www.lastampa.it/2018/06/08/novara/...FvK/pagina.htmlL’ex rettore del seminario di Gozzano ammette l’abuso e ottiene il giudizio abbreviato
Gutierrez confessa i rapporti con uno dei due studenti che lo accusa
Il seminario dei «Legionari di Cristo» a Gozzano
Pubblicato il 08/06/2018
Ultima modifica il 08/06/2018 alle ore 17:01
MARCO BENVENUTI, MANUELA MESSINA
NOVARA
Giudizio abbreviato per Vladimir Resendiz Gutierrez, 31 anni, l’ex rettore del seminario dei Legionari di Cristo a Gozzano finito a processo per violenza sessuale ai danni di alcuni ex allievi dell’istituto. L’ha deciso ieri il gup di Novara accogliendo la richiesta del difensore dell’imputato (attualmente in Messico), l’avvocato Natalia Currò. La discussione e la sentenza sono state rinviate a novembre.
La testimonianza negata
Il religioso, che in caso di condanna beneficerà di uno sconto di un terzo della pena, ha paventato la possibilità di essere presente in futuro. Ha ammesso le violenze ai danni di un ex studente austriaco della struttura, ma non quelle nei confronti del compagno italiano. Ed è questo il motivo per cui il pm Silvia Baglivo ha tentato in tutti i modi di sentire in aula il giovane, prima chiedendo l’incidente probatorio, poi una sua testimonianza in apertura di processo.
Il tutto sulla base di una recente consulenza psicologica nel corso della quale il giovane ex studente dei Legionari, minorenne all’epoca dei fatti e oggi ventenne, avrebbe riferito ulteriori molestie rispetto a quelle già contenute nei capi d’accusa, anche più gravi. Ma il giudice ha respinto entrambe le richieste ritenendo sufficiente il racconto reso in fase di indagine, e fuori dall’oggetto del processo le successive dichiarazioni.
Battaglia sulle parti civili
Contro Gutierrez sono state ammesse come parti civili due ex allievi (per un terzo i fatti sono già prescritti), con l’avvocato Daniele Cultrera, e anche l’associazione «Rete l’Abuso», che assiste le vittime dei religiosi pedofili. La realtà nata nel 2010 è rappresentata dall’avvocato Alessandro Maneffa e la sua partecipazione al processo è stata duramente attaccata dalla difesa dell’imputato: «Abbiamo già un motivo d’appello, a nostro parere l’associazione non ha alcun diritto di chiedere danni», dice l’avvocato Currò.
Gutierrez è stato ridotto alla stato laicale. Già quando era novizio, di lui nelle schede di valutazione della congregazione, c’era scritto: «Incapace di trattenere gli impulsi sessuali». E invece è poi diventato sacerdote e rettore dell’ex seminario minorile dei Legionari di Cristo di Gozzano, chiuso da un paio d’anni per carenza di vocazioni. La storia di pedofilia (i fatti risalgono al 2009-2010) è venuta alla luce grazie alla denuncia presentata dai familiari di uno di questi giovani, residenti nel Milanese.
L’altro filone
Poi gli atti sono stati mandati a Novara. Dove pende anche il procedimento sulla tentata estorsione e favoreggiamento per sei persone legate alla congregazione dei legionari, che avrebbero tentato di insabbiare il caso provando a pagare la famiglia.
In questo filone, vista l’opposizione della parte civile alla richiesta di archiviazione della procura novarese, il giudice dovrà fissare un’udienza, al termine della quale potrebbe disporre l’imputazione coatta per i sei.Da google traduttore
www.portaluz.org/era-apenas-un-ado...egarse-2810.htmEra solo un adolescente e durante un'adorazione eucaristica ha deciso di donarsi interamente a Dio
L'adolescente italiano Alessandro ha anche attraversato il Centro Vocazionale di Gozzano, chiuso nel 2016 dopo essere stato informato di abusi di minori nel luogo. Non è stato vittima diretta e sebbene soffra a causa di ciò che è accaduto, la sua vocazione rimane ferma.Aggiornato il 1 giugno 2018
Nel 2016 la Congregazione dei Legionari di Cristo ha chiuso il seminario 'Centro Vocazionale' a Gozzano (Italia), dopo che tre giovani hanno riferito di aver sofferto lì, nel 2008, abusi sessuali e altre violenze - essere minorenni - dal direttore del "Centro" e che era allora un prete (era già stato espulso e ridotto allo stato laicale), Vladimir Resendiz Gutiérrez.
