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Puglia. Seminaristi crollano da 200 a 60 in 10 anni, Il melodramma dei cacciatori di ragazzini del seminario regionale: "è colpa di tutti"

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icon4  view post Posted on 4/10/2023, 14:32

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Il melodramma dei cacciatori di ragazzini: "è colpa di tutti"


seminaristi
Seminaristi minori della diocesi di Molfetta (2018)

www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ne...mi-10-anni.html

Diocesi Bari-Bitonto, vocazioni in caduta libera: da 200 a 60 seminaristi negli ultimi 10 anni

Don Nicola Simonetti: «Dobbiamo aiutare i giovani nelle scelte di vita»
Cesare Zampa
CESARE ZAMPA

24 SETTEMBRE 2023

BARI - Non c’è più religione. E il sacerdozio vacilla. È la fotografia della diocesi Bari-Bitonto, alle prese con un drastico calo delle vocazioni. Una situazione comune a molte realtà pugliesi. Se non a tutte. Dieci anni fa erano 200 i giovani iscritti alla Facoltà Teologica del seminario maggiore di Molfetta, provenienti da tutte le 19 diocesi della Puglia. Oggi, invece, se ne contano soltanto 60. Dopo la maturità, sempre meno ragazzi percorrono la via accademica del Signore e nella realtà barese, attualmente, solo in cinque hanno scelto di farlo. Oltre il 60% in meno rispetto agli «anni d’oro», quando il numero dei seminaristi provenienti dalla circoscrizione Bari-Bitonto superava la doppia cifra: una quindicina, con una media di due ordinazioni sacerdotali all’anno. In più, il Seminario arcivescovile di Bari (ex seminario minore), aperto agli studenti delle superiori, al momento ospita un ragazzo che, qui, dovrebbe condividere tempi e spazi con i suoi coetanei. Se solo ce ne fossero.

La diocesi conta oggi 250 sacerdoti, con età media superiore ai sessant’anni. Alcuni si occupano delle 126 parrocchie dislocate sul territorio, altri del funzionamento degli uffici diocesani. Altri ancora - perlopiù giovani - sono stati chiamata ad aiutare i parroci più anziani, anche ultraottantenni, che faticano a guidare le rispettive comunità.

Ma a chi tocca ora recitare il “mea culpa” per questa situazione? Don Nicola Simonetti, direttore del Centro Diocesano Vocazioni, non ha dubbi: tocca alla società, nel suo insieme. Spetta agli adulti, ai contesti familiari, che non sempre riescono a fornire le dovute sicurezze agli adolescenti, rendendoli in molti casi degli eterni indecisi, incapaci di assumersi responsabilità. Ma anche alla stessa Chiesa, che dovrebbe adeguarsi ai tempi, senza pretendere di continuare «a proporre gli stessi schemi di vent’anni fa». Cambiamenti inevitabili in un’epoca dominata dai social network, propulsori dell’individualismo.


«Da due anni a questa parte stiamo cercando di trasformare il vecchio seminario minore in una comunità vocazionale - ha detto don Nicola - Una realtà in cui non c’è solo il sacerdote, ma un’equipe formativa composta da parroci, religiosi, una coppia di sposi e un’altra più giovane, che possano aiutare i giovani a sperimentarsi nella vita, conducendolo a una scelta autentica». Per questo, don Nicola più che di «crisi delle vocazioni», preferisce parlare di «crisi nelle scelte di vita». E, se di «crisi» si deve parlare, il responsabile del Centro Vocazioni preferisce farlo in termini di «opportunità», vedendo la luce anche in una realtà apparentemente buia. Uno spiraglio ampliabile attraverso un drastico cambiamento «dell’approccio degli adulti nei confronti dei ragazzi». «Non facciamoci spaventare dal calo - ha esortato il prelato - ma cogliamo questa occasione per migliorare la qualità della vita cristiana di ognuno di noi».

Vedere il bicchiere mezzo pieno e abbandonare ogni forma di campanilismo sono i suggerimenti forniti da don Nicola Simonetti alle comunità preoccupate per i possibili accorpamenti tra parrocchie. Il numero esiguo di presbiteri, che potrebbe determinare un ridimensionamento delle attività liturgiche e non, «ci sprona ad andare oltre il “si è sempre fatto così”». «Non è più possibile avere la messa sotto casa e agli orari più comodi - ha concluso don Nicola - Il Vangelo ci deve anche scomodare, testando la nostra fede e inducendoci a raggiungere il Signore». A prescindere dalla distanza fisica.
 
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