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Pedofilia. Cassazione condanna a 6 anni don Marco Ghilardi, "Violentata da 6 a 13 anni. Temevo di non essere creduta". Amica: "Mi confidò abusi da bimba"

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view post Posted on 27/7/2013, 15:20
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"Violentata da 6 a 13 anni. Temevo di non essere creduta". Amica: "Mi confidò abusi da bimba"

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http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie...359361857.shtml

«Io, bambina abusata dal prete per 7 anni»
Indagato l'ex vice parroco di Serina
Il pm ha chiesto gli arresti domiciliari: gli abusi sarebbero durati dal 2001 al 2008. Ma il giudice non li ha concessi. Lei, diventata maggiorenne, l'ha denunciato. Lui ora è in convento: «Impossibile, cosa assurda»


La denuncia di una ragazzaLa denuncia di una ragazza
Lo ha ripetuto più e più volte a se stessa: «Quando divento maggiorenne lo faccio, giuro che lo faccio». E lo ha fatto, quel passo. Ha denunciato per abusi sessuali l'ex vice parroco del suo paese. Serina, da dove don Marco Ghilardi se n'è andato lo scorso anno. È ritirato nel silenzio di un convento di frati, in provincia di Trento. Ora il suo nome è in un fascicolo aperto dal pubblico ministero Gianluigi Dettori, che ha chiesto gli arresti domiciliari nei confronti del sacerdote. Ma l'istanza è rimbalzata contro la decisione del giudice delle indagini preliminari, Giovanni Petillo, secondo il quale non sussistono le esigenze cautelari per l'arresto.

La storia. È la versione della ragazza. La sola al momento, perché il sacerdote non è stato interrogato. Precisa e credibile, secondo il pm, che l'ha voluta sentire personalmente dopo che già i carabinieri della stazione locale l'avevano ascoltata. Due ore in lacrime. Ha riferito di più episodi, a partire dal 2001, un anno dopo che il prete, classe 1975, novello di ordinazione, era arrivato a Serina. Lei allora ne aveva 6 di anni. E secondo quando ha denunciato, i fatti si sono ripetuti anche negli anni successivi, fino al 2008. Lo incontrava spesso. A scuola, perché era l'insegnante di religione alle elementari. Così come all'oratorio e anche in chiesa. Lei era una bambina devota, anche per tradizione familiare. Poi, però, dalla chiesa si è allontanata. Perché solo ora la denuncia? Lei lo ha spiegato: «Avevo paura di non essere creduta», lo sfogo. Serina, poco più di 2.000 anime, dove tutti si conoscono, dove il sacerdote era amatissimo, anche dalla famiglia di lei, dove è difficile essere una voce fuori dal coro e mettere sottosopra gli equilibri. Allora - sempre che la sua versione trovi conferma nel procedimento giudiziario - lei si è tenuta tutto dentro. Si è confidata solo con un'amica. A papà e mamma non ha rivelato nulla.

Se è vero quello che dice, perché non è successo più niente dopo il 2008, anche se il prete era ancora in paese? Anche a questo interrogativo la ragazza ha dato una giustificazione. Dice che è stata lei a ribellarsi e a prendere le distanze. E, ancora, un altro dubbio in una vicenda che è destinata a sconvolgere il piccolo comune: che cosa è scattato dentro di lei per farsi avanti a distanza di 5 anni dall'ultimo presunto episodio? Altra spiegazione. L'idea, già maturata in passato, si è rafforzata dopo che lui se n'è andato dal paese. Così la ragazza non se l'è più visto in giro.

Quindi la denuncia, le indagini dei carabinieri che hanno sentito amici e compagni di scuola della giovane. Testimonianze messe sulla carta. Poi il magistrato ha voluto vedere in faccia la ragazza, appena diventata maggiorenne, osservare le sue espressioni e soppesare le sue parole. Due ore di domande su domande e richieste di precisazioni. Alla fine il magistrato si è convinto che lei dice la verità e ha chiesto gli arresti domiciliari per il sacerdote: potrebbe farlo ancora, in termini giuridici è il pericolo di reiterazione del reato, e potrebbe inquinare le prove rispetto ad altri eventuali casi, che però allo stato delle indagini non sono emersi. Ma il gip non la pensa così. Anche se non esclude i gravi indizi di colpevolezza, sui quali comunque non si è soffermato più di tanto nel motivare il rigetto della richiesta, ritiene che non sussistano le esigenze cautelari.

Tre i motivi, nella sostanza. Il primo: l'ultimo fatto presunto risale al 2008, poi non è successo più nulla, quindi non c'è il pericolo di reiterazione del reato. Il secondo: il religioso è lontano, chiuso in un convento, come potrebbe inquinare le prove in Bergamasca? Inoltre, rispetto a quali altri casi, se non sono emersi? Ma la vicenda non si prospetta chiusa. A giudicare da casi passati, è logico pensare che il pm farà ricorso contro la decisione del gip. Anche se in ferie, si è costantemente informato sulla vicenda.

Rispetto alla quale, a specifica richiesta, per il momento la Curia di Bergamo non si esprime. Questo perché il vescovo è in Africa e rientrerà in Italia oggi. Il sacerdote, contattato telefonicamente, è rimasto raggelato. Non sapeva nulla. In effetti non è stato sentito e non era informato del fatto di essere indagato. «Ma no, impossibile. È una cosa assurda», reagisce di getto. Poi, nel merito, si trincera dietro a un «no, non voglio aggiungere nulla».
27 luglio 2013 | 14:55

Edited by pincopallino1 - 11/1/2022, 21:24
 
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view post Posted on 28/7/2013, 04:26
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http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/201...-indagato.shtml

Presunti abusi su una minore dai 6 ai 14 anni: prete indagato per violenza
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Denunciato dopo anni da ex allieva ora maggiorenne. Il religioso ora è in un convento francescano

di Michele Andreucci
Una toga appoggiata sul banco del tribunale (Foto Ansa)
Una toga appoggiata sul banco del tribunale (Foto Ansa)

Bergamo, 27 luglio 2013 - Per otto anni, dal 2001 al 2009, avrebbe abusato di una ragazzina che all’inizio della vicenda aveva solo 6 anni. Per questo un prete bergamasco di 38 anni, ex vice parroco della parrocchia di un comune della Valle Brembana, attualmente in un convento francescano a Trento dove sta facendo il noviziato, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza sessuale. Nei suoi confronti il pm Gianluigi Dettori, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il gip Giovanni Petillo ha respinto l’istanza.

