mi ha tolto dall’Istituto di sostentamento del clero, che assicura per noi una piccola pensione e un rimborso mensile. Negli ultimi tempi – aggiunge – mi sono dedicato al sociale ed ho cercato di recuperare molte pecorelle smarrite, gente di strada e persone con molti problemi. Gente fragile. La tossicodipendenza è un tema che ho molto a cuore, proprio perché coinvolge tanti giovani non compresi. Una Diocesi non può essermi vicina senza conoscere la mia storia. L’unica realtà che mi ha dato ascolto e affetto è quella di Rivisondoli”.
Nessun commento sulla vicenda, invece, da parte del Vescovo Michele Fusco: tuttavia, nelle prossime ore, è previsto un incontro con il sacerdote per esaminare la vicenda. Intanto l’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi Sulmona-Valva riporta in una nota: “Il Vescovo e i sacerdoti della Diocesi, dispiaciuti per l’incidente accaduto a Don Daniel, gli sono vicini, lo accompagnano con la preghiera in questo momento particolare, esprimono vicinanza alla comunità parrocchiale e seguono con attenzione la situazione”.
view post Posted: 13/3/2024, 11:46 Rivisondoli. Don Cardenas, sotto cocaina, si schianta sulle barriere di protezione - Attualità
Don Cardenas in passato accusato di essersi impossessato dei soldi delle offerte




https://abruzzolive.it/giallo-sul-prete-po...arso-nel-nulla/

Giallo sul prete positivo alla cocaina dopo lo schianto: sarebbe scomparso nel nulla
Il sacerdote risulterebbe irreperibile. La Diocesi: "siamo vicini a don Daniel, seguiamo la situazione"
Alessandra Ciciotti di Alessandra Ciciotti 13 Marzo 2024

Rivisondoli. Si schianta in auto e risulta positivo al test per la cocaina, giallo sul prete di Rivisondoli che ora è sparito. I fatti risalgono a qualche sera fa, la sera del 10 marzo, per la precisione, quando il sacerdote andò a sbattere contro un guard rail sulla statale 17 nei pressi del paese, portato in ospedale a Sulmona per i controlli, risultò positivo alla cocaina.

Prete guida sotto effetto di cocaina e si schianta contro un guard rail: denunciato

Non si hanno più notizie di don Daniel Arturo Cardenas, il sacerdote di Rivisondoli nelle ultime ore si sarebbe reso irreperibile, in attesa di capire quali saranno i provvedimenti che arriveranno nei suoi confronti.

La Toyota guidata dal prete, di origini colombiane, nell’incidente ha riportato gravissimi. Il religioso è invece risultato positivo al test sull’assunzione di cocaina: le forze dell’ordine gli hanno ritirato la patente ed è scattata la denuncia per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Adesso il sacerdote sarebbe “sparito” nel nulla: l’uomo avrebbe lasciato come domicilio una casella dell’ufficio postale di Pescocostanzo, un paese confinante con Rivisondoli, dove Cardenas era stato parroco e rettore della basilica di Santa Maria del Colle, prima di essere trasferito. Nell’ottobre del 2022 lo stesso parroco era rimasto coinvolto in un altro incidente stradale: in quel caso abbandonò l’auto distrutta sul luogo dell’incidente, giustificando il comportamento con l’impellenza di andare a celebrare messa. Il sacerdote era stato anche accusato di aver sottratto alcune somme di denaro dalle offerte, ma su questa vicenda non esistono denunce presentate alle forze dell’ordine.

Nel frattempo, il vescovo della diocesi Sulmona Valva, Michele Fusco, ha indetto una riunione del collegio dei consultori per decidere quali provvedimenti prendere. “Siamo dispiaciuti per l’incidente e siamo vicini a don Daniel Arturo Cardenas”, si legge in una nota dell’ufficio comunicazioni sociali della diocesi. “Lo accompagniamo con la preghiera in questo momento particolare ed esprimiamo la nostra vicinanza alla comunità parrocchiale e seguono con attenzione la situazione”.

