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Prostituzione minorile. Don Lesmo salvato dalla prescrizione per 11 giorni. E la diocesi non lo spreta, Cassazione: colpevole ma non punibile. In appello condannato a 1 anno e 10 mesi.

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GalileoGalilei
view post Posted on 1/4/2016, 16:39 by: GalileoGalilei
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http://www.famigliacristiana.it/articolo/d...sacerdozio.aspx

DON ALBERTO LESMO, DALL'ADOZIONE AL SACERDOZIO
01/04/2016 Pubblichiamo il ritratto di don Alberto Lesmo pubblicato nel 2000 sul numero 41 di Famiglia Cristiana nell'ambito di un servizio sul Giubileo delle famiglie.
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Pubblichiamo il ritratto di don Alberto Lesmo pubblicato nel 2000 sul numero 41 di Famiglia Cristiana nell'ambito di un servizio sul Giubileo delle famiglie.
«Sentirsi voluti è anche una seggiolina. Me la ricorderò per sempre. Era piccolina, stava in un angolo. La nonna Lucia me la indicò la prima volta che mi portarono a casa sua. “Sali qui sopra”, mi disse, “Ti dobbiamo vedere bene, perché sei importante, il nostro nuovo nipotino”. Mi ricordo la sensazione di calore che provavo vedendomi circondato da nonni, zii, cugini, tanti parenti nuovi che erano felici di incontrarmi. Mamma e papa li conoscevo già da tempo, perché venivano a trovarmi in istituto con quella che sarebbe diventata mia sorella. Ma scoprire tutti gli altri, una vera, grande famiglia, è stato bellissimo. Dovrebbe essere sempre così quando un bambino viene adottato».
Ci sono ricordi dettagliati come fotografie nella memoria di don Alberto Lesmo, 32 anni, coadiutore nella parrocchia milanese di Santa Maria del Suffragio, dove i ragazzi dell'oratorio possono constatare quotidianamente che l'amore di Dio passa anche attraverso il sorriso degli uomini. Ricordi che raccontano la storia di un bambino adottato all'età di tre anni e che un destino dai cento rivoli e dai mille significati nascosti ha riportato a essere sacerdote nella chiesa in cui è stato registrato tanti anni fa il suo Battesimo.

«Ho ancora in mente un bellissimo regalo che portammo ai miei amici rimasti in istituto. Mi sembrava esagerato, così grande, ricco, tanto che provai un filo di delusione, per così dire, che non fosse mio. Sento ancora le parole della mamma, chinata verso di me, che mi spiegava: “Tu hai avuto un dono molto più bello e importante, che speriamo arrivi presto anche per loro, una famiglia tutta per te”. Ho capito presto che aveva ragione. Come ha detto recentemente Giovanni Paolo II, c'è una generazione che avviene attraverso l'accoglienza, la premura, la dedizione, che non è per nulla inferiore a quella biologica. La differenza, se c'è, è solamente per i genitori. Per il figlio non cambia nulla, il figlio è figlio. Io sono figlio perché ho dei genitori che di me si sono occupati e preoccupati».

Nelle parole di don Alberto, la sua vita acquista una coerenza profonda, che corre su un binario opposto a quello dell'abbandono, il punto di partenza più ovvio di un'adozione: «La mia è la storia di un'accoglienza che ancora ama volta ci ricorda che il Signore non dimentica nessuno. Ci conosce a uno a uno, ci chiama per nome. Nessuno deve essere abbandonato: non scordiamoci che i ragazzi "meno custoditi" sono anche vicino a noi, in famiglie in cui c'è un legame biologico». Sono talmente tanti i ragazzi che hanno nel giovane sacerdote un punto di riferimento importante che lui stesso si definisce sorridendo un “ragazzo padre”.

