Laici Libertari Anticlericali Forum

Posts written by GalileoGalilei

view post Posted: 16/1/2024, 18:18 "Stuprato per 9 anni". Don Cunsolo a processo. - La stanza del peccato
https://www.sicilianews.it/violenza-sessua...ima-denunciate/

Violenza sessuale su minori, sacerdote davanti al Gup. La vittima: “Denunciate”
Le indagini sono partite dalla denuncia presentata alla Squadra mobile di un giovane oggi ventenne

Il gup di Siracusa Andrea Migneco si è riservato sulla richiesta di incidente probatorio nell’ambito del procedimento per violenza sessuale su minori a carico dell’ex cappellano militare Salvatore Cunsolo, 67 anni. Oggi, in apertura di udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura, è stato disposto il rinvio tecnico. La richiesta di incidente probatorio è stata avanzata dal Pm Stefano Priolo.

Il religioso la scorsa estate è stato sospeso dallo stato clericale dal vescovo di Piana degli Albanesi, diocesi alla quale appartiene l’ex cappellano militare. Le indagini sono partite dalla denuncia presentata alla Squadra mobile di Siracusa, di un giovane di Francofonte, oggi ventenne. Il giovane ha denunciato di avere subito le attenzioni sessuali di Cunsolo da quando aveva 9 anni fino a circa 2 anni fa. Il giovane aveva denunciato i fatti al vescovo di Siracusa, Francesco Lo Manto, che aveva immediatamente avviato il processo canonico e personalmente aveva accompagnato il ragazzo a denunciare i fatti. All’epoca dei fatti Cunsolo era sacerdote della chiesa Madre di Francofonte.

La vittima ha deciso di rendere nota la vicenda con un post sul suo profilo Facebook, nel quale ha sottolineato che il 16 gennaio è il giorno dell’udienza preliminare a carico di “don Salvatore Cunsolo – ha scritto – il cappellano che per anni ha abusato di me. La prima volta avevo solo 9 anni successe nella sua abitazione. Oggi sono un giovane di 23 anni che ha deciso di metterci la faccia per provare a tenere a bada gli incubi che questo uomo ha causato al mio equilibrio esistenziale. Comunque vada io ho il cuore sereno, sereno di avere fatto la cosa giusta per proteggere anche i tanti che in questa come in altre storie come la mia hanno taciuto ed a cui dico di denunciare. Non abbiate paura”.

L’udienza preliminare proseguirà il 30 gennaio.

16 Gennaio 2024
view post Posted: 9/1/2024, 10:09 Prete ucciso. Condanna bis in appello a don Piccoli a 21 anni e 6 mesi - Attualità
https://www.ilcapoluogo.it/2024/01/09/don-...esso-a-venezia/
Martedi, 9 Gennaio 2024

Don Paolo Piccoli, ricomincia il processo a Venezia
A febbraio a Venezia la prima udienza del processo a carico di don Paolo Piccoli. A marzo la Cassazione aveva annullato la condanna a 21 anni e mezzo per l'omicidio di un altro sacerdote.

Si terrà il 21 febbraio, presso la Corte d’Appello d’Assise di Venezia, la prima udienza del processo a carico di don Paolo Piccoli, il sacerdote veneto incardinato nell’Aquilano, la cui condanna a 21 anni e mezzo per omicidio, pronunciata dalla Corte d’Appello d’Assise di Trieste, era stata annullata dalla Suprema Corte di Cassazione il 17 marzo scorso.
La sentenza di Trieste aveva confermato la condanna già inflitta a don Piccoli in primo grado a dicembre 2019. Per la Suprema Corte di Cassazione invece il processo adesso è tutto da rifare. A difendere il sacerdote anche a Venezia ci sarà l’avvocato Vincenzo Calderoni, del foro dell’Aquila.


Don Paolo Piccoli, canonico militare e cappellano sulle navi da crociera, è molto noto in città dove aveva prestato servizio nelle parrocchie di Rocca di Cambio e Pizzoli. Era stato condannato per l’omicidio di don Giuseppe Rocco, monsignore triestino all’epoca 92enne, il cui corpo fu rinvenuto il 25 aprile 2014 all’interno della Casa del Clero di Trieste dove entrambi i presuli abitavano.

L’avvocato Calderoni, dopo la condanna in secondo grado, aveva proposto il ricorso – pienamente accolto dalla Suprema Corte di Cassazione – riguardante alcuni aspetti del processo ed in particolare, chiedeva di applicare un principio di diritto in riferimento alla ‘prova tecnica’ in conformità con alcune pronunce della Cedu (Corte Europea dei diritti dell’uomo). “La ragione per cui il processo è da rifare sta nel fatto che è stato violato il diritto alla difesa dell’imputato, ed in particolare il diritto cosiddetto delle ‘armi pari’, il quale vuole che nella prova tecnica siano sempre ascoltati i consulenti della difesa. Quest’ultimo principio contrastava con un principio in auge presso la Suprema Corte fino allo scorso anno quando è stato invece recepito il principio citato”, spiegato l’avvocato Vincenzo Calderoni, sentito dal Capoluogo.

Nel nuovo processo quindi bisognerà accertare se don Rocco è stato davvero ucciso o se invece deceduto per cause naturali o se la rottura dell’osso ioide che ha portato don Piccoli sotto processo, potrebbe essere avvenuta durante le operazioni autoptiche. Non si può escludere inoltre che sia avvenuta in occasione dello spostamento del cadavere da parte dell’impresa di pompe funebri, oppure – contestualmente all’autopsia – durante le operazioni di estrazione del blocco laringo-faringeo. “Prima dell’autopsia – chiarisce il legale – non era stata fatta una tac per fotografare la situazione. Così la difesa – che a Trieste era rappresentata dagli avvocati Vincenzo Calderoni e Stefano Cesco del foro di Pordenone ndr – non aveva potuto far valere le conclusioni dei propri consulenti tecnici che divergevano da quelle dell’accusa su aspetti che la stessa Cassazione ha ritenuto di fondamentale importanza. Per la Suprema Corte ancor prima di procedere all’individuazione dell’autore del delitto, del movente, dell’origine delle macchie ematiche rinvenute sul letto, risulta ineludibile (come si legge anche nella sentenza) ricostruire le cause della morte dell’anziano“.

Don Paolo Piccoli: “la vita è sacra, non ho ammazzato nessuno”

All’inizio, dopo il ritrovamento del corpo senza vita di don Rocco, si pensò a una morte naturale, data anche l’età avanzata della vittima; l’accusa di omicidio arrivò diverse settimane dopo, a seguito di autopsia. A fare il ritrovamento, l’assistente di don Rocco, Eleonora Laura Di Bitonto che tentò di rianimare l’anziano, come registrato anche dalla telefonata fatta al 118. Sempre la perpetua, sia prima che durante le fasi del processo, fu l’unica grande accusatrice di Don Piccoli, unica destinataria, tra l’altro, della cospicua eredità di don Rocco che – stando a quanto riferito dalla stessa – avrebbe poi diviso con i nipoti del monsignore.

A don Piccoli venne contestato di aver ucciso don Rocco per impossessarsi di alcuni monili che il sacerdote aveva nella stanza e soprattutto della collanina che l’anziano prelato indossava sempre; una tesi più volte smentita dalla difesa durante tutte le fasi di dibattimento. La collanina – come accertato di nessun valore commerciale – di fatto non è mai stata trovata, nonostante le diverse perquisizioni nella stanza dell’imputato che alloggiava come don Rocco all’interno della Casa del Clero, “se non al collo della perpetua“, come ribadito più volte dalla difesa. Don Paolo Piccoli, si è sempre dichiarato innocente: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore. Lui ha scelto per me, questa è la mia croce, la porterò è continuerò il mio cammino di purificazione”, aveva detto il monsignore nell’intervista rilasciata al Capoluogo.it, all’indomani della pesante sentenza di primo grado. Il caso di don Piccoli ha suscitato un notevole clamore mediatico, il processo a Trieste è stato seguito e mandato in onda dalla trasmissione “Un giorno in pretura” e se ne è occupata anche la trasmissione condotta da Federica Sciarelli, “Chi l’ha Visto”.
view post Posted: 9/1/2024, 09:08 Vietati aragoste, polpi, vongole e maiali; saziatevi di grilli e cavallette: parola di Dio - Mens sana in corpore sano
https://www.italykosherunion.it/it/aliment...on%20codificati.

Alimentazione ebraica e zoonosi
Come difendersi meglio dalle malattie cha passano dagli animali all’uomo


Luciano Bassani
Nella Torah sono riportate regole di comportamento fondamentali, non solo per l’osservanza religiosa ma anche per la salute. Fra queste, sicuramente le disposizioni alimentari costituiscono un caposaldo. Per cibi “kasher” si intendono quelli idonei all’alimentazione di ogni ebreo. Nel Levitico, in particolare, sono sanciti i criteri di separazione tra gli animali permessi e quelli di cui non ci si può cibare. L’ebraismo, per esempio, vieta di cibarsi di animali come pipistrelli, rane, lumache o il maiale. Parimenti, proibisce di consumare carogne, animali uccisi tramite cacciagione e non macellati o trattati con metodi non codificati.

