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Halloween batte la tradizione, giovani in fuga dai cimiteri, Preti arrabbiati temono di perdere l'affare del caro estinto

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view post Posted on 4/11/2015, 05:33
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Preti arrabbiati temono di perdere l'affare del caro estinto

cimitero-montecelio-Foto-Pic

Rimini. “Halloween batte la tradizione, giovani in fuga dai cimiteri”
03/11/2015
cimitero-montecelio-Foto-PicNON CALANO solo le presenze turistiche. Crollo verticale anche per le visite nei cimiteri. Un trend innescato da alcuni anni. Che si sta sempre più accentuando. «In questi giorni dedicati ai defunti abbiamo moltissimi visitatori com’è naturale che sia – spiega il direttore del cimitero monumentale di Rimini, Massimo Pasini – ma il flusso è in costante diminuzione. E riguarda sia il periodo tradizionalmente dedicato ai morti che il resto dell’anno: è un calo generalizzato». «Basti pensare – continua – che in giornate come queste era letteralmente un’impresa entrare nel cimitero in certi orari, così come trovare un parcheggio. Tanti, infatti, venivano a piedi o in bicicletta. In questi giorni c’è tanta gente, ma niente code, nessuno deve fare a gomitate per entrare».
DIFFICILE spiegare il motivo: «C’è un cambio di mentalità, i giovani sembrano meno sensibili a queste cose». Chissà se le ‘celebrazioni alternative’ (si fa per dire) di Halloween sono una causa o l’effetto del progressivo disamore per i propri cari scomparsi. Nei giorni scorsi alcuni parroci del Riminese hanno lanciato un grido d’allarme: «Non faccio crociate contro Halloween – ha detto il parroco di Bellaria, don Claudio Comanducci – ma auspico un ripensamento perché la sua diffusione indica che stiamo perdendo il senso dell’importanza dei nostri defunti». Sia come sia, la ‘fuga dalle tombe’ c’è: «Abbiamo il negozio di fiori all’ingresso del cimitero monumentale da oltre trent’anni – dicono Carla e Carlo De Carli, gemelli gestori di uno storico esercizio – e l’allontamento da parte dei più giovani, e non solo loro, è evidente. E quando vengono sembrano pesci fuor d’acqua. Non c’è più il viavai di qualche anno fa. I più anziani, che erano assidui, sono morti a loro volta. E manca il ricambio, qualcuno che li venga a trovare, a pregare sulle loro tombe, a ricordarli». Crollano anche gli affari per i fiorai, ovviamente. «Un tempo – aggiunge una collega – la gente nei giorni dei defunti doveva venire di prima mattina per evitare il caos. Adesso tutti gli orari vanno bene». «Vedevo certi vecchietti – sorride un agente veterano del servizio viabilità ai cimiteri in una città della provincia – che tiravano fuori certi catorci di macchine dal garage solo a Natale, Pasqua e per i Santi, per venire al cimitero. E c’era una marea di macchine parcheggiate ovunque, il grosso in divieto totale per mancanza di parcheggi. Oggi si trova unmo stallo libero anche di fronte all’entrata, quasi a ogni ora anche dei giorni dedicati ai defunti». Nei giorni dei morti l’associazione degli ex combattenti della Grande Guerra, Aries, ha dato vita a una toccante cerimonia con le divise d’epoca. Visite guidate sono state condotte dalla storica Michela Cesarini. La municipale ha schierato i rinforzi per la viabilità e i parcheggi al cimitero. Il comando non segnala criticità: «quest’anno sono entrate in funzione le due nuove bretelle su via Sozzi che hanno dato una grossa mano a evitare gli ingorghi del passato».

Resto del Carlino
 
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