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Truffa ed estorsione, 6 anni in appello a don Morini, tutto escort e cocaina. Confiscati 737.000 €., Prescrizione e vescovo aiutano il seminfermo don Euro. Con l'8 x 1000 avete fatto tanto

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GalileoGalilei
view post Posted on 21/2/2016, 18:04 by: GalileoGalilei
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CRONACA
Fiaccolata sotto la Curia di Massa: gli indignati contro don Euro c’erano, ma il vescovo no

domenica, 21 febbraio 2016, 17:24

di vinicia tesconi
Il vescovo l’ha fatto ancora. Stamani all’incontro con i fedeli indignati per la vicenda di don Euro che si erano dati appuntamento sotto la Curia di Massa non si è presentato e ha mandato il nuovo vicario don Cesare Benedetti e un altro prete in sua rappresentanza.

Era stato proprio il vescovo Santucci, pochi giorni fa, in un comunicato ufficiale ad invitare le persone coinvolte in questa vicenda a rivolgersi direttamente a lui o ad altri padri spirituali ribadendo l’assoluta disponibilità sua e degli altri preti ad accogliere le lamentele di tutti. Quale occasione migliore di stamani poteva, dunque, esserci, per aprire le braccia ai molti parrocchiani che hanno subito truffe ed abusi morali da parte di Don Euro e per mostrar loro la disponibilità della chiesa a seguire la via della chiarezza e dell’onestà?

Evidentemente il vescovo non ha ritenuto abbastanza impellente il problema visto che ha preferito non scendere in via Zoppi ma seguire i movimenti della piazza da qualche finestrella in alto della Curia perché tra la versione del vicario che lo voleva a celebrar messa ad Altagnana in sostituzione del parroco indisposto - che tuttavia, sano e vegeto ha officiato nella sua chiesa stamani e non ha mai avuto sentore che dovesse esserci il vescovo - e quella dell’altro sacerdote che lo collocava in un non precisabile altrove per impegni pregressi, l’idea più attendibile è quella che se ne fosse rinchiuso nelle sue stanze. Anche perché fino a ieri pomeriggio, secondo fonti attendibilissime, si trovava lì, incerto tra una lettera di dimissioni e una proposta in extremis all’organizzazione della fiaccolata nel cui piatto c’era l’apertura di un’inchiesta su don Morini entro due settimane in cambio della sospensione della manifestazione.

Offerta recapitata, peraltro, con toni assai più intimidatori che di contrattazione. Di fronte all’intenzione di non fermare la fiaccolata monsignor Santucci non ha trovato di meglio che non presentarsi. Spiegare a quel centinaio di parrocchiani esasperati presenti stamani e alle migliaia di persone che hanno mostrato il loro sdegno per la storia in questione, che non c’è alcun intento di copertura da parte della chiesa nei confronti dei comportamenti illegali e immorali di Don Morini, cercando l’ennesima via di fuga mal sorretta da scuse penose è un’acrobazia mentale da circo che si addice, in effetti, ai tratti salienti della vicenda ma che insulta ancora una volta l’intelligenza e la fede di chi è sceso in piazza e di chi esige giustizia e chiarezza. I manifestanti hanno mostrato cartelloni e striscioni ed hanno rievocato , pur provenendo da parrocchie diverse, ricordi identici sullo squallore della condotta sacerdotale di Don Euro: avido, sfrontato, imbroglione e assenteista.

Tutti con lo stesso stupore, tutti con la stessa amarezza per esser stati colpiti facendo leva sulla loro pietà cristiana. Tutti con la stessa rabbia per non essere mai stati ascoltati prima. E alla fine, nemmeno oggi. Le candele spente portate dai manifestanti sono adagiate sullo scalino della curia. Non sono tantissime ma basterebbero, se accese, a dissipare un po’ le tenebre che sembrano esserci dietro quel portone.
 
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