È tassativamente vietato
per ogni essere umano, secondo i sette precetti noachidi (ossia di Noè, vale a dire la normativa che l’ebraismo ritiene vigente per qualsiasi persona, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, che garantisce, in ragione della sua osservanza, una vita etica degna e la salvezza ultraterrena), bere il sangue, cibarsi delle membra di un animale ancora vivente, nutrirsi di carne di bestie malate o con difetti fisici e organici definiti “taref” (non idonei), far soffrire inutilmente gli animali (es. la corrida). Inoltre, è chiaramente fatto divieto agli ebrei di mischiare carne e latte, che non vanno mai mangiati assieme: “non cuocerai il capretto nel latte di sua madre”.

Nel Levitico sono descritti gli animali che possono essere consumati dagli ebrei e quelli vietati. Sono permessi i ruminanti con unghia fessa (ovini, caprini, bovini e cervidi), mentre tutti gli altri sono proibiti, come, ad esempio, il coniglio, il cavallo, il cane, il gatto e naturalmente i vari tipi di suini (cinghiali, maiali, etc), che, pur avendo l’unghia fessa, non sono ruminanti. Gli animali acquatici debbono possedere simultaneamente pinne e squame. Gli altri sono invece vietati: tra questi ultimi troviamo l’anguilla, i crostacei e i molluschi. Gli uccelli consentiti devono essere non rapaci e non notturni. Sono, ad esempio, proibiti i corvi, gli sparvieri, i gufi, ma anche gli struzzi e gli animali che corrono rasenti al suolo, come serpi e lucertole. Lo stesso dicasi di mammiferi notturni volanti come i pipistrelli.

Secondo una lettura etico-sensoriale, la scelta di mangiare certi animali è legata a un concetto di spiritualità che conduce alla purificazione, mentre, al contrario, il cibarsi di animali che strisciano o rotolano nell’immondizia porta all’impurità e all’immoralità. In genere gli animali permessi sono erbivori, ossia animali che non mangiano altri animali. Esiste, naturalmente, un’interpretazione igienica, la cui non osservanza ingenera malattie e impurità. Vi è poi un’interpretazione simbolica, che proibisce di ingerire rettili o rapaci per impedire l’ingresso nel corpo di una natura malvagia e violenta, in un affascinante misto di religione, salute e psicologia umana secondo cui “siamo davvero quello che mangiamo”, dato che il cibo ingerito ci influenza profondamente. Le doti e le virtù da acquistare si ottengono nutrendosi dei ruminanti (ruminare sta per rimuginare); lo zoccolo diviso rappresenta la separazione e la distinzione morale; le squame e le pinne indicano, invece, la resistenza e l’autocontrollo.

In ogni caso, la cultura alimentare ebraica delinea un confine ben preciso fra lecito e illecito, che ha un valore prima di tutto educativo. Il cibo serve a vivere e convivere, e la convivenza, con le sue norme, è alla base di una società civile degna di tale qualifica.
view post Posted: 21/12/2023, 10:16 L'estinzione dei frati minori conventuali - Attualità
https://www.ofmconv.net/unificazione-sicil...ata-concezione/

Unificazione Sicilia e Calabria: nuova Provincia italiana dell’Immacolata Concezione
mercoledì, 20 Dicembre 2023194
La storia di un sogno che continua a rinnovarsi

Si è svolta il 13 Dicembre 2023, Festa di S. Lucia, presso la Pontificia Basilica minore S. Francesco di Palermo, la proclamazione ufficiale dell’unificazione della Provincia delle Ss. Agata e Lucia in Italia (Sicilia) e della Custodia provinciale dei Ss. Daniele e Compagni martiri in Italia (Calabria) che ha assunto la nuova denominazione canonica: Provincia italiana dell’Immacolata Concezione.

Presenti all’importante celebrazione il Ministro generale Fra Carlos A. TROVARELLI, il Procuratore generale Fra Maurizio DI PAOLO, l’Assistente generale FIMP (Federazione Intermediterranea Ministri Provinciali) Fra Giovanni VOLTAN, il Ministro della Provincia italiana di S. Antonio di Padova (Italia nord) Fra Roberto BRANDINELLI, il Ministro della Provincia dei Ss. Nicola e Angelo in Italia (Puglia) Fra Daniele MAIORANO, il Delegato del Ministro della Provincia di San Paolo Apostolo in Malta Fra Allister AQUILINA, i Ministri provinciali delle Famiglie Francescane di Sicilia, il Ministro dell’Ordine Francescano Secolare di Sicilia, i frati della nascente Provincia provenienti dai Conventi della Sicilia e della Calabria, da Roma e Assisi, i postulanti del Sud Italia con l’equipe dei formatori e numerosi fedeli.
Due i momenti salienti della giornata. Il primo, un commovente momento di preghiera, iniziato con una processione in cui i frati hanno portato dei segni come la composizione floreale offerta all’Immacolata Concezione, l’immagine della Regola dell’Ordine e l’icona di S. Francesco, ai piedi della quale ciascuno ha deposto un lumino. È seguito un breve saluto ai partecipanti da parte del Ministro provinciale della nuova giurisdizione Fra Gaspare LA BARBERA, in cui ha sottolineato l’importanza dell’evento. Momento centrale, la proclamazione da parte del Procuratore generale del Decreto attuativo dell’Unificazione e del cambio della denominazione in “Provincia Italiana dell’Immacolata Concezione”. Ed è proprio ai piedi del simulacro dell’Immacolata che il Ministro generale e il Ministro provinciale, con una preghiera di affidamento, hanno consegnato la nuova Provincia alle cure della Vergine Immacolata.
Il secondo momento, la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Ministro generale. Nell’omelia si è soffermato su tre punti: l’importanza di fare memoria dei Santi titolari delle due giurisdizioni, perché testimoni che invitano noi frati conventuali a fare della nostra vita una professione di fede nell’oggi; le beatitudini come progetto di vita per la nuova Provincia (in riferimento al Vangelo del giorno), il modo in cui possiamo dare forma al Regno dei cieli, qui sulla terra; terzo punto, gli ottocento anni, anche in Sicilia, di vita francescana, fatti di gloria e di tempi difficili, sottolineando che per il Vangelo ogni tempo è un tempo favorevole per la testimonianza di fede e di fraternità. Ha concluso l’omelia ricordando ai frati di Sicilia e Calabria che “non celebriamo soltanto l’inizio di una nuova giurisdizione ma il desiderio di vivere un progetto di vita nuova luminoso di quella luce che fu la vita di Santa Lucia, autentico come fu la vita di San Daniele e dei suoi Compagni Martiri e puro come l’Immacolata.”
La scelta della nuova denominazione canonica, trova la sua ragione in un dato incontrovertibile: la forte devozione mariana, certamente insita nel carisma francescano ma significativamente presente in entrambi i territori con quelle sensibilità popolari, e non solo, tipiche del meridione Italiano.
Cosi come la presenza, nelle nostre chiese, di congregazioni laicali, confraternite, associazioni e movimenti mariani, sorti proprio per interpretare i sentimenti di amore e devozione popolari e per difendere il privilegio dell’Immacolata Concezione di Maria.
Con l’unificazione siamo consapevoli di scrivere una nuova pagina della nostra storia, senza dimenticare gli otto secoli che le due giurisdizioni hanno attraversato. La storia, infatti, rappresenta per noi l’espressione di un sogno consegnato da Francesco d’Assisi ai fratelli che nel tempo lo hanno accolto e tramandato.
La sfida del mondo odierno ci obbliga certamente a guardare la nostra realtà invitandoci ad operare scelte opportune, capaci di rispondere con una costante riformulazione di questo sogno-progetto evangelico di una fraternità possibile in Cristo.
La sua realizzazione quindi, può avvenire soltanto se siamo capaci di viverlo con una fedeltà creativa rispondendo ad una richiesta di credibilità di una fraternità che sa rinnovarsi.
Per questo il Capitolo generale ha voluto unire le due giurisdizioni, avviando così un progetto capace di fare dei nostri Conventi delle fraternità, dove i numeri vengono a riformularsi ed i confini ad estendersi.
In questo modo, accogliamo l’eredità del nostro Ordine come uomini che professano la Regola di frate Francesco e si sforzano di attraversare la storia, vivendo e incarnando quel sogno che continua a rinnovarsi.

Possa il Signore, per l’intercessione della Vergine Immacolata, benedire i passi della nuova Provincia affidata alla sua protezione, e colmarla di ogni grazia perché ciascun frate sia reso capace di seguire le orme di Cristo e del serafico padre San Francesco.

Fra Rosario TERRANOVA Segretario provinciale
view post Posted: 21/12/2023, 09:42 Svizzera: oltre 900 vittime di preti pedofili. È solo la punta dell'iceberg - La stanza del peccato
www.catt.ch/newsi/morerod-e-de-rae...-casi-di-abusi/

Morerod e De Raemy: archiviate le accuse di malgestione di casi di abusi
Il procuratore generale di Friburgo non è entrato in materia sulle accuse mosse da Nicolas Betticher, ex vicario generale della diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, nei confronti del vescovo di Losanna, Ginevra e Friburgo, Charles Morerod e altro esponenti dell’episcopato elvetico, tra cui mons. Alain de Raemy. I rimproveri erano già noti agli inquirenti e non sono stati evidenziati aspetti penalmente rilevanti.

