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GalileoGalilei
view post Posted on 18/5/2015, 11:15 by: GalileoGalilei
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Massa Carrara, sacerdote si spacciava per magistrato al suo amante


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www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/16...acanza/1690596/
Massa Carrara, sacerdote si spacciava per giudice: “Sesso e cocaina in vacanza”

Un 34enne napoletano ha trasmesso una serie di mail alla curia e al giornale 'La Nazione'. Il prete sosteneva di essere un facoltoso magistrato: hotel a cinque stelle, alberghi di lusso, droga e ragazzi per serate a luci rosse
di F. Q. | 16 maggio 2015 COMMENTI (148)

Più informazioni su: Cocaina, Massa Carrara, Prostituzione, Sacerdote, Sesso
Serate e vacanze a base di sesso, cocaina e molti contanti. Protagonista sarebbe un prete della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, che però si presentava come magistrato, accusato da una serie di mail trasmesse al giornale online toscano La Nazione e alla Curia vescovile, che ha aperto un’indagine interna.

Il mittente delle mail, che si è firmato e ha anche indicato un recapito telefonico, sarebbe un 34enne napoletano che ha raccontato nei dettagli di “hotel a cinque stelle, alberghi di lusso, cocaina e ragazzi” con cui il sacerdote trascorreva le serate “a luci rosse“. Alcuni dei protagonisti – è scritto nelle mail – sarebbero “fidanzati” che cambiano nel tempo, altri giovani partner occasionali, tutti a pagamento, con cui divertirsi e a cui venivano offerti viaggio, centro benessere, cena e pernottamento.

L’autore della mail sostiene – secondo quanto riportato da La Nazione – di essere stato lui stesso un “accompagnatore” del reverendo: “Ho avuto rapporti sessuali con quest’uomo nel 2013 e nel 2015 e solo recentemente ho appreso che si tratta di un sacerdote. Con me si è sempre spacciato per un facoltoso magistrato in vacanza a Napoli, dove io risiedo. E quando andavamo al ristorante tutti lo conoscevano, il che mi ha fatto pensare che fosse un cliente abituale”. Secondo i racconti del 34enne, il prete spendeva molti contanti ostentando ricchezza che, sospetta, “potrebbe essere stata finanziata dagli ignari fedeli, con le loro offerte”.

Il vescovo Giovanni Santucci ha invitato tutta la comunità alla preghiera e ha dichiarato: “Il rammarico è unanime. Su questa vicenda dovrà essere fatta al più presto chiarezza per il bene di tutti”. La mail di accusa concludeva: “Ho scoperto la sua vera identità pochi giorni fa perché mi ha telefonato dall’apparecchio della parrocchia per dirmi di essere disposto ad aiutarmi a trovare un lavoro. In cambio mi chiedeva di essere ‘carino’ con lui”. Secondo indiscrezioni trapelate dalla diocesi – riferisce l’Ansa -, il 34enne napoletano potrebbe essere un escort e le mail potrebbero rappresentare una vendetta alle bugie del sacerdote.