Edited by pincopallino1 - 14/3/2024, 12:50
view post Posted: 13/3/2024, 07:31 Peculato e riciclaggio. Chiuse le indagini sul vescovo di Ozieri e il fratello del card. Becciu - Attualità
www.ilmessaggero.it/vaticano/fondi...v6NM&refresh_ce

Fondi dell'8 per mille, indagati il fratello del cardinale Becciu e il vescovo di Ozieri per riciclaggio e peculato
Secondo l'accusa gli indagati avrebbero fatto confluire fondi dell' 8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes

Fondi dell'8 per mille, indagati il fratello del cardinale Becciu e il vescovo di Ozieri per riciclaggio e peculato

Martedì 12 Marzo 2024, 21:32 - Ultimo aggiornamento: 22:31
La Procura di Sassari ha chiuso le indagini dell'inchiesta per riciclaggio e peculato: indagati Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, come responsabile della cooperativa sociale Spes, il vescovo di Ozieri Corrado Melis, e altre sette persone. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero fatto confluire fondi dell' 8 per mille destinati alla Diocesi di Ozieri nei conti correnti della cooperativa Spes. Gli atti della Procura parlano di una somma complessiva pari a oltre 2 milioni di euro arrivati nella disponibilità della Spes nell'arco temporale compreso fra il gennaio 2013 e il febbraio 2023.


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www.iltempo.it/attualita/2020/09/2...cesco-24655313/

Angelo Becciu, l'Espresso svela la verità sullo scandalo: dietro le dimissioni del cardinale soldi a una coop guidata da suo fratello

25 settembre 2020a a a
Avrebbe dirottato denaro delle elemosine verso fondi speculativi e favori alla famiglia. L'Espresso in edicola oggi, venerdì 25 settembre, svela in esclusiva la verità sulle dimissioni del cardinale Angelo Becciu ordinate da Papa Francesco. Dopo l'inchiesta sul caso dei fondi dell'Obolo di San Pietro usati per l'acquisto di un palazzo di lusso a Londra per 160 milioni esplode la bomba sul cardinale che avrebbe dirottato denaro delle elemosine verso fondi speculativi e favori alla famiglia.

Becciu, 72 anni e sardo di Pattada, dal 29 giugno era stato “promosso” con la porpora Prefetto per la Congregazione della Causa dei Santi. Nel corso del suo mandato aveva affidato - come ricostruisce L'Espresso - l’intera cassa vaticana al finanziere Enrico Crasso, ex Credit Suisse: ma la gestione aveva anche un risvolto familiare. "Secondo le carte che abbiamo visionato - si legge - il Sostituto della Segreteria di Stato avrebbe chiesto e ottenuto per ben due volte dalla Conferenza Episcopale Italiane e una volta dall’Obolo di San Pietro un finanziamento a fondo perduto in favore della cooperativa “Spes”, braccio operativo della Caritas di Ozieri, provincia di Sassari, di cui titolare e rappresentante legale è il fratello Tonino".

Nella carte dello scandalo dunque la verità sui soldi dei poveri che finivano al fratello e offshore e il perché delle dimissione ordinate dal Pontefice che adesso vuole chiarezza e punizioni per i responsabili. "L’utilizzo che è stato fatto dell’Obolo di San Pietro, un collettore di offerte e donazioni per le azioni sociali della Chiesa nei confronti dei poveri, è forse il simbolo di quanto il mandato apostolico sia stato tradito per una speculazione immobiliare e finanziaria; una speculazione che non rappresenta un caso episodico ma - come L’Espresso ricostruisce in esclusiva - un vero e proprio metodo che ha contraddistinto la Segreteria di Stato sotto la direzione del cardinale Angelo Becciu. Un modus operandi che non è mai piaciuto a papa Francesco il quale - mentre speculatori, broker e promotori finanziari giocavano con la cassa della Segreteria di Stato e dell’Obolo di San Pietro - tesseva infatti una rete di nuove norme e di sorveglianza per le finanze vaticane".
view post Posted: 12/3/2024, 16:18 Rivisondoli. Don Cardenas, sotto cocaina, si schianta sulle barriere di protezione - Attualità
www.ilgerme.it/prete-positivo-alla...-provvedimenti/