Lo ha indicato oggi, mercoledì 19, dicembre, il ministero pubblico friburghese in un comunicato, spiegando che le accuse non sono state circostanziate o i possibili abusi sui quali ci sarebbero state malgestione di dossier sono caduti in prescrizione. Lunedì il procuratore generale ha dunque emesso un decreto di non luogo a procedere.

Lo stesso ha fatto in merito alle accuse di dissimulazione rivolte ad altri ecclesiastici, tra cui l’ex vescovo ausiliare della diocesi di Friburgo de Raemy. In questo caso i rimproveri si sono rivelati lacunosi o privi di valenza penale.

Ricordiamo che su queste denunce di Betticher é stata aperta anche un indagine dal Vaticano per la quale è stato incaricato il vescovo Bonnemain accompagnato da periti esterni.

Fonte :ats
view post Posted: 12/12/2023, 08:56 Un branco di lupi in seminario. Arazzi e spese folli per la casa del Vescovo - Attualità
www.ildispariquotidiano.it/it/un-b...s_6A-3hN0tUGtw8

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Un branco di lupi al Seminario. Arazzi e spese folli per la casa del Vescovo
Redazione Web
Mar 24, 2019

Gaetano Di Meglio |Qualche mese fa Padre Mario dovette chiedere in giro 20mila euro per completare i lavori della chiesa di S. Antonio ad Ischia Ponte. Don Emanuel a Forio è stato costretto dalle pressioni della società civile ad iniziare, alle soglie dell’estate i lavori alla chiesa del Soccorso e, nel frattempo, ci sono ancora tutte le chiese ammalorate dal Sisma che attendono di essere riconsegnate alla rispettive comunità. Una su tutte, e tra poco vedremo perchè, quella dello Scentone a Forio.
Nel frattempo, però, un corvo gola profonda della Curia di Ischia ci ha raccontato dell’unico pensiero, quasi fisso, di alcuni: i lavori al Seminario di Ischia. E sia chiaro, che ci sia quell’impalcatura rendere brutta Via Seminario e l’ingresso del centro storico, davvero, non interessa a nessuno. Ne a quelli della Chiesa, ne a quelli del comune.
Ma il dato che conta è il blocco dei finanziamenti, per due anni, ai lavori delle “altre” chiese. Da quel che raccontano i corvi, infatti, sembra che il preventivo inziale dei lavori al Seminario, di quasi 800mila euro, sia lievitato, con i SAL già liquidati, a ben oltre il milione di euro.
Tra lavori strutturali, arredi , arazzi e una mania per il controllo tra domotica in ogni stanza e un complicatissimo sistema di videosorveglianza, sembra che il nuovo seminario sia la casa definitiva per Lagnese.
La valutazione, un po’ diffusa, che gli scandali ripetuti in Diocesi, da Don Giovanni e don Nello, fino ai gemelli, passando per Gianfranco Del Neso abbiano pesato parecchio sulla reputazione vaticana di Pietro Lagnese che avrebbe visto svanire i sogni di gloria. Non quelli di una gloria celeste, avete sempre prima il purgatorio, ma quelli terreni che portano poltrone e potere di carne.
Se in tutto questo contesto, però, ci aggiungiamo anche le interferenze focolarine, quelle che da Loppiano hanno imparato a gestire la “santa” frauca delle chiese, allora è tutto più chiaro. I consiglieri focolarini di Lagnese, con la scusa e il pretesto «l’ha detto il Vescovo» hanno già fatto fare e rifare alcuni interventi 2 o 3 volte. C’è stato chi, pur di avere una “presa elettrica” sull’altra ha fatto squarciare e ripitturare un’intera parete. A lavoro finito ovvio.
Così, come, ad esempio, qualche corvo amico del Dispari si chiede quanti camini siano stati installati. Una curiosità perché, sempre al nostro amico corvo è parso di leggerne il costo. Eggià, se il camino non si aggira attorno ai 20mila euro, infatti, non viene preso in considerazione.
Ma quel che più incuriosisce gli amici che hanno già visto qualche opera, è il grande arazzo di Pietro Lagnese. Un triste dipinto che ritrae il Vescovo di Ischia, tutto porporato. Ma nel 2019, abbiamo ancora bisogno di queste spese medioevali. C’è qualcuno che ha bisogno di un quadro per curarsi un po’ l’autostima? Misteri della… fede.
I lavori sono stati progettati dagli architetti Vincenzo Rossetti e Luca Branco della Branco e Rossetti associati con sede a Via Pier delle Vigne, 20 a Capua. Gli stessi che hanno anche progettato il Nuovo Centro “Papa Francesco” al Polifunzionale di Ischia.
E’ scontato, se non superfluo, considerare che gli architetti e il nostro Vescovo abbiano la città di Capua quale comune denominatore. Una vicinanza, questa, che fa riflettere. Ma neanche più di tanto.
Per i lavori, inoltre, c’è spazio anche per qualche ischitano l’ing. Francesco Trani direttamente da “casa” EVI, il geometra Isidoro Amalfitano quale collaudatore in corso d’opera, il geometra Ciro Sasso per la sicurezza. I lavori e la direzione del cantiere, inoltre, sono affidati alla Stilla Costruzione, azienda sull’isola in possesso della delicata e complicata licenza per eseguire lavori di questi importi e di questa complessità.
Così, mentre il costo dei lavori alla “casa” del Vescovo lievita oltre misura, non vorremmo che la strategia di Lagnese sia studiata fin troppo nel dettaglio: distrarre l’attenzione da questo “affare” e proiettare gli interessi dei credenti e del clero su faccende che li riguardano più da vicino. Guardare a Forio e Casamicciola, infatti, allontana gli occhi dal Seminario. Sempre che non sia stato tutto progettato a tavolino, dobbiamo anche considerare che la protesta, facilmente prevedibile, è stata l’occasione per la diffusione di ben due comunicati della serie “W il Re”.
Furbo Lagnese. Il presbitero che fu ordinato il 1° maggio 1986 proprio dall’arcivescovo di Capua ha imparato, presto, a conoscere i suoi polli. Quelli della Diocesi Ischia.
view post Posted: 2/12/2023, 16:08 Dal Vaticano alla C. Costituzionale. La doppia fedeltà del giudice Sciarrone - Attualità
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www.milanofinanza.it/news/vaticano...211252035535390

Vaticano, papa Francesco nomina Antonella Sciarrone Alibrandi sottosegretario alla Cultura della Santa Sede
di Luca Carrello
tempo di lettura 1 min
La nuova sottosegretario alla Cultura e all’Educazione è prorettore vicaria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano e docente di diritto dell’economia. Papa Francesco l’aveva già nominata nel board dell’Asif, l’antiriciclaggio della Santa Sede
Papa Francesco ha nominato sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore vicario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

La gratitudine al Santo Padre
«Non posso nascondere l’emozione per questa inattesa evoluzione di un percorso che, per me, è sempre stato connotato da un intreccio inscindibile di didattica e ricerca», dichiara la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi. «So già che l’insegnamento mi mancherà molto», aggiunge, «così come l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Ma mi piace pensare che il servizio al Dicastero per la Cultura e l’Educazione mi permetterà di lavorare per un numero ancora più grande di studenti e docenti in tutto il mondo. Sono profondamente grata al Santo Padre».

Gli auguri del rettore della Cattolica
«L’importante incarico costituisce un riconoscimento delle indiscutibili qualità personali della professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, ed è motivo di orgoglio per l’intera comunità dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, di cui è da tempo prorettrice vicaria», commenta il rettore Franco Anelli. «Sono certo che le doti intellettuali e umane della professoressa le consentiranno di assolvere al meglio il nuovo impegnativo incarico - aggiunge - e le rivolgo a nome di tutto l’Ateneo gli auguri più calorosi».


Il curriculum della nuova Sotto-Segretario
Sciarrone Alibrandi è docente di diritto dell’Economia presso la Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. È anche presidente dell’Associazione dei docenti di diritto dell’economia. Dal 2020 è membro del Consiglio Direttivo dell’Autorità di supervisione e informazione finanziaria vaticana (Asif) e nel febbraio del 2021 è stata scelta da Papa Francesco per il ruolo di consultore del Pontificio Consiglio della Cultura. (riproduzione riservata)

Orario di pubblicazione: 25/11/2022 20:20


www.dirittodelrisparmio.it/2023/11...costituzionali/
Il Professore Pitruzzella e la Prof.ssa Sciarrone Alibrandi nominati nuovi Giudici Costituzionali.
Pubblicato il 10 Novembre 2023 di Dirittodelrisparmio

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con decreto in data 6 novembre 2023, ha nominato Giudici della Corte Costituzionale il Professor Giovanni Pitruzzella e la Professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, in sostituzione dei Giudici Professoressa Daria de Pretis e Professor Nicolò Zanon.

