https://it.wikipedia.org/wiki/Concistori_d...#27_agosto_202227 agosto 2022
Il 27 agosto 2022, papa Francesco presiederà un concistoro per la creazione di 20 nuovi cardinali, di cui 16 elettori e 4 non elettori.
La convocazione del concistoro era stata annunciata dallo stesso Pontefice, il 29 maggio 2022, dopo la preghiera del Regina Caeli[18].
I sedici elettori sono:
Arthur Roche, arcivescovo-vescovo emerito di Leeds, prefetto del Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti;
Lazarus You Heung-sik, arcivescovo-vescovo emerito di Daejeon, prefetto del Dicastero per il clero;
Fernando Vérgez Alzaga, L.C., arcivescovo (titolo personale) titolare di Villamagna di Proconsolare, presidente della Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano e presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano;
Jean-Marc Aveline, arcivescovo metropolita di Marsiglia (Francia);
Peter Ebere Okpaleke, vescovo di Ekwulobia (Nigeria);
Leonardo Ulrich Steiner, O.F.M., arcivescovo metropolita di Manaus (Brasile);
Filipe Neri António Sebastião do Rosário Ferrão, arcivescovo metropolita di Goa e Damão (India);
Robert Walter McElroy, vescovo di San Diego (Stati Uniti);
Virgílio do Carmo da Silva, S.D.B., arcivescovo metropolita di Dili (Timor Est) - è il primo cardinale di Timor Est;
Oscar Cantoni, vescovo di Como (Italia);
Anthony Poola, arcivescovo metropolita di Hyderabad (India);
Paulo Cezar Costa, arcivescovo metropolita di Brasilia (Brasile);
Richard Kuuia Baawobr, M.Afr., vescovo di Wa (Ghana);
William Goh Seng Chye, arcivescovo di Singapore - è il primo cardinale di Singapore;
Adalberto Martínez Flores, arcivescovo metropolita di Asunción (Paraguay) - è il primo cardinale del Paraguay;
Giorgio Marengo, I.M.C., vescovo titolare di Castra Severiana, prefetto apostolico di Ulan Bator (Mongolia);
Oltre ai sedici cardinali elettori è stata annunciata la creazione di altri quattro cardinali ultraottantenni:
Jorge Enrique Jiménez Carvajal, C.I.M., arcivescovo emerito di Cartagena (Colombia);
Arrigo Miglio, arcivescovo emerito di Cagliari (Italia);
Gianfranco Ghirlanda, S.I., teologo, già rettore della Pontificia Università Gregoriana;
Fortunato Frezza, elevato arcivescovo (titolo personale) titolare di Treba, canonico di San Pietro in Vaticano.
Assieme a questi ultimi, il papa aveva annunciato anche la creazione dell'ultraottantenne Lucas Van Looy, S.D.B., vescovo emerito di Gand (Belgio), che però ha successivamente chiesto e ottenuto la dispensa dalla nomina perché accusato di aver coperto abusi sessuali durante il suo ministero[19].
L'anello con pietre preziose è un gentile omaggio del Pontefice
www.rainews.it/dl/rainews/articoli...2a8c1a2d3d.htmlPapa Francesco: il 28 novembre Concistoro per la nomina di 13 nuovi cardinali Tra i nuovi porporati 6 sono italiani, di cui 3 elettori Tweet Papa: sì a una legge sulle unioni civili per omosessuali Roma, Papa Francesco alla Preghiera ecumenica per la pace: "Nessuno si salva da solo" 25 ottobre 2020 Tredici nuovi cardinali in arrivo nella Chiesa. Lo ha annunciato papa Francesco all'Angelus. "Il prossimo 28 novembre, alla vigilia della prima domenica d'Avvento, terrò un Concistoro" per la creazione di "tredici nuovi cardinali", ha detto Bergoglio. Tra i tredici nuovi porporati ci sono sei italiani (di cui tre elettori). Sono mons. Marcello Semeraro, che dalla diocesi di Albano è stato da poco nominato Prefetto della Congregazione delle cause dei santi (al posto di Angelo Becciu), mons. Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena e il francescano padre Mauro Gambetti, Custode del Sacro Convento di Assisi. Vengono poi uniti al collegio cardinalizio, non elettori per motivi di età, mons. Silvano Tomasi, diplomatico della Santa Sede, padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia e mons. Enrico Feroci, parroco al Divino Amore e Roma ed ex direttore della Caritas diocesana.
