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Vietati aragoste, polpi, vongole e maiali; saziatevi di grilli e cavallette: parola di Dio, Le proibizioni alimentari della Bibbia ad ebrei, cristiani e musulmani

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view post Posted on 13/6/2022, 07:46

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Le proibizioni alimentari della Bibbia ad ebrei, cristiani e musulmani

polpo

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Levitico 11
1 Il Signore disse a Mosè e ad Aronne: 2 «Riferite agli Israeliti: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. 3 Potrete mangiare d'ogni quadrupede che ha l'unghia bipartita, divisa da una fessura, e che rumina. 4 Ma fra i ruminanti e gli animali che hanno l'unghia divisa, non mangerete i seguenti: il cammello, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; 5 l'ìrace, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, lo considererete immondo; 6 la lepre, perché rumina, ma non ha l'unghia divisa, la considererete immonda; 7 il porco, perché ha l'unghia bipartita da una fessura, ma non rumina, lo considererete immondo. 8 Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro cadaveri; li considererete immondi.
9 Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutti quelli acquatici. Potrete mangiare quanti hanno pinne e squame, sia nei mari, sia nei fiumi. 10 Ma di tutti gli animali, che si muovono o vivono nelle acque, nei mari e nei fiumi, quanti non hanno né pinne né squame, li terrete in abominio. 11 Essi saranno per voi in abominio; non mangerete la loro carne e terrete in abominio i loro cadaveri. 12 Tutto ciò che non ha né pinne né squame nelle acque sarà per voi in abominio.
13 Fra i volatili terrete in abominio questi, che non dovrete mangiare, perché ripugnanti: l'aquila, l'ossìfraga e l'aquila di mare, 14 il nibbio e ogni specie di falco, 15 ogni specie di corvo, 16 lo struzzo, la civetta, il gabbiano e ogni specie di sparviere, 17 il gufo, l'alcione, l'ibis, 18 il cigno, il pellicano, la fòlaga, 19 la cicogna, ogni specie di airone, l'ùpupa e il pipistrello.
20 Sarà per voi in abominio anche ogni insetto alato, che cammina su quattro piedi. 21 Però fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potrete mangiare quelli che hanno due zampe sopra i piedi, per saltare sulla terra. 22 Perciò potrete mangiare i seguenti: ogni specie di cavalletta, ogni specie di locusta, ogni specie di acrìdi e ogni specie di grillo. 23 Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi lo terrete in abominio! 24 Per i seguenti animali diventerete immondi: chiunque toccherà il loro cadavere sarà immondo fino alla sera 25 e chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera. 26 Riterrete immondo ogni animale che ha l'unghia, ma non divisa da fessura, e non rumina: chiunque li toccherà sarà immondo. 27 Considererete immondi tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta dei piedi; chiunque ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. 28 E chiunque trasporterà i loro cadaveri si dovrà lavare le vesti e sarà immondo fino alla sera. Tali animali riterrete immondi.
29 Fra gli animali che strisciano per terra riterrete immondi: la talpa, il topo e ogni specie di sauri, 30 il toporagno, la lucertola, il geco, il ramarro, il camaleonte.
31 Questi animali, fra quanti strisciano, saranno immondi per voi; chiunque li toccherà morti, sarà immondo fino alla sera. 32 Ogni oggetto sul quale cadrà morto qualcuno di essi, sarà immondo: si tratti di utensili di legno o di veste o pelle o sacco o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; si immergerà nell'acqua e sarà immondo fino alla sera; poi sarà mondo. 33 Se ne cade qualcuno in un vaso di terra, quanto vi si troverà dentro sarà immondo e spezzerete il vaso. 34 Ogni cibo che serve di nutrimento, sul quale cada quell'acqua, sarà immondo; ogni bevanda di cui si fa uso, qualunque sia il vaso che la contiene, sarà immonda. 35 Ogni oggetto sul quale cadrà qualche parte del loro cadavere, sarà immondo; il forno o il fornello sarà spezzato: sono immondi e li dovete ritenere tali. 36 Però, una fonte o una cisterna, cioè una raccolta di acqua, sarà monda; ma chi toccherà i loro cadaveri sarà immondo. 37 Se qualcosa dei loro cadaveri cade su qualche seme che deve essere seminato, questo sarà mondo; 38 ma se è stata versata acqua sul seme e vi cade qualche cosa dei loro cadaveri, lo riterrai immondo. 39 Se muore un animale, di cui vi potete cibare, colui che ne toccherà il cadavere sarà immondo fino alla sera. 40 Colui che mangerà di quel cadavere si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera; anche colui che trasporterà quel cadavere si laverà le vesti e sarà immondo fino alla sera.
41 Ogni essere che striscia sulla terra è un abominio; non se ne mangerà. 42 Di tutti gli animali che strisciano sulla terra non ne mangerete alcuno che cammini sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiché sono un abominio. 43 Non rendete le vostre persone abominevoli con alcuno di questi animali che strisciano; non vi rendete immondi per causa loro, in modo da rimaner così contaminati. 44 Poiché io sono il Signore, il Dio vostro. Santificatevi dunque e siate santi, perché io sono santo; non contaminate le vostre persone con alcuno di questi animali che strisciano per terra. 45 Poiché io sono il Signore, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto, per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perché io sono santo.
46 Questa è la legge che riguarda i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere che striscia per terra, 47 perché sappiate distinguere ciò che è immondo da ciò che è mondo, l'animale che si può mangiare da quello che non si deve mangiare».