I Professori Pitruzzella e Sciarrone Alibrandi presteranno il giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica martedì 14 novembre, alle ore 18:30, al Palazzo del Quirinale.
view post Posted: 7/1/2023, 18:54 Crisi di vocazioni. Verso la soppressione 20 delle 227 diocesi italiane - Attualità
www.craterenews.it/2022/12/sessa-a...lmente-notizia/
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SESSA AURUNCA – MONS. GIACOMO CIRULLI E’ VESCOVO ANCHE DELLA DIOCESI DI SESSA AURUNCA. QUESTA MATTINA NE E’ STATA DATA UFFICIALMENTE NOTIZIA
gestione 2 Dicembre 2022

di Antonio Migliozzi

SESSA AURUNCA – La notizia circolava già da qualche mese, ma solo questa mattina ne è stata data l’ufficialità dopo il Decreto giunto dal Vaticano: S.E. Mons. Giacomo Cirulli è Vescovo della Diocesi di Sessa Aurunca, succedendo al Vescovo Francesco Orazio, neo Vescovo della Diocesi di Viterbo.

Il 14 settembre 2017 Papa Francesco nomina Vescovo don Giacomo Cirulli, assegnandogli la Diocesi di Teano – Calvi, della quale ne prenderà possesso ufficialmente il 27 dicembre 2017. Il 26 febbraio 2021, avendo papa Francesco unito in persona episcopi la diocesi di Teano-Calvi con la diocesi di Alife-Caiazzo, è stato nominato vescovo anche di quest’ultima sede. Il 14 marzo successivo ha preso possesso canonico della diocesi.

Nato a Cerignola, in provincia di Foggia, il 25 settembre 1952, dopo la maturità classica e la laurea in medicina e chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II (1981), entra nell’Almo collegio Capranica a Roma. Consegue il baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Nel 1984 consegue la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico sempre a Roma. Il 7 dicembre 1982 viene ordinato presbitero, nella chiesa di san Domenico a Cerignola, dal vescovo Mario Di Lieto. Dal 1988 ricopre l’incarico di direttore della Caritas diocesana e responsabile degli obiettori di coscienza presso la Caritas regionale dal 1989 al 1994. Nella sua lunga esperienza di impegno civile, ha cooperato con l’arcidiocesi di Tirana-Durazzo in Albania, dove ha fondato opere sociali, costruendo anche una chiesa dedicata a Sant’Antonio di Padova, facendosi portavoce delle sofferenze di quel popolo ed ottenendo in seguito anche la cittadinanza onoraria. Dal 1996 è stato rettore del seminario diocesano e vicario episcopale per i ministeri e la formazione permanente del clero. Ha lasciato questi incarichi nel 2001 divenendo parroco della parrocchia Beata Vergine Maria Addolorata a Orta Nova, esorcista della diocesi e vicario foraneo.

Dopo aver insegnato sacra scrittura presso la facoltà teologica pugliese dal 1992 al 2011, è stato nominato vicario episcopale per la cultura nel 2012, primo coordinatore degli esorcisti di Puglia nel 2015 e vicario generale della diocesi nel 2016. Dal 1º agosto 1996 è cappellano di Sua Santità. Il 14 settembre 2017, come detto in precedenza, papa Francesco lo ha nominato vescovo di Teano-Calvi succedendo ad Arturo Aiello, precedentemente nominato vescovo di Avellino. Il 7 dicembre successivo ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella cattedrale di Cerignola, dal vescovo Luigi Renna, vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, coconsacranti i vescovi Nunzio Galantino, segretario della Conferenza Episcopale Italiana, e Felice di Molfetta, emerito di Cerignola-Ascoli Satriano, mentre il 27 dicembre ha preso possesso canonico della diocesi.




www.ilrestodelcarlino.it/pesaro/cr...o-anni-w91el90o

7 gen 2023

Urbino
da oggi non ha più un suo vescovo dopo milleseicento anni, fedeli increduli
Il Papa ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant'Angelo in Vado presentata da monsignor Giovanni Tani e ha nominato al suo posto monsignor Sandro Salvucci, arcivescovo metropolita di Pesaro
Don Sandro Salvucci nominato vescovo delle diocesi di Pesaro Urbino (foto Zeppilli)

ARTICOLO: Don Sandro Salvucci nominato arcivescovo "A Pesaro sulle orme di monsignor Michetti"

Urbino, 7 gennaio 2023 - Dopo milleseicento anni Urbino da oggi non ha più un vescovo. È delle ore 12 la notizia, data come da prassi in simultanea a Roma, a Pesaro e a Urbino, che monsignor Sandro Salvucci, già arcivescovo di Pesaro, è stato nominato anche arcivescovo di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado, unendo le due sedi in persona episcopi. Come annunciato peraltro già dallo scorso giugno, nonostante accese proteste da parte di cittadini e istituzioni, con la creazione di un comitato ‘Pro Nuovo Arcivescovo’ e la raccolta di oltre duemila firme, le due diocesi avranno dunque un unico pastore anche se gli uffici e le amministrazioni rimarranno separate. Padre Georg a Urbisaglia? I contrasti con Papa Bergoglio potrebbero portarlo qui La notizia a Urbino è stata data, con una convocazione ‘flash’ di prima mattina, a mezzogiorno nella cattedrale dal vescovo Tani che, di fronte ad alcuni sacerdoti, davanti ai fedeli increduli e ad alcuni turisti di passaggio ignari del tutto, ha letto una stringata lettera. Il saluto di monsignor Tani Queste le parole di monsignor Tani: “Come sapete, il mio mandato è scaduto lo scorso 8 aprile. Dopo nove mesi, per esattezza il 27 dicembre 2022, è pervenuta la...

https://press.vatican.va/content/salastamp...0016/00031.html

Rinunce e nomine, 07.01.2023


Rinuncia e nomina dell’Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) e unione in persona Episcopi delle Arcidiocesi di Pesaro e Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia)

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) presentata da S.E. Mons. Giovanni Tani.

Il Santo Padre ha nominato Arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado (Italia) S.E. Mons Sandro Salvucci, Arcivescovo Metropolita di Pesaro, unendo le due Sedi in persona Episcopi.

Curriculum vitae

S.E. Mons Sandro Salvucci è nato il 3 aprile 1965 a Macerata. Fin dalla giovinezza appartiene al movimento dei Focolari.

Ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso il Seminario Arcivescovile di Fermo e successivamente la Licenza in Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana, come alunno dell’Almo Collegio Capranica.

È stato ordinato sacerdote il 25 settembre 1993 per l’Arcidiocesi di Fermo, incardinandosi nella medesima Arcidiocesi.

Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale di SS. Annunziata a Porto Sant’Elpidio (1994-1999); dal 1995, Docente di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano e l’ISSR di Fermo; dal 1998, Direttore del Centro Diocesano Vocazioni; Direttore del Comitato Diocesano per il Diaconato Permanente (1999-2006); Animatore spirituale del Centro Diocesano di spiritualità Villa Nazareth Fermo (2001-2006); Membro del Collegio dei Consultori (2004-2012); Rettore del Seminario Arcivescovile di Fermo (2006-2014).

Inoltre, è stato anche Parroco dell’Unità Pastorale di Montegranaro, Insegnante di Teologia Morale presso l’Istituto Teologico Marchigiano e Animatore e Responsabile del Movimento Diocesano dell’Opera di Maria (Movimento dei Focolari).

È stato nominato Arcivescovo Metropolita di Pesaro il 12 marzo 2022 ed ha ricevuto la consacrazione episcopale il 1° maggio successivo.

Nella Conferenza Episcopale Marchigiana è Vescovo Delegato per la pastorale giovanile.

Edited by pincopallino1 - 10/2/2023, 12:38
view post Posted: 4/1/2023, 17:03 Un ciclone in convento. Suora si innamora del prete e lo sposa - Attualità
Mica come nelle bigotte serie televisive della RAI

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www.fanpage.it/esteri/colpo-di-ful...de-di-sposarlo/

4 GENNAIO 2023
10:54
Colpo di fulmine in convento: suora si innamora del prete e decide di sposarlo
Dopo 24 anni in convento Suor Mary Elizabeth ha deciso di sposarsi con un prete anglicano che aveva incontrato per una manciata di minuti: “Ho sentito una specie di chimica”.
A cura di Davide Falcioni

Per 24 anni ha condotto una vita austera e silenziosa, dedicata integralmente alla preghiera e al rispetto del voto di castità fatto nell'ormai lontano 1998. Poi, all'improvviso, Suor Mary Elizabeth ha avuto l'incontro che le ha cambiato l'esistenza definitivamente, quello con padre Robert, l'uomo che si è innamorato di lei chiedendole persino di sposarla.

