http://milano.corriere.it/milano/notizie/c...820018186.shtml don alberto Barin sarà interrogato domani
Corona: «Quando ero a San Vittore
il cappellano ci provò anche con me»L'accusa nel libro del 2007 «La mia prigione»: «Ci provò a toccarmi, promettendomi agevolazioni»
Fabrizio Corona (LaPresse)Fabrizio Corona (LaPresse)
MILANO - Anche il fotografo dei vip Fabrizio Corona sarebbe stato oggetto, quando era detenuto a San Vittore, di attenzioni «particolari» da parte di don Alberto Barin, il cappellano arrestato martedì con le accuse di violenza sessuale e concussione. «Ci provò a toccarmi, promettendomi agevolazioni», afferma oggi il fotografo. Ma l'accusa l'aveva già fatta in tempi non sospetti: Corona ha ricordato di aver parlato dell'episodio, una volta uscito dal carcere, nel suo libro «La mia prigione» (Cairo Editore), uscito nel 2007. All'epoca però la cosa non fece notizia: «Nessuno gli ha dato importanza», riferisce Corona. Il fotografo trascorse un'ottantina di giorni in carcere nel 2007, nell'ambito dell'inchiesta su Vallettopoli.
L'INTERROGATORIO - L'interrogatorio di garanzia di don Alberto Barin si terrà giovedì mattina all'interno del carcere di Bollate (Milano), dove il sacerdote 51enne è detenuto, davanti al gip di Milano Enrico Manzi, che ha firmato l'ordinanza di custodia.
L'ORDINANZA - Nell'ordinanza relativa al pericolo di reiterazione di reati, firmata dal gip Manzi, si legge che
«l'indagato, nell'arco dei pochi mesi in cui è stato sottoposto ad indagine, ha collezionato una serie impressionante di approcci a sfondo sessuale e appare, francamente, in preda ad un totale sbandamento morale e umano, incapace di reagire ai suoi istinti, dimentico dei doveri della sua vocazione e letteralmente in preda ad una totale incapacità di contenersi (ben sapendo, oltretutto, che sarebbe incappato prima o poi in una denuncia, visto che le persone con cui entrava in contatto erano sostanzialmente degli estranei, conosciuti da pochissimo tempo)». Secondo l'accusa sarebbero sei le persone che hanno subito i presunti abusi (toccamenti) alcuni dei quali, stando alle indagini, hanno ammesso che erano costretti dal loro stato di bisogno, misto al timore reverenziale.
Redazione Milano online21 novembre 2012 | 20:13