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Padre Fedele Bisceglie assolto anche in Cassazione, sospeso e non reintegrato. Le telefonate: "Dormi nuda"?, Stupro su suor Gaetana Alesci: religiosa inattendibile anche in altro processo

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GalileoGalilei
view post Posted on 18/3/2008, 21:38 by: GalileoGalilei
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18/3/2008

Rivoluzione e giustizia
delle suore-coraggio





FILIPPO DI GIACOMO

Le cose vecchie non sono ancora morte, quelle nuove ancora non nascono e in questo interregno succedono molte cose dolorose. Gramsci, pessimista con la ragione ed ottimista per volontà, guardava così i confusi anni di inizio Novecento. E sperava nel meglio. Invece anche coloro che dovrebbero accorgersi delle cose nuove che stanno accadendo in questa nostra porzione di secolo preferiscono, al contrario di Gramsci, essere ottimisti con la ragione e pessimisti con la volontà. E sperano nel peggio. E, per non smentirsi, pensano che, soprattutto per le questioni della Chiesa, tale esercizio debba limitarsi al dire e al fare del Papa e di un altro paio di importanti ecclesiastici.

L'undici marzo scorso si è svolta a Cosenza la prima udienza del processo a Padre Fedele Bisceglia, ex frate cappuccino, e al suo segretario Antonio Gaudio, accusati di violenza sessuale nei confronti di Tania Alesci, una suora residente nella «Oasi francescana» fondata dall'ex religioso nel capoluogo bruzio. Nella settimana della festa delle donne, nessuno si è accorto che a Cosenza, quel giorno, si stava operando una vera rivoluzione. Suor Tania si è presentata in tribunale accompagnata dalla sua superiora generale, un'ancora giovane religiosa che non ha avuto alcuna remora a definire la sua sfortunata consorella «una donna coraggiosa, alla quale abbiamo sempre creduto e alla quale sempre assicureremo il nostro affetto, il nostro appoggio e la nostra solidarietà».

Il prossimo 9 aprile, alla ripresa del processo, deporranno le consorelle di Suor Tania. Per poter andare in tribunale a difendere la dignità umana e femminile della loro amica e sorella nella fede, le religiose hanno dovuto combattere, con lei e per lei, una lunga battaglia. E' stata infatti la Cassazione, il 29 novembre del 2007, a rivalutare sia le dichiarazioni sia il quadro accusatorio scaturito dal racconto della vittima. La suora è stata la prima a parlare di un contesto dove le umiliazioni sessuali a danno delle ospiti sembravano apparire all'ordine del giorno. Gli atti accusatori contengono i nomi di una decina di ospiti dell'Oasi costrette a soddisfare le manie sessuali del Bisceglia con atti ottenuti, se non proprio estorti, in cambio di favori per necessità esistenziali urgenti. Un modo di vivere e di agire, a quanto pare, neanche tenuto nascosto dall'interessato: nel 1995, già noto per numerose apparizioni in tv, era stato addirittura ospite dell'Erotica Tour, la fiera itinerante dell'erotismo.

Quando suor Tania ha iniziato a raccontare, è sembrato che i dettagli di quei giorni bui avessero preso il sopravvento per scacciare via le cose importanti, le violenze subite, le umiliazioni che le erano state inflitte come donna e come consacrata. Tanto che nel maggio del 2006, al momento del rilascio del Bisceglia arrestato il 23 gennaio di quell'anno, i giudici del tribunale della libertà sono stati costretti a dichiarare le sue accuse come inattendibili. E qui entrano in campo le consorelle di suor Tania che, senza lasciarsi intimorire dalla grande risonanza mediatica della decisione giudiziale, l'hanno sostenuta durante i lunghi mesi necessari perché la corte di Cassazione annullasse la decisione del tribunale della libertà e i Cappuccini decidessero prima di sospendere a divinis il loro confratello e poi di dimetterlo dall'Ordine.

Probabilmente, pur con la discrezione suggerita dal caso, sono state incoraggiate ad agire anche dalle autorità della curia romana. Ma è altrettanto certo che non sono state sostenute da quell'associazionismo femminile cattolico che è sempre pronto a scendere nella vasta e comoda piazza dove si gridano i grandi principi e si raccolgono ampi successi mediatici. A Cosenza un piccolo gruppetto di suore ha scelto il sentiero tortuoso, e così solitario, dei diritti e della legalità a favore di tutti e di tutte. Tania e le sue sorelle, come tante, fanno la storia senza far rumore.


 
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