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"Sta davanti alle scuole ad adescare ragazzini. Se ieri era vittima oggi è carnefice", Inizi anni ’60. Collegio dei salesiani di Taranto. Decenni di violenze su minori

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GalileoGalilei
view post Posted on 23/9/2016, 14:08 by: GalileoGalilei
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‎Krik Palu‎ a Sopravvissuti agli abusi dei Salesiani di Taranto
1 h ·
Non esistono nomi o aggettivi per descrivere creature come don savino e compari. Abbracciare, condividire e inculcare tradizionali valori cristiani e apparire come la persona esemplare che rappresenta tali valori mentre dietro le quinte si divertiva a praticare le nefandezze piu` abominevoli contro le persone piu` vulnerabili della societa`, tramite le piu` torbide macchinazioni. No, non siamo neanche capaci di pensare che esseri simili esistano, neanche nei film, dove il cattivo e` facilmente riconoscibile. Io ho sempre pensato di aver subito profondi abusi fisici e psicologici piu` di tanti altri quando ero a scuola da loro, ma questo tipo di orrore va oltre ogni capacita` di comprensione. La cosa piu` sbalorditiva per me e` proprio l'impossibilita` di capacitarmi sul modo in cui quei mostri, specie don savino, siano riusciti a vivere la propria vita: nessun rimorso, dubbio, consapevolezza della gravita` delle loro azioni turpi... quando nello stesso tempo recitavano cosi bene la parte del prete modello. Sono riusciti a farla franca purtroppo, tanti fino alla morte; questa e` la parte piu` deludente di questa storia. Noi vittime siamo ormai persone di mezza eta` che ci trasciniamo ancora dentro gli spettri di quei demoni che ci abusarono tanti anni fa. E` stato un lungo cammino solo a prendere atto dei demoni, lasciamo perdere affrontarli "serenamente" senza paure e disagi. Ma almeno oggi ci sono i social media che ci permettono di esprimerci e far sapere a tutti la verita`, specialmente a tutti coloro che si rifiutano di credere e accettare la mostruosa nefandezza di quegli essere abominevoli. E allora gridiamo sempre piu` forte: don savino, don gisonno, don mele, signor valle, don draesci, don galeone e tutti gli altri compari dell'istituto salesiano che sapevano ma hanno taciuto
... MALEDETTI E STRAMALEDETTI NEI SECOLI!!

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Sopravvissuti agli abusi dei Salesiani di Taranto

EX ALLIEVI SALESIANI TARANTO: UN DUBBIO AL GIORNO.
Agli scettici, increduli, dubbiosi, non chiediamo di credere subito a tutto quello che raccontiamo. Si, perché non lo racconta una sola persona. Raccontiamo violenze terribili che disturbano chi le legge perché rompono le nostre certezze. Chiediamo di ascoltarci, di leggere ed interrogarci. Esprimeteci i vostri dubbi.
Il primo dubbio. "Don Savino è sempre stato buonissimo con me. Possibile che abbia abusato di miei compagni?". Vero, vi crediamo, perché un pedofilo, un abusatore, non avvicina tutti i minori che gli capitano sotto mano, ma solo quelle prede (qui ce ne sono più di una) che ritiene di poter "sedurre". Non ha alcuna ragione per spaventare o far sospettare di sé quelle che non sono sue possibili prede. Il pedofilo cerca di esser rassicurante nei confronti di chi non vuole violentare. Cerca di essere rassicurante coi suoi familiari, in modo da scacciare ogni tentazione di ribellione della vittima, in modo da acquistare la fiducia di chi dovrebbe proteggerla. Così fece don Savino, così fecero altri sacerdoti pedofili tra i Salesiani di Taranto e fuori dei Salesiani.
L'immagine può contenere: nuvola e sMS


Sopravvissuti agli abusi dei Salesiani di Taranto
18 settembre alle ore 8:19 ·
...e poi ci sono notti come questa, ti metti nel letto, chiudi gli occhi e li vedi, li senti, senti le loro mani addosso, i loro corpi abusare del tuo, le loro facce sghignazzanti, i loro odori, i loro sapori, tu li, inerme, in lacrime, sofferente implori che smettano e loro, invece che si divertono, ridono, godono del tuo dolore, della tua sofferenza, della tua passività, della tua sottomissione a loro,e alla fine, paradossalmente, quando tutto è finito e ti lasciano andare gli ringrazi, si gli dici anche GRAZIE!!!
Ed allora che ti svegli, sudato e con gli occhi pieni di lacrime, guardi l' ora (01,40!) e capisci che sarà un' altra notte insonne, un'altra notte che trascorrerà pensando a loro, rivivendo situazioni e luoghi, con loro, con i tuoi aguzzini, fino a quando non decidi di alzarti da quel letto, che intanto è diventato un "sudario".
Questo accade spesso, oggi meno, si è vero, con minor frequenza, ma accade ancora, così come ormai da 40anni..
Tante notti,troppe notti vissute così.
...questa è una delle eredità pesanti di chi ha subito violenza...
...comunque sia, che sia almeno un buon giorno...
Angelo Violato