Prete positivo alla cocaina, Fusco riunisce il collegio dei consultori per prendere provvedimenti
12 MARZO 2024

Toccherà al collegio dei consultori decidere il provvedimento da prendere, a livello di diritto canonico, riguardo al prete risultato positivo alla cocaina la scorsa domenica, dopo essersi schiantato con la propria automobile. Lo ha comunicato il vescovo, Michele Fusco, che presto incontrerà il presbitero per poi confrontarsi con l’organismo diocesano. Il collegio, composto dai 6 ai 12 sacerdoti del Consiglio presbiteriale, coadiuverà Fusco sulle misure da adottare nei confronti del prete di origine colombiana, don Daniel Arturo Cardenas, presbitero in una comunità dell’Alto Sangro.

L’unico commento rilasciato dal Vescovo e dai Sacerdoti della Diocesi Sulmona-Valva, è di profondo dispiacere e vicinanza. La Diocesi, dice di essergli “vicina, accompagnandolo con la preghiera in questo momento particolare, esprimendo vicinanza alla Comunità parrocchiale e seguendo con attenzione la situazione”.

I fatti risalgono alla notte di domenica, quando il curato, tornando da una cena svoltasi a Pratola Peligna, si è schiantato con la propria autovettura, contro il guardrail della Strada Statale 17, a Sulmona. Eccetto qualche punto di sutura alla testa, don Daniel è uscito illeso dalla vettura sulla quale era alla guida. Poi le analisi tossicologiche, che hanno accertato la positività del prete alla cocaina il prete è poi risultato positivo al test della cocaina. Valori superiori a mille e uno stato di evidente alterazione. Sulla vicenda indaga la polizia stradale, che ha sporto denuncia e ritirato la patente al prete.

Già alcuni anni fa, don Daniel fu protagonista di un incidente in Alto Sangro. In quell’occasione, il curato abbandonò la propria vettura, incidentata, lungo la strada. La giustificazione adottata fu quella dell’impellenza di celebrare la messa.

Le strade del Signore sono infinite, ma bisogna comunque guidare con prudenza.

Edited by pincopallino1 - 14/3/2024, 12:52
view post Posted: 11/3/2024, 15:10 Canada. Il card Lacroix accusato di pedofilia, dopo il collega Ouellet - La stanza del peccato
https://globalnews.ca/news/10334314/pope-f...-j9nUMr-VaUvs1A

Papa Francesco nomina un giudice in pensione per indagare sul cardinale del Quebec accusato di sesso
Pubblicato il 4 marzo 2024

Il Cardinale Gerald Lacroix, Arcivescovo di Quebec, lascia dopo aver pronunciato un discorso durante la Messa di ringraziamento per la canonizzazione di due santi canadesi, San Francesco de Laval e Santa Maria dell'Incarnazione, celebrata da Papa Francesco, nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, domenica 12 ottobre 2014. Papa Francesco ha nominato un giudice in pensione della Corte Superiore del Quebec per indagare sulle accuse di contatto sessuale contro un alto dirigente della Chiesa cattolica romana della provincia.

Il Cardinale Gerald Lacroix, Arcivescovo di Quebec, lascia dopo aver pronunciato un discorso durante la Messa di ringraziamento per la canonizzazione di due santi canadesi, San Francesco de Laval e Santa Maria dell'Incarnazione, celebrata da Papa Francesco, nella Basilica di San Pietro, in Vaticano, domenica 12 ottobre 2014. Papa Francesco ha nominato un giudice in pensione della Corte Superiore del Quebec per indagare sulle accuse di contatto sessuale contro un alto dirigente della Chiesa cattolica romana della provincia.

Andrew Medichini.

Papa Francesco ha nominato un giudice in pensione della Corte Superiore del Quebec per indagare sulle accuse di contatti sessuali contro un alto dirigente della Chiesa cattolica romana della provincia.

In una lettera di mandato dell’8 febbraio, Francesco ha chiesto ad André Denis di condurre un’indagine su “fatti, circostanze e imputabilità” delle accuse contro il cardinale Gérald Lacroix.