www.avvenire.it/chiesa/pagine/otto...i-ecco-chi-sonoSanta Sede. La Chiesa ha 13 nuovi cardinali, 6 sono italiani. Ecco chi sono
Gianni Cardinale domenica 25 ottobre 2020
Verranno creati in un concistoro fissato per sabato 28 novembre; lo ha annunciato oggi papa Francesco. Gli italiani con diritto di partecipare al Conclave sono Semeraro, Lojudice e Gambetti
Concistoro ordinario pubblico del 2018
Concistoro ordinario pubblico del 2018 - Agenzia Romano Siciliani
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Tredici nuovi cardinali, di cui sei italiani, verranno creati in un concistoro fissato per sabato 28 novembre, vigilia della prima domenica di Avvento. Lo ha annunciato oggi papa Francesco al termine della preghiera dell’Angelus.
Nove, di cui tre italiani, hanno meno di ottanta anni, e quindi con il dritto di partecipare al Conclave. Si tratta del vescovo maltese Mario Grech, 63 anni, segretario generale del Sinodo dei vescovi, degli italiani Marcello Semeraro, vescovo emerito di Albano, da pochi giorni prefetto della Congregazione delle Cause di Santi, Paolo Augusto Lojudice (arcivescovo di Siena ed ex ausiliare di Roma) e padre Mauro Gambetti (conventuale, Custode del sacro Convento di Assisi), dello statunitense Wilton D. Gregory, arcivescovo di Washington (il primo cardinale di colore degli Usa), dell’arcivescovo di Kigali in Rwanda Antoine Kambanda, dell’arcivescovo di Capiz nelle Filippine José F. Advincula, dell’arcivescovo di Santiago del Cile Celestino Aos Braco (cappuccino), e del vicario apostolico di Brunei Cornelius Sim.
A questi nuovi porporati elettori papa Francesco aggiungerà anche quattro non elettori, di cui tre italiani. Si tratta del vescovo emerito di San Cristobal de Las Casas in Messico Felipe Arizmendi Esquivel, del nunzio Silvano M. Tomasi (scalabriniano), del parroco del Divino Amore a Roma monsignor Enrico Feroci (già direttore della Caritas diocesana) e di padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa Pontificia. Con il concistoro del 28 novembre i cardinali elettori diventeranno 232, di cui 128 elettori (22 gli italiani).
http://lavignadelsignore.blogspot.com/2012...orredo-dei.htmlPORPORA, QUANTO MI COSTI. IL 'CORREDO' DEI CARDINALI CHE SARANNO CREATI NEL CONCISTORO DI SABATO E LE LISTE PER I REGALI NELLE SARTORIE ROMANE. L'ANELLO CARDINALIZIO OFFERTO DAL PAPA
Sabato Benedetto XVI creerà sei nuovi porporati, ad appena nove mesi dall’ultimo Concistoro che si svolse lo scorso 18 febbraio. Anche se soltanto per sei nuovi principi della Chiesa, le sartorie ecclesiastiche romane si sono messe immediatamente in moto con i corredi per i neo-porporati. Al momento della creazione cardinalizia, infatti, un vescovo smette di indossare le vesti color violaceo e passa a quelle rosse. E le sartorie approntano per ciascun cardinale una lista di vestiti e accessori, alla quale possono riferirsi coloro che vogliano fare un omaggio al nuovo porporato. Questi sono i prezzi in circolazione, calibrati sul listino della sartoria ecclesiastica più famosa di Roma, quella di Gammarelli, che per tradizione veste anche il Papa. La mozzetta rossa, che i cardinali portano quando indossano l’abito corale, costa circa 200 euro, ma il suo prezzo sale se invece dei bottoni di stoffa si chiedono quelli, più ricercati e fatti a mano, di corda intrecciata (costano circa 20 euro l’uno). La veste rossa costa all’incirca 800 euro, mentre il cappello a tricorno senza fiocco tipico dei cardinali può costare dagli 80 ai 120 euro. 80 euro può costare il cordino per la croce pettorale, intrecciato di rosso e oro: il prezzo varia a seconda della ricercatezza e della grandezza del fiocco che sta sulla schiena. La fascia rossa marezzata, da indossare sia con la veste rossa, sia sulla veste talare nera filettata di rosso, costa circa 200 euro. Una veste talare nera filettata costa circa 600 euro, mentre lo zucchetto rosso cardinalizio ha un prezzo che si aggira sui 40 euro. Infine, le calze rosse costano circa 15 euro al paio. Considerato che per normalmente il cardinale si munisce di due pezzi di ciascuno di questi indumenti, si può calcolare che un corredo cardinalizio completo venga a costare circa quattro-cinquemila euro. L’anello cardinalizio è regalato dal Papa ai nuovi porporati.
