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CRONACA
Accusato di abusi sessuali su minori, assolto sacerdote della valle Brembana
La ragazza lo aveva denunciato, spiegando di aver subito molestie da lui sia a scuola sia all'oratorio
Ultimo aggiornamento: 27 ottobre 2016
Bergamo, 27 ottobre 2016 - Assolto con la formula "il fatto non sussiste" l'ex viceparroco della valle Brembana, oggi quarantenne, accusato di abusi sessuali su una ragazzina tra il 2001 e il 2006
Una volta maggiorenne, la ragazza lo aveva denunciato, spiegando di aver subito molestie da lui sia a scuola (dove era il suo insegnante di religione) sia all'oratorio. Il pm Gianluigi Dettori aveva chiesto 12 anni. Il sacerdote, difeso dall'avvocato Roberto Bruni, oggi è stato assolto.
http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...f2733f2fe.shtmlLA SENTENZA
Abusi, assolto l’ex curato di Serina Per i giudici è innocente
Don Marco Ghilardi era stato denunciato nel 2013 da una ragazza del paese. Per il tribunale «il fatto non sussiste». Lui, al momento della lettura, non era in aula
di Giuliana Ubbiali
Don Marco Ghilardi, 40 anni, l’ex curato di Serina a processo per molestie a una ragazza del paese, quando era bambina, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata pronunciata alle 13.30 di giovedì 27 ottobre dal collegio presieduto dal giudice Antonella Bertoja. Per il sacerdote il sostituto procuratore Gianluigi Dettori aveva chiesto 12 anni di carcere. Lui, difeso dall’avvocato Roberto Bruni, si è sempre proclamato innocente.
La giovane, oggi 21enne, aveva sporto denuncia ai carabinieri del paese nel giugno 2013, pochi giorni dopo avere compiuto i 18. Ne erano passati 8 dai fatti, avvenuti, aveva raccontato, tra i 6 e i 10 anni a scuola, dove don Ghilardi insegnava religione, in sagrestia e all’oratorio. Oltre alla sua testimonianza a processo sono state portate quelle degli ex fidanzati e delle amiche, ma nessuna era diretta. Un punto rimarcato dalla difesa: «La ragazza non può richiamare se stessa - aveva sottolineato l’avvocato Bruni nella sua arringa -. Si confida con sette persone, ma è sempre lei la fonte di accusa, solo lei». E ancora: «O fate un atto di fede o, se procedete con la necessaria cautela richiesta dalla giurisprudenza, non potete andare al di là del ragionevole dubbio», le parole del difensore. Alla lettura della sentenza don Ghilardi non era in aula.
27 ottobre 2016 | 13:42