Non sussisterebbero più i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, visto che l’ultimo episodio risalirebbe al 2009, quando la piccola, ormai 14enne, avrebbe deciso di dire basta alle richieste del religioso e lui da quel momento avrebbe smesso di molestarla. Il pm, prima di fare ricorso contro la decisione del gip, si è riservato di valutare l’ordinanza. Secondo le contestazioni, tutto ha inizio nel 2001, quando il sacerdote è anche insegnante di religione alle scuole elementari frequentate dalla piccola e responsabile dell’oratorio e del centro ricreativo estivo della parrocchia del comune della Valle Brembana, anch’essi frequentati dalla presunta vittima.

È in queste vesti che il sacerdote, secondo il pubblico ministero, avrebbe abusato più volte nel corso degli anni della ragazzina. In alcune occasioni, l’avrebbe invitata a seguirlo nelle stanze della parrocchia e l’avrebbe costretta a denudarsi. In altre, invece, sempre secondo le accuse, si sarebbe spogliato lui e avrebbe costretto la piccola a toccarlo nelle parti intime. La vicenda sarebbe proseguita fino al 2009, quando la piccola, ormai compiuti i 14 anni, avrebbe detto basta e il religioso avrebbe accettato il suo rifiuto. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per quattro anni la giovane non avrebbe rivelato a nessuno il suo segreto, neppure ai genitori.

Poi, qualche settimana fa, a pochi giorni dal suo diciottesimo compleanno, ecco la decisione di denunciare il prete. Tutto sarebbe nato, secondo quanto da lei raccontato al pm, durante una cena in pizzeria con alcuni amici, quando, a un certo punto, uno dei presenti aveva rivelato la sua intenzione di denunciare alla magistratura un ragazzo che giorni prima, al termine di una discussione, lo aveva colpito al viso con un pugno.

La giovane era scoppiata all’improvviso a piangere, ma non aveva spiegato il perché del suo atteggiamento ai compagni. La denuncia ventilata dall’amico le aveva risvegliato il ricordo del sacerdote e dentro di sè aveva maturato l’intenzione di rivelare tutto ai carabinieri. E così il primo luglio scorso, a pochi giorni dal compleanno, la giovane si era recata dal pm a raccontare tutta la storia. Il religioso, invece, non è ancora stato sentito dal magistrato.

Michele Andreucci

http://www.bergamonews.it/cronaca/sacerdot...-bambina-177909

Un'indagine rapidissima, quindici giorni in tutto, e il pm Gianluigi Dettori ha chiesto l'arresto per un sacerdote, 38 anni, vicario parrocchiale di Serina fino all'anno scorso. Il giudice per le indagini preliminari ha rifiutato l'arresto. La vittima, oggi è una ragazza maggiorenne, ha subito gli abusi dal 2001 al 2008 quando il sacerdote era il suo insegnante di religione.
Sacerdote indagato
per abusi sessuali
su una bambina
Sacerdote pedofilo
Versione stampabileSend by email

Avrebbe abusato di una bambina per sette anni consecutivi. Lei aveva solamente sei anni, una bambina, quando dai banchi di scuola osserva e ubbidisce il prete, oggi 38enne, il vicario parrocchiale e insegnante di religione a Serina, in Valle Brembana. Per sette anni, secondo l'accusa, il sacerdote avrebbe abusato di quella bambina, fino al 2008.

Una volta adolescente, a 13 anni, la ragazza abbandona l'oratorio e gli ambienti parrocchiali che sono stati il teatro delle violenze sessuali. Per cinque anni ha taciuto, fino a quando una volta divenuta maggiorenne si è recata alla stazione dei carabinieri di Serina ed ha denunciato tutto.

Un silenzio e un peso incalcolabili sulla vita di questa giovane donna. Il sacerdote dal 2012 ha lasciato il paese per una comunità monastica in Trentino Alto Adige. Dalla denuncia alle indagini coordinate dal pubblico ministero Gianluigi Dettori che in quindici giorni, dal 1° al 15 luglio, sente testimoni e la ragazza fino a chiudere il caso e a chiedere l'arresto per il sacerdote indagato a piede libero per violenza sessuale. La misura degli arresti domiciliari è stata respinta dal giudice per le indagini preliminari Giovanni Petillo, che pur senza entrare nel merito delle accuse, ha rilevato l'insussistenza del pericolo di reiterazione dei fatti dato che l'ultimo episodio risalirebbe al 2008, e ha anche respinto il pericolo di inquinamento probatorio.

Il caso ha scosso la comunità di Serina, poco più di duemila anime, anche perché il sacerdote indagato è molto conosciuto avendo trascorso otto anni in Valserina come vicario parrocchiale ed insegnante.

IL DOLORE E L'ATTENZIONE DEL VESCOVO

In riferimento alla notizia dell'accusa formulata nei confronti di un sacerdote della diocesi di Bergamo, il vescovo monsignor Francesco Beschi, rientrato sabato pomeriggio da un viaggio missionario in Malawi, ha dichiarato che segue con grande attenzione questa vicenda.
 
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view post Posted on 2/8/2013, 16:39
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http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie...446632719.shtml

Serina Il pubblico ministero ribadisce le esigenze cautelari per l'ex vice parroco denunciato di abusi sessuali da una ragazza
Arresto del prete negato, ricorso in Cassazione
La diciottenne «Ho aspettato di diventare maggiorenne per dirlo. Temevo che non sarei stata creduta»

Sette pagine in cui ribadisce che il sacerdote va messo agli arresti domiciliari e spiega i motivi. Il pubblico ministero Gianluigi Dettori (in vacanza, ha firmato per lui la collega Carmen Pugliese) ha presentato ricorso alla Corte di Cassazione contro il no del giudice delle indagini preliminari, Giovanni Petillo, all'arresto dell'ex vice parroco di Serina.
Don Marco Ghilardi, 38 anni, dalla fine dello scorso anno in un convento di frati in provincia di Trento, è stato denunciato da una ragazza di 18 anni del paese in cui lui ha prestato servizio dal 2000, prete novello. Sentita prima dai carabinieri e poi dal pm per due ora, in lacrime ha raccontato di aver subito abusi sessuali dal 2001, quando aveva 6 anni, al 2008. A scuola, dove lui era insegnante di religione, ma anche all'oratorio e in parrocchia. Poi, è sempre il suo racconto, si è ribellata e da allora il sacerdote ha mantenuto le distanze. Dice di aver aspettato i 18 anni per denunciarlo, con l'appoggio della cognata, la sola persona con la quale si è confidata perché temeva che tutti gli altri non le avrebbero creduto.