La storia dei due religiosi "ribelli" è stata raccontata nei giorni scorsi dalla BBC. Padre Robert stava visitando il convento delle Carmelitane di Oxford, quando la priora e suor Mary Elizabeth gli chiesero se volesse qualcosa da mangiare. La superiora venne chiamata per rispondere a una telefonata, così prete e suora rimasero soli: "Era la prima volta che stavamo insieme in una stanza. Ci siamo seduti a un tavolo mentre lui mangiava e la priora non è tornata, così sono stata costretta a farlo uscire", ha raccontato la monaca alla BBC News.

Accompagnandolo fuori dalla porta gli sfiorò la manica: "Ho sentito una specie di chimica, qualcosa, ed ero un po’ imbarazzata. Ho pensato: accidenti, l’avrà provato anche lui? Quando l’ho lasciato uscire dalla porta è stato piuttosto imbarazzante". Ricorda che circa una settimana dopo ha ricevuto il messaggio di Robert che le chiedeva se volesse sposarlo. "Ero un po’ scioccata. Portavo il velo, non aveva neanche mai visto il colore dei miei capelli. Non sapeva nulla di me, né della mia educazione. Non conosceva nemmeno il mio nome da donna di mondo", continua la donna, che per decenni aveva condotto una vita rigidissima in convento.

Quella proposta di matrimonio, arrivata all'improvviso da un prete, non la lasciò però indifferente. Non rispose subito, ma i seguenti incontri con padre Robert servirono a chiarirle le idee: "Non sapevo cosa si provasse a essere innamorati e pensavo che le sorelle potessero vederlo sul mio viso. Così sono diventata piuttosto nervosa – dice l'ex suora, al secolo Lisa Tinkler -. Sentivo il cambiamento in me e questo mi spaventava".

Dopo mesi di riflessione Lisa ha trovato il coraggio di dire alla sua priora che pensava di provare qualcosa per Robert: "Non riusciva a capire come fosse successo, perché eravamo lì dentro 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sempre sotto la sua sorveglianza. La priora mi chiese come avessi potuto innamorarmi con così pochi incontri. Fu un po’ brusca con me, così ho messo i miei pantaloni e lo spazzolino da denti in una borsa e me ne sono andata, e non sono più tornata suor Mary Elizabeth", racconta Lisa.

Lei e Robert alla fine si sono poi sposati e ora condividono una casa nel villaggio di Hutton Rudby, nel North Yorkshire, dove l'uomo è stato nominato vicario della chiesa locale: nella Chiesa anglicana, infatti, il matrimonio dei sacerdoti è consentito. Il cammino verso la nuova vita fuori dal monastero non è concluso, ma Robert e Lisa lo stanno affrontando insieme.

Edited by pincopallino1 - 4/1/2023, 17:09
view post Posted: 31/12/2022, 10:49 E' morto papa Benedetto XVI - Attualità
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/12/3...5-anni/6922211/
Papa emerito Benedetto XVI è morto: Ratzinger aveva 85 anni

di F. Q. | 31 Dicembre 2022

Papa Benedetto XVI è morto, una vita in posizioni di rilievo nella Chiesa. Un papato non esente da scandali, poi la scelta storica delle dimissioni e la convivenza con Francesco

Papa emerito Benedetto XVI, Joseph Ratzinger, è morto questa mattina all’età di 85 anni. “È deceduto oggi alle ore 9:34, nel Monastero Mater Ecclesiae in Vaticano. Non appena possibile seguiranno ulteriori informazioni”, comunica il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Dalla mattina di lunedì 2 gennaio 2023, il corpo del Papa Emerito sarà nella Basilica di San Pietro in Vaticano per il saluto dei fedeli.

www.agi.it/cronaca/news/2022-12-31...inger-19424765/
È morto il Papa emerito, Joseph Ratzinger

La notizia è stata comunicata "con dolore" dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Benedetto XVI aveva 95 anni e le sue condizioni di salute erano peggiorate negli ultimi giorni

Benedetto XVI Ratzinger papa emerito
aggiornato alle 10:44 31 dicembre 2022

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Sul video Sex Crimes and Vatican, documentario della BBC del 2006, trasmesso dopo 6 mesi pure dalla RAI, dopo ripetuti tentativi di censure della CEI e delo Vaticano, regnante papa Bendetto XVI:

Il video più visto (http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1988418&r=PI) in questi giorni è un servizio della BBC (http://newsvote.bbc.co.uk/2/hi/programmes/...ama/5389684.stm) trasmesso il 1 Ottobre 2006.
Riferisce di un documento ufficiale della Chiesa cattolica dal titolo "Crimen Sollicitationis (http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis)", che spiega come le gerarchie della Chiesa dovrebbero occultare i reati sessuali.
Il video è stato sottotitolato in italiano a cura di www.bispensiero.it e dura 40 minuti.

Di seguito è riportata una parte della traduzione del servizio dal sito di Bispensiero.

"DOYLE - Il Crimen Sollicitationis prescrive una politica di segretezza assoluta su tutti gli abusi. Quello che leggiamo qui è una chiara politica di copertura dei casi di abuso commessi dai preti. E anche la punizione per quelli che vorrebbero richiamare l'attenzione su questi crimini ad opera del clero. Il che prova che le gerarchie ecclesiastiche sono interessate unicamente al controllo della situazione. C’è la chiara evidenza che la preoccupazione è solo di controllare e contenere il problema. Da nessuna parte c’è scritto di aiutare le vittime. La sola cosa che impone, invece, è di terrorizzare le vittime con la minaccia di punirle se raccontano l’accaduto. L'obiettivo è proteggere la reputazione dei preti, finchè la Chiesa non compia indagini. In pratica copre i preti pedofili.
Speaker: Fu Ratzinger a imporlo per 20 anni, l’uomo eletto Papa lo scorso anno. Nel 2001 Ratzinger emanò il seguito del Crimen Sollicitationis. Lo spirito era lo stesso. Ribadiva con enfasi la segretezza, pena la scomunica. Ne inviò una copia ad ogni vescovo del mondo. Recentemente ha aggiunto che tutte le accuse devono essere vagliate esclusivamente dal Vaticano. In altre parole solo Roma può pronunciarsi sugli abusi sessuali sui minori.
DOYLE: E’ tutto controllato dal Vaticano, e a capo del Vaticano c’è il Papa. Joseph Ratzinger si occupò di questo per parecchi anni, dopo l’emanazione del Crimen Sollicitationis. Ha emanato il seguito del Crimen, e ora è Papa. Tutto questo significa che le regole e l’approcciosistematico non sono cambiati.
COLM: il nuovo documento fu un’opportunità mancata di modernizzare l’atteggiamento della Chiesa, proprio mentre stavano esplodendo gli scandali più gravi negli Stati Uniti.
Speaker: Colm andò allora a Roma per capire se si trattava di casi isolati sfuggiti al controllo del Vaticano o una copertura sistematicada parte delle gerarchie ecclesiastiche.
COLM - Mentre nel 2002 gli scandali esplodevano in Irlanda, centinaia di casi stavano emergendo negli Stati Uniti. Un rapporto degli USA denuncia 4.500 preti accusati di violenza o abusi sessuali sui minori.
Speaker: - Il centro degli scandali era Boston, e la storia si ripetè ancora una volta: i preti accusati venivano sollecitamente spostati da una parrocchia all'altra. Nuovamente veniva operata una copertura sistematica. Al vescovo prontamente allontanato subentrò allora Padre Patrick Wall, un ex benedettino al quale il Vaticano ordinò di imporre il Crimen Sollicitationis nelle diocesi del Minnesota.
WAL: Ero parte del sistema, ma mi accorsi di essere manovrato ingannevolmente. Fu la “notte dello spirito”. Tutto quello in cui avevo creduto per 10 anni… Decisi di non lavorare più per una istituzione che si sforzava di sembrare santa, ma che pensava solo a proteggere se stessa..."
view post Posted: 26/8/2022, 19:55 Sesso dal buco del lenzuolo e doccia in mutande. Le perversioni di una setta cattolica. - Attualità
https://www.cattoliciromani.com/threads/49...atitudini/page2



Gli “Amish” emiliani e il paese diviso in due

di Martina Castigliani

in “il Fatto Quotidiano” del 11 marzo 2013

Sant’Ilario d’Enza (Reggio Emilia)


E’ una di quelle storie che escono al bancone del bar, quando la saracinesca è mezza chiusa o sulle panchine della piazza parlando con gli amici.
La conoscono tutti, ma nessuno vuole raccontarla.

“Noi qui dobbiamo viverci”. A Sant’Ilario d’Enza, cittadina contesa tra Reggio Emilia e Parma, tra i partigiani e la chiesa, esiste da quasi cinquant’anni il Familiaris Consortio, movimento ecclesiale cattolico. Sono ventotto famiglie che vivono in un quartiere, vicino alla strada che porta a Montecchio.
C’è chi osa chiamarla setta, un po’ per scherzo, un po’ per vendetta per quella chiusura che dicono “ha lacerato un paese intero”.
Li definiscono i “correggesi”, perché un giorno del 1960, hanno seguito il fondatore Don Pietro Margini, trasferito da Correggio a Sant’Ilario. “Un esodo di cinesi bianchi”, come scrissero i giornali dell’epoca. Ora è una comunità, con regole e dinamiche interne che in pochi possono confessare. “La nostra – racconta il responsabile Marco Reggiani - è una via, in cui ciascuno può verificare, sperimentare e condividere la bellezza della chiamata del Signore”.

