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Sesso in cambio di favori. Arrestato Pubblico Ministero, Roma. Roberto Staffa filmato mentre faceva sesso in ufficio

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view post Posted on 23/1/2013, 19:11
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staffauno

http://roma.corriere.it/roma/notizie/crona...670471464.shtml

PROCURA DELLA REPUBBLICA di roma
Sesso in ufficio in cambio di favori:
arrestato pm incastrato da filmati e cimici
Il sostituto Roberto Staffa, sospeso, è accusato da un trans: in carcere per concussione, corruzione e rivelazione di segreti d'ufficio
Il ministro della Giustizia Severino chiede gli atti del caso

Il pm Roberto Staffa (Foto Proto)Il pm Roberto Staffa (Foto Proto)
ROMA - Concussione, corruzione e rivelazione del segreto d'ufficio. Per queste accuse è finito in carcere il pubblico ministero di Roma Roberto Staffa, nato a Napoli, toga con la passione della musica tanto da far parte di un gruppo di magistrati, avvocati e non solo: «Dura Lex». I reati contestati sarebbero legati a favori in cambio di sesso. L'ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo investigativo ed è stata emessa dal gip del tribunale di Perugia, competente quando si tratta di indagini riguardanti pm romani.

INTERVIENE IL MINISTRO - In serata il ministero della Giustizia ha chiesto alla Procura di Perugia che, compatibilmente con il segreto istruttorio, invii all'ispettorato gli atti sul caso di Roberto Staffa, per valutarne iniziative disciplinari. A seguito dell'arresto Staffa è stato automaticamente sospeso dal servizio.

LE TELECAMERE - Sarebbero stati filmati e microspie a incastrare Staffa. Le riprese mostrerebbero il magistrato insieme ad alcuni trans nel suo ufficio al quarto piano della palazzina B della procura della Repubblica. Una storia di sesso e ricatti: secondo l'accusa, i transessuali accettando le avances del pm avrebbero evitato, almeno in parte, i guai con la giustizia.

LA DENUNCIA DEL TRANS - I rapporti a luci rosse sarebbero andati avanti da tempo, finché un anno e mezzo fa un trans - fermato nel corso di un'operazione antiprostituzione - avrebbe raccontato al pm Barbara Zuin cosa gli era capitato nell'ufficio al quarto piano. A quel punto la procura di Roma ha inviato un'informativa a Perugia e i magistrati umbri hanno piazzato telecamere e cimici nell'ufficio del magistrato.

SESSO IN CAMBIO DI FAVORI - Non solo. Il pm Staffa avrebbe consumato rapporti sessuali anche con una donna che, in questo modo, avrebbe ottenuto la possibilità di avere un colloquio con un familiare in carcere. C'è anche questa accusa nell'ordinanza di custodia cautelare di 84 pagine con la quale il magistrato romano è finito in carcere su disposizione della procura di Perugia.

INTERROGATORIO VENERDI' - L'interrogatorio di garanzia, nel carcere di Perugia, si terrà venerdì. L'ufficio del magistrato è stato perquisito mercoledì dagli investigatori, alla presenza del procuratore di Perugia Giacomo Fumu e del sostituto Angela Avila. L'avvocato Salvatore Volpe, difensore del magistrato, ha dichiarato di non aver ancora visionato l'ordinanza di custodia cautelare. «Gli inquirenti - ha precisato - mi hanno informato che è stata secretata. Devo comunque sottolineare che Staffa è un galantuomo assoluto, un magistrato che ha sempre anteposto il dovere e gli impegni professionali alle esigenze personali». «Un magistrato eccezionale - ha aggiunto - che fino ad oggi è sempre stato un avversario di incredibile valore. Malgrado ciò ha sempre avuto un cuore d'oro, una grande attenzione verso la persona che aveva di fronte».

(Foto Proto)(Foto Proto)
LA BIOGRAFIA - Per otto anni Staffa ha fatto parte del pool della Direzione distrettuale antimafia (occupandosi di violenze sessuali, maltrattamenti in famiglia, riduzioni in schiavitù e droga) e per un periodo di tempo relativamente breve si è anche occupato delle indagini sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Ma il suo nome, a Roma, è legato soprattutto all'inchiesta sugli aborti clandestini Villa Gina, una delle cliniche della famiglia di Mario Spallone, il medico di Togliatti. Inchiesta conclusa nel 2002 con vent'anni di carcere per Ilio e Marcello Spallone, rispettivamente fratello e nipote del capostipite.

L'«INCIDENTE» AMERICANO - Prima di approdare nell Capitale, circa 15 anni fa, Staffa è stato pm a Trieste. Città dalla quale il Csm lo aveva trasferito a maggio '89. Un trasloco forzato, perché il pm aveva sottoscritto una lettera di solidarietà a Sandro Moncini, accusato di traffico di materiale pornografico per avere spedito negli Stati Uniti riviste e videocassette per pedofili, con bambini come protagonisti. La lettera era stata inviata ai giudici di Los Angeles prima del processo, in cui poi Moncini era stato condannato a un anno e un giorno di carcere, a una multa di 200 dollari e a due anni di libertà vigilata. L'iniziativa era costata a Staffa un ammonimento e il trasferimento a Venezia. Dove anni dopo (1997), come presidente della corte d'assise, aveva condannato a 19 anni di carcere l'ex boss della banda del Brenta, Felice Maniero, per nove omicidi.

L'ANM: NO IMPUNITA' - «La violazione della legge da parte dei magistrati compromette la giurisdizione e la credibilità dell'ordine giudiziario». Così interviene l'Associazione nazionale magistrati. L'organismo di rappresentanza dei magistrati ricorda che si è «nella doverosa attesa dei successivi approfondimenti d'indagine, riafferma la centralità della questione morale». L'Anm poi «ribadisce che nella magistratura non possono esistere spazi di impunità; i magistrati sanno trovare gli strumenti necessari per individuare e sanzionare, anche al proprio interno, ogni comportamento contrario alla legge. Nell'auspicare un rapido accertamento dei fatti, l'Anm esprime, quindi, sostegno e apprezzamento per l'azione di quanti sono impegnati nella ricerca della verità».

Lavinia Di Gianvito e Redazione Roma Online23 gennaio 2013 | 19:06
 
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