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Pedofilia. Cassazione condanna a 6 anni don Marco Ghilardi, "Violentata da 6 a 13 anni. Temevo di non essere creduta". Amica: "Mi confidò abusi da bimba"

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GalileoGalilei
view post Posted on 16/5/2014, 15:22 by: GalileoGalilei
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http://www.ilgiorno.it/bergamo/cronaca/201...usi-Prete.shtml

Ragazza denuncia abusi di un prete: "I miei sette anni di calvario"
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La ragazza ha riferito di più episodi, a partire dal 2001 e fino al 2008, quando aveva 6 anni: "Non ho denunciato prima per paura di non essere creduta"
di Michele Andreucci

Abusi, prete indagato per violenza

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Abusi, prete indagato per violenza

Bergamo, 16 maggio 2014 - Ha ribadito le sue accuse davanti al gip Giovanni Petillo, in sede di incidente probatorio, la 19enne che nel luglio scorso aveva accusato di abusi sessuali l’ex vice parroco del suo paese, Serina, da dove il religioso se n’è andato per riparare in un convento del Trentino. La ragazza e il prete non si sono incrociati, sono entrati da due diversi ingressi del tribunale di via Borfuro e in aula lei, per non incrociare lo sguardo dell’imputato, ha chiesto la protezione di una tenda.

In due ore, alla presenza anche del pm Gianluigi Dettori, titolare dell’inchiesta, la giovane ha ripercorso il suo presunto calvario. Ha riferito di più episodi, a partire dal 2001, un anno dopo che il religioso, 39 anni, novello di ordinazione, era arrivato a Serina. Lei allora aveva sei anni. E secondo quanto ha denunciato, i fatti si sarebbero ripetuti anche negli anni successivi, fino al 2008. Lo incontrava spesso. A scuola, perché era l’insegnante di religione alle elementari. Così come all’oratorio e anche in chiesa. Lei era una bambina devota, anche per tradizione familiare. Perché la denuncia é arrivata così tardi? Lei lo ha spiegato: «Avevo paura di non essere creduta. Quando se n’è andato dal paese ho trovato il coraggio». Se è vero quello che dice, perché¨ non é successo più niente dopo il 2008, anche se il prete era ancora in paese? Anche a questo interrogativo la ragazza ha fornito una spiegazione. Dice che è stata lei a ribellarsi e a prendere le distanze.

di Michele Andreucci

http://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca...e7a3de7c1.shtml


[Esplora il significato del termine: La ragazza di Serina ha denunciato il sacerdote, ma lui nega ogni accusa «Io, abusata dall’età di 6 anni» Un paravento tra lei e il prete Il racconto davanti al giudice. Non lo voleva vedere Alle elementari Era il suo insegnante di religione, lo incontrava anche in oratorio e in chiesa di Giuliana Ubbiali 7 Pedofilia I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana shadow Secondo piano del tribunale, aula delle udienze preliminari. Lui, don Marco Ghilardi, ex vice parroco di Serina, è sull’ultima seggiola nell’angolo più lontano possibile dalla porta che dalle scale fa accedere al corridoio dove le parti attendono il loro turno. Lei, la diciannovenne che un paio di settimane prima di compiere 18 anni lo ha denunciato per abusi sessuali, resta dietro quella porta. Jeans e felpa, non lo vuole incontrare. È il giorno dell’incidente probatorio, in cui il suo racconto già reso davanti al pubblico ministero Gianluigi Dettori un anno fa viene cristallizzato come prova davanti al giudice delle indagini preliminari Giovanni Petillo. In aula entrerà anche il sacerdote, con il suo avvocato Roberto Bruni. Ma lei, assistita dall’avvocato Paolo Maestroni, non lo vuole proprio incrociare. Allora si trova il modo. Usano due ingressi diversi e un paravento li separa: lei vede il giudice ma non il prete e il prete non vede lei. Sono le 11,30 quando entrano. Sono le 13 quando escono. Ancora divisi. Prima lui, che stavolta si siede su una seggiola più vicina all’aula e quando la ragazza esce si volta dall’altra parte per evitare quello che lei non vuole, cioè incrociare gli sguardi. C’è la sua parola contro quella del religioso. Lo accusa di averla molestata da quando aveva 6 anni, nel 2001, un anno dopo che lui era arrivato a Serina, fino al 2008, primi anni delle scuole medie. Lui, che dal paese di 2.000 anime dove era amatissimo si è ritirato in un convento in provincia di Trento e che lo scorso settembre si è fatto interrogare dal pm, nega di averla mai molestata. Però non ha saputo spiegarsi perché l’ha denunciato. Lei, invece, in aula ha ripetuto di aver subito le sue attenzioni a sfondo sessuale. Lo incontrava a scuola, perché era il suo insegnante di religione, in oratorio e in chiesa. Ha raccontato di quando si è decisa a parlare, nel luglio del 2013. Era passato molto tempo dalle presunte molestie (sui fatti fino al 2004 c’è la scure dell prescrizione). «Mi ero ripromessa che sarebbe stato il mio regalo di mio compleanno». Invece non ha atteso la maggiore età. Dai carabinieri è andata un paio di settimane prima, colpita da un episodio, un amico che aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. «Lui per una cosa del genere sì e io no?», ha ripercorso tra momenti di pianto e rabbia, qualche ricordo inceppato e altre immagini invece definite, con le mani strisciate avanti e indietro sulle gambe. Dice di non averlo detto prima per paura di non essere creduta dai genitori devoti, come lei, che poi invece ha avuto il rigetto di tutto quello che riguarda la chiesa. L’avvocato del sacerdote le ha fatto delle domande. Funziona così nell’incidente probatorio. Ha potuto chiedere precisazioni, evidenziare contraddizioni e circostanze che ha ritenuto inverosimili. Come il fatto che - così ha raccontato la ragazza - il prete le si avvicinasse in classe, in mezzo agli altri bambini, e che le sussurrasse proposte osè senza che gli altri se ne accorgessero. Il pm le aveva creduto tanto da chiedere gli arresti domiciliari per il religioso (respinti dal gip). Spetta a lui decidere se chiudere le indagini con una richiesta di rinvio a giudizio. 16 maggio 2014 | 13:32] La ragazza di Serina ha denunciato il sacerdote, ma lui nega ogni accusa
«Io, abusata dall’età di 6 anni»
Un paravento tra lei e il prete
Il racconto davanti al giudice. Non lo voleva vedere Alle elementari Era il suo insegnante di religione, lo incontrava anche in oratorio e in chiesa
di Giuliana Ubbiali
7
Pedofilia
I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana I presunti abusi sarebbero stati commessi dal sacerdote quando era curato a Serina, in Val Brembana
shadow