Denuncia il 1° luglio, due settimane di indagini, il 16 luglio il pm ha chiesto la misura cautelare: pericolo di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Dieci giorni dopo il gip ha deciso per il diniego: sono passati 5 anni dall'ultimo presunto episodio, inoltre il sacerdote è lontano dalla ragazza, non ha modo di incontrarla, di molestarla o di condizionarla nella sua versione dei fatti.
Non così per il pm. Ecco quindi, nel giro di una manciata di giorni, il ricorso. La sostanza: non risultano altre denunce, va bene, ma non ci sono garanzie che il religioso non sia a contatto con minori; chi, inoltre, può escludere che abbia ancora contatti con il paese e possa condizionare il contesto in cui vive la ragazza? In effetti Serina è rimasto sconvolto dalla notizia che don Marco è indagato e in molti difendono il loro ex vice parroco.

Ora parola alla suprema Corte. Se dovesse accogliere il ricorso del pm, la richiesta di misura cautelare del pm verrebbe sottoposta all'esame di un altro gip. Intanto il sacerdote potrebbe chiedere di essere interrogato dal magistrato. Nessun passo, al momento, anche perché nessuna accusa gli è stata formalizzata. Quando ha saputo di essere stato denunciato, il prete è rimasto di sasso: «Impossibile, è una cosa assurda».
2 agosto 2013 | 8:40
 
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view post Posted on 7/9/2013, 15:44
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http://bergamo.corriere.it/bergamo/notizie...953559767.shtml

La denuncia di abusi a Serina
Interrogato il prete:
«Mai molestato la ragazza»

Ha parlato per un'ora e mezza davanti al pubblico ministero per difendersi dall'accusa di abusi sessuali. Per dire che «no, non è vero, non ho mai molestato quella ragazza». Don Marco Ghilardi, 38 anni, è l'ex vice parroco di Serina che lo scorso anno si è ritirato in un convento di Trento. Conosce quella ragazza. È stata sua alunna di religione alle scuole elementari e l'ha vista crescere in oratorio. Poi lei, a luglio, una manciata di giorni prima di compiere 18 anni, lo ha denunciato. Lui se n'era già andato da mesi. Ha raccontato la sua storia ai carabinieri e al pubblico ministero Gianluigi Dettori. Due ore in lacrime. Ha riferito di più episodi di abusi, a partire dal 2001, un anno dopo che il prete, classe 1975 e novello di ordinazione, era arrivato in valle. Lei allora aveva 6 anni. I fatti, è sempre la sua versione, si sono ripetuti fino al 2008. A scuola, all'oratorio e in chiesa. Era una bambina devota, anche per tradizione familiare. Invece poi si è allontanata dalla chiesa. Ma ha parlato solo di recente: «Avevo paura di non essere creduta», si è giustificata con il pm. I carabinieri hanno raccolto le testimonianze di ex compagni di classe, amici e parenti della ragazza da cui sono emersi la sua avversione verso l'ambiente religioso e i suoi momenti di disagio e rabbia. Il magistrato, anche alla luce delle indagini, le ha creduto tanto da chiedere gli arresti domiciliari del sacerdote. Ma il giudice delle indagini preliminari, Giovanni Petillo, a fine luglio li ha respinti: i presunti episodi sono lontani nel tempo e il religioso è chiuso in un convento, le ragioni del gip. Non si conosceva ancora la versione dell'ex vice parroco, che non è mai stato sentito. Fino a ieri, quando al pm ha detto di essere «turbato da queste accuse, ma anche sereno perché sono innocente». Secondo lui, quindi, la ragazza si è inventata tutto. Non sa dare una spiegazione. Non ha riferito di episodi particolari che potrebbero aver scatenato una sorta di vendetta. Ha fornito, però, diversi elementi che secondo la difesa - l'avvocato Roberto Bruni - possono mettere in discussione la versione denunciata. «L'interrogatorio è stato utile e rassicurante - dice il legale -, alla luce dell'attenzione prestata dal magistrato a quanto il mio assistito ha riferito e al fatto che vorrà approfondire gli elementi forniti».
7 settembre 2013 | 9:32
 
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view post Posted on 16/5/2014, 15:22
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http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/201...usi-Prete.shtml

Ragazza denuncia abusi di un prete: "I miei sette anni di calvario"
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La ragazza ha riferito di più episodi, a partire dal 2001 e fino al 2008, quando aveva 6 anni: "Non ho denunciato prima per paura di non essere creduta"
di Michele Andreucci

Abusi, prete indagato per violenza

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Abusi, prete indagato per violenza

Bergamo, 16 maggio 2014 - Ha ribadito le sue accuse davanti al gip Giovanni Petillo, in sede di incidente probatorio, la 19enne che nel luglio scorso aveva accusato di abusi sessuali l’ex vice parroco del suo paese, Serina, da dove il religioso se n’è andato per riparare in un convento del Trentino. La ragazza e il prete non si sono incrociati, sono entrati da due diversi ingressi del tribunale di via Borfuro e in aula lei, per non incrociare lo sguardo dell’imputato, ha chiesto la protezione di una tenda.

In due ore, alla presenza anche del pm Gianluigi Dettori, titolare dell’inchiesta, la giovane ha ripercorso il suo presunto calvario. Ha riferito di più episodi, a partire dal 2001, un anno dopo che il religioso, 39 anni, novello di ordinazione, era arrivato a Serina. Lei allora aveva sei anni. E secondo quanto ha denunciato, i fatti si sarebbero ripetuti anche negli anni successivi, fino al 2008. Lo incontrava spesso. A scuola, perché era l’insegnante di religione alle elementari. Così come all’oratorio e anche in chiesa. Lei era una bambina devota, anche per tradizione familiare. Perché la denuncia é arrivata così tardi? Lei lo ha spiegato: «Avevo paura di non essere creduta. Quando se n’è andato dal paese ho trovato il coraggio». Se è vero quello che dice, perché¨ non é successo più niente dopo il 2008, anche se il prete era ancora in paese? Anche a questo interrogativo la ragazza ha fornito una spiegazione. Dice che è stata lei a ribellarsi e a prendere le distanze.

