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"Sta davanti alle scuole ad adescare ragazzini. Se ieri era vittima oggi è carnefice", Inizi anni ’60. Collegio dei salesiani di Taranto. Decenni di violenze su minori

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pincopallino2
view post Posted on 3/3/2021, 10:32 by: pincopallino2

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www.tarantobuonasera.it/news/11071...ele-capobianco/

La scomparsa del salesiano don Michele Capobianco

Corriere di Taranto

PUBBLICATO IL 02 MARZO 2021, 11:46
La famiglia salesiana della San Giovanni Bosco è in lutto per la scomparsa di don Michele Capobianco, deceduto a 90 anni per arresto cardiaco.
Don Michele Capobianco era piuttosto noto sia per la grande disponibilità all’ascolto e alle confessioni sia per il frequente servizio nelle parrocchie che lo interpellavano per le sante messe, in particolare alla Santa Rita e alla San Roberto Bellarmino.
Il sacerdote era a Taranto dal ’64, tranne una parentesi nella comunità di Bari, motivo per il quale era considerato un po’ la memoria storica della presenza nella nostra città dei figli di Don Bosco; uomo di grande cultura e di non minore umiltà, ha insegnato a lungo materie letterario all’istituto salesiano. di viale Virgilio finchè è stato chiuso.
La salma di don Michele Capobianco è stata traslata nel paese natale, Candela (in provincia di Foggia) per essere tumulata nella cappella di famiglia; alla San Giovanni Bosco, invece, la santa messa in suffragio sarà celebrata quando terminerà la quarantena della comunità salesiana, nei prossimi giorni.

www.facebook.com/angelo.mellone/posts/10225846758341651
Angelo Mellone
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Ho saputo dieci minuti fa che se ne è andato don Michele Capobianco. Sono stato uno dei suoi tantissimi studenti di italiano al liceo classico Don Bosco di Taranto. Persona di umanità complessa, rigido, buono, dopo la fine della scuola siamo diventati amici e potrei raccontare tante cose (una la dico: ha officiato il mio matrimonio, 20 anni fa, e ha accolto con la sensibilità dei giusti la sua fine), ma quando una persona se ne va devi parlare di lui e non della maledetta abitudine di usare gli altri per raccontare di te stesso. Ovvio, era felice che io avessi scelto il mio mestiere, ed era bello - lo è stato, purtroppo sempre meno frequentemente - ricordargli quando correggeva i miei temi. Pensandoci bene, avrebbe dovuto insegnare all'università, lui e quella infinita messe di libri che gli trovavi sempre sottobraccio come fosse fidanzato con la letteratura italiana e il latino, e l'italiano e il latino erano come preziosissimi tessuti che non potevi sgualcire o maltrattare perché lo avresti fatto sussultare dalla disperazione, come quando si trovò di fronte al primo sciopero nella storia della scuola. Michele si fece sacerdote da grandicello, chissà perché, non gliel'ho mai chiesto, ma la cerimonia della sua ordinazione resta uno dei primi ricordi dei 15 anni e le lacrime che sicuramente tanti dei miei coetani stanno versando o trattenendo per pudore pensando a quest'uomo sono anche le lacrime della nostalgia, le lacrime di una stagione della vita che pezzo a pezzo se ne va. Non c'è niente di male, anzi, e credo che anche lui sarebbe felice di sapere che rappresenta e rappresenterà per centinaia, credo migliaia di ragazzi un ricordo di giovinezza, compiti in classe, divine commedie, vocabolari stropicciati, declinazioni sgangherate, sospensioni, amorini, calori e, cazzo, sì, partite a pallone sul campo di cemento, perché ti dovevi tuffare sull'asfalto senza capricci per essere uomo. Adesso quella scuola di viale Virgilio non ci sta più (ci sono tornato negli anni, sempre di meno, sempre più di rado, e adesso sale il solito senso di colpa: lui si ritagliava gli articoli con la recensione dei miei libri e io che sono un coglione gli ultimi due non glieli ho spediti) sono altre memorie che buttiamo dentro uno scrigno, noi, i nostri anni Ottanta, gli Avirex, i Duran, il muro di Berlino, gli attimi fuggenti, l'Msi e il Pci, la malinconia dei tempi veloci ed eterni, dove nessuno aveva le rughe.

www.facebook.com/groups/3696429679...159203689211796
Pietro V. Avolio ha condiviso un post.
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Don Capobianco, grande professore di Italiano e Latino.
Quando leggeva Dante faceva trasparire tutto il pathos dei personaggi in una narrazione impeccabile e incantevole.
Nonostante la sua grande cultura rimaneva sempre una persona umile di elevata statura morale come si addice ad un religioso della famiglia salesiana.
Ora riposa con Don Bosco nell’eterna Gioia del Paradiso!
Buon viaggio caro Don Capobianco!
Il Signore Ti accolga tra i suoi angeli!!

Alfredo Passavanti
Lo ricordo con grande affetto. Una persona mite e buona
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Aldo Frascella
Alfredo Passavanti alfre': u cap. Come di incazzava
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Alfredo Passavanti
😊 Con me non si incazzava. Io ero bravo 😜
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Pino Barbalucca
Lo ricordo, lo ricordo bene. Una persona perbene, non sempre mite (chi se le scorda certe sue sfuriate?). L'ho incontrato un paio di anni, dopo tanti anni il tempo sembrava essersi fermato in lui.
 
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8 replies since 24/8/2016, 16:44   3436 views
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