Oltre lo scandalo dei media, il giusto processo nella giustizia civile che viene perseguito contro gli imputati, sapendo che i fatti hanno lasciato profonde ferite nelle vittime dirette, i loro parenti e amici; così come in molte donne o uomini feriti emotivamente e spiritualmente da questi atti che sono in contrasto con la giustizia, la morale e la sana convivenza. Tuttavia, non tutto ciò che visse in quegli anni nel "Centro Vocazionale" di Gozzano, furono segni di morte. La seguente testimonianza che Portaluz presenta lascia in evidenza.
"Due religiosi di grande valore"
Quell'anno 2008, fatale per le tre vittime già menzionate, il ragazzino di 10 anni Alessandro Verzini, nato in una piccola cittadina alla periferia di Verona (Italia), era felice perché durante l'estate avrebbe partecipato a un campionato di calcio, il suo passione sportiva Non poteva immaginare che nel calore di quell'attività, Cristo avrebbe cominciato a conquistare il suo cuore; Secondo lui, ha 16 anni, nel blog del summenzionato "Centro professionale" nel maggio 2014. Il torneo è stato organizzato da due sacerdoti missionari dei Legionari di Cristo che hanno lasciato un impatto positivo sul ragazzo Alessandro. "Mi sono divertito molto ed è stato proprio quel giorno che ho incontrato P. Timothy e Fr. Alessandro Magnoni, due religiosi di grande valore e con un grande spirito di benvenuto e di preghiera. La figura del prete legionario mi ha emozionato immediatamente, così tanto che ho continuato a mantenere i contatti con loro. È stata un'esperienza meravigliosa e volevo ripeterla. "
Ma con il ritorno alle classi che il fervore è passato e ha dimenticato "completamente", dice, quell'incontro. Fin dall'infanzia, aggiunge, non ha mai dato "molta importanza alla preghiera o alla figura di Cristo".
Con l'arrivo di una nuova estate era sua madre, che è stato sorpreso a dire che quei sacerdoti gli invitati al campo. Alessandro goduto felice esperienza ed era grato per quei giorni di vacanza con altri ragazzi della sua età, ma non si aspettava, la fiducia che alla alla fine dei sacerdoti vi invitano a visitare un seminario ... "Per essere onesti, io non ero convinto di voler a fare perché era troppo lontano da casa, ma poi ho accettato. "
Non era la casa della famiglia Adams
È così che è venuto per la prima volta al Centro Vozzal di Gozzano, per una visita di due settimane. "Quando ho visto la facciata dell'edificio (ancora non dipinta) ho pensato che fosse finita nella casa della famiglia Adams, fortunatamente non era così."
Alessandro dice di essere stato felice in quei giorni a conoscere i seminaristi, che pensava fossero "giovani pieni di vita" e con i quali ha fatto subito amicizia. "Stavo vivendo un momento indimenticabile da tutti i punti di vista, sia umano che spirituale, e non volevo fuggire ...".
Ma è quello che è successo. Al ritorno a casa e alla sua routine, il solo fatto di affrontare l'idea di dare un anno della sua vita a Cristo - che era apparentemente l'invito a coloro che visitavano il "Centro" -, lo spaventava e rapidamente Alessandro tirava i suoi pensieri L'ho vissuto.
Vieni e seguimi
L'anno successivo è passato in un batter d'occhio e l'estate è arrivata. Di nuovo sua madre gli ricordò che forse poteva contattare i "genitori" e accettò la proposta "senza pensarci due volte". Questa volta, in un'esperienza che conoscevo già, percepirei una presenza inaspettata di Dio e questo avrebbe trasformato l'anima di Alessandro. "Ho deciso di vivere il corso professionale con più fervore. Ricordo molto bene i momenti di preghiera, ma soprattutto quell'ora di Adorazione eucaristica che mi ha colpito in modo particolare. Era la terza settimana del corso e quel pomeriggio P. Kristian ci invitò a considerare tutto ciò che avevamo ricevuto da Cristo e ciò che gli avevamo dato; È stato proprio in quel momento che ho deciso di donarmi interamente alle mani di Dio ".
