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La tassa sui morti della diocesi di Napoli: 500 € gli inumati, 300 € le ceneri, Il tariffario cimiteriale delle Confraternite: "esposto al pubblico ben visibile"

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view post Posted on 16/3/2017, 10:20
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Il tariffario cimiteriale delle Confraternite: "esposto al pubblico ben visibile"



www.facebook.com/giacomo.onorato.75?fref=ts

Giacomo Onorato
15 h ·
Eminenza Rev.Ma incredibile ma vero, la risposta alla Sua Nota Pastorale circa le esequie e la cremazione pubblicata sul Settimanale di Nuova Stagione a pagina 8 e 9, del 5 marzo 2017 è arrivata, così come informato questa mattina da “Radio Cimitero”, che contrariamente alla circolare a firma del vecchio direttore dell'Ufficio Confraternite mons. Raffaele Ponte come ancora leggiamo sul sito della Diocesi chiesadinapoli.it nella sezione circolari Ufficio Confraternite che morire costa sempre di più ! Possibile che per i vivi sta diventando un lusso o un optional il morire? Eminenza è “vergognoso”, nelle tariffe per le operazioni cimiteriali, pubblicate sul sito, tra l’altro leggiamo, per quanto riguarda l’entrata delle ceneri nella cappella cimiteriale della Confraternita che bisognava pagare sotto forma di quota associativa, forse giustamente da buoni napoletani per evitare tasse, euro 50, per depositare la piccola urna nel loculo di famiglia acquistato, spesso con non pochi sacrifici. Oggi il nuovo direttore, già ex vice direttore dell’Ufficio Confraternite, commissario arcivescovile, con lo sfacciato conflitto d’interesse di essere allo stesso tempo controllore e controllato in ben 8 Confraternite Sacerdotali, come da me denunciato a Lei a suo tempo e successivamente in una missiva riservata personale e consegnata nelle mani al santo Padre papa Francesco in occasione della sua visita a Napoli nella Basilica del Gesù Nuovo, ha stabilito che bisogna pagare 300 euro più 50 euro per l’apertura della congrega. Sic ! Possibile il tutto forse non in nome di Dio Amore ma in nome del Dio quattrini. Carissimo papa Francesco la barca della Chiesa di Napoli sta andando alla deriva e tu lo sai ! Possa presto il Signore illuminarti a provvedere ad un rivoluzionario e radicale cambiamento.

www.chiesadinapoli.it/napoli/s2maga...?idPagina=38997

www.chiesadinapoli.it/napoli/allegati/49846/5%20marzo.pdf

Edited by GalileoGalilei - 17/3/2017, 16:24
 
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view post Posted on 17/3/2017, 16:27
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Giacomo Onorato ha aggiunto 3 nuove foto.
33 minuti fa ·
Carissimo Eminenza, se non è stato già informato, questo è il post da me pubblicato sul mio diario di Facebook e sulla pagina “Virtù e Vizi della Chiesa di Napoli” giovedì 16 marzo 2017, e consegnato alla preziosa attenzione di ben 1813 persone costituenti i mie contatti di amici .
Carissimo Eminenza Rev. Cardinale Crescenzio Sepe, resto senza parole nel constatare che il direttore dell'Ufficio Diocesano Confraternite in concomitanza della pubblicazione su Nuova Stagione del 5 marzo u.s. della sua Nota Pastorale circa le esequie e la cremazione a diramato in data 6 marzo 2017 con solerte a tutti i Superiori e Commissari delle Arciconfraternite, il nuovo Tariffario per l’esecuzione delle operazioni cimiteriali delle quali una per tutte bisogna ricordare la cifra di euro 350 solo per l’entrata delle ceneri in cappella. Comunicazione delle nuove tariffe che molto probabilmente, quasi sicuramente ha dovuto inviare anche a se stesso per la carica di commissario che ricopre in n. 6 Confraternite sacerdotali.
Carissimo Eminenza nella sua Nota Pastorale rivolta anche alle Arciconfraternite con tanta tristezza nel cuore ho letto al cap. 4 paragrafo 10 del termine poco rispettoso per i defunti di provvedere alla costruzione di “colombari”. Testualmente si riporta :
10. Prevedere nelle Cappelle delle Arciconfraternite
al Cimitero, la disponibilità di colombari per accogliere
le urne cinerarie. Anche questo è un servizio di carità
e di accoglienza. Non è consentito costruire colombari
nelle cripte delle parrocchie e delle rettorie, che non
vanno trasformate in cimiteri.
Leggendo questa nota il mio pensiero non può non andare al super commissario e plurincaricato padre Salvatore Fratellanza sicuramente dovrà realizzare non poche “colombari” visto che alla data del 31 gennaio 2016 da Sua Eminenza è stato nominato commissario arcivescovile in ben 27 Arciconfraternite alle quali bisogna aggiungere le soppresse ed accorpate alle stesse che comprendano complessivamente 134 cappelle cimiteriali. Caro Eminenza, qualche giorno fa il buon don Salvatore Fratellanza telefonicamente mi invitava a non fare il “pazzo” e non ho capito il perché avrei dovuto farlo, considerato che erano in arrivo alla sua persona in qualità di Presidente della Commissione Amministrativa Permanente per la Gestione delle Confraternite altre nomine di commissario in altrettante Confraternite. E’ notizia di qualche giorno ricevuta per indiscrezione di qualche diretto commissario rimosso e sostituito da Fratellanza, che è stato nominato da Sua Eminenza commissario in ben altre 6 Arciconfraternite con ad esse accorpate altre 27 arciconfraternite.
Carissimo Eminenza nell’incontro riservato da Lei concessomi nel lontano 23 maggio 2015 in episcopio mi parlava che il Suo intento era quello di unire tutte le Confraternite Commissariate ad esclusione di quelle dove dopo attenta verifica fosse stato possibile restaurare un Governo regolare, in una Fondazione, purtroppo non me ne voglia a male ma ad oggi a me onestamente, sembra un “Holding Diocesana” con lussuosa sede in via S. Anna dei Lombardi, 44.



