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Arrestato per pedopornografia mons. Capella, diplomatico indagato in Canada, Santa Sede pretende l'impunità e lo nasconde a S. Pietro. Condannato a 5 anni nell'albergo Vaticano

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pincopallino2
view post Posted on 1/10/2017, 15:08 by: pincopallino2

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Di Gabriele Sebastiani1 Ottobre 2017 - 10:31Mandato d'arresto per diplomatico del Vaticano per possesso e distribuzione di pedopornografiaCarlo Alberto Capella avrebbe scaricato e distribuito materiale pedopornografico mentre si trovava in Canada lo scorso dicembre: ora su di lui accuse pesantissime e un mandato di arresto da parte della polizia d'oltreoceano. Nuovo scandalo nella Santa SedeCommentaCondividi
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Un nuovo scandalo si abbatte sul Vaticano: monsignor Carlo Alberto Capella, 50 anni, membro di alto livello della diplomazia della Santa Sede a Washington, si trova attualmente indagato per pedopornografia con tanto di mandato d’arresto emesso dalla polizia del Canada nei suoi confronti. Il religioso avrebbe infatti scaricato del materiale pedopornografico mentre si trovava in territorio canadese a fine 2016.
Mandato d’arresto per Monsignor Capella
La notizia prende piede da un comunicato della polizia di Windsor (Ontario) che informa di un’inchiesta partita dal web e che ha coinvolto vari siti internet dopo una segnalazione arrivata dal Centro Nazionale di coordinamento contro lo sfruttamento di minori. Stando alle indagini, Monsignor Capella avrebbe scaricato e anche diffuso del materiale pedopornografico mentre si trovava nella località dell’Ontario tra il 24 e il 27 dicembre del 2016.
La diocesi di London, comunità della stessa regione canadese, ha poi diffuso conferme a riguardo dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto per le indagini dalla polizia, informando che Capella avrebbe usato un computer di una Chiesa locale per commettere il reato. Intanto dalla Santa Sede fanno sapere di essere venuti a conoscenza della del mandato di arresto del diplomatico, ma per ora, si fa sapere, non risultano essere arrivate richieste di fermo. Capella al momento, dopo il rientro dagli USA, si trova al Collegio dei Penitenzieri, a pochi passi da Casa Santa Marta, dove 2 anni fa Monsignor Jozef Wesolowski moriva poco prima dell’inizio del processo per pedofilia che lo riguardava.
Possesso e distribuzione di pedopornografia: le accuse per il diplomatico
Il caso di Capella era venuto alla luce lo scorso 15 settembre quando Giampiero Milano, il Promotore della Giustizia del Tribunale Vaticano, aveva scelto di dare il via a un’indagine dopo che il Dipartimento di Stato degli USA aveva informato Roma della “possibile violazione delle norme in materia di immagini pedopornografiche da parte di un membro del corpo diplomatico della Santa Sede accreditato a Washington”. La notificazione statunitense era datata 21 agosto, ma è stata resa nota quasi un mese più tardi: se inizialmente la stampa aveva parlato solo del reato di possesso di materiale pedopornografico, la polizia canadese, nel suo rapporto, specifica invece che Capella sarebbe colpevole della diffusione e distribuzione dello stesso. Il reato, secondo la legge vaticana, è punibile con un periodo di reclusione che va da 1 a 5 anni e multe tra i 2.500 e 50mila euro.

Il Dipartimento di Stato Americano aveva anche chiesto, secondo quanto riportato dalla Associated Press, di revocare l’immunità diplomatica per Capella, richiesta poi respinta pochi giorni dopo. Dal Vaticano invece si fa sapere che la Segreteria di Stato ha immediatamente trasmesso le informazioni a Giampiero Milano per far aprire un’indagine in merito, avvalendosi anche della collaborazione internazionale per far luce su un caso che ancora una volta crea molti imbarazzi tra le alte cariche di San Pietro.
 
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