Andrea Tornielli, Vatican Insider
Filippo Sorcinelli, stilista del papa, è dell'Arcigay
www.dagospia.com/rubrica-3/politica...atelo-60353.htm29 LUG 2013 18:33
FROCIO-VELENI VATICANI SULLO STILISTA DEL PAPA E DEL CARDINAL BAGNASCO: “È DELL’ARCIGAY, CACCIATELO”
Dossier anonimo contro l’atelier, vicino a Bagnasco, che ha messo le mani sul business delle vesti di porpore e pontefici - Il documento, siglato dal “Centro di azione liturgica”, insinua che il proprietario, Filippo Sorcinelli, sia un tesserato Arcigay - Ma potrebbe essere una manovra dei sarti concorrenti…
1 - "LO STILISTA DEL PAPA È DELL'ARCIGAY, CACCIATELO!"
Emiliano Liuzzi e Ferruccio Sansa per il "Fatto quotidiano"
Bagnasco AngeloBagnasco Angelo
La chiamano la lobby dei paramenti sacri. Sicuramente è diventata l'ennesima macchina di veleni nel Vaticano. Con un dossier riservato e anonimo: decine di copie sono state inviate a tutte le alte gerarchie vaticane, compresi papa Francesco e il pontefice emerito Joseph Ratzinger. Oggetto: l'atelier, vicino al cardinale Angelo Bagnasco, che ha sbaragliato la concorrenza per vestire cardinali e pontefici.
Bagnasco AngeloBagnasco Angelo
"Pochi lo sanno, ma quello dei paramenti sacri è un settore da milioni, perché un vestito da cardinale o da pontefice costa da 5mila a 30mila euro. Per questo dietro nuvole di incenso si combattono battaglie selvagge", racconta un sacerdote genovese, della Curia di Bagnasco. Aggiunge: "L'impressione, però, è che stavolta lo scontro sia molto più grande".
Già, perché il documento dei veleni più che sulle qualità dell'atelier punta sull'appartenenza del titolare all'Arcigay. Lascia intendere che si tratti di un omosessuale, come fosse motivo di scandalo per la Chiesa. "A scrivere la lettera potrebbe essere stato qualche fondamentalista cattolico, omofobo", sospira il sacerdote genovese. Aggiunge: "Ma io penso che in fondo si tratti di potere, si vuole creare disagio lasciando intravvedere dietro questa storia la presenza della tanto pubblicizzata lobby gay".
Angelo BagnascoAngelo Bagnasco
Il documento è siglato da quattro persone che si definiscono membri del Cal (Centro di Azione Liturgica), organizzazione - composta da laici, ma presieduta da un cardinale e da un monsignore di nomina ecclesiastica - che negli ambienti religiosi gode di rispetto, tanto da occuparsi della cura della liturgia.
Le due pagine da giorni alimentano sussurri nei corridoi del Vaticano. Anche perché puntano il dito su personaggi di spicco. Da Bagnasco, al maestro di celebrazioni liturgiche , monsignor Guido Marini. Ma soprattutto attaccano gli imprenditori che hanno vestito due papi: Benedetto e Francesco. In particolare Filippo Sorcinelli, classe 1975, legato da stima e conoscenza al cardinal Bagnasco.