di Michele Andreucci

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...e7a3de7c1.shtml


[Esplora il significato del termine: La ragazza di Serina ha denunciato il sacerdote, ma lui nega ogni accusa «Io, abusata dall’età di 6 anni» Un paravento tra lei e il prete Il racconto davanti al giudice. Non lo voleva vedere Alle elementari Era il suo insegnante di religione, lo incontrava anche in oratorio e in chiesa di Giuliana Ubbiali 7 Pedofilia I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana shadow Secondo piano del tribunale, aula delle udienze preliminari. Lui, don Marco Ghilardi, ex vice parroco di Serina, è sull’ultima seggiola nell’angolo più lontano possibile dalla porta che dalle scale fa accedere al corridoio dove le parti attendono il loro turno. Lei, la diciannovenne che un paio di settimane prima di compiere 18 anni lo ha denunciato per abusi sessuali, resta dietro quella porta. Jeans e felpa, non lo vuole incontrare. È il giorno dell’incidente probatorio, in cui il suo racconto già reso davanti al pubblico ministero Gianluigi Dettori un anno fa viene cristallizzato come prova davanti al giudice delle indagini preliminari Giovanni Petillo. In aula entrerà anche il sacerdote, con il suo avvocato Roberto Bruni. Ma lei, assistita dall’avvocato Paolo Maestroni, non lo vuole proprio incrociare. Allora si trova il modo. Usano due ingressi diversi e un paravento li separa: lei vede il giudice ma non il prete e il prete non vede lei. Sono le 11,30 quando entrano. Sono le 13 quando escono. Ancora divisi. Prima lui, che stavolta si siede su una seggiola più vicina all’aula e quando la ragazza esce si volta dall’altra parte per evitare quello che lei non vuole, cioè incrociare gli sguardi. C’è la sua parola contro quella del religioso. Lo accusa di averla molestata da quando aveva 6 anni, nel 2001, un anno dopo che lui era arrivato a Serina, fino al 2008, primi anni delle scuole medie. Lui, che dal paese di 2.000 anime dove era amatissimo si è ritirato in un convento in provincia di Trento e che lo scorso settembre si è fatto interrogare dal pm, nega di averla mai molestata. Però non ha saputo spiegarsi perché l’ha denunciato. Lei, invece, in aula ha ripetuto di aver subito le sue attenzioni a sfondo sessuale. Lo incontrava a scuola, perché era il suo insegnante di religione, in oratorio e in chiesa. Ha raccontato di quando si è decisa a parlare, nel luglio del 2013. Era passato molto tempo dalle presunte molestie (sui fatti fino al 2004 c’è la scure dell prescrizione). «Mi ero ripromessa che sarebbe stato il mio regalo di mio compleanno». Invece non ha atteso la maggiore età. Dai carabinieri è andata un paio di settimane prima, colpita da un episodio, un amico che aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. «Lui per una cosa del genere sì e io no?», ha ripercorso tra momenti di pianto e rabbia, qualche ricordo inceppato e altre immagini invece definite, con le mani strisciate avanti e indietro sulle gambe. Dice di non averlo detto prima per paura di non essere creduta dai genitori devoti, come lei, che poi invece ha avuto il rigetto di tutto quello che riguarda la chiesa. L’avvocato del sacerdote le ha fatto delle domande. Funziona così nell’incidente probatorio. Ha potuto chiedere precisazioni, evidenziare contraddizioni e circostanze che ha ritenuto inverosimili. Come il fatto che - così ha raccontato la ragazza - il prete le si avvicinasse in classe, in mezzo agli altri bambini, e che le sussurrasse proposte osè senza che gli altri se ne accorgessero. Il pm le aveva creduto tanto da chiedere gli arresti domiciliari per il religioso (respinti dal gip). Spetta a lui decidere se chiudere le indagini con una richiesta di rinvio a giudizio. 16 maggio 2014 | 13:32] La ragazza di Serina ha denunciato il sacerdote, ma lui nega ogni accusa
«Io, abusata dall’età di 6 anni»
Un paravento tra lei e il prete
Il racconto davanti al giudice. Non lo voleva vedere Alle elementari Era il suo insegnante di religione, lo incontrava anche in oratorio e in chiesa
di Giuliana Ubbiali
7
Pedofilia
I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana
shadow

Secondo piano del tribunale, aula delle udienze preliminari. Lui, don Marco Ghilardi, ex vice parroco di Serina, è sull’ultima seggiola nell’angolo più lontano possibile dalla porta che dalle scale fa accedere al corridoio dove le parti attendono il loro turno. Lei, la diciannovenne che un paio di settimane prima di compiere 18 anni lo ha denunciato per abusi sessuali, resta dietro quella porta. Jeans e felpa, non lo vuole incontrare. È il giorno dell’incidente probatorio, in cui il suo racconto già reso davanti al pubblico ministero Gianluigi Dettori un anno fa viene cristallizzato come prova davanti al giudice delle indagini preliminari Giovanni Petillo. In aula entrerà anche il sacerdote, con il suo avvocato Roberto Bruni. Ma lei, assistita dall’avvocato Paolo Maestroni, non lo vuole proprio incrociare. Allora si trova il modo. Usano due ingressi diversi e un paravento li separa: lei vede il giudice ma non il prete e il prete non vede lei.

Sono le 11,30 quando entrano. Sono le 13 quando escono. Ancora divisi. Prima lui, che stavolta si siede su una seggiola più vicina all’aula e quando la ragazza esce si volta dall’altra parte per evitare quello che lei non vuole, cioè incrociare gli sguardi. C’è la sua parola contro quella del religioso. Lo accusa di averla molestata da quando aveva 6 anni, nel 2001, un anno dopo che lui era arrivato a Serina, fino al 2008, primi anni delle scuole medie. Lui, che dal paese di 2.000 anime dove era amatissimo si è ritirato in un convento in provincia di Trento e che lo scorso settembre si è fatto interrogare dal pm, nega di averla mai molestata. Però non ha saputo spiegarsi perché l’ha denunciato. Lei, invece, in aula ha ripetuto di aver subito le sue attenzioni a sfondo sessuale. Lo incontrava a scuola, perché era il suo insegnante di religione, in oratorio e in chiesa. Ha raccontato di quando si è decisa a parlare, nel luglio del 2013. Era passato molto tempo dalle presunte molestie (sui fatti fino al 2004 c’è la scure dell prescrizione). «Mi ero ripromessa che sarebbe stato il mio regalo di mio compleanno». Invece non ha atteso la maggiore età. Dai carabinieri è andata un paio di settimane prima, colpita da un episodio, un amico che aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. «Lui per una cosa del genere sì e io no?», ha ripercorso tra momenti di pianto e rabbia, qualche ricordo inceppato e altre immagini invece definite, con le mani strisciate avanti e indietro sulle gambe. Dice di non averlo detto prima per paura di non essere creduta dai genitori devoti, come lei, che poi invece ha avuto il rigetto di tutto quello che riguarda la chiesa.