Sopravvissuti agli abusi dei Salesiani di Taranto
11 settembre alle ore 17:19 ·
SOPRAVVISSUTI AGLI ABUSI DEI SALESIANI DI TARANTO.
Buongiorno amici, lo scopo di questa pagina, anzi, più umilmente, il sogno che ho riposto in questo spazio e' quello di attrarre l'attenzione sul collegio dei Salesiani di Taranto, fondato nel 1933 dove vi erano una moltitudine di bambini ed adolescenti ( nel corso degli anni infatti, l'istituto salesiano don Bosco, divenne sempre più grande ed importante espandendosi fino a diventare sede elementare, media e liceo) con la fama di essere la migliore scuola di Taranto.
Gestito interamente da preti con l'ausilio di pochi laici spesso permanenti nella struttura era anche sede di uno dei più temuti collegi della regione.. ed in quel convitto accadeva di tutto.
Molti sanno...
Tanti hanno sentito dire...
Diversi hanno visto...
Alcuni hanno subito...
Raramente e' stato pubblicato qualcosa sui Salesiani e sui Salesiani di Taranto nello specifico, come ad esempio una lettera aperta a Don Giuseppe Savino, che lo accusava palesemente della sua brutalità e dei suoi metodi violenti e pedofili, citando anche palesemente altri preti salesiani, rei di violenze ed abusi di ogni tipo, ma poi, stranamente, come per magia, queste pubblicazioni scomparivano...
In quel collegio si sono purtroppo perpetrati abusi di tipo fisico ( violenze ), psicologico ( umiliazioni in pubblico, in classe e in privato ) ed abusi e violenze sessuali..
Vi chiedo con il cuore di aiutarmi a scoperchiare il "vaso di Pandora" invitando innanzitutto i vostri amici di Taranto e provincia, ma anche tutti coloro i quali hanno avuto direttamente ed indirettamente rapporti con il mondo ed i preti salesiani o hanno avuto " contatti" con loro ad aderire a questo nostro gruppo e magari, con un grande atto di forza e di coraggio raccontare, aprirsi, urlare la propria o l'altrui sofferenza per troppo tempo taciuta ed ingiustamente subita o violentemente impostagli...
Io sono un "angelo violato ed abusato" di quel collegio...
Ed è per questo che sono qui e vi aspetto...

www.facebook.com/groups/1730150400581715/?fref=ts

Angelo Violato‎ a Sopravvissuti agli abusi dei Salesiani di Taranto
14 settembre alle ore 18:08
Mi sono ripromesso con l'aiuto di Carmela Cioffi di iniziare il racconto sia nel gruppo sopravvissuti agli abusi dei collegi salesiani di Taranto che nel gruppo i bambini non si toccano.
Io sono stato portato in quel collegio a 8 anni (1972) e già da subito sono stato "adocchiato" per il mio essere piccolo e delicato, biondino, dalla folta chioma e dal carattere dolce e remissivo..
Il primo choc fu quando due preti mi tennero in disparte con loro e mi dissero:
"sai perché sei qui? Perché i tuoi genitori non ti vogliono bene. Una mamma non lascia un figlio in collegio... Noi ti vogliamo bene con il cuore e se sei qui e' perché Gesù che lo ha voluto.. È' Lui che ti ha mandato qui e noi dobbiamo prenderci cura di te con il cuore e darti tanto amore quel l'amore che i tuoi genitori non ti daranno mai"... Abbracci, baci, coccole e carezze....
E da allora iniziarono col contatto fisico, fatto per volermi ammansire, rassicurare ed avvicinare a loro..
Segnali di palese affetto ma insistenti... Fino a quando arrivò il maledetto giorno...
era il primo lunedi di Febbraio del 1973 , il giorno 5 di febbraio, quando dopo il refettorio e la pausa gioco in cortile, fummo chiamati per andare nello Studio, un grande stanzone con una quarantina/cinquantina di scrittoi singoli...
Mentre ero intento a fare i compiti di avvicinò a me un prete Don G.S. il quale mi disse: tu hai bisogno di essere seguito, hai bisogno di ripetizioni, vieni con me", mi prese la mano e percorso il lungo corridoio che separava lo studio dalla scalinata che portava ai piani superiori, sempre tenendomi per mano mi fece salire le scale, il primo piano, poi il secondo, e stranamente il terzo dove erano le stanze dei preti.
Mi fece entrare nella sua stanza, mi fece sedere ad un piccolo scrittoio che aveva in camera ed aperto il libro iniziò a farmi leggere...
mentre leggevo mi accarezzava i capelli, il collo e le spalle, dicendomi : "quanto sei bello, sembri un angelo, è Gesù che ha voluto che fossi" qui continuando ad accarezzarmi ed a massaggiarmi mentre si accostava sempre più a me...fino a prendermi le mani, e...
Prendo fiato e coraggio...
Spero di riuscire a continuare nel racconto...
 
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8 replies since 24/8/2016, 16:44   3436 views
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