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di F. Q. | 16 maggio 2015

www.lanazione.it/massa-carrara/sera...-prete-1.958987

Serate e vacanze con sesso e cocaina: si spaccia per giudice, ma è un prete
Massa, un ‘ex’ rivela particolari scabrosi in una mail. La diocesi avvia un’indagine
di Valentina Conte
La sede della Curia, a Massa La sede della Curia, a Massa
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Massa, 16 maggio 2015 - Serate e vacanze a base di sesso e cocaina. Il protagonista? Un prete della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli. La segnalazione, molto circostanziata e ricca di particolari scabrosi, è contenuta in una serie di mail indirizzate alla Curia vescovile e in copia alla Nazione. Solo accuse e veleni anonimi? Non proprio. Le mail portano una firma, cioè un nome e un cognome, e un numero di telefono. I fatti ovviamente devono essere accertati. La Curia, però, ha dato l’impressione, pur senza sbilanciarsi, e tanto meno uscire dal riserbo che la vicenda impone, di prendere molto sul serio la denuncia, aprendo una vera e propria indagine interna. Il primo passo è ascoltare la versione del parroco, fino a ieri non rintracciabile. Al di là dello sdegno per quegli appuntamenti hard tenuti da un uomo di Chiesa, c’è il sospetto di chi denuncia la vicenda che a «finanziare questa bella vita possano essere stati gli ignari fedeli, con le loro offerte». Lo scenario descritto è decisamente poco consono a un parroco: hotel a cinque stelle, alberghi di lusso, cocaina, e ragazzi con cui trascorrere la serata che diventa, ben presto, a luci rosse. Alcuni dei protagonisti – è scritto nelle mail – sarebbero ‘fidanzati’ che cambiano nel tempo; altri giovani partner occasionali, tutti rigorosamente a pagamento, con cui divertirsi e a cui viene offerto tutto: il viaggio, il centro benessere, la cena, il pernottamento. E' stato un trentaquattrenne, ex presunto ‘accompagnatore’ del reverendo, a raccontare tutto al nostro giornale e alla Curia e lo ha fatto dopo aver scoperto che quell’uomo con cui aveva avuto una relazione è un prete. «Ho avuto rapporti sessuali con quest’uomo nel 2013 e nel 2015 – racconta l’uomo – e solo recentemente ho appreso che si tratta di un sacerdote: con me si è sempre spacciato per un facoltoso magistrato in vacanza a Napoli, dove io risiedo. E quando andavamo al ristorante tutti lo conoscevano, il che mi ha fatto pensare che fosse un cliente abituale». Sesso, droga e tanti soldi in contanti che il sacerdote, sempre stando alla testimonianza dell’uomo, avrebbe portato in un borsello che non abbandonava mai. «Spendeva in modo compulsivo, solo per il gusto dell’ostentazione. Ora so che è un prete e mi chiedo come potesse contare su una simile quantità di denaro... Ho scoperto la sua vera identità pochi giorni fa perché mi ha telefonato dall’apparecchio della parrocchia per dirmi di essere disposto ad aiutarmi a trovare un lavoro. In cambio mi chiedeva di essere ‘carino’ con lui...».

di Valentina Conte

www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/16...acanza/1690596/

Massa Carrara, sacerdote si spacciava per giudice: “Sesso e cocaina in vacanza”
Massa Carrara, sacerdote si spacciava per giudice: “Sesso e cocaina in vacanza”
Cronaca
Un 34enne napoletano ha trasmesso una serie di mail alla curia e al giornale 'La Nazione'. Il prete sosteneva di essere un facoltoso magistrato: hotel a cinque stelle, alberghi di lusso, droga e ragazzi per serate a luci rosse
di F. Q. | 16 maggio 2015 COMMENTI (148)

Più informazioni su: Cocaina, Massa Carrara, Prostituzione, Sacerdote, Sesso
Serate e vacanze a base di sesso, cocaina e molti contanti. Protagonista sarebbe un prete della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, che però si presentava come magistrato, accusato da una serie di mail trasmesse al giornale online toscano La Nazione e alla Curia vescovile, che ha aperto un’indagine interna.

Il mittente delle mail, che si è firmato e ha anche indicato un recapito telefonico, sarebbe un 34enne napoletano che ha raccontato nei dettagli di “hotel a cinque stelle, alberghi di lusso, cocaina e ragazzi” con cui il sacerdote trascorreva le serate “a luci rosse“. Alcuni dei protagonisti – è scritto nelle mail – sarebbero “fidanzati” che cambiano nel tempo, altri giovani partner occasionali, tutti a pagamento, con cui divertirsi e a cui venivano offerti viaggio, centro benessere, cena e pernottamento.

L’autore della mail sostiene – secondo quanto riportato da La Nazione – di essere stato lui stesso un “accompagnatore” del reverendo: “Ho avuto rapporti sessuali con quest’uomo nel 2013 e nel 2015 e solo recentemente ho appreso che si tratta di un sacerdote. Con me si è sempre spacciato per un facoltoso magistrato in vacanza a Napoli, dove io risiedo. E quando andavamo al ristorante tutti lo conoscevano, il che mi ha fatto pensare che fosse un cliente abituale”. Secondo i racconti del 34enne, il prete spendeva molti contanti ostentando ricchezza che, sospetta, “potrebbe essere stata finanziata dagli ignari fedeli, con le loro offerte”.