L’avvocato del sacerdote le ha fatto delle domande. Funziona così nell’incidente probatorio. Ha potuto chiedere precisazioni, evidenziare contraddizioni e circostanze che ha ritenuto inverosimili. Come il fatto che - così ha raccontato la ragazza - il prete le si avvicinasse in classe, in mezzo agli altri bambini, e che le sussurrasse proposte osè senza che gli altri se ne accorgessero. Il pm le aveva creduto tanto da chiedere gli arresti domiciliari per il religioso (respinti dal gip). Spetta a lui decidere se chiudere le indagini con una richiesta di rinvio a giudizio.
16 maggio 2014 | 13:32
 
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http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...9db30b64c.shtml


[Esplora il significato del termine: il sacerdote si è sempre dichiarato innocente «Mi molestò da bambina» L’ex curato di Serina a processo Prima udienza il 24 giugno. Fu la presunta vittima a denunciarlo compiuti i 18 anni di Redazione Online L’oratorio di Serina L’oratorio di Serina shadow Si difenderà a processo don Marco Ghilardi, ex curato della parrocchia di Serina, accusato di abusi sessuali su una ragazza del paese che oggi ha 19 anni. Difeso dall’avvocato Roberto Bruni, il sacerdote ha sempre proclamato la sua innocenza. La prima udienza è stata fissata per il 24 giugno. Fu la ragazza a denunciarlo poche settimane dopo aver compiuto i 18 anni. Lo accusa di averla molestata da quando aveva 6 anni, nel 2001, un anno dopo che lui era arrivato a Serina, fino al 2008, nei primi anni delle scuole medie. 18 novembre 2014 | 14:15] il sacerdote si è sempre dichiarato innocente
«Mi molestò da bambina»
L’ex curato di Serina a processo
Prima udienza il 24 giugno. Fu la presunta vittima a denunciarlo compiuti i 18 anni
di Redazione Online
L’oratorio di Serina L’oratorio di Serina
shadow

Si difenderà a processo don Marco Ghilardi, ex curato della parrocchia di Serina, accusato di abusi sessuali su una ragazza del paese che oggi ha 19 anni. Difeso dall’avvocato Roberto Bruni, il sacerdote ha sempre proclamato la sua innocenza. La prima udienza è stata fissata per il 24 giugno.

Fu la ragazza a denunciarlo poche settimane dopo aver compiuto i 18 anni. Lo accusa di averla molestata da quando aveva 6 anni, nel 2001, un anno dopo che lui era arrivato a Serina, fino al 2008, nei primi anni delle scuole medie.

18 novembre 2014 | 14:15
 
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Il processo per 7 anni di violenze comincerà 24 giugno 2015

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Prete a giudizio per molestie: vuole difendersi nel processo
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L’avvocato: inverosimili molti aspetti della denuncia
di Michele Andreucci
Il sacerdote indagato, oltre a essere il responsabile dell’oratorio dalla bambina, era anche il suo insegnante di religione Il sacerdote indagato, oltre a essere il responsabile dell’oratorio dalla bambina, era anche il suo insegnante di religione

Serina (Bergamo), 19 novembre 2014 - Per cinque anni, dal 2001 al 2005, avrebbe abusato, palpeggiandola in più occasioni, di una ragazzina che all’inizio della vicenda aveva solo 6 anni (adesso ne ha 19). Per questo un prete bergamasco, don Marco Ghilardi, 38 anni, ex vice parroco della parrocchia di Serina, in Valle Brembana, è stato rinviato a giudizio dal gup Bianca Maria Bianchi con l’accusa di violenza sessuale. Il processo nei confronti del sacerdote, assistito dall’avvocato Roberto Bruni, inizierà il 24 giugno prossimo.

Il religioso, che attualmente si trova in un convento francescano di Trento, nega decisamente di aver mai molestato la giovane e non si spiega perchè lei l’abbia denunciato. La ragazza, invece, ha sempre ripetuto agli inquirenti, coordinati dal pm Gianluigi Dettori, di aver subito le attenzioni a sfondo sessuale, dal periodo in cui frequentava le scuole elementari e fino al primissimo periodo delle medie. Don Ghilardi all’epoca era il suo insegnante di religione a scuola ma anche vice parroco e coordinatore dell’oratorio frequentato dalla ragazzina: i presunti abusi denunciati, stando alle contestazioni, sarebbero avvenuti sia a scuola che all’oratorio. A carico del sacerdote era stata chiesta anche una misura cautelare (gli arresti domiciliari), respinta però dal gip, sia per la lontananza nel tempo dei fatti (l’ultimo risalirebbe al 2005), sia perchè don Ghilardi si era già allontanato da tempo e volontariamente da Serina.

La presunta vittima si era decisa a parlare solo nel luglio del 2013, una settimana prima di compiere 18 anni. Era passato molto tempo dalle presunte molestie; si era recata dai carabinieri colpita da un episodio: un amico che aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. «Lui per una cosa del genere sì e io no?», aveva rivelato ai militari. Aveva poi aggiunto di non aver detto nulla prima per paura di non essere creduta dai genitori, assai devoti, come lei, che poi invece ha avuto il rigetto per tutto quello che riguarda la chiesa.

Secondo la difesa, invece, la denuncia della giovane susciterebbe perplessità molto forti, essendo in diverse parti inverosimile. Sarebbe necessaria una verifica punto per punto: per questo motivo don Ghilardi non ha fatto ricorso a riti alternativi, ma ha preferito difendersi in aula nel corso di un processo ordinario che possa far piena luce sulla vicenda.

di Michele Andreucci
 
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Violenza sessuale su minore, sacerdote a processo
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E' iniziato ieri mattina il processo contro l'ex vice parroco della parrocchia di Serina, accusato di violenza sessuale
di MICHELE ANDREUCCI
Violenza sessuale su bambina (foto Germogli) Violenza sessuale su bambina (foto Germogli)
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Serina, 8 marzo 2016 - Per cinque anni, dal 2001 al 2005, avrebbe abusato, palpeggiandola in più occasioni, di una ragazzina che all'inizio della vicenda aveva solo 6 anni (adesso ne ha 21). E' iniziato ieri mattina, davanti al collegio giudicante presieduto dal giudice Antonella Bertoja, il processo contro don M.G., 40 anni, ex vice parroco della parrocchia di Serina, accusato di violenza sessuale. Il religioso, che attualmente si trova in un convento francescano fuori dalla Bergamasca, ha sempre respinto le accuse e non si spiega perchè la ragazza l'abbia denunciato.

Quest'ultima, parte civile al dibattimento con l'avvocato Michele Olivati, ha sempre ripetuto al pm Gianluigi Dettori di aver subìto le attenzioni a sfondo sessuale dal periodo in cui frequentava le scuole elementari e fino al primissimo periodo delle medie. Il sacerdote all'epoca era il suo insegnante di religione a scuola ma anche vice parroco e coordinatore dell'oratorio frequentato dalla ragazzina, i luoghi dove sarebbero avvenuti i presunti abusi. La 21enne si era decisa a parlare solo nel luglio del 2013, una settimana prima di compiere i 18 anni.

