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"Se non sono accompagnate non visita le donne". Le usanze del medico di origini albanesi, Bagolino (BS). Il medico pregiudicato: "maldicenze e calunnie"

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view post Posted on 15/1/2024, 08:27

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11 gennaio 2024
CRONACA BAGOLINO
"Se non sono accompagnate, non visita le donne": medico di base nella bufera
Proteste a Bagolino per il nuovo dottore. Il sindaco: "È sgarbato e incompetente"

In piazza, come sui social, i cittadini protestano da mesi contro il nuovo medico di base, per i suoi modi definiti "sgarbati", i toni accusati di essere "volgari"; ci sarebbero pure "visite negate a donne non accompagnate". Al centro della bufera c’è il dottor Kastriot Guri: da circa un mese e mezzo è approdato a Bagolino per sostituire temporaneamente (l’incarico conferito da Ats è provvisorio) il dottor Alfonso Fiore, andato in pensione. Da allora è un susseguirsi di lamentele, a quanto pare non prive di fondamenta, tanto che la questione è al primo posto dell’agenda del sindaco Gianzeno Marca.

Pazienti in strada in attesa di essere visitati
"È stato minato il diritto alla salute dei miei cittadini ed è la prima cosa che io devo garantire", ci racconta. L’ultima lamentela è finita sul suo tavolo proprio poco prima che lo raggiungessimo telefonicamente: "L'altro ieri (martedì 9 gennaio, ndr) ha fatto uscire tutti i pazienti presenti nella sala d’attesa dell'ambulatorio di Ponte Caffaro, costringendoli ad aspettare il proprio turno in strada, al freddo. Tra loro c’erano anche parecchi anziani che hanno rischiato di ammalarsi in attesa di farsi visitare dal medico. È uno dei tanti esempi che posso fare, perché di episodi del genere, anche peggiori, me ne sono stati riferiti molti: ricette e prescrizioni completamente sbagliate, donne non visitate perché non accompagnate, orari di visita cambiati all'ultimo minuto o non rispettati. Non so nemmeno come possa lavorare: non possiede un computer e quindi prescrive ancora manualmente".

Una situazione davvero al limite che proseguirebbe da settimane, per far fronte al problema e segnalarlo ai vertici di Ats, prima di Natale era stata anche indetta una riunione pubblica: "Non ho mai visto così tanta partecipazione da parte della cittadinanza: l’aula era troppo piccola per contenere tutte le persone arrivate per portare la propria testimonianza e raccontare le pessime esperienze avute con il medico", spiega ancora Marca.

L'appello del sindaco per un nuovo medico
È invece di pochi giorni fa la videochiamata tra il sindaco, il dottore Guri e i dirigenti di Ats: "Gli è stato detto di cambiare registro, di esercitare la professione di medico in maniera etica e di stare molto attento" racconta ancora il primo cittadino. Nel frattempo Marca ha avviato una personale ricerca per trovare a breve un sostituto: "La maggior parte dei miei cittadini sono anziani e fragili: abbiamo bisogno di un medico che sia parte integrante della comunità. Non è facile da trovare, perché Bagolino è distante dalla città e il viaggio di un’ora e trenta per raggiungere l’ambulatorio disincentiva parecchi professionisti, ma io proseguo nell’opera di convincimento. Anche poco fa ero al telefono con un medico di Brescia: certo servirebbero degli incentivi, anche di natura economica, per rendere più attrattiva la posizione lavorativa".

Rabbia e precedenti
Una situazione davvero al limite, tanto che nella giornata di ieri (mercoledì 10 gennaio) sono dovuti intervenire anche i carabinieri della locale stazione. Gli animi dei tanti pazienti in attesa fuori dall'ambulatorio di Ponte Caffaro si sono scaldati ed è partita una chiamata al numero unico per le emergenze. Quando i militari sono arrivati, la situazione era tranquilla, ma in tanti avrebbero riferito di una lunghissima attesa per essere visitati e di avere difficoltà nella fruizione del servizio.

