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Picchiavano i figli perché studiassero il Corano: denunciata una coppia, Anche nell'islam l'indottrinamento inizia dai bambini

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view post Posted on 16/8/2017, 20:59
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Picchiavano i figli perché studiassero il Corano: denunciata una coppia
Anche nell'islam l'indottrinamento inizia dai bambini


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http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca...-68-634023.html


Picchiavano i figli per obbligarli a leggere e studiare a memoria i precetti contenuti nel Corano.
Sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia i genitori di una bimba di 9 anni e di un ragazzino di 13, residenti a Missaglia, nel Lecchese.
Si tratta di una donna italiana che si è recentemente convertita all'Islam e del compagno, un operaio di origini tunisine.
A lanciare l'allarme i nonni materni, che si erano accorti del comportamento violento della madre.
Secondo quanto emerso dalle indagini degli agenti della squadra mobile di Lecco, i bambini erano costretti a vivere in una sorta di regime dittatoriale: non potevano giocare con altri bambini, né frequentare i loro parenti.
Inoltre era loro proibito guardare la televisione e usare il cellulare.
La bambina era inoltre costretta a indossare lo hijab, il velo che copre capelli e collo, lasciando scoperto soltanto il viso.
Durante le audizioni protette, i due hanno raccontato agli psicologi di essere stati oggetto di continue minacce e percosse.
Se non si svegliavano in tempo per la preghiera, infatti, erano vittime di punizioni corporali oppure venivano tenuti prigionieri per ore nella loro camera.
Ora i due bimbi si trovano in una comunità protetta e spetterà ai giudici del Tribunale dei minori di Milano decidere, insieme agli assistenti sociali, a chi affidare i due piccoli.

Mamma convertita all'Islam costringe bambini a studiare il Corano: isolamento e pene corporali

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia...are-corano.html

Costretti a piegarsi all'Islam fin da bambini, obbligati a studiare il Corano e pregare di notte. È la storia drammatica di due fratellini della profonda Brianza, un ragazzino di 13 anni e la sorellina di 9 plagiati dalla mamma italiana da poco convertita e dal patrigno, un tunisino sposato in seconde nozze. Come riporta il Giorno, i figli erano reclusi da tempo in casa: non potevano uscire, il divieto di guardare tv e usare smartphone era assoluto perché ritenuto peccato dal compagno di lei. Frequentare i compagni di scuola e i parenti vietato. Una prigionia domestica mirata alla conversione e radicalizzazione dei due bimbi, costretti a studiare i versetti del Corano e pregare anche di notte: se non si alzavano venivano puniti con pene corporali.


Un incubo da cui fortunatamente si sono svegliati presto, perché in una comunità piccola come quella in cui vive la coppia, in un paese nel Meratese, è difficile mantenere un segreto del genere. Saputa la notizia, gli agenti della Mobile di Lecco sono intervenuti per liberare i due bimbi dai loro aguzzini. In attesa che il tribunale di Milano e gli assistenti sociali prendano una decisione, sono stati trasportati in un luogo sicuro. Il comandante Cadeddu spiega che "Per fortuna la situazione non proseguiva da troppo. La madre si è convertita e radicalizzata di recente, dopo aver interrotto una relazione e aver conosciuto il tunisino che ha sposato e dal quale si è trasferita insieme ai figli. Li aveva completamente isolati per controllarli e impedire che si sapesse cosa stava accadendo. Confidiamo di non essere arrivati tardi".

La figlia di appena otto anni è apparsa totalmente plagiata: "porto il velo perché lo voglio, non perché mi obbligano" ha raccontato in un'audizione con psicologi e neuropsichiatri dell'infanzia. È proprio durante questi colloqui che i due fratellini hanno raccontato tutto, svelando l'orrore quotidiano a cui erano costretti dalla mamma e dal compagno tunisino. Dall'obbligo di preghiera notturna alle punizioni corporali, dai divieti di "normalità" all'isolamento totale dei due bambini. L'accusa è di maltrattamenti in famiglia, se ne occupa la procura di Lecco.
 
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