Il vescovo Giovanni Santucci ha invitato tutta la comunità alla preghiera e ha dichiarato: “Il rammarico è unanime. Su questa vicenda dovrà essere fatta al più presto chiarezza per il bene di tutti”. La mail di accusa concludeva: “Ho scoperto la sua vera identità pochi giorni fa perché mi ha telefonato dall’apparecchio della parrocchia per dirmi di essere disposto ad aiutarmi a trovare un lavoro. In cambio mi chiedeva di essere ‘carino’ con lui”. Secondo indiscrezioni trapelate dalla diocesi – riferisce l’Ansa -, il 34enne napoletano potrebbe essere un escort e le mail potrebbero rappresentare una vendetta alle bugie del sacerdote.



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di F. Q. | 16 maggio 2015

http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/...roco-1.11438660

La Curia di Massa: chiarezza e subito sulle accuse al parroco
Un giovane accusa un parroco apuano di aver partecipato a festini con droga e ragazzi in alberghi di lusso
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PARROCO
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17 maggio 2015
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Il vescovo Giovanni Santucci
Il vescovo Giovanni Santucci
MASSA. Chiarezza, e subito. Il vescovo Giovanni Santucci non ha dubbi sulla necessità di far presto a fare luce su quanto denunciato alla Curia e al giornale La Nazione, tramite mail, da un trentaquattrenne napoletano: un prete della nostra provincia protagonista di festini con cocaina e sesso con giovani. Il tutto in un contorno di alberghi e ristoranti di lusso, spese a piene mani. La scena, anzi le scene a Napoli.

Il giovane, che si firma con nome e cognome , ha allegato file di video e foto al suo racconto. Che sa di outing: lui stesso è protagonista a Napoli di quel giro di ragazzi di vita, lui stesso dice di avere avuto rapporti sessuali con il prete nel 2013 e nel 2015. Perché allora oggi e solo oggi la sua denuncia? Forse a far scattare la molla è l’aver scoperto che quell’uomo con il quale il giovane era stato non era, come lui credeva, un magistrato, un giudice facoltoso, ma un parroco, un uomo di Chiesa. E il sospetto poi che tutta quella esibizione di ricchezza, di cui lui aveva anche in parte goduto, avrebbe potuto provenire dalle tasche dei fedeli.

La scoperta che l’uomo frequentato era un prete, scrive il giovane, è recente: il parroco lo ha contattato telefonicamente chiedendogli di rivederlo e dicendosi disposto a darsi da fare per trovagli un lavoro se lui fosse stato carino con lui.

Il giovane rifacendo il numero telefonico si è sentito rispondere da una parrocchia. E dopo averci pensato un po’ su ha deciso di avvertire del fatto la Curia. Accuse pesanti per un servitore della Chiesa: sesso con giovani, assunzione di droghe, spese folli.

Sulle quali il vescovo e i suoi collaboratori intendono fare subito chiarezza. Il parroco, ora fuori sede, è stato comunque già contattato telefonicamente e quanto pare ha negato gran parte degli addebiti (sesso e droga). In ogni caso è stato convocato per gli approfondimenti del caso.

«Il rammarico è unanime per una vicenda scabrosa, sulla quale dovrà essere fatta, al più presto, chiarezza per il bene di tutti - dice una nota della Curia - Il Vescovo e i suoi collaboratori hanno avviato un procedimento per accertare la fondatezza delle accuse contestate e l'attendibilità dei fatti riportati, ed assumere, nel caso, i provvedimenti necessari, secondo le disposizioni della Chiesa».

Voglia di far chiarezza dunque ma non giustizia sommaria: i fatti vanno accertati, bisogna agire con rapidità ma anche nel rispetto della persona.

«Profondamente addolorato, il Vescovo, pastore dell'intera Diocesi, chiede a tutti di pregare perché, in questo momento di prova, la fede e la speranza non vengano meno, e allo stesso tempo ringraziare il Signore perché ogni giorno, i sacerdoti si spendono, generosamente, a servizio della gente, per annunciare il Vangelo e per essere vicino a chi è nel bisogno», conclude la nota dell Curia.

Ancora da valutare, pare di capire, gli eventuali aspetti legali penali della vicenda ovvero se nei fatti raccontati, se veri, si configurano anche reati. E in tal caso bisognerà attivare la magistratura ordinaria.

Intanto, in attesa del colloquio-interrogatorio pare certo che nè oggi nè fino a quando non sarà chiarita la vicenda il parroco dirà Messa. L’intenzione è di procedere con celerità, fermezza e chiarezza per non lasciare intollerabili zone d’ombra.

Edited by pincopallino2 - 16/6/2023, 21:52
 
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