Fino a oggi, nessun provvedimento disciplinare è stato preso nei confronti del dottor Guri, che – da noi contattato – ha preferito non commentare, evitando di ribattere alle accuse mossegli dai cittadini. Il suo nome, però, non è nuovo a casi del genere e nemmeno alle pagine di cronaca giudiziaria: nel 2021 finì in un'aula del tribunale di Bergamo perché accusato di aver negato visite e prescrizioni ad alcuni pazienti. Il giudice lo ritenne responsabile solo di uno dei 4 episodi contestati, condannandolo a 9 mesi e a un anno di interdizione dalla professione per aver negato la ricetta di un farmaco salvavita a un paziente durante un turno come guardia medica.

www.bresciatoday.it/cronaca/bagolino-kastriot-guri.html
CRONACA BAGOLINO
12 gennaio 2024
Il medico di Bagolino pronto a dimettersi: "Sono vittima di maldicenze e calunnie"
Il paese rischia così di restare senza medico di base

Il dottore finito al centro della bufera sta valutando di dare le dimissioni, come pure di passare alle vie legali "in modo che venga fatta dovuta chiarezza". Così si conclude la lunga nota che Kastriot Guri – da alcuni mesi esercita a Bagolino come sostituito del precedente medico di base, andato in pensione – ha inviato alla nostra redazione per rispondere alle pesanti accuse mosse nei suoi confronti dai pazienti, come pure dal sindaco Gianzeno Marca (da noi riportate nell'articolo a questo link).

"Sono vittima di maldicenze e calunnie – si difende Guri –. Sono state diffuse, anche tramite la stampa, notizie false, premeditate, orchestrate che diffamano il mio nome e il servizio pubblico che svolgo: sto pensando di dimettermi immediatamente e sporgere denuncia".

Ma andiamo con ordine. Le lamentele dei pazienti, che hanno portato anche a un’energica presa di posizione del primo cittadino valsabbino, riguardano i modi definiti "sgarbati", i toni accusati di essere "volgari"; le presunte "visite negate a donne non accompagnate" da parte del medico e le prescrizioni sbagliate.

"Tutto falso, diffamatorio, sovversivo – replica Guri –. Non è assolutamente vero che io non visito le donne, sia accompagnate che non: ho visitato tutti e tutte, anche senza appuntamenti pianificati e programmati, come invece prevede l’accordo collettivo nazionale di categoria. Non è vero che non rispetto gli orari, che, nelle mie circostanze, non possono essere fissi. Il mio orario è modificabile, secondo le esigenze lavorative, e per ogni variazione sono stati informati direttamente gli interessati attraverso un messaggio mandato sui loro cellulari: ci sono le prove, basta cercarle. Ho rispettato quanto previsto dall'accordo collettivo Nazionale, dedicando 15 ore alla settimana alle visite ambulatoriali e due ore ogni giorno alla ricezione dei messaggi".

Amareggiato dalle "dicerie", Guri vuole far valere le sue ragioni: "Sto lavorando senza sosta, a mie spese fisiche, morali e finanziarie per svolgere un servizio pubblico: ho circa 30 anni di esperienza e 30.000 ore di servizio alle spalle e penso di saper fare il mio lavoro, ricette comprese. Sono solo, senza alcun ausilio o personale assistente e lavoro non stop, guidando la mia auto un minimo di 4 ore al giorno e macinando 250 km ogni 24 ore. In più rischio la mia vita, perché devo rispondere al telefono o ai messaggi a tutti i minuti, ma di questo non frega nulla a nessuno".

Tra le tante "colpe" che vengono attribuite al medico, anche quella di avere sbagliato ricette e prescrizioni: "La ripetizione delle ricette si fa basandosi su documenti sanitari e amministrativi; se tale documentazione manca, o non viene presentata, o è scaduta, la nuova ricetta compilata da me non è sbagliata ma è precisa, aggiornata. Qualcuno ha anche voluto costringermi a fare prescrizioni che non si possono fare, in assenza di documentazione specifica".