Del resto anche la sua vocazione è nata in oratorio, a Brugherio, vicino a un sacerdote, don Mario Longo, che l'ha accompagnato nel suo cammino di fede, «Ma i miei primi catechisti sono stati mia madre - che mi ha preparato alla prima Comunione, in casa nostra, con altri bambini, come si faceva per risolvere il problema della grande distanza dalla parrocchia – e poi mio padre, per la Cresima. Tutto ha un senso, l'importante è affidarsi. Mi capita di raccontarlo, ogni tanto, a qualche ragazzo dell'oratorio: la mia vita poteva essere messa in un angolo, abbandonata, difficile. Invece il Signore ha voluto mandare mamma e papa a raccoglierla e ad aiutarmi a donarla di nuovo. Perché se ricevi un dono, non puoi chiuderlo dentro di te. Devi buttarti. Offrirlo».

http://www.mbnews.it/2016/03/don-lesmo-in-...zione-minorile/

Don Lesmo in aula a luglio per prostituzione minorile
30 marzo 2016 Di Valentina Rigano Archiviato in: Attualità, Taglio basso 0 commenti
Don Lesmo in aula a luglio per prostituzione minorile


É fissata per il prossimo 7 luglio, l’udienza preliminare di don Alberto Paolo Lesmo, originario di Brugherio e per cinque anni all’oratorio di Vimercate, fino a pochi giorni fa parroco della chiesa di S. Marcellina di Milano-Baggio, accusato dalla Procura di Milano di aver pagato rapporti sessuali a un adolescente che con i suoi soldi comprava cocaina.
Don Lesmo é stato ufficialmente sospeso dalla Curia di Milano a firma dell’arcivescovo Angelo Scola. Secondo gli inquirenti il prete avrebbe adescato il ragazzo in una chat quando aveva 15 anni, per poi intrattenerci una relazione sessuale a pagamento dal 2009 al 2011, per 150/250 euro a incontro. A far partire le indagini una visita medica al ragazzino nel 2011.

http://www.expartibus.it/prete-indagato-pe...trema-sinistra/

Prete indagato per pedofilia in passato schierato all’estrema sinistra

lorenzo-annoni
31 marzo 2016 Cronaca, Lombardia, Milano
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Il presbitero dava vita ad accese discussioni sulla politica

Riceviamo e pubblichiamo.

Giorni addietro la Diocesi di Milano ha comunicato la sospensione dal sacerdozio, disposta dal cardinale Angelo Scola, di don Alberto Paolo Lesmo, attuale parroco di Santa Marcellina (Zona Baggio) e per molti anni già coadiutore dell’oratorio di Santa Maria del Suffragio (corso XXII Marzo in Zona 4), in quanto indagato per il reato di prostituzione minorile continuata ed aggravata dal fatto di essere, al momento dello svolgimento dei fatti, un ministro di culto.
Premesso che la giustizia civile e quella ecclesiale faranno il loro corso, qui si informa che don Alberto Paolo Lesmo era già noto agli esponenti democristiani milanesi per essere un “prete atipico”, nel senso che il suo orientamento politico si collocava a favore dell’estrema sinistra, per la precisione con il Partito della Rifondazione Comunista, del quale è stato un sicuro punto di riferimento.

La dichiarazione di Lorenzo Annoni, del partito CDU Milano, ritratto in foto:

In particolare, in occasione delle elezioni comunali del 2001 ci furono tra il presbitero in questione e un giovane membro del consiglio parrocchiale di Santa Maria del Suffragio delle discussioni molto accese, principalmente via e-mail, per divergenze politiche: il primo era sostenitore di estrema sinistra, il secondo invece aveva deciso di candidarsi nella lista CCD-CDU per il consiglio di Zona 4.

Tant’è vero che mentre quest’ultimo cercava di raccogliere voti nel quartiere con l’aiuto degli amici di partito, alcuni parrocchiani, sostenuti e motivati proprio dal presbitero, hanno fatto di tutto per osteggiarlo.

Erano, infatti, più interessati a tutelare la sinistra che a ricercare autenticamente il bene comunitario nel rispetto delle rispettive opinioni politiche e della comune fede religiosa. Adesso, alla luce di quanto accaduto, fa strano ripensarci…
Si spera che questa triste e imbarazzante situazione si possa risolvere senza che il ministero sacerdotale venga infangato un’ulteriore volta, visti i già troppi casi in giro per il mondo. In ogni caso noi facciamo nostro il consiglio della Diocesi, ossia quello di offrire spiritualmente la sofferenza causata da questo scandalo e di restare uniti intorno al Mistero della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo da poco celebrato.
 
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12 replies since 5/11/2013, 04:53   131057 views
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