PUREZZA di intenti, a cui rispondono i racconti di chi conosce la comunità da vicino. “Il primo rapporto sessuale – dice un testimone che vuole rimanere anonimo - si fa con un lenzuolo bianco tra i corpi e un buco nel mezzo. Che lo scopo sia procreare e non provare piacere”. Così era solo un tempo, ribattono, ma il problema resta la carne con i suoi impulsi. “La doccia negli spogliatoi sportivi si fa con le mutande per non vedere ciò che non si può”. In alcuni casi il denaro è in comune e i figli frequentano scuole parentali con insegnanti volontari. Le coppie si formano nel gruppo, con vacanze collettive e gite per farli conoscere. C’è il fidanzamento, l’autorizzazione a tenersi la mano in pubblico, la promessa della castità e poi il grande passo. “Il controllo è nelle piccole cose, ad esempio una ragazza non può salire da sola in macchina con un uomo”. No alle discoteche e alle gonne corte, i vestiti non devono far intravedere nulla. “Tutto della quotidianità è parola di Dio. Dicono. Bisogna fare così per essere un buon cristiano. Io capisco gli adulti, ma i figli hanno scelta?”. Il condizionamento psicologico è in tutti i racconti. “Io avevo amici del Movimento, - continua una ragazza, - non potevano nemmeno prendere una birra con noi esterni. Ciò che è fuori la comunità fa paura”. Dio che si riflette nei fedeli e la preghiera a intervalli regolari. “A volte ci incontriamo con i loro educatori, - dice una catechista di una parrocchia vicina – ma fatichiamo a dialogare. Hanno regole ferree in cui non ci riconosciamo. Ai loro ragazzi fanno imparare il catechismo di Pio X a memoria, quello dei nostri nonni, poi sostituito dal Concilio Vaticano II. I campi estivi sono in montagna, perché al mare dovrebbero scoprirsi troppo, arrivando al peccato”.
Così parla chi è entrato in contatto con il Movimento, rivelando disagi in una storia che sulla carta è solo comunione. Posizioni respinte dal gruppo: “Il cammino – conclude Reggiani aperto a chiunque sia interessato alle iniziative proposte. Spesso sono i ragazzi stessi a farsene promotori con i loro coetanei”. Apertura, che non spiega gli odi del paese verso un gruppo che vive la religione.

NELLA PRATICA , il Familiaris Consortio è composto da Associazione mariana Comunità delle Beatitudini, Associazione di chierici e Movimento Giovani. La scuola è parentale, allestita nelle aule di proprietà. Elementari, medie e superiori con un esame al termine di ogni anno. “La scelta di questa esperienza – commenta la responsabile Maria Bonaretti - non è stata un ripiego o una fuga, ma una vera assunzione di responsabilità e libertà da parte dei genitori. La struttura collabora con il territorio e abbiamo molti alunni che non fanno parte della comunità”. Niente di illegale, solo un’azione che crea divisioni in paesi grandi come un guscio di noce. Ora il progetto di un Palazzetto Studi, in attesa di ricevere 400 mila euro di fondi pubblici grazie alla legge Mancia e all’iniziativa del ex deputato Pdl Emerenzio Barbieri. A battersi contro è la Lista Civica Lavorare per Sant’Ilario che, tramite la voce del consigliere Angela Montanari, da anni chiede spiegazioni sulla terra “venduta dal comune al Consortio per soli 50 euro al mq”. Le accuse al sindaco Pd Marcello Moretti di voler favorire il Movimento, cadono nel vuoto: “Se fosse così, invito a fare un esposto in procura. Agli attacchi politici non seguono mai i fatti”. E in merito alla comunità dice: “Io non posso dare giudizi. E’ normale che all’interno della pratica religiosa ci siano diversi approcci e in un paese piccolo si sentono di più. Le cose però stanno migliorando”.
A creare disagi è il rapporto con la Chiesa centrale. L’ultimo scontro è stato con l’ex vescovo Adriano Caprioli. Ogni quattro anni è necessario che la curia approvi lo statuto del Familiaris Conosortio. Nel 2010 l’ultimo sì, ma con una richiesta di revisione direttamente da Roma. Nel luglio 2012 inoltre, c’è stato un trasferimento improvviso del parroco Don Vescovi e una normale alternanza si è rivelata una questione di attriti.

QUELLA che era solo la storia di Sant’Ilario d’Enza, coinvolge un’area sempre più vasta con i quartieri Ospizio e San Maurizio a Reggio Emilia, Casalgrande e San Martino in Rio. “I fedeli seguono i parroci del Movimento e si trasferiscono”. Lo racconta Cosimo Pederzoli, giornalista di Reggio Emilia, tra i pochi ad aver raccontato la storia del Familiaris Consortio. “Interessante è la gestione che fanno dei soldi. Il Movimento ha un’Associazione che fa riferimento alla cooperativa 'Don Margini', con la quale accedono alle donazioni del 5 per mille e una serie di fondazioni per le attività economiche. Queste sono utili perché distribuiscono gli investimenti: la Koinonia che avrebbe come scopo l’assistenza dei loro chierici, risulta, secondo il catasto, la proprietaria della stessa struttura 'Il Monte' di Borzano, una villa da oltre 30 vani; un'altra la “Duc in Altum”, si occuperà dell'edificazione del nuovo palazzetto studi”. Una gestione contorta, di fondi e intenti. Gli obiettivi sono religiosi, la pratica tradisce la chiusura. “Probabilmente, ora le cose sono più tranquille. Con gli anni hanno cercato di limare gli integralismi. In realtà solo chi c’è dentro può dirlo”. E nessuno che ne sia entrato o uscito, ha ancora avuto voglia di raccontarlo.
view post Posted: 26/8/2022, 19:09 Papa Francesco nomina 20 cardinali. Ogni sottana 5.000 €. Ma la casula può constarne 9.000 - Attualità
https://it.wikipedia.org/wiki/Concistori_d...#27_agosto_2022

cardinali-italiani

27 agosto 2022
Il 27 agosto 2022, papa Francesco presiederà un concistoro per la creazione di 20 nuovi cardinali, di cui 16 elettori e 4 non elettori.

La convocazione del concistoro era stata annunciata dallo stesso Pontefice, il 29 maggio 2022, dopo la preghiera del Regina Caeli[18].

I sedici elettori sono:

Arthur Roche, arcivescovo-vescovo emerito di Leeds, prefetto del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti;
Lazarus You Heung-sik, arcivescovo-vescovo emerito di Daejeon, prefetto del Dicastero per il clero;
Fernando Vérgez Alzaga, L.C., arcivescovo (titolo personale) titolare di Villamagna di Proconsolare, presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano;
Jean-Marc Aveline, arcivescovo metropolita di Marsiglia (Francia);
Peter Ebere Okpaleke, vescovo di Ekwulobia (Nigeria);
Leonardo Ulrich Steiner, O.F.M., arcivescovo metropolita di Manaus (Brasile);
Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão, arcivescovo metropolita di Goa e Damão (India);
Robert Walter McElroy, vescovo di San Diego (Stati Uniti);
Virgílio do Carmo da Silva, S.D.B., arcivescovo metropolita di Dili (Timor Est) - è il primo cardinale di Timor Est;
Oscar Cantoni, vescovo di Como (Italia);
Anthony Poola, arcivescovo metropolita di Hyderabad (India);
Paulo Cezar Costa, arcivescovo metropolita di Brasilia (Brasile);
Richard Kuuia Baawobr, M.Afr., vescovo di Wa (Ghana);
William Goh Seng Chye, arcivescovo di Singapore - è il primo cardinale di Singapore;
Adalberto Martínez Flores, arcivescovo metropolita di Asunción (Paraguay) - è il primo cardinale del Paraguay;
Giorgio Marengo, I.M.C., vescovo titolare di Castra Severiana, prefetto apostolico di Ulan Bator (Mongolia);
Oltre ai sedici cardinali elettori è stata annunciata la creazione di altri quattro cardinali ultraottantenni:

Jorge Enrique Jiménez Carvajal, C.I.M., arcivescovo emerito di Cartagena (Colombia);
Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari (Italia);
Gianfranco Ghirlanda, S.I., teologo, già rettore della Pontificia Università Gregoriana;
Fortunato Frezza, elevato arcivescovo (titolo personale) titolare di Treba, canonico di San Pietro in Vaticano.
Assieme a questi ultimi, il papa aveva annunciato anche la creazione dell'ultraottantenne Lucas Van Looy, S.D.B., vescovo emerito di Gand (Belgio), che però ha successivamente chiesto e ottenuto la dispensa dalla nomina perché accusato di aver coperto abusi sessuali durante il suo ministero[19].