Secondo piano del tribunale, aula delle udienze preliminari. Lui, don Marco Ghilardi, ex vice parroco di Serina, è sull’ultima seggiola nell’angolo più lontano possibile dalla porta che dalle scale fa accedere al corridoio dove le parti attendono il loro turno. Lei, la diciannovenne che un paio di settimane prima di compiere 18 anni lo ha denunciato per abusi sessuali, resta dietro quella porta. Jeans e felpa, non lo vuole incontrare. È il giorno dell’incidente probatorio, in cui il suo racconto già reso davanti al pubblico ministero Gianluigi Dettori un anno fa viene cristallizzato come prova davanti al giudice delle indagini preliminari Giovanni Petillo. In aula entrerà anche il sacerdote, con il suo avvocato Roberto Bruni. Ma lei, assistita dall’avvocato Paolo Maestroni, non lo vuole proprio incrociare. Allora si trova il modo. Usano due ingressi diversi e un paravento li separa: lei vede il giudice ma non il prete e il prete non vede lei.

Sono le 11,30 quando entrano. Sono le 13 quando escono. Ancora divisi. Prima lui, che stavolta si siede su una seggiola più vicina all’aula e quando la ragazza esce si volta dall’altra parte per evitare quello che lei non vuole, cioè incrociare gli sguardi. C’è la sua parola contro quella del religioso. Lo accusa di averla molestata da quando aveva 6 anni, nel 2001, un anno dopo che lui era arrivato a Serina, fino al 2008, primi anni delle scuole medie. Lui, che dal paese di 2.000 anime dove era amatissimo si è ritirato in un convento in provincia di Trento e che lo scorso settembre si è fatto interrogare dal pm, nega di averla mai molestata. Però non ha saputo spiegarsi perché l’ha denunciato. Lei, invece, in aula ha ripetuto di aver subito le sue attenzioni a sfondo sessuale. Lo incontrava a scuola, perché era il suo insegnante di religione, in oratorio e in chiesa. Ha raccontato di quando si è decisa a parlare, nel luglio del 2013. Era passato molto tempo dalle presunte molestie (sui fatti fino al 2004 c’è la scure dell prescrizione). «Mi ero ripromessa che sarebbe stato il mio regalo di mio compleanno». Invece non ha atteso la maggiore età. Dai carabinieri è andata un paio di settimane prima, colpita da un episodio, un amico che aveva sporto denuncia per un pugno preso in faccia. «Lui per una cosa del genere sì e io no?», ha ripercorso tra momenti di pianto e rabbia, qualche ricordo inceppato e altre immagini invece definite, con le mani strisciate avanti e indietro sulle gambe. Dice di non averlo detto prima per paura di non essere creduta dai genitori devoti, come lei, che poi invece ha avuto il rigetto di tutto quello che riguarda la chiesa.

L’avvocato del sacerdote le ha fatto delle domande. Funziona così nell’incidente probatorio. Ha potuto chiedere precisazioni, evidenziare contraddizioni e circostanze che ha ritenuto inverosimili. Come il fatto che - così ha raccontato la ragazza - il prete le si avvicinasse in classe, in mezzo agli altri bambini, e che le sussurrasse proposte osè senza che gli altri se ne accorgessero. Il pm le aveva creduto tanto da chiedere gli arresti domiciliari per il religioso (respinti dal gip). Spetta a lui decidere se chiudere le indagini con una richiesta di rinvio a giudizio.
16 maggio 2014 | 13:32
 
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