Si era recata dai carabinieri colpita da un episodio: un amico che aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. "Lui per una cosa del genere sì e io no?", aveva rivelato ai militari. Aveva poi aggiunto di non aver detto nulla prima per paura di non essere creduta dai genitori, assai devoti. Ieri in aula sono sfilati i primi testimoni. Alcuni giovani, che frequentavano l'oratorio all'epoca dei fatti, hanno spiegato che l'ex viceparroco, durante le confessioni, era solito fare domande imbarazzanti, spesso di carattere sessuale. Una ex compagna alle elementari della presunta vittima, invece, ha spiegato di aver saputo fin da quando aveva 6 anni degli abusi che il prete avrebbe compiuto sull'amica. "Me l'aveva confidato lei, facendomi giurare però di non dire nulla a nessuno".

I due fratelli della presunta vittima, infine, hanno ricordato quando la sorella, che stava guardando la televisione con loro, era scoppiata a piangere durante un servizio sulla pedofilia. Secondo l'avvocato Roberto Bruni, la denuncia della ragazza sarebbe in diverse parti inverosimile. Per questo motivo il sacerdote non ha fatto ricorso a riti alternativi, ma ha preferito difendersi un aula nel corso del processo ordinario.

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LUZZANA - IL CASO. Don Marco e quella bambina di Serina

[09 ago 13 by Araberara] - FEED RSS →
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Araberara news Don Marco Ghilardi in paese non si vede da un pezzo ma a Luzzana lo conoscono tutti. Perché Luzzana è sempre stata la casa di don Marco, classe 1975, nato l’11 gennaio a Bergamo ma della parrocchia di Luzzana, ordinato sacerdote il 3 giugno 2000. Laureato in teologia, curato di Sedrina, Bagnella, Cornalba, Lepreno dal 2003 e dallo scorso anno è in Trentino, una partenza in sordina che ha destato qualche sospetto per la verità, e adesso è scoppiato il bubbone, una ragazza ha denunciato per abusi sessuali l’ex vice parroco del suo paese, cioè Serina da dove don Marco Ghilardi se ne è andato lo scorso anno. Adesso è in provincia di Trento, in un convento di frati. Ma Don Marco è indagato, fascicolo nelle mani del pubblico ministero Gianluigi Dettori che aveva chiesto gli arresti domiciliari per il sacerdote, ma il giudice per le indagini preliminari Giovanni Petillo ha detto no. La ragazza, considerata precisa e credibile dal pm ha riferito episodi che partirebbero dal 2001, un anno dopo che don Marco era arrivato a Sedrina. Allora era una bambina, aveva 6 anni….
 
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IL CASO
L’ex curato di Serina a processo Un’amica della vittima: «Lei mi confidò gli abusi alle elementari»
Il racconto inedito di una coetanea della ragazza che ha denunciato il sacerdote: già da bambina le raccontò delle presunte molestie. Sentiti anche la mamma, i fratelli e l’ex parroco e una maestra. Contraddizioni e «non so». Testimone nei guai
di Giuliana Ubbiali
L’oratorio di Serina L’oratorio di Serina shadow
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La voce è ferma e squillante. La rivelazione è inedita: «Sono stata la prima a saperlo, la mia compagna si è confidata con me in quinta elementare ma mi aveva fatto promettere di non dirlo». Al processo all’ex curato di Serina, don Marco Ghilardi, parla una compagna di classe della ragazza che l’ha denunciato di molestie. Ora testimone e parte offesa hanno 21 anni, allora erano bambine. L’imputato smentisce, ma la ragazza uscita allo scoperto nel 2013, poco prima dei 18 anni, sostiene di averle subite dai 6 anni ai 12 anni.
Dal comune di 2000 anime a processo sono arrivati la mamma e due fratelli della parte offesa, gli ex compagni di classe, una maestra e don Giovanni Plebani, parroco di Serina dal 1999 al 2008. Da un lato il pm Gianluigi Dettori a incalzarli, dall’altro l’avvocato Roberto Bruni a metterne in evidenza le contraddizioni. Nemmeno la ragazza della rivelazione choc è stata risparmiata. «Quando nel 2013 è stata sentita dai carabinieri non aveva detto della confidenza in quinta elementare. Non dice un particolare così importante?», le chiede Bruni. Lei attenua il tono sicuro: «Ma io l’avevo detto...». A verbale, però, c’è solo un altro racconto dell’amica, nel 2009. «Era a casa del fidanzato, quando è arrivato un amico che voleva denunciare un ragazzo che gli aveva dato un pugno. Allora lei aveva pensato: “Se lo fa lui, anche io trovo il coraggio di denunciare tutto”».
La testimone, riportando sempre la confidenza, dice che le molestie avvenivano «in sacrestia, al cre, in oratorio, a scuola». Sulla classe l’avvocato insiste: «Come erano disposti i banchi?»,chiede ai testimoni. «A ferro di cavallo o a file di due-tre», rispondono. «Quindi ogni alunno era spalla a spalla con un altro», completa la descrizione, il difensore. Vuole concludere - è logico pensare - che se fosse accaduto qualcosa in classe qualcuno avrebbe visto. Il pm, a sua volta, insistite su una gabbia di canarini in casa del sacerdote. C’è chi non sa, il parroco parla di un gatto e dei pesciolini («ma ai carabinieri aveva detto anche di un canarino», la contestazione ) e un ragazzo la ricorda alla finestra dell’appartamento. Sarà un dettaglio, ma per l’accusa conta perché ne aveva parlato la (presunta) vittima.
Don Ghilardi, capelli cortissimi brizzolati, maglione blu e pantaloni grigi, ascolta calmo e prende appunti. Ma chi è? Il prete che - come ritiene l’accusa - ha approfittato di una bambina fragile, oppure - come sostiene la difesa - che l’ha presa a cuore perché isolata? Marta (nome di fantasia) era «un tipo particolare», «una abbastanza esclusa», «a volte aggressiva», hanno raccontato le altre ragazze. Una volta cresciuta, non è più andata a messa. Un giorno disse «prete di m...», dopo averlo visto passare in auto. «Eravamo al parco, eravamo bambine delle elementari», dice una coetanea. «Ai carabinieri aveva detto che era il 2011», contesta l’avvocato. Un compagno infila una serie di «no, non era protettivo; no, non dava abbracci; no, non dava baci» e nega di aver riferito che «alcuni compagni erano oggetto di particolari attenzioni» come invece c’è nel verbale dai carabinieri. Il pm lo richiama a dire la verità, il giudice lo avvisa che è grave accusare di falso. Lui aggiusta il tiro: «Volevo dire che don Marco cercava di aiutare chi veniva preso di mira». Il ragazzo rischia guai per calunnia o per reticenza: il pm ha chiesto la trasmissione del verbale d’udienza.
Chi non tentenna sono don Plebani e la maestra: «Don Marco era stimato e ben voluto dalla gente del paese» ed era «corretto e aperto al dialogo, mai nessuna segnalazione contro di lui». Don Marco è anche il sacerdote che - parola di uno dei fratelli della vittima - «in confessione chiedeva dettagli sui rapporti intimi con la mia ragazza». Marta non si era confidata con la famiglia. Un giorno, però, guardando una trasmissione tivù sulle molestie di un prete era scoppiata a piangere. «Disperata», dice un altro fratello. «Sua figlia dice la verità?», chiede il pm alla madre, che «la appoggiava ma in quanto credente non voleva parlarne», l’ha descritta un’altra ragazza. Ora la mamma risponde così: «Credo di sì».
9 marzo 2016 | 09:03
 
