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Don Lodeserto condannato per sequestro di persona, violenza privata, calunnia, Libero dopo 2 anni di affidamento in prova, fugge in Moldavia. Doveva scontare 5 anni e 4 mesi ma se l'è cavata con l'indulto

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GalileoGalilei
view post Posted on 15/12/2010, 10:59 by: GalileoGalilei
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Una sintesi dei processi e delle condanne di don Lodeserto

http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Lodese...essi_e_condanne

Il 13 dicembre 2004 si apre il processo contro Cesare Lodeserto oltre a sei suoi collaboratori, undici carabinieri e due medici di servizio, per le violenze subite da 17 ragazzi di origine magrebina avvenute il 22 novembre 2002 all'interno del CPT.

Il 25 maggio 2005 vien condannato (pena sospesa) a 8 mesi di reclusione per simulazione di reato. Nel 2001 don Cesare inviò al proprio telefono cellulare - o qualcuno lo fece per lui - un sms contenente minacce di morte: in quel periodo stava per essergli revocata la scorta che, dopo la minaccia simulata, gli fu concessa nuovamente.

Il 22 luglio 2005 Lodeserto è stato condannato a un anno e quattro mesi per violenza privata e lesioni aggravate nei confronti dei 17 immigrati che nel novembre 2002 avevano tentato la fuga dal CPT di San Foca a Lecce. Con lui condannati anche sette (degli undici inizialmente sotto accusa) carabinieri, due medici e sei operatori del centro[2].

Nel 2005 è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona e di abuso dei mezzi di correzione. [3] Nell'ambito di questa inchiesta il 26 settembre 2007 è stato condannato con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per sequestro di persona, estorsione, calunnia ai danni degli ospiti del CPT.[4] Il sacerdote, comunque, non ha scontato la pena, poiché a dicembre dello stesso anno l'arcivescovo di Lecce monsignor Ruppi lo ha inviato in missione fidei donum in Moldavia.

Nel luglio 2009 è stato condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare allo Stato la somma di € 133.651 per «maggiori prestazioni a favore degli immigrati rispetto a quelle effettivamente rese». [5]

Il 14 dicembre 2010 è stato condannato dal GIP di Lecce, con lo sconto di pena del rito abbreviato, a un anno e quattro mesi di reclusione per truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver percepito 230.000 € destinati all'aiuto di donne scampate alla prostituzione, senza aver mai svolto le attività per cui i fondi erano stati stanziati [6] [7].
 
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