L'anello con pietre preziose è un gentile omaggio del Pontefice



www.rainews.it/dl/rainews/articoli...2a8c1a2d3d.html
Papa Francesco: il 28 novembre Concistoro per la nomina di 13 nuovi cardinali Tra i nuovi porporati 6 sono italiani, di cui 3 elettori Tweet Papa: sì a una legge sulle unioni civili per omosessuali Roma, Papa Francesco alla Preghiera ecumenica per la pace: "Nessuno si salva da solo" 25 ottobre 2020 Tredici nuovi cardinali in arrivo nella Chiesa. Lo ha annunciato papa Francesco all'Angelus. "Il prossimo 28 novembre, alla vigilia della prima domenica d'Avvento, terrò un Concistoro" per la creazione di "tredici nuovi cardinali", ha detto Bergoglio. Tra i tredici nuovi porporati ci sono sei italiani (di cui tre elettori). Sono mons. Marcello Semeraro, che dalla diocesi di Albano è stato da poco nominato Prefetto della Congregazione delle cause dei santi (al posto di Angelo Becciu), mons. Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e il francescano padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi. Vengono poi uniti al collegio cardinalizio, non elettori per motivi di età, mons. Silvano Tomasi, diplomatico della Santa Sede, padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia e mons. Enrico Feroci, parroco al Divino Amore e Roma ed ex direttore della Caritas diocesana.


www.avvenire.it/chiesa/pagine/otto...i-ecco-chi-sono

Santa Sede. La Chiesa ha 13 nuovi cardinali, 6 sono italiani. Ecco chi sono
Gianni Cardinale domenica 25 ottobre 2020
Verranno creati in un concistoro fissato per sabato 28 novembre; lo ha annunciato oggi papa Francesco. Gli italiani con diritto di partecipare al Conclave sono Semeraro, Lojudice e Gambetti
Concistoro ordinario pubblico del 2018
Concistoro ordinario pubblico del 2018 - Agenzia Romano Siciliani

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Tredici nuovi cardinali, di cui sei italiani, verranno creati in un concistoro fissato per sabato 28 novembre, vigilia della prima domenica di Avvento. Lo ha annunciato oggi papa Francesco al termine della preghiera dell’Angelus.

Nove, di cui tre italiani, hanno meno di ottanta anni, e quindi con il dritto di partecipare al Conclave. Si tratta del vescovo maltese Mario Grech, 63 anni, segretario generale del Sinodo dei vescovi, degli italiani Marcello Semeraro, vescovo emerito di Albano, da pochi giorni prefetto della Congregazione delle Cause di Santi, Paolo Augusto Lojudice (arcivescovo di Siena ed ex ausiliare di Roma) e padre Mauro Gambetti (conventuale, Custode del sacro Convento di Assisi), dello statunitense Wilton D. Gregory, arcivescovo di Washington (il primo cardinale di colore degli Usa), dell’arcivescovo di Kigali in Rwanda Antoine Kambanda, dell’arcivescovo di Capiz nelle Filippine José F. Advincula, dell’arcivescovo di Santiago del Cile Celestino Aos Braco (cappuccino), e del vicario apostolico di Brunei Cornelius Sim.

A questi nuovi porporati elettori papa Francesco aggiungerà anche quattro non elettori, di cui tre italiani. Si tratta del vescovo emerito di San Cristobal de Las Casas in Messico Felipe Arizmendi Esquivel, del nunzio Silvano M. Tomasi (scalabriniano), del parroco del Divino Amore a Roma monsignor Enrico Feroci (già direttore della Caritas diocesana) e di padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa Pontificia. Con il concistoro del 28 novembre i cardinali elettori diventeranno 232, di cui 128 elettori (22 gli italiani).



http://lavignadelsignore.blogspot.com/2012...orredo-dei.html

PORPORA, QUANTO MI COSTI. IL 'CORREDO' DEI CARDINALI CHE SARANNO CREATI NEL CONCISTORO DI SABATO E LE LISTE PER I REGALI NELLE SARTORIE ROMANE. L'ANELLO CARDINALIZIO OFFERTO DAL PAPA

Sabato Benedetto XVI creerà sei nuovi porporati, ad appena nove mesi dall’ultimo Concistoro che si svolse lo scorso 18 febbraio. Anche se soltanto per sei nuovi principi della Chiesa, le sartorie ecclesiastiche romane si sono messe immediatamente in moto con i corredi per i neo-porporati. Al momento della creazione cardinalizia, infatti, un vescovo smette di indossare le vesti color violaceo e passa a quelle rosse. E le sartorie approntano per ciascun cardinale una lista di vestiti e accessori, alla quale possono riferirsi coloro che vogliano fare un omaggio al nuovo porporato. Questi sono i prezzi in circolazione, calibrati sul listino della sartoria ecclesiastica più famosa di Roma, quella di Gammarelli, che per tradizione veste anche il Papa. La mozzetta rossa, che i cardinali portano quando indossano l’abito corale, costa circa 200 euro, ma il suo prezzo sale se invece dei bottoni di stoffa si chiedono quelli, più ricercati e fatti a mano, di corda intrecciata (costano circa 20 euro l’uno). La veste rossa costa all’incirca 800 euro, mentre il cappello a tricorno senza fiocco tipico dei cardinali può costare dagli 80 ai 120 euro. 80 euro può costare il cordino per la croce pettorale, intrecciato di rosso e oro: il prezzo varia a seconda della ricercatezza e della grandezza del fiocco che sta sulla schiena. La fascia rossa marezzata, da indossare sia con la veste rossa, sia sulla veste talare nera filettata di rosso, costa circa 200 euro. Una veste talare nera filettata costa circa 600 euro, mentre lo zucchetto rosso cardinalizio ha un prezzo che si aggira sui 40 euro. Infine, le calze rosse costano circa 15 euro al paio. Considerato che per normalmente il cardinale si munisce di due pezzi di ciascuno di questi indumenti, si può calcolare che un corredo cardinalizio completo venga a costare circa quattro-cinquemila euro. L’anello cardinalizio è regalato dal Papa ai nuovi porporati.

Andrea Tornielli, Vatican Insider


Filippo Sorcinelli, stilista del papa, è dell'Arcigay



www.dagospia.com/rubrica-3/politica...atelo-60353.htm

29 LUG 2013 18:33
FROCIO-VELENI VATICANI SULLO STILISTA DEL PAPA E DEL CARDINAL BAGNASCO: “È DELL’ARCIGAY, CACCIATELO”
Dossier anonimo contro l’atelier, vicino a Bagnasco, che ha messo le mani sul business delle vesti di porpore e pontefici - Il documento, siglato dal “Centro di azione liturgica”, insinua che il proprietario, Filippo Sorcinelli, sia un tesserato Arcigay - Ma potrebbe essere una manovra dei sarti concorrenti…

1 - "LO STILISTA DEL PAPA È DELL'ARCIGAY, CACCIATELO!"
Emiliano Liuzzi e Ferruccio Sansa per il "Fatto quotidiano"
Bagnasco AngeloBagnasco Angelo

La chiamano la lobby dei paramenti sacri. Sicuramente è diventata l'ennesima macchina di veleni nel Vaticano. Con un dossier riservato e anonimo: decine di copie sono state inviate a tutte le alte gerarchie vaticane, compresi papa Francesco e il pontefice emerito Joseph Ratzinger. Oggetto: l'atelier, vicino al cardinale Angelo Bagnasco, che ha sbaragliato la concorrenza per vestire cardinali e pontefici.
Bagnasco AngeloBagnasco Angelo

"Pochi lo sanno, ma quello dei paramenti sacri è un settore da milioni, perché un vestito da cardinale o da pontefice costa da 5mila a 30mila euro. Per questo dietro nuvole di incenso si combattono battaglie selvagge", racconta un sacerdote genovese, della Curia di Bagnasco. Aggiunge: "L'impressione, però, è che stavolta lo scontro sia molto più grande".

Già, perché il documento dei veleni più che sulle qualità dell'atelier punta sull'appartenenza del titolare all'Arcigay. Lascia intendere che si tratti di un omosessuale, come fosse motivo di scandalo per la Chiesa. "A scrivere la lettera potrebbe essere stato qualche fondamentalista cattolico, omofobo", sospira il sacerdote genovese. Aggiunge: "Ma io penso che in fondo si tratti di potere, si vuole creare disagio lasciando intravvedere dietro questa storia la presenza della tanto pubblicizzata lobby gay".
Angelo BagnascoAngelo Bagnasco

Il documento è siglato da quattro persone che si definiscono membri del Cal (Centro di Azione Liturgica), organizzazione - composta da laici, ma presieduta da un cardinale e da un monsignore di nomina ecclesiastica - che negli ambienti religiosi gode di rispetto, tanto da occuparsi della cura della liturgia.

Le due pagine da giorni alimentano sussurri nei corridoi del Vaticano. Anche perché puntano il dito su personaggi di spicco. Da Bagnasco, al maestro di celebrazioni liturgiche , monsignor Guido Marini. Ma soprattutto attaccano gli imprenditori che hanno vestito due papi: Benedetto e Francesco. In particolare Filippo Sorcinelli, classe 1975, legato da stima e conoscenza al cardinal Bagnasco.


