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L’ateismo è una fede e l’agnosticismo … una ragionevolezza?

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ToninoScalzo
view post Posted on 22/8/2015, 21:29




Per gli agnostici è incontestabile che l’ateismo sia anch'esso una religione, poiché sarebbe un atto di fede pure il non credere in dio. E più in generale quasi tutta la moderna irreligiosità al vecchio ateismo preferisce la giovane miscredenza: la convinzione cioè che il dubbio è ragione e la certezza ... religione!

Ma questo palese paradosso è davvero una critica intelligenza a qualcosa?

Spesso si usa dire << sei come San Tommaso >> per intendere << Credi solo a ciò che vedi >>.

Ma il religioso (???) san Tommaso – un contemporaneo di Gesù Cristo – era forse Agnostico??? No, era scettico! E d'altronde poteva permettersi il lusso di esserlo: a quei tempi lo scetticismo c’era già (non ha origini certe), mentre l’agnosticismo era ancora di là da venire.

E già, l’agnosticismo è stato fondato sul finire del 19° secolo da un certo Thomas Henry Huxley (il mastino di Darwin)! Il quale, come san Tommaso, avrebbe benissimo potuto dichiararsi scettico, ma se non lo fece è perché evidentemente lui con il suo agnosticismo intendeva qualcosa di estremamente diverso.

E qual è la differenza?

Innanzitutto si è scettici non per scelta ma per carattere! Cioè, lo scetticismo è un atteggiamento che dura il tempo di una verifica! L'agnosticismo viceversa è un’impalcatura mentale atta a tener sempre vivo un particolare dubbio che, senza alcuna prova concreta, viene catalogato come insolubile.

Per fare un esempio spicciolo, andare dal medico per un forte mal di pancia e sentirsi dire << la tua non è una semplice appendicite, è una malattia che nessun medico può diagnosticare!!! >> non è come sentirsi dire, magari da un secondo medico: << il tuo malore potrebbe essere una semplice appendicite, ma io sono assai scettico! >>. Cioè il primo medico non ha dubbi, anzi c’invita alla rassegnazione perché tanto nessun medico ci guarirà mai; il secondo medico, invece, si limita (nella sua ignoranza) a credere che non si tratti di un’appendicite … sebbene non lo escluda del tutto!

Ora, ognuno è libero di pensarla come vuole, ma la fissazione che il nostro mal di pancia debba per forza essere un enigma destinato a restare tale ... non è normale! Ok, quel medico agnostico potrebbe anche aver ragione, però non è un medico scettico e men che meno è un medico umile: difatti è convinto che sui mal di pancia … nessuno ne può sapere più di lui!

<< La trascendenza o inconoscibilità di Dio è un’altra cosa!!! >> Ribatte con sicumera l’agnostico.

Beh, per poterlo affermare con certezza bisognerebbe (paradossalmente) conoscere … toccare con mano
l’inconoscibilità di quell’essere! E poi dov’è scritto che tutti gli dei son trascendenti? Io ho sempre saputo che il Dio Cristiano (tanto per citarne uno) è onnipotente! E se non ricordo male, mentre lo mettevano in croce, si fece conoscere (vedere, toccare) da una folla enorme. E d’altra parte l’onnipotente (lo chiamano così) avrà pure la potenza di farsi conoscere da chi vuole, o sbaglio? Perciò la storiella che nessuno può sapere se gli dei esistono … non sta in piedi!

<< Ma io >> si giustifica l’agnostico << non credo mica che Dio sia onnipotente!!! >>

Altra certezza – sul conto di Dio – in mano degli agnostici!

Ora io mi domando e dico, se l’agnostico afferma con certezza che …
CITAZIONE
- Dio non è onnisciente … ignora persino che è giusto desiderare la donna d’altri!!!
- Dio non è onnipresente … non può essere pure nell’aldiquà, altrimenti ci potrebbe confidare che esiste!!!
- Dio non è onnipotente …
- ...
- Dio è solo trascendente … e in qualità di trascendente non si può sapere se esiste (punto)!

... allora l’agnostico è rimasto fermo a Pitagora! E già, subito dopo la morte del sommo matematico (avvenuta circa 2500 anni fa) si è dato per scontato che le cose trascendenti esistono e sono addirittura un’infinità!

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Contrariamente a quello che si pensa, anche l’ateo (come l’agnostico e come il non-credente) ha scelto di non domandarsi se dio esiste, ma l’ateo evita la domanda non perché è trascendente, ma perché dio è un appellativo! È un titolo tipo: re, suddito, ufficiale. E non ha senso chiedersi se esiste l’ufficialità (in quanto UFFICIALITÀ), ha senso semmai chiedersi se è giusto condividere la gerarchia o << burocrazia >>?
Nella fattispecie, dio è il titolo che si dà alle cose SUPREME (super-super): agli esseri tanto magnifici che bisogna per forza inchinarsi alla loro magnificenza.

E l’ateo non si chiede mica se ESISTANO quegli esseri! Non si chiede mica se esiste l’idolo di pietra (o il dio Sole o il sommo Imperatore della Cina) anche perché sarebbe sciocco non notare che l’idolo è palpabile con le dita … ma si chiede se è GIUSTO che noi tutti dobbiamo sottometterci alle condizioni dettate da quello oggetto, altrimenti lui ci mena (ci manda all’inferno) tutti?

E a tale domanda l’ateo risponde: << NO e poi NO!!! Non è giusto!!! >>

Detta diversamente, l’ateo non è un non-credente … è un non-veneratore: è una persona convinta che non si debba divinizzare nessuno, a costo di farsi ammazzare! E indipendentemente dal suo carattere (scettico o credulone che sia) su una cosa l’ateo non transige: come << Il Che >> è pronto a vendere cara la sua pelle piuttosto che a vivere da schiavo.
 
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Broderick Siz
view post Posted on 9/12/2015, 17:21




Questa potrebbe essere una forma di ateismo, ma non credo che questa posizione sia condivisa da tutti gli atei. Ad esempio, un tempo io ero di quegli agnostici che ritenevano che anche l'ateismo, per quanto non una religione, fosse una specie di credenza religiosa perché basata su qualcosa di non dimostrabile. Oggi sono di tutt'altro avviso: ci sono concetti di dio che non possono esistere in nessun caso perché sono enti privi di coerenza logica (ivi incluso il dio della Bibbia). Per quanto riguarda visioni di dio più nebulose e vicine a concezioni deistiche o panteistiche (e quindi non teistiche), non esiste prova che non esistano, ma, d'altra parte, non vi è neanche alcuna buona ragione per credere che esistano. Siccome la parola "ateo" e la parola "agnostico" rispondono a due domande fondamentalmente diverse ("credi nell'esistenza di Dio?" "Hai conoscenza dell'esistenza/inesistenza di Dio?"), le due parole possono essere applicate in modo coerente alla stessa persona, quindi, nel caso di dei logicamente impossibili (come quello della Bibbia) sono ateo al 100% e senza passare per l'agnosticismo, per le concezioni non teistiche di Dio sono ateo agnostico. Non pretendo che questa posizione rispecchi altri atei a parte me, ma credo che sia rilevante.
 
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1 replies since 22/8/2015, 21:29   226 views
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