 
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view post Posted on 28/2/2024, 09:15

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«Incancellabile la libertà d’espressione»: la sfida tra Battaglia e Onorato continua
di Redazione 27 Febbraio 2024in Notizie di Attualità, Primo PianoTempo di lettura: 2 minuti

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Il giudice non ha accettato la proposta di conciliazione e ha rimandato di un anno la conclusione
di Fabrizio Geremicca

Unimarconi
La sfida giudiziaria tra Giacomo Onorato – che si definisce un fustigatore del malcostume della Chiesa napoletana e che è stato protagonista di diverse denunce relative alla gestione del patrimonio immobiliare ecclesiastico nella trasmissione Report – ed il Cardinale Domenico Battaglia, che era scaturita dalla querela del secondo nei confronti del primo per la creazione della pagina facebook Amici di Monsignor Battaglia senza che fosse stata autorizzata dalla Chiesa, durerà almeno un altro anno.

Nel corso della udienza di febbraio, infatti, il giudice Valeria Conforti ha aggiornato le parti per le conclusioni a marzo 2025. È svanita, dunque, l’ipotesi di conciliazione e cessazione della contesa con compensazione delle spese, che il magistrato aveva prospettato agli avvocati di Onorato e Battaglia nella udienza di gennaio.

Si fondava sulla circostanza che Onorato, dopo che gli era stata notificata la citazione, aveva ribattezzato la sua pagina social «Gli amici di don Mimmo Battaglia, prete sulla strada con i fratelli» in «Veritas nos liberat», eliminando anche la foto del Cardinale. Elena Coccia e Piergiuseppe Di Nola, gli avvocati di Onorato, erano favorevoli alla soluzione proposta dal giudice.

Riccardo Paparella e Paolo Picone, legali di Battaglia, nelle memorie di udienza di un paio di settimane fa avevano scritto che il Cardinale si era dichiarato disponibile alla conciliazione nei termini proposti dal Tribunale, ma alla condizione di ricevere l’impegno scritto da parte di Onorato «a non incorrere in futuro nel medesimo errore di accostare l’immagine ed il nome dell’attore alla intitolazione di contenitori informatici troppo spesso utilizzati per rivolgere critiche prive di riscontro oggettivo». Il giudice ha rispedito questa proposta al mittente.

Ha sottolineato che non è consentita alle parti l’apposizione di condizioni all’accettazione legate alla promessa di futuri comportamenti della controparte, nè è possibile in generale accompagnare le proposte del giudice con obblighi afferenti la libertà di espressione e pensiero future della controparte. La lite giudiziaria era iniziata nella primavera 2023, quando Battaglia aveva chiesto ad Onorato un risarcimento di danni di 40.000 euro per lesione dei diritti alla personalità. I suoi legali avevano scritto che la somma sarebbe stata destinata ad opere di beneficenza. C’era stato poi un tentativo di mediazione di uno studio legale, che si era arenato sulla questione del pagamento delle spese legali. Era intervenuta successivamente la proposta del giudice Conforti.
 
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