Per gli agnostici è incontestabile che l’ateismo sia anch'esso una religione, poiché sarebbe un atto di fede pure il non credere in dio. E più in generale quasi tutta la moderna irreligiosità al vecchio ateismo preferisce la giovane miscredenza: la convinzione cioè che il dubbio è ragione e la certezza ... religione!
Ma questo palese paradosso è davvero una critica intelligenza a qualcosa?
Spesso si usa dire << sei come San Tommaso >> per intendere << Credi solo a ciò che vedi >>.
Ma il religioso (???)
san Tommaso – un contemporaneo di Gesù Cristo – era forse
Agnostico??? No, era
scettico! E d'altronde poteva permettersi il lusso di esserlo: a quei tempi lo scetticismo c’era già (non ha origini certe), mentre l’agnosticismo era
ancora di là da venire.E già, l’agnosticismo è stato fondato sul finire del 19° secolo da un certo Thomas Henry Huxley (il mastino di Darwin)! Il quale, come san Tommaso, avrebbe benissimo potuto dichiararsi scettico, ma se non lo fece è perché evidentemente lui con il suo agnosticismo intendeva qualcosa di estremamente diverso.
E qual è la differenza?
Innanzitutto si è scettici non per scelta ma per carattere! Cioè, lo scetticismo è un atteggiamento che dura il tempo di una verifica! L'agnosticismo viceversa è un’impalcatura mentale atta a tener sempre vivo un particolare dubbio che, senza alcuna prova concreta, viene catalogato come insolubile.
Per fare un esempio spicciolo, andare dal medico per un forte mal di pancia e sentirsi dire
<< la tua non è una semplice appendicite, è una malattia che nessun medico può diagnosticare!!! >> non è come sentirsi dire, magari da un secondo medico:
<< il tuo malore potrebbe essere una semplice appendicite, ma io sono assai scettico! >>. Cioè il primo medico non ha dubbi, anzi c’invita alla rassegnazione perché tanto nessun medico ci guarirà mai; il secondo medico, invece, si limita (nella sua ignoranza) a credere che non si tratti di un’appendicite … sebbene non lo escluda del tutto!
Ora, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma la fissazione che il nostro mal di pancia debba per forza essere un enigma destinato a restare tale ... non è normale! Ok, quel medico agnostico potrebbe anche aver ragione, però non è un medico scettico e men che meno è un medico umile: difatti è convinto che sui mal di pancia … nessuno ne può sapere più di lui!
<< La trascendenza o inconoscibilità di Dio è un’altra cosa!!! >> Ribatte con sicumera l’agnostico.
Beh, per poterlo affermare con certezza bisognerebbe (paradossalmente) conoscere … toccare con mano
l’inconoscibilità di quell’essere! E poi dov’è scritto che tutti gli dei son trascendenti? Io ho sempre saputo che il Dio Cristiano (tanto per citarne uno) è onnipotente! E se non ricordo male, mentre lo mettevano in croce, si fece conoscere (vedere, toccare) da una folla enorme. E d’altra parte l’onnipotente (lo chiamano così) avrà pure la potenza di farsi conoscere da chi vuole, o sbaglio? Perciò la storiella che nessuno può sapere se gli dei esistono … non sta in piedi!
<< Ma io >> si giustifica l’agnostico << non credo mica che Dio sia onnipotente!!! >>
Altra certezza – sul conto di Dio – in mano degli agnostici!
Ora io mi domando e dico, se l’agnostico afferma con certezza che …
CITAZIONE
- Dio non è onnisciente … ignora persino che è giusto desiderare la donna d’altri!!!
- Dio non è onnipresente … non può essere pure nell’aldiquà, altrimenti ci potrebbe confidare che esiste!!!
- Dio non è onnipotente …
- ...
- Dio è solo trascendente … e in qualità di trascendente non si può sapere se esiste (punto)!
... allora l’agnostico è rimasto fermo a Pitagora! E già, subito dopo la morte del sommo matematico (avvenuta circa 2500 anni fa) si è dato per scontato che le cose trascendenti esistono e sono addirittura un’infinità!
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Contrariamente a quello che si pensa, anche l’ateo (come l’agnostico e come il non-credente) ha scelto di non domandarsi se dio esiste, ma l’ateo evita la domanda non perché è trascendente, ma perché dio è un appellativo! È un titolo tipo: re, suddito, ufficiale. E non ha senso chiedersi se esiste l’
ufficialità (in quanto
UFFICIALITÀ), ha senso semmai chiedersi se è giusto condividere la gerarchia o <<
burocrazia >>?
Nella fattispecie, dio è il titolo che si dà alle cose SUPREME (super-super): agli esseri tanto magnifici che bisogna per forza inchinarsi alla loro magnificenza.
E l’ateo non si chiede mica se ESISTANO quegli esseri! Non si chiede mica se esiste l’idolo di pietra (o il dio Sole o il sommo Imperatore della Cina) anche perché sarebbe sciocco non notare che l’idolo è palpabile con le dita … ma si chiede se è GIUSTO che noi tutti dobbiamo sottometterci alle condizioni dettate da quello oggetto, altrimenti lui ci mena (ci manda all’inferno) tutti?
E a tale domanda l’ateo risponde: <<
NO e poi NO!!! Non è giusto!!! >>
Detta diversamente, l’ateo non è un
non-credente … è un
non-veneratore: è una persona convinta che non si debba divinizzare nessuno, a costo di farsi ammazzare! E indipendentemente dal suo carattere (scettico o credulone che sia) su una cosa l’ateo non transige: come << Il Che >> è pronto a vendere cara la sua pelle piuttosto che a vivere da schiavo.