Le accuse contro Lacroix sono emerse a gennaio, quando è stato nominato autore di un'azione legale collettiva per presunta violenza sessuale da parte del clero e del personale che erano sotto la supervisione dell'arcidiocesi di Quebec City.

L’arcivescovo di Quebec City, 66 anni, ha negato le accuse, che riguardavano il contatto sessuale con un adolescente negli anni ’80, e ha descritto l’accusa come “infondata”.

Denis dice che sta raccogliendo tutte le informazioni possibili sui presunti fatti e intende presentare al Papa un rapporto dettagliato al più presto.

L’azione collettiva è stata autorizzata dalla Corte Superiore del Quebec nel 2022 e copre chiunque abbia subito violenze sessuali da parte del clero o del personale laico della diocesi, a partire dal 1940.
view post Posted: 11/3/2024, 13:24 Abusi su minore. Don Rugolo condannato a soli 4 anni e 6 mesi. Diocesi condannato al risarcimento - La stanza del peccato
https://www.ferraratoday.it/cronaca/avvoca...-hard-disk.html

11 marzo 2024
Caso don Rugolo, la parte civile: "Porteremo in aule le immagini pedopornografiche"
L'avvocatessa Eleanna Parasiliti Molica commenta la condanna: "Sbagliato minimizzare"

Vietato minimizzare i fatti. E’ questo, in sintesi, la posizione di Eleanna Parasiliti Molica, legale della parte civile nel processo di don Giuseppe Rugolo (condannato a 4 anni e mezzo). Secondo l’avvocatessa, infatti, “si omette di raccontare che, con riferimento ai fatti del 2013, il reato risulta tentato solo grazie al fatto che la vittima è riuscita a sottrarsi all’aggressione sessuale. Ciò significa che a dire del tribunale (di Enna, ndr), i fatti che vanno dal 2009 al 2012 sarebbero avvenuti ma si sarebbero estinti per prescrizione a causa del decorso del tempo. Se il Tribunale avesse ritenuto che i fatti non fossero accaduti, avrebbe prosciolto l’imputato nel merito”.

La replica di Parasiliti Molica prosegue al legale dello stesso prete, asserendo anche che “la reale pericolosità delle condotte ascritte al sacerdote, riconosciuta dalla sentenza, si evince dalla decisione del tribunale di dichiarare l’interdizione in perpetuo da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori”.

Quindi, lo stesso legale torna sull’importanza della condanna della Diocesi nella qualità di responsabile civile. A fronte di tutto ciò, lo studio legale intende proseguire nel percorso della ricerca di verità. “Intendiamo portare a conoscenza alla autorità giudiziarie competente il contenuto dell’hard disk, elaborato dalla Polizia Giudiziaria dopo il sequestro dei supporti informatici di Rugolo – conclude Parasiliti Molica, perché venga accertata la presenza di immagini pedopornografiche, alcune delle quali già prodotte in aula. Tutto ciò per maggiori approfondimenti circa contenuti che, prima face, potrebbero appartenere alla categoria del materiale pedopornografico”.
view post Posted: 10/3/2024, 09:42 Suora stuprata dal prete: "Trasferito a fare il missionario in Belgio; la Chiesa mi ha abbandonato" - La stanza del peccato
suora-prete

www.repubblica.it/cronaca/2024/03/...fo700USc9wrt5mY

“Io, suora violentata, quando ho denunciato hanno chiuso gli occhi. La Chiesa si scuota”
di Iacopo Scaramuzzi

Il racconto di suor Giusi, nome di fantasia. Ha 12 anni quando entra in convento tra privazioni e castighi. Nel 1998 il primo stupro in Congo: “Oggi è parroco in Belgio”. Poi gli altri abusi, l’ultimo da un rettore di un’università cattolica. “Mi dissero: sappiamo, sappiamo”

10 MARZO 2024
La madre lo temeva, che quella figlia buona e carina sarebbe stata assaltata da qualche prete. Ma per una famiglia della provincia italiana, entrambi i genitori costretti a lavorare lontani da casa, entrare in convento era una soluzione ragionevole. Solo dopo decenni di angherie e abusi suor Giusi — il nome è di fantasia — è riuscita a ribellarsi.

https://www.instagram.com/larepubblica/p/C...olovou%2F&hl=ja
Il racconto di suor Giusi, nome di fantasia. Ha 12 anni quando entra in convento tra privazioni e castighi. : sappiamo, sappiamo".

