Treviso. Riesumato il reato di usurpazione di titoli
https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/...multa-13779518/Si presenta vestito da prete per farsi togliere la multa
Il caso a Ponzano. Dopo una serie di domande la polizia locale ha scoperto la truffa
MATTEO MARCON
12 Ottobre 2023
Aggiornato alle 15:42
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Si era recato in comando dopo che la sua auto era stata sequestrata perché sorpresa a circolare senza assicurazione e senza revisione. Ma per gli agenti della polizia locale di Ponzano e Povegliano quella che sembrava una normale pratica sanzionatoria si è immediatamente trasformata in un piccolo giallo alla Dan Brown.
L’uomo chiamato a rispondere di queste violazioni infatti ha fatto il suo scenografico ingresso nella caserma indossando l’abito talare con tanto di collarino ecclesiastico. Il suo abbigliamento non è passato inosservato e ancora meno le sue argomentazioni. Chiedeva la restituzione dell’auto, una Rover 75, per procedere con la demolizione. Il personaggio per lo stato italiano è semplicemente G.V., classe 1970, amministratore unico di una società finanziaria con sede a Roma.
Che ci fa un prete alla giuda di una società finanziaria? Si sono chiesti da subito gli agenti. Sono così iniziati gli approfondimenti. «Il soggetto» spiega il comandante del corpo intercomunale Mosè Crema «ha asserito di fare parte prima della diocesi di Treviso, poi dell’arcidiocesi di Milano e di quella di Monza e Brianza, che in realtà non esiste nemmeno, essendo semplicemente una provincia di recente costituzione, il cui clero fa riferimento al capoluogo lombardo». Insomma tanti, troppi, elementi non tornavano.
La vicenda iniziata il 21 luglio scorso si è infine chiusa solo nei giorni scorsi. Seguendo l’alert del sistema dei varchi elettronici presenti nel territorio gli agenti avevano rintracciato la Rover 75 del finto prete in un parcheggio. Erano scattate le sanzioni di rito, per mancata copertura assicurativa e mancata revisione, assieme al sequestro. L’imprenditore finto prete, nato a Treviso e residente a Paderno, titolare di un’attività finanziaria nella capitale, non è riuscito nel suo intento di convincere gli agenti. Per l’occasione è stato “riesumato” un articolo assai poco frequentato del codice penale: il numero 498, dedicato all’usurpazione di titoli e onori, che sanziona chi indossa abusivamente in pubblico l’abito ecclesiastico. «È prevista una multa fino a 929 euro» spiega Mosè Crema «ma è compito del Prefetto stabilirne l’entità». La parola passa dunque agli uffici di piazza dei Signori.