Il 22 aprile 1995, allora ventenne con un passato da organista, costituisce a Rimini un'impresa artigiana di paramenti sacri. Da lì a breve Sorcinelli vestirà Bagnasco e parte dei parroci della Diocesi di Pesaro Urbino (dove Bagnasco nel 1998 viene nominato arcivescovo prima di diventare Ordinario militare per l'Italia, incarico di grande prestigio). Il legame tra Sarcinelli e Bagnasco resta, tanto che, come racconta il sacerdote ligure, "nel maggio 2008 quando Benedetto XVI venne in visita in Liguria, noi tutti restammo di sasso vedendo i paramenti che erano stati confezionati apposta per il Pontefice, proprio dalla Lavs di Sorcinelli, incaricata dalla curia genovese retta da Bagnasco".
Una vera opera d'arte quella confezionata per il Papa: 27 grandi zirconi ovali color topazio incastonati nell'argento dorato, 256 globuli in cristallo, 2186 globuli in bagno d'oro in dimensioni variabili dai 4 agli 8 millimetri. Per un totale di 2769 gemme. Per gli ornati sono stati scelti 6 tipi di bordure in oro antico".
Angelo BagnascoAngelo Bagnasco
Il 5 dicembre del 2010, a "sorpresa", come titola il Resto del Carlino, "il cardinale Bagnasco fa tappa a Sant'Arcangelo di Romagna e benedice l'azienda Lavs di Sorcinelli". I rivali della Lavs sottolineano: "Una visita piuttosto eccezionale".
Una disputa economica, di potere forse. Ma gli autori della lettera sventolano un'altra bandiera: Sorcinelli è tessera 11546401 dell'Arcigay Ala verde. Questo non vuol dire che sia omosessuale, e non ci sarebbe niente di strano. Anzi, che abbia a cuore le battaglie civili dei gay è altrettanto legittimo e qualificante. Ma forse in alcuni ambienti vaticani non è proprio gradito.
Il dossier lascia intendere: proprio lui, Bagnasco, che ufficialmente stimmatizza le nozze gay come "grave ostacolo alla famiglia" poi si affida a due attivisti per i diritti degli omosessuali, che così varcano le porte della Santa Sede, arrivano alla Sacrestia del Papa.
In Curia a Genova chi conosce bene Bagnasco salta sulla sedia: "Insomma, prima ci accusano di essere omofobi, e poi quando mostriamo apertura e rispetto ci criticano. Sua Eminenza si è pronunciato sul rapporto tra omosessualità e famiglia. Le anime, però, sono uguali". E gli stilisti della Lavs? "Sono bravi, guardate che paramenti hanno confezionato per Bagnasco!".
Angelo BagnascoAngelo Bagnasco
Già in passato la battaglia contro gli stilisti dell'Arcigay era giunta ai piani più alti del Vaticano. É accaduto dal 2011 al 2012, si legge nel dossier: "Quando vennero segnalati alcuni particolari sull'imprenditore, e Benedetto XVI, per mettere a tacere ogni polemica, si rivolse - in questi casi decise per lui monsignor Guido Marini, capo del cerimoniale - a un'azienda di Napoli, la ditta Serpone, nata nel 1820". Circostanza confermata dal titolare della storica ditta, Paolo Serpone: "É vero, per un periodo abbiamo vestito papa Benedetto. Ma abbiamo realizzato paramenti per Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Non era per noi una novità. Se conosco la Lavs del signor Sorcinelli? Sì, l'ho sentita nominare. Ma io giudico solo il mio lavoro. Noi abbiamo una storia centenaria, la Lavs non mi risulta. Ma, ripeto, noi abbiamo tributi a livello mondiale, sono usciti articoli sul New York Times. E comunque abbiamo realizzato paramenti anche per la sacrestia di papa Francesco".
Nel frattempo succede che Benedetto XVI abbandoni il pontificato e ci sia l'elezione di un nuovo papa. Ed ecco che la Lavs torna alla ribalta: confeziona gli abiti per papa Francesco. Fin dal primo giorno. E così torna a girare il dossier. Che tra i mittenti ci siano nemici di Sorcinelli non ci sono dubbi. Così come è evidente che ci siano persone con una tendenza omofoba: Sorcinelli è accusato di aver portato (i termini sono decisamente più forti) il peccato nella sacrestia personale del papa. Accanto alla cappella Sistina.