Fin dall'inizio Giusi vuole andare in missione in Africa, dovrà aspettare 25 anni per realizzare il sogno. 12 anni da caposala, e nel 1988 infine riesce a partire per il Congo, dove rimane tre anni. E qui avviene la prima violenza

. foreste e villaggi per andare a recuperarli. Pernotta in una casa del suo ordine religioso dove vive un gruppo di preti e seminaristi. Morale, il dolore di tutto", racconta oggi con voce asciutta, "e poi ero terrorizzata di essere rimasta incinta". "Oggi è parroco in Belgio".

L'intervista completa su Repubblica

Edited by pincopallino1 - 10/3/2024, 21:14
view post Posted: 9/3/2024, 19:47 Abusi su ragazzini. Condannato a 9 anni Mirko Campoli, insegnante di religione - La stanza del peccato
https://www.fanpage.it/roma/abusa-per-4-an...nnato-a-9-anni/

7 Marzo 2024

Abusa per 4 anni di due ragazzini, ex dirigente dell’Azione Cattolica condannato a 9 anni
Ex dirigente dell’Azione Cattolica, prof di religione e vicepreside. Per lui, accusato di violenza sessuale su minori, erano stati chiesti 10 anni di carcere. Ma la Procura di Tivoli non esclude un secondo processo.
A cura di Beatrice Tominic

È stato condannato a 9 anni di carcere per violenza sessuale Mirko Campoli, ex dirigente dell'Azione Cattolica, insegnante di religione e vicepreside a Tivoli. Per circa quattro anni l'uomo ha abusato di un ragazzino che gli era stato affidato. Ma non è l'unico ad aver subito le violenze di Campoli: per una seconda violenza, avvenuta durante un camposcuola, ha provato a difendersi in aula: "In quel periodo soffrivo di depressione".
Gli abusi sui minorenni

Oggi, come riporta la Repubblica, è stato condannato dalla giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Tivoli, Emanuela Francini a nove anni, uno meno rispetto a quanto richiesto. Nel frattempo, però, la Procura di Tivoli ha chiuso una seconda indagine a suo carico e presto chiederà un secondo processo. Secondo gli inquirenti avrebbe abusato anche del fratellino di una delle prime due vittime e di due minorenni, uno di 12 e l'altro di 10 anni in una casa famiglia a Roma, in zona Boccea, che accoglie "vittime di fenomeni di maltrattamento, abuso e abbandono". I due sarebbero stati violentati mentre si trovavano in dormiveglia.
Le indagini sui primi due casi di violenza

Le indagini sono scattate dopo che i due ragazzini si sono confidati con le fidanzate anni dopo aver subito gli abusi. È così che sono stati spronati a denunciare, anche con l'aiuto della Garante per l’infanzia e l’adolescenza nel Lazio, Monica Sansoni, che si è costituita parte civile nel processo.

All'epoca i due aveva 12 e 16 anni. Sul primo ragazzo gli abusi sarebbero andati avanti per quattro anni, fino a quando non è scoppiato il covid ed è stato disposto il lockdown. I genitori del piccolo lo avevano affidato a Campoli, fidandosi di lui che, invece, avrebbe abusato del dodicenne a Tivoli, Guidonia e in altri centri italiani, anche durante una gita a Gardaland, "almeno una volta al mese", per un totale di una cinquantina di episodi. Il sedicenne, invece, sarebbe stato abusato durante un viaggio d'istruzione a Loreto, in provincia di Ancona, a cui Campoli aveva partecipato come professore e vicepreside.
view post Posted: 9/3/2024, 18:33 La bella vita di mons. Scarano e dell'amante don Noli:"sera indimenticabile, un animale è diventato" - Attualità
https://cronachesalerno.it/2024/03/09/lult...i-mons-scarano/