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Prete accusato di molestie su minore a processo: "Mi ricordo poco di lei"

Bergamo, 17 marzo 2016 - Una testimonianza di circa mezz'ora, per ribadire con sicurezza la sua estraneità ai fatti contestati. L'ex vice parroco 40enne di una parrocchia della Bergamasca, è stato il protagonista, in mattinata, della nuova udienza del processo che lo vede imputato di violenza sessuale ai danni di una ragazzina che all'inizio della vicenda aveva solo 6 anni (adesso ne ha 21) e che avrebbe subito le presunte attenzione del sacerdote dal 2001 al 2005, quando lui era il suo insegnante di religione e quando lei frequentava l'oratorio dove l'imputato era coordinatore delle attività invernali ed estive. Il religioso, difeso dall'avvocato Roberto Bruni, ha spiegato al collegio giudicante, presieduto dal giudice Antonella Bertoja, di non aver mai abusato della presunta vittima, parte civile con l'avvocato Michele Olivati. "Mi ricordo poco di lei - ha spiegato il don -. In quel periodo ero insegnante di religione alle scuole elementari del paese e coordinatore dell'oratorio, dunque avevo a che fare con centinaia di bambini. Penso di averla vista pochissime volte, ricordo invece sua madre, che faceva la volontaria all'oratorio e che in compagnia della zia della bambina partecipava alle gite che organizzavamo. Ho sempre avuto un rapporto protettivo con i bambini che venivano presi in giro, emarginati, soli. Allora intervenivo e scherzavo con loro, a volte dando anche qualche pizzicotto per ridere. Quindi può darsi che se lei avesse avuto dei problemi, l'abbia fatto anche con lei. Ma proprio la ricordo molto poco, quasi niente". Prima del prete, sulla sedia dei testimoni si era invece seduta la presunta vittima, che ha chiesto di parlare a porte chiuse e che ai giudici ha ribadito le sue accuse nei confronti del sacerdote. La ragazza era uscita alla scoperto nel 2013, poco prima di compiere i 18 anni. Era passato molto tempo dalle presunte molestie. Si era recata dai carabinieri colpita da un episodio: un amico aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. "Lui per una cosa del genere sì e io no?", aveva rivelato ai militari. Aveva poi aggiunto di non aver detto nulla prima per paura di non essere creduta dai genitori, assai devoti, come lei, che poi invece ha avuto il rigetto per tutto quello che riguarda la chiesa. Prossima udienza il 9 giugno.

Edited by pincopallino2 - 10/3/2019, 06:21
 
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http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...47dd8e9c6.shtml

IN TRIBUNALE
L’ex curato di Serina a processo
Faccia a faccia con la ragazza
Interrogato in aula il sacerdote imputato per molestie nei confronti di una giovane che, all’epoca dei fatti, era una bambina. Lei, ascoltata a porte chiuse, piange e conferma le accuse
di Redazione Bergamo online

Udienza stamattina, giovedì 17 marzo, per il processo all’ex curato di Serina, don Marco Ghilardi, accusato di molestie nei confronti di una ragazza che, all’epoca dei fatti, era una bambina. Don Ghilardi era il suo insegnante di religione a scuola oltre che curato dell’oratorio. Accusato e accusatrice si sono ritrovati per la prima volta faccia a faccia. Lei, che ha chiesto di essere ascoltata a porte chiuse, si è messa a piangere due volte. Secondo la parte offesa, le prime molestie sono iniziate quando la bambina aveva sei anni e sono proseguite fino a quando ne aveva 12. Il prete si è detto completamente estraneo alle accuse. Ha anche detto di non ricordarsi di quella bambina che oggi, diventata grande, lo accusa. Don Ghilardi in aula ha spiegato che si ricorda soltanto della famiglia della ragazza, ma così come si ricorda di altre famiglie di Serina. Il processo è poi stato rinviato a giugno.
17 marzo 2016 | 13:54
 
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Parroco a processo per molestie, i testimoni: "Il prete non toccò la bimba"
La testimonianza di una suora e di alcuni animatori al processo contro l’ex parroco di Serina, accusato di violenza sessuale su una minore
Ultimo aggiornamento: 10 giugno 2016
Molestie sessuali, minorenne vittima di violenze
Molestie sessuali, minorenne vittima di violenze
3 min
Il sacerdote indagato, oltre a essere il responsabile dell’oratorio dalla bambina, era anche il suo insegnante di religione
Prete a giudizio per molestie: vuole difendersi nel processo
Violenza sessuale su bambina (foto Germogli)
Violenza sessuale su minore, sacerdote a processo
Bergamo, 10 giugno 2016 - Una ragazzina aggressiva anche con gli altri bambini, fin dalla scuola elementare. Problematica, chiusa in se stessa, non molto inserita con le compagne. È la figura della presunta vittima che emerge dal processo contro don Marco Ghilardi, 40 anni, ex vice parroco della parrocchia di Serina, accusato di violenza sessuale: secondo le contestazioni del pm Gianluigi Dettori, il religioso per 5 anni, dal 2001 al 2005, palpeggiandola in più occasioni, avrebbe abusato di lei, che all’inizio della vicenda aveva solo 6 anni (adesso ne ha 21) e che si è costituita parte civile al procedimento con l’avvocato Michele Olivati.

Le presunte molestie sarebbero avvenute in sacrestia, al Cre, in oratorio, a scuola (l’imputato era l’insegnante di religione della presunta vittima). Ieri davanti al collegio giudicante del Tribunale, presieduto da Antonella Bertoja, sono stati sentiti come testimoni alcune persone citate dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Roberto Bruni: una suora e alcuni animatori che, all’epoca dei fatti contestati, erano impegnati all’oratorio di Serina. Tutti hanno descritto Marta (nome di fantasia) come una ragazzina difficile, non molto seguita dalla famiglia. E hanno escluso che don Marco l’abbia mai accompagnata a casa con la sua auto. «I ragazzini che frequentavano l’oratorio – hanno spiegato –, al termine delle attività, venivano riaccompagnati con un pulmino». Il religioso, da parte sua, ha sempre negato di aver mai molestato la giovane e non si spiega perchè lei l’abbia denunciato. Non solo. Don Marco dice di ricordarsi poco di lei. «Essendo una bambina emarginata, può darsi che mi sia intromesso nella sua vita, come ho fatto con altri». Marta era uscita allo scoperto nel 2013, poco prima di compiere i 18 anni. Era passato molto tempo dalle presunte molestie.