Nel corso degli anni dice Alessandro "nonostante le difficoltà di ogni giorno, posso ancora sperimentare la presenza e l'amore di Cristo nella mia vita". Ora ha vent'anni e in questi giorni è nel noviziato del Movimento Regnum Christi a Salamanca (Spagna).
http://www.regnumchristi.org/sites/dg/wp-c...icato-vr-it.pdfLEGIONARI DI CRISTO
UFFICIO INTERNAZIONALE DI COMUNICAZIONE
Ufficio Internazionale di Comunicazione
[email protected]+39 328 987 26 15
www.regnumchristi.org/sites/dg/1
La Congregazione dei Legionari di Cristo fornisce le seguenti
informazioni riguardo al caso Vladimir Reséndiz Gutiérrez, suo ex
membro:
1. Vladimir Reséndiz Gutiérrez, cittadino messicano, è entrato nel noviziato della
Congregazione nel 1993. Ha emesso i voti perpetui nel 2001 ed è stato ordinato
sacerdote nel 2006.
2. La prima di varie denunce di abuso sessuale contro
Vladimir Reséndiz Gutiérrez è stata ricevuta dalla Congregazione il 6 marzo
2011. L’accusa faceva riferimento a fatti accaduti tra il 2006 e il 2008 nel
seminario minore della Congregazione a Gozzano in provincia di Novara
(Italia). Reséndiz, quando ha ricevuto la prima accusa risiedeva in Venezuela.
2.1. L’8 marzo 2011 la notizia di questa denuncia è giunta alla direzione
generale.
2.2. Il 10 marzo 2011, Vladimir Reséndiz Gutiérrez venne rimosso dal ministero
che stava svolgendo nel seminario minore in Venezuela e dal suo lavoro
pastorale con i minori.
2.3. Il 18 marzo 2011, dopo essere stato interrogato dal suo superiore religioso,
venne ritirato dal suo ministero sacerdotale attivo.
2.4. Il 27 giugno 2011, dopo aver reperito le informazioni necessarie, la Legione
di Cristo ha presentato il caso di Vladimir Reséndiz alla Congregazione per
la Dottrina della Fede.
3. Nell’aprile 2013 la Congregazione per la Dottrina della Fede ha decretato
la perdita dello stato clericale di Vladimir Reséndiz che, da quel momento ha
cessato di essere un membro della Legione di Cristo.
4. Attualmente, in Italia sul caso ci sono due processi penali in corso presso il
tribunale di Novara, sui quali non è stata pronunciata nessuna sentenza:
4.1. Un processo penale contro Vladimir Reséndiz per abusi su minori.
LEGIONARI DI CRISTO
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4.2. Un altro processo, contro alcuni membri della Congregazione e altre
persone, per un tentativo di estorsione contro la famiglia di uno dei minori,
per il quale gli accusati si sono dichiarati innocenti.
La Congregazione, non appena il tribunale competente emetterà la sentenza o
un’altra disposizione, ne darà informazione.
5. La Congregazione, profondamente dispiaciuto, chiede perdono a chi ha sofferto
di abusi per tutto il dolore causato, sapendo che questa richiesta di perdono non
sarà mai sufficiente per sanare le profonde ferite causate. Riconosciamo che un
abuso, indipendentemente dalla sua natura, causa un dolore profondo e
danneggia chi lo ha subito, la sua famiglia e anche la Chiesa.
6. Consapevoli della nostra responsabilità come parte della Chiesa e per la nostra
storia istituzionale, siamo fermamente impegnati nello sviluppo di una politica
esigente di ambienti sicuri, contro abusi sessuali per minori e adulti vulnerabili
che sono in contatto con persone che partecipano alle nostre attività
apostoliche, educative e pastorali. Per questo ci impegniamo, inoltre, ad
accompagnare i nostri seminaristi in un discernimento maturo durante il loro
periodo di formazione per assicurare, per quanto possibile, una vita di fedeltà
alla vocazione sacerdotale cattolica.
Edited by pincopallino2 - 30/3/2019, 06:34