L’ultima parola all’innocenza di Mons. Scarano
9 Marzo 2024

Monsignor Scarano ricoverato al Pertini di Roma


di Salvatore Memoli
Si avvia verso la conclusione un processo reso vischioso e macchinoso da un’inchiesta che è stata senza respiro, condotta con mordente dalla Procura salernitana contro il sacerdote Nunzio Scarano, accusato di usura e riciclaggio. Ho sempre pensato che la posizione dell’imputato Scarano in quanto presbitero in servizio in un ufficio importante del Vaticano ( APSA) abbia reso tutto più difficile, stimolando la catena istruttoria a scavare nelle pieghe di tutto e tutti, per estrapolarne qualsiasi informazione meritevole di essere valutata ai fini dell’indagine. Peccato che ogni notizia che riguardava l’indagato sia stranamente arrivata ad una stampa famelica di fatti ingiuriosi, quelli da prima pagina e dal taglio scandalistico di caso dell’anno! Mons. Scarano ha subito il ludibrio, è stato sottoposto agli arresti ed al carcere, ogni sua più intima notizia è passata di bocca in bocca, lasciando a detrattori e gente senza scrupolo di fare di lui un condannato anzi tempo. Si contano diverse centinaia di articoli dal taglio scandalistico con foto di circostanza inappropriate ed atte a suscitare il suo disprezzo, un giudizio frettoloso ed immeritato, quanto irriguardoso della realtà e della verità. Le inchieste a suo carico sono state accompagnate da un duro regime carcerario e da restrizione della libertà intra moenia, seguito da decine di agenti di polizia che hanno sottoposto il monsignore a stressanti controlli nell’arco del giorno, inclusa la notte. Inoltre, come più volte riferito, la sua vita è stata monitorata al millesimo, senza respiro, facendo uso di attrezzature a laser che procuravano malessere soprattutto al confratello don Luigi Noli coimputato, poi assolto nel primo grado di giudizio. Di questa estensione di imputazione a persone a lui vicine e familiari, mons Scarano ha subito il dolore più vivo ed insopportabile. Oltre al dispiacere di vedere la sua vita religiosa stravolta, trascinata nelle insopportabili trappole di imputazioni infamanti. Le accuse in particolare lo accusavano tra l’altro di riciclaggio di danaro. Per l’usura don Luigi ed altri imputati sono stati assolti con piena formula, anche se, la chiesa continua a tenere don Luigi, ora malato, sub iudice, negandogli la giusta riabilitazione ecclesiale che, in fondo, resta la motivazione profonda della sua vita e della sua vocazione sacerdotale. Tutte queste cose pesano, insieme alle imputazioni di riciclaggio, al declino di una vita trascorsa nell’impegno solidale e al servizio alla Chiesa , al voltafaccia di confratelli e superiori, alla perdita di amici scopertisi puritani e giustizieri, dopo aver ricevuto tangibilmente tanto bene. Conosco il processo Scarano nei suoi dettagli, nei suoi risvolti e nelle sue verità recondite, conosco gli impegni dell’amico sacerdote, fin dai primi giorni del suo ministero. Molti non gli perdonano che ha potuto gestire ingenti somme destinate alla beneficenza, altri non hanno capito, accettato e, forse equivocato, il suo stile di vita piuttosto distinto, come di chi vive nel benessere, amante dell’effimero e della vanità. Per giudicare Nunzio bisogna conoscerlo, frequentarlo, condividere i suoi impegni, le innumerevoli catene di solidarietà, la sua preghiera, quasi mistica, orientata all’Assoluto e guidata da energie sane, totalizzanti e consacrate al bene. Insomma bisogna andare oltre le apparenze, superare il superficiale, l’apparente ed entrare nella sua vita per Dio e per il prossimo. Tutto in una visione di carità vissuta, gestita fino all’osso, con quello che le sue benestanti conoscenze gli hanno sempre affidato, caricandolo di impegni solidali. La ricchezza non è stata mai un peccato, il peccato è l’uso errato dei beni! Ma tant’è c’è ancora chi confonde povertà e pezzenteria!
A Scarano venivano dati tanti soldi, ma tanto, tanto egli donava a chi aveva bisogno. Non si contano le cose realizzate ed il bene fatto.
Il Comune di Salerno, grazie a Mons. Scarano ed ai suoi amici armatori D’Amico, ha ricevuto per la Casa di Riposo, per gli anziani di Salerno, lasciti per qualche milione di euro. Parlano le delibere comunali e i resoconti giurati! Anche per questo il prelato è stato messo in discussione! Ma senza quell’aiuto la Casa di Riposo sarebbe meno bella, moderna, efficiente ed accogliente! Hanno detto che erano fondi provenienti da illecite provviste. Mi domando come mai, dopo che Scarano è stato messo in carcere e privato dei suoi beni, i D’Amico hanno continuato a donare ingenti somme, richieste direttamente dai responsabili, alla Casa di Riposo? Quei soldi se erano sporchi prima, non lo erano anche dopo?
Mons. Scarano ha sperimentato l’abbandono e l’infamia, quella più grave di una Chiesa che talvolta segue la doppia morale. Anche le posizioni del Papa verso la Curia romana hanno ricordato un giustizialismo giacobino. È scomparsa tutta la profonda saggezza cristiana verso il prossimo, qualunque cosa abbia fatta, se accertata e non presunta. Questo indice non aiuta la sua vita e la soluzione del suo caso. Sul filo rosso che attraversa la sua vita ha trovato tutti i risvolti negativi di mondi che gli appartengono e che sono abituati a voltare le spalle o abbandonare una persona dopo averla usata bene. Ma quello in cui lui crede e quello che ha fatto, forse con qualche ingenuità, porta la cifra di un Dio che libera e che guarda agli ultimi, anche nel fango della storia quotidiana e da lì li destina a sorprendenti cose, tutti…anche carcerieri, giudici, chi lo ha condannato senza sapere e chi lo ha vilipeso senza averne diritto!
Su questa vicenda giudiziaria e di vita, sarà la risurrezione l’ultima parola ed il mio augurio è che venga riconosciuta l’innocenza di un uomo e di un prete che ha tanto sofferto ma che potrà donare ancora molto a tutti.
view post Posted: 9/3/2024, 16:03 Protesse preti pedofili. Rimosso il vescovo di Łowicz. - La stanza del peccato
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www.ilfattoquotidiano.it/2024/03/0...erdoti/7473883/