Si era recata dai carabinieri colpita da un episodio: un amico aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. «Lui per una cosa del genere sì e io no?», aveva rivelato ai militari, aggiungendo di non aver detto nulla prima per paura di non essere creduta. Circostanza smentita in aula l’8 marzo scorso da una sua compagna. «La mia amica si è confidata con me in quinta elementare, ma mi aveva fatto promettere di non dire nulla». Ma chi è don Ghilardi? Il prete che – come ritiene il pm – ha approfittato di una bambina, oppure – come sostiene l’avvocato Bruni – il religioso che l’aveva presa a cuore perché isolata? L’ultima parola spetta ai giudici. Prossima udienza il 20 settembre, quando è attesa la requisitoria del pm Dettori.
 
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BergamoCronaca
CRONACA
Accusato di abusi sessuali su minori, assolto sacerdote della valle Brembana
La ragazza lo aveva denunciato, spiegando di aver subito molestie da lui sia a scuola sia all'oratorio
Ultimo aggiornamento: 27 ottobre 2016

Bergamo, 27 ottobre 2016 - Assolto con la formula "il fatto non sussiste" l'ex viceparroco della valle Brembana, oggi quarantenne, accusato di abusi sessuali su una ragazzina tra il 2001 e il 2006

Una volta maggiorenne, la ragazza lo aveva denunciato, spiegando di aver subito molestie da lui sia a scuola (dove era il suo insegnante di religione) sia all'oratorio. Il pm Gianluigi Dettori aveva chiesto 12 anni. Il sacerdote, difeso dall'avvocato Roberto Bruni, oggi è stato assolto.

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...f2733f2fe.shtml

LA SENTENZA
Abusi, assolto l’ex curato di Serina Per i giudici è innocente
Don Marco Ghilardi era stato denunciato nel 2013 da una ragazza del paese. Per il tribunale «il fatto non sussiste». Lui, al momento della lettura, non era in aula
di Giuliana Ubbiali

Don Marco Ghilardi, 40 anni, l’ex curato di Serina a processo per molestie a una ragazza del paese, quando era bambina, è stato assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. La sentenza è stata pronunciata alle 13.30 di giovedì 27 ottobre dal collegio presieduto dal giudice Antonella Bertoja. Per il sacerdote il sostituto procuratore Gianluigi Dettori aveva chiesto 12 anni di carcere. Lui, difeso dall’avvocato Roberto Bruni, si è sempre proclamato innocente.
La giovane, oggi 21enne, aveva sporto denuncia ai carabinieri del paese nel giugno 2013, pochi giorni dopo avere compiuto i 18. Ne erano passati 8 dai fatti, avvenuti, aveva raccontato, tra i 6 e i 10 anni a scuola, dove don Ghilardi insegnava religione, in sagrestia e all’oratorio. Oltre alla sua testimonianza a processo sono state portate quelle degli ex fidanzati e delle amiche, ma nessuna era diretta. Un punto rimarcato dalla difesa: «La ragazza non può richiamare se stessa - aveva sottolineato l’avvocato Bruni nella sua arringa -. Si confida con sette persone, ma è sempre lei la fonte di accusa, solo lei». E ancora: «O fate un atto di fede o, se procedete con la necessaria cautela richiesta dalla giurisprudenza, non potete andare al di là del ragionevole dubbio», le parole del difensore. Alla lettura della sentenza don Ghilardi non era in aula.
27 ottobre 2016 | 13:42
 
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Serina, molestie a una bambina: condannato l'ex curato
Ribaltata in appello la sentenza di assoluzione per don Marco Ghilardi. Il sacerdote si professa innocente

di FRANCESCO DONADONIPubblicato il 22 febbraio 2018
Ultimo aggiornamento: 22 febbraio 2018 ore 07:17 Vota questo articolo
Il tribunale
Il tribunale
3 min
Serina (Bergamo), 22 febbraio 2018 - Finito a processo per molestie a una ragazza del paese, quando era ancora bambina, in primo grado don Marco Ghilardi, ex curato di Serina, era stato assolto, il 27 ottobre 2016, perché “il fatto non sussiste” (collegio presieduto dal giudice Antonella Bertoja). Per il sacerdote, ora in un convento di frati francescani, il sostituto procuratore Gianluigi Dettori aveva chiesto 12 anni di carcere. Lui, difeso dall’avvocato Roberto Bruni, si è sempre proclamato innocente. Il pm ha presentato appello e il sacerdote, in secondo grado, è stato condannato a sei anni. Il difensore ricorrerà in Cassazione.

Tutta la vicenda era venuta a galla dopo che la giovane, che oggi ha 21 anni, aveva sporto denuncia ai carabinieri del paese nel giugno del 2013. Pochi giorni dopo aver compiuto i 18 anni. Ne erano passati otto dai fatti, avvenuti, secondo il suo racconto, quando aveva tra i 6 e i 10 anni, nella scuola dove don Ghilardi insegnava religione o nella sagrestia e all’oratorio. Oltre alla sua testimonianza, a processo erano state portate quelle degli ex fidanzati e delle amiche della ragazza, ma nessuna era diretta. Un punto che, nel processo di primo grado, aveva inciso nell’assoluzione di don Marco. Don Ghilardi si è sempre proclamato innocente.

In questa vicenda, l’interrogativo a cui dare risposta riguardava in particolare come mai la ragazza avesse deciso di rivelare i presunti abusi nel giugno 2013, quando erano passati otto anni dai fatti. Che peso aveva questa circostanza, per la sua credibilità? Nulla secondo il pm, perché la «giovane appartiene a una famiglia molto religiosa, abita in una frazione di Serina, un ambiente in cui una bambina che avesse osato denunciare il sacerdote del paese si sarebbe esposta alla pubblica critica».

Diverso il parere dell’avvocato Bruni, che aveva invocato l’assoluzione per il sacerdote: «Siamo di fronte ad un racconto infarcito di inverosimiglianze e discrasie. La denuncia otto anni dopo i fatti pesa perché i racconti non sono quelli di una bambina, situazione che sarebbe stata comunque delicata, ma di una bambina che è diventata nel frattempo adulta». Non solo. I riscontri che il pm ritrova nei testimoni, secondo il difensore dell’imputato, non esistono: «La ragazza si confida con sette persone, ma è sempre lei la fonte di accusa, solo lei».

di FRANCESCO DONADONI
 
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