Laici Libertari Anticlericali Forum

Arrestato per pedopornografia mons. Capella, diplomatico indagato in Canada, Santa Sede pretende l'impunità e lo nasconde a S. Pietro. Condannato a 5 anni nell'albergo Vaticano

« Older   Newer »
  Share  
pincopallino2
view post Posted on 4/10/2017, 10:46 by: pincopallino2

Group:
Administrator
Posts:
8,011

Status:


www.rhonews.com/news/cronaca/908596..._apostolico_usa

Dopo il mandato di arresto per monsignor Capella, il papa riceve il nunzio apostolico Usa
CRONACA / RHOmartedì 03 ottobre 2017203 Letture
Papa Francesco ha ricevuto ieri monsignor Christophe Pierre, nunzio apostolico negli Stati Uniti, nonché superiore di monsignor Carlo Alberto Capella, consigliere di nunziatura, indagato per pedopornografia. Il diplomatico, 50 anni - ordinato sacerdote nel '93 nell'arcidiocesi di Milano e circa vent'anni fa aveva prestato servizio a Rho, alla Parrocchia di San Vittore - è al momento in Vaticano dopo era stato richiamato da Washington a inizio mese. Il Canada ha emesso nei suoi confronti un mandato di arresto: Capella è accusato di possesso e distribuzione di materiale pedopornografico, scaricato durante un soggiorno in Canada.

La polizia di Windsor, hanno scritto i media, lo accusa di possesso e distribuzione di materiale pedopornografico, che sarebbe stato scaricato durante un soggiorno che il prete ha fatto in Canada tra il 24 e il 27 dicembre. L'inchiesta è stata condotta sul web e sui siti internet coinvolti, dopo una segnalazione del Centro nazionale di coordinamento contro lo sfruttamento dei bambini. Monsignor Capella avrebbe utilizzato «un computer in una Chiesa locale».

www.ontariopolicereports.com/2017/...raphy-offences/
Carlo Capella wanted on Canada-Wide warrant for child pornography offences
September 28, 2017481
FacebookTwitterGoogle+EmailRedditShare
In February of 2017 the Windsor Police Service Internet Child Exploitation Unit (ICE) received information that originated from the Royal Canadian Mounted Police (RCMP) National Child Exploitation Coordination Centre (NCECC) indicating that a suspect in the city of Windsor had allegedly uploaded Child Pornography using a social networking website.
Members of the Windsor Police Service ICE Unit launched an investigation.
Investigators applied for and were granted judicial permission to review records related to the involved internet service provider address. Through investigation, it was determined that the alleged offences occurred between December 24 – 27, 2016.
Investigators believe that the offences occurred while the suspect was visiting a place of worship in Windsor, Ontario.
Investigators have determined that the suspect has returned to his residence in Italy.
The Child Pornography in question is not believed to have involved any local children.
A Canada-Wide arrest warrant has been issued for Carlo Capella, a 50-year-old male, for the charges of:
Access Child Pornography
Possess Child Pornography
Distribute Child Pornography
Capella has ties to the United States, Windsor, Ontario, Canada, and Italy.
The Windsor Police Service Internet Child Exploitation (ICE) Unit is a member of the Provincial Strategy to protect children from Sexual Abuse and Exploitation on the Internet. This project has been made possible by a grant from the Ministry of Community Safety and Correctional Services.
Anyone with information is asked to contact Windsor Police Service at 519-255-6700 ext. 4896, Crime Stoppers anonymously at 519-258-8477 (TIPS), or online at www.catchcrooks.com.

Pedofilia. Vaticano avverte i preti: "Ci spiano i computer"
Il suggerimento per non farsi scoprire. Ecco come hanno beccato il diplomatico mons Capella.


05-papa-i
Papa e cardinali

www.ilmattino.it/primopiano/vatican...la-3278506.html

Pedopornografia nella chiesa, summit alla Gregoriana: sul Vaticano pesa il caso Capella

di Franca Giansoldati

Città del Vaticano - Per ironia della sorte mentre alla Gregoriana si è aperto alla presenza del cardinale Pietro Parolin, un summit internazionale per discutere di come proteggere i bambini dai predatori che ogni giorno si scambiano in rete milioni di immagini di minori abusati, il Papa a Santa Marta da giorni è alle prese con un caso tanto imbarazzante, quanto ingombrante: un monsignore italiano ricercato in Canada per lo scambio di materiale pedo-pornografico ma al momento al sicuro in Vaticano grazie all’immunità diplomatica. Inutile dire che di questo caso nessuno vuole parlare. Un muro di gomma.

Il cardinale Parolin braccato dai cronisti si è limitato a dire che si tratta «di una vicenda dolorosissima, una prova grande per tutti quelli che sono coinvolti». Nei giorni scorsi il Canada ha spiccato un mandato di cattura dopo avere accertato che monsignor Carlo Alberto Capella, 51 anni - questo il nome del diplomatico indagato per pedopornografia - aveva scaricato del materiale porno da uno dei computer di una parrocchia canadese che lo ospitava per le vacanze di Natale l’anno scorso, durante il periodo 24-27 dicembre. Le stesse accuse gli sono state mosse anche dagli Stati Uniti, dove Capella fino ad agosto lavorava alla nunziatura di Washington. La Segreteria di Stato, però, invece che affrontare la questione, all’insegna della totale trasparenza, alle autorità statunitensi, ha scelto di ricorrere alla prerogativa concessa al personale diplomatico, richiamando immediatamente Capella a Roma, dove ora vive protetto in un palazzo vaticano, passeggiando ogni giorno nei giardini e ricevendo visite da amici e parenti. Una situazione decisamente imbarazzante anche per il Papa che ora si trova a dovere decidere il da farsi, in base al provvedimento canadese.

Il cardinale Parolin, sempre al convegno alla Gregoriana, ha aggiunto ai cronisti: «Ci sono indagini in corso, tutto è coperto da riserbo per proteggere le indagini e per la verità e la giustizia». Le indagini vengono fatte dai gendarmi e i magistrati vaticani hanno aperto un fascicolo. Impossibile per chiunque sapere altro anche se sull’intera vicenda, a livello di immagine, pesa come un macigno l’esempio coerente del cardinale australiano George Pell, accusato di pedofilia dal tribunale di Sydney e partito a giugno per l’Australia per essere presente al processo. Il cardinale in una conferenza stampa, alla vigilia del viaggio, aveva annunciato di avere volontariamente rinunciato all’immunità e allo status cardinalizio per potersi difendere meglio. «Sono innocente e lo dimostrerò». Come evolverà il caso Capella dipenderà anche da come Papa Francesco vorrà procedere. Al convegno internazionale per la protezione dei minori dai predatori del web, padre Hans Zollner, l'organizzatore, ha spiegato al Messaggero «che in tanti Stati come esempio la Germania, gli Stati Uniti o il Canada, ogni computer contenuto nelle strutture diocesane o parrocchiali viene monitorato».
Martedì 3 Ottobre 2017, 20:58 - Ultimo aggiornamento: 03-10-2017 21:42

Edited by pincopallino2 - 13/10/2017, 14:59
 
Top
13 replies since 17/9/2017, 17:26   4714 views
  Share