Il 22 aprile 1995, allora ventenne con un passato da organista, costituisce a Rimini un'impresa artigiana di paramenti sacri. Da lì a breve Sorcinelli vestirà Bagnasco e parte dei parroci della Diocesi di Pesaro Urbino (dove Bagnasco nel 1998 viene nominato arcivescovo prima di diventare Ordinario militare per l'Italia, incarico di grande prestigio). Il legame tra Sarcinelli e Bagnasco resta, tanto che, come racconta il sacerdote ligure, "nel maggio 2008 quando Benedetto XVI venne in visita in Liguria, noi tutti restammo di sasso vedendo i paramenti che erano stati confezionati apposta per il Pontefice, proprio dalla Lavs di Sorcinelli, incaricata dalla curia genovese retta da Bagnasco".

Una vera opera d'arte quella confezionata per il Papa: 27 grandi zirconi ovali color topazio incastonati nell'argento dorato, 256 globuli in cristallo, 2186 globuli in bagno d'oro in dimensioni variabili dai 4 agli 8 millimetri. Per un totale di 2769 gemme. Per gli ornati sono stati scelti 6 tipi di bordure in oro antico".
Angelo BagnascoAngelo Bagnasco

Il 5 dicembre del 2010, a "sorpresa", come titola il Resto del Carlino, "il cardinale Bagnasco fa tappa a Sant'Arcangelo di Romagna e benedice l'azienda Lavs di Sorcinelli". I rivali della Lavs sottolineano: "Una visita piuttosto eccezionale".

Una disputa economica, di potere forse. Ma gli autori della lettera sventolano un'altra bandiera: Sorcinelli è tessera 11546401 dell'Arcigay Ala verde. Questo non vuol dire che sia omosessuale, e non ci sarebbe niente di strano. Anzi, che abbia a cuore le battaglie civili dei gay è altrettanto legittimo e qualificante. Ma forse in alcuni ambienti vaticani non è proprio gradito.

Il dossier lascia intendere: proprio lui, Bagnasco, che ufficialmente stimmatizza le nozze gay come "grave ostacolo alla famiglia" poi si affida a due attivisti per i diritti degli omosessuali, che così varcano le porte della Santa Sede, arrivano alla Sacrestia del Papa.

In Curia a Genova chi conosce bene Bagnasco salta sulla sedia: "Insomma, prima ci accusano di essere omofobi, e poi quando mostriamo apertura e rispetto ci criticano. Sua Eminenza si è pronunciato sul rapporto tra omosessualità e famiglia. Le anime, però, sono uguali". E gli stilisti della Lavs? "Sono bravi, guardate che paramenti hanno confezionato per Bagnasco!".
Angelo BagnascoAngelo Bagnasco

Già in passato la battaglia contro gli stilisti dell'Arcigay era giunta ai piani più alti del Vaticano. É accaduto dal 2011 al 2012, si legge nel dossier: "Quando vennero segnalati alcuni particolari sull'imprenditore, e Benedetto XVI, per mettere a tacere ogni polemica, si rivolse - in questi casi decise per lui monsignor Guido Marini, capo del cerimoniale - a un'azienda di Napoli, la ditta Serpone, nata nel 1820". Circostanza confermata dal titolare della storica ditta, Paolo Serpone: "É vero, per un periodo abbiamo vestito papa Benedetto. Ma abbiamo realizzato paramenti per Paolo VI e Giovanni Paolo II.

Non era per noi una novità. Se conosco la Lavs del signor Sorcinelli? Sì, l'ho sentita nominare. Ma io giudico solo il mio lavoro. Noi abbiamo una storia centenaria, la Lavs non mi risulta. Ma, ripeto, noi abbiamo tributi a livello mondiale, sono usciti articoli sul New York Times. E comunque abbiamo realizzato paramenti anche per la sacrestia di papa Francesco".

Nel frattempo succede che Benedetto XVI abbandoni il pontificato e ci sia l'elezione di un nuovo papa. Ed ecco che la Lavs torna alla ribalta: confeziona gli abiti per papa Francesco. Fin dal primo giorno. E così torna a girare il dossier. Che tra i mittenti ci siano nemici di Sorcinelli non ci sono dubbi. Così come è evidente che ci siano persone con una tendenza omofoba: Sorcinelli è accusato di aver portato (i termini sono decisamente più forti) il peccato nella sacrestia personale del papa. Accanto alla cappella Sistina.
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2 - STOLE, MITRE E CASULE, ALTA MODA SULL'ALTARE
Giulia Zaccariello per il "Fatto quotidiano"
IL CARDINALE ANGELO BAGNASCOIL CARDINALE ANGELO BAGNASCO

L'ultimo articolo è un profumo per ambiente, che - dicono "unisce una particolare resina aromatica, il franchincenso, a mirra, bacche di ginepro, muschio, con sfumature di cuoio antico e ambra dorata". Si chiama Unum, costa 48 euro a boccetta ed è la novità lanciata in estate sul mercato dei paramenti e accessori sacri.

Un universo che ruota attorno al mondo religioso e che in Italia conta centinaia di aziende, tutte specializzate nella produzione e nella vendita di abiti e accessori per le messe e le celebrazioni liturgiche. Camici, stole, ma anche candele, crocefissi, calici e ampolle per l'acqua santa. Cataloghi infiniti, spesso disponibili anche online, per un settore che dà lavoro a centinaia di persone.
SITO DELLA LAVS FILIPPO SORCINELLISITO DELLA LAVS FILIPPO SORCINELLI

Del resto basta dare un'occhiata agli accesissimi forum sul web, dove gli amanti delle liturgie si confronto in dibattiti al calor bianco, per capire come anche l'aspetto esteriore delle messe sia molto importante. Un mondo sotterraneo, sconosciuto, ma molto popolato. L'occhio è molto attento e cade su ogni dettaglio, anche il più piccolo, degli abiti indossati dal papa e dai cardinali.

Nei siti si passano al setaccio i colori, le rifiniture dei tessuti. Proprio come in un qualunque ritrovo di appassionati di moda, ai quali non sfuggono le ultime tendenze del guardaroba. Una settimana dopo l'elezione di Bergoglio, per esempio, fioccano i commenti online: più che sulle parole del pontefice ci si sofferma sul suo stile. Un iscritto al forum del sito cat  toliciromani.com   dice la sua in merito al colore della casula indossata nella messa d'inaugurazione: "Rappresenta, se vogliamo, una nuova tendenza: la chiara definizione del colore liturgico. Il colore liturgico è bianco: allora la casula deve essere bianca. Bianca, non gialla dorata argento panna, con stolone dorato".
LAVS MITRALAVS MITRA

Anche se si guarda agli anni passati, ai precedenti pontefici, l'atteggiamento non cambia. Nel 2008, per citare un caso, sul blog del movimento liturgico benedettiano, Rinascimento sacro, compare un articolo che descrive in maniera precisa e meticolosa le caratteristiche della veste usata da Benedetto XVI durante la messa della Trinità a Genova, e realizzata dall'azienda romagnola di paramenti sacri, Lavs. "Ventisette grandi zirconi ovali color topazio incastonati nell'argento dorato, 256 globuli in cristallo, 2186 globuli in bagno d'oro in dimensioni variabili dai quattro agli otto millimetri. Per un totale di 2769 gemme".
LAVS PROFUMOLAVS PROFUMO

E un lettore anonimo commenta entusiasta: "È davvero stupenda. Questo è un paramento degno del sommo Pontefice, non certo la coperta informe indossata a Pentecoste". Nelle collezioni della aziende e sartorie specializzate ci sono prodotti per ogni occasione. Alcuni sono rifiniti a mano, frutto di un lavoro artigianale che può durare settimane. Ci sono le mitrie, i copricapi usati dai vescovi della Chiesa cattolica in particolari momenti della messa, come l'omelia, o la benedizione finale.

In genere sono chiare con interni rossi, hanno pietre incastonate e due fasce laterali con le frange. E poi le casule, larghe vesti di forma ampia e circolare, con un foro al centro per la testa, che coprono tutta la persona. Possono essere color avorio ed essenziali, oppure più scure ed eleganti, dotate di complesse lavorazioni al centro e ai lati.

E ancora: stole in pura lana, coppe e anelli in argento con pietre preziose, e palle per calici in pura seta. I prezzi sono quelli di prodotti di alta moda, roba da Valentino. I coprileggio vanno da 45 euro a 220 euro, un calice in argento può costare 2.500 euro, una stola richiede anche 900 euro. E per una casula color avorio ne servono perfino 9.000.
view post Posted: 26/8/2022, 19:00 Scopare uccide. Parola di Cardinale - ...Ridi che ti passa!
"Il virus dell'AIDS è circa 450 volte più piccolo dello spermatozoo, e quindi può passare facilmente tra le maglie della rete formata dal condom. Questo margine di insicurezza dovrebbe obbligare i ministeri della sanità e tutte le organizzazioni che ne consigliano l'uso, a trattare il problema come si fa per le sigarette, dove si dichiara che sono un pericolo".
Cardinale Alfonso Lopez Trujillo presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia - 12 ottobre 2003

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