Edited by GalileoGalilei - 13/6/2022, 12:11
 
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view post Posted on 9/1/2024, 09:08
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Alimentazione ebraica e zoonosi
Come difendersi meglio dalle malattie cha passano dagli animali all’uomo


Luciano Bassani
Nella Torah sono riportate regole di comportamento fondamentali, non solo per l’osservanza religiosa ma anche per la salute. Fra queste, sicuramente le disposizioni alimentari costituiscono un caposaldo. Per cibi “kasher” si intendono quelli idonei all’alimentazione di ogni ebreo. Nel Levitico, in particolare, sono sanciti i criteri di separazione tra gli animali permessi e quelli di cui non ci si può cibare. L’ebraismo, per esempio, vieta di cibarsi di animali come pipistrelli, rane, lumache o il maiale. Parimenti, proibisce di consumare carogne, animali uccisi tramite cacciagione e non macellati o trattati con metodi non codificati.

È tassativamente vietato
per ogni essere umano, secondo i sette precetti noachidi (ossia di Noè, vale a dire la normativa che l’ebraismo ritiene vigente per qualsiasi persona, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, che garantisce, in ragione della sua osservanza, una vita etica degna e la salvezza ultraterrena), bere il sangue, cibarsi delle membra di un animale ancora vivente, nutrirsi di carne di bestie malate o con difetti fisici e organici definiti “taref” (non idonei), far soffrire inutilmente gli animali (es. la corrida). Inoltre, è chiaramente fatto divieto agli ebrei di mischiare carne e latte, che non vanno mai mangiati assieme: “non cuocerai il capretto nel latte di sua madre”.

Nel Levitico sono descritti gli animali che possono essere consumati dagli ebrei e quelli vietati. Sono permessi i ruminanti con unghia fessa (ovini, caprini, bovini e cervidi), mentre tutti gli altri sono proibiti, come, ad esempio, il coniglio, il cavallo, il cane, il gatto e naturalmente i vari tipi di suini (cinghiali, maiali, etc), che, pur avendo l’unghia fessa, non sono ruminanti. Gli animali acquatici debbono possedere simultaneamente pinne e squame. Gli altri sono invece vietati: tra questi ultimi troviamo l’anguilla, i crostacei e i molluschi. Gli uccelli consentiti devono essere non rapaci e non notturni. Sono, ad esempio, proibiti i corvi, gli sparvieri, i gufi, ma anche gli struzzi e gli animali che corrono rasenti al suolo, come serpi e lucertole. Lo stesso dicasi di mammiferi notturni volanti come i pipistrelli.

Secondo una lettura etico-sensoriale, la scelta di mangiare certi animali è legata a un concetto di spiritualità che conduce alla purificazione, mentre, al contrario, il cibarsi di animali che strisciano o rotolano nell’immondizia porta all’impurità e all’immoralità. In genere gli animali permessi sono erbivori, ossia animali che non mangiano altri animali. Esiste, naturalmente, un’interpretazione igienica, la cui non osservanza ingenera malattie e impurità. Vi è poi un’interpretazione simbolica, che proibisce di ingerire rettili o rapaci per impedire l’ingresso nel corpo di una natura malvagia e violenta, in un affascinante misto di religione, salute e psicologia umana secondo cui “siamo davvero quello che mangiamo”, dato che il cibo ingerito ci influenza profondamente. Le doti e le virtù da acquistare si ottengono nutrendosi dei ruminanti (ruminare sta per rimuginare); lo zoccolo diviso rappresenta la separazione e la distinzione morale; le squame e le pinne indicano, invece, la resistenza e l’autocontrollo.

In ogni caso, la cultura alimentare ebraica delinea un confine ben preciso fra lecito e illecito, che ha un valore prima di tutto educativo. Il cibo serve a vivere e convivere, e la convivenza, con le sue norme, è alla base di una società civile degna di tale qualifica.
 
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