Vescovo polacco rimosso dal Papa dopo un’indagine: “Copriva abusi su minori commessi da sacerdoti”
di F. Q. | 9 MARZO 2024
Monsignor Andrzej Franciszek Dziuba è stato rimosso dal Papa dal governo pastorale della diocesi di Lowicz in Polonia per la copertura di abusi sessuali su minori. “Sono state riscontrate difficoltà nel governo pastorale e in particolare sue omissioni nel trattare casi di abusi su minori commessi da sacerdoti, come è emerso da una indagine condotta dalla Santa sede, a norma del Motu proprio Vos estis lux mundi“, si legge in una nota della nunziatura di Varsavia.


Come nota Aci Stampa, il vescovo ha da poco compiuto 73 anni, quindi la rinuncia non può essere stata presentata per ragioni di età, contrariamente a quanto scrivono alcuni giornali di settore: il diritto canonico prevede la presentazione della rinuncia al compimento dei 75 anni.

“Vescovo di Łowicz dal 2004, consacrato dal Cardinale Jozef Glemp, Monsignor Dziuba era finito nell’occhio del ciclone per la gestione degli abusi sui minori nella sua diocesi – sottolinea ancora Aci Stampa – Nel 2020 la Santa Sede, sulla base del Motu proprio Vos estis lux mundi aveva autorizzato l’Arcivescovo Metropolita di Łódź – il futuro Cardinale Rys – a condurre una visita apostolica nella diocesi di Łowicz”.
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