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2 - STOLE, MITRE E CASULE, ALTA MODA SULL'ALTARE
Giulia Zaccariello per il "Fatto quotidiano"
IL CARDINALE ANGELO BAGNASCOIL CARDINALE ANGELO BAGNASCO
L'ultimo articolo è un profumo per ambiente, che - dicono "unisce una particolare resina aromatica, il franchincenso, a mirra, bacche di ginepro, muschio, con sfumature di cuoio antico e ambra dorata". Si chiama Unum, costa 48 euro a boccetta ed è la novità lanciata in estate sul mercato dei paramenti e accessori sacri.
Un universo che ruota attorno al mondo religioso e che in Italia conta centinaia di aziende, tutte specializzate nella produzione e nella vendita di abiti e accessori per le messe e le celebrazioni liturgiche. Camici, stole, ma anche candele, crocefissi, calici e ampolle per l'acqua santa. Cataloghi infiniti, spesso disponibili anche online, per un settore che dà lavoro a centinaia di persone.
SITO DELLA LAVS FILIPPO SORCINELLISITO DELLA LAVS FILIPPO SORCINELLI
Del resto basta dare un'occhiata agli accesissimi forum sul web, dove gli amanti delle liturgie si confronto in dibattiti al calor bianco, per capire come anche l'aspetto esteriore delle messe sia molto importante. Un mondo sotterraneo, sconosciuto, ma molto popolato. L'occhio è molto attento e cade su ogni dettaglio, anche il più piccolo, degli abiti indossati dal papa e dai cardinali.
Nei siti si passano al setaccio i colori, le rifiniture dei tessuti. Proprio come in un qualunque ritrovo di appassionati di moda, ai quali non sfuggono le ultime tendenze del guardaroba. Una settimana dopo l'elezione di Bergoglio, per esempio, fioccano i commenti online: più che sulle parole del pontefice ci si sofferma sul suo stile. Un iscritto al forum del sito cat toliciromani.com dice la sua in merito al colore della casula indossata nella messa d'inaugurazione: "Rappresenta, se vogliamo, una nuova tendenza: la chiara definizione del colore liturgico. Il colore liturgico è bianco: allora la casula deve essere bianca. Bianca, non gialla dorata argento panna, con stolone dorato".
LAVS MITRALAVS MITRA
Anche se si guarda agli anni passati, ai precedenti pontefici, l'atteggiamento non cambia. Nel 2008, per citare un caso, sul blog del movimento liturgico benedettiano, Rinascimento sacro, compare un articolo che descrive in maniera precisa e meticolosa le caratteristiche della veste usata da Benedetto XVI durante la messa della Trinità a Genova, e realizzata dall'azienda romagnola di paramenti sacri, Lavs. "Ventisette grandi zirconi ovali color topazio incastonati nell'argento dorato, 256 globuli in cristallo, 2186 globuli in bagno d'oro in dimensioni variabili dai quattro agli otto millimetri. Per un totale di 2769 gemme".
LAVS PROFUMOLAVS PROFUMO
E un lettore anonimo commenta entusiasta: "È davvero stupenda. Questo è un paramento degno del sommo Pontefice, non certo la coperta informe indossata a Pentecoste". Nelle collezioni della aziende e sartorie specializzate ci sono prodotti per ogni occasione. Alcuni sono rifiniti a mano, frutto di un lavoro artigianale che può durare settimane. Ci sono le mitrie, i copricapi usati dai vescovi della Chiesa cattolica in particolari momenti della messa, come l'omelia, o la benedizione finale.
In genere sono chiare con interni rossi, hanno pietre incastonate e due fasce laterali con le frange. E poi le casule, larghe vesti di forma ampia e circolare, con un foro al centro per la testa, che coprono tutta la persona. Possono essere color avorio ed essenziali, oppure più scure ed eleganti, dotate di complesse lavorazioni al centro e ai lati.
E ancora: stole in pura lana, coppe e anelli in argento con pietre preziose, e palle per calici in pura seta. I prezzi sono quelli di prodotti di alta moda, roba da Valentino. I coprileggio vanno da 45 euro a 220 euro, un calice in argento può costare 2.500 euro, una stola richiede anche 900 euro. E per una casula color avorio ne servono perfino 9.000.