Una cosa è certa: la situazione è davvero al limite, tanto che nei giorni scorsi sono pure dovuti intervenire i carabinieri per calmare gli animi dei pazienti in attesa fuori dall’ambulatorio di Ponte Caffaro. E mentre il sindaco Marca prosegue la sua ricerca per trovare un medico che si trasferisca ed eserciti stabilmente a Bagolino – i precedenti bandi dall’Asst del Garda sono andati deserti – circa 1800 pazienti (gli altri 2000 sono affidati ad un altro medico) rischiano di restare subito senza un dottore. È infatti quello che accadrebbe se Guri decidesse di dare seguito alle sue dichiarazioni, dando immediatamente le dimissioni.

www.bresciaoggi.it/territorio-bres...tuti-1.10505168

Bagolino senza medici di base, non basta il valzer dei sostituti
di Mila Rovatti
Oltre al dottor Nicolini, molto apprezzato in paese, ci sono stati altri incarichi a tempo. Il sindaco va in «pressing» sull'Asst
11 gennaio 2024

Da mesi manca un medico di base e circa 1800 cittadini di Bagolino sono affidati a sostituti difficili da contattare: se la carenza di dottori sta diventando un’emergenza nazionale, qui è già un incubo da almeno un paio d’anni, quando il dottor Samiee Shahrokh, 67enne di origini iraniane, medico di base conosciuto e stimato da tutti in servizio nella frazione di Ponte Caffaro, perse la vita in un tragico incidente. A questo è seguito il pensionamento di due medici di famiglia che operavano soprattutto su Bagolino, e così è cominciato il caos. A sostituire i tre medici è arrivato il dottor Gabriele Nicolini che però, come previsto dalla Regione Lombardia, non può avere più di 2 mila assistiti. A conti fatti circa 1.800 cittadini non hanno garantito il diritto a un medico di medicina generale.

A dire il vero l’Asst del Garda (dalla quale da gennaio diprende la gestione dei medici di base) ci ha provato a piazzare qualcuno a Bagolino, ma i bandi, almeno 4, sono andati deserti e allora sono partite le nomine dei sostituti. Per qualche mese è toccato al dottor Ebrahim Kasrapour, di origini pachistane, con riferiti problemi di rapporti con i pazienti, ora è la volta del dottor Kastriot Guri, di origini albanesi, che però avrebbe a sua volta qualche difficoltà a interfacciarsi con i pazienti del paese, fra cui la poca praticità automobilistica a salire la Provinciale 669 e comunicazioni problematiche via whatsapp, con conseguenti lamentele e anche polemiche sui social.

Certo è che Bagolino per la sua dislocazione geografica non è zona tra le più appetibili per i professionisti che non hanno un qualche legame con questo territorio. La distanza dalla città e dal resto della valle è penalizzante, e per raggiungere il primo presidio ospedaliero ci sono circa 48 chilometri. Brutto segno però che un Comune non piccolissimo di quasi 4 mila abitanti, nonostante gli sforzi, non riesca ad avere garantito un servizio fondamentale. Negli ultimi giorni si sono susseguiti incontri fra gli amministratori comunali e i dirigenti di Asst, nella speranza di sbloccare la questione.

Lo stesso sindaco, Gianzeno to,Marca, contatta personalmente possibili candidati, ma ogni tentativo al momento è caduto nel vuoto. Il dottor Guri dovrebbe rimanere fino ad aprile, e poi? «Bella domanda – risponde il sindaco-: martedì scorso abbiamo incontrato il dottor Giancarlo Iannello, direttore sociosanitario di Asst Garda, la dottoressa Cristina Meazzi e altri responsabili del servizio, abbiamo proposto di incentivare una possibile candidatura, di stabilire dei parametri o per altitudine del territorio o per distanza dall’ospedale, insomma un criterio che preveda un incentivo economico per chi accetta di esercitare la professione in zone che possono essere scomode, ma che possono regalare grandi soddisfazioni a livello umano. Speriamo - conclude - che la nostra proposta venga accolta e che qualcuno si candidi al prossimo bando, perché così non si può andare avanti».

Edited by GalileoGalilei - 15/1/2024, 10:53
 
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