Laici Libertari Anticlericali Forum

Biblioteca dei Girolamini. Libri antichi rubati. Arrestato don Sandro Marsano, Trovati 11 libri a casa sua. Indagata collaboratrice di Dell'Utri

« Older   Newer »
  Share  
GalileoGalilei
view post Posted on 30/1/2013, 09:51 by: GalileoGalilei
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,946

Status:


www.ilsecoloxix.it/p/imperia/2013/0...o_parroco.shtml

30 gennaio 2013
Arrestato l’ex parroco di Dolcedo

Giorgio Bracco

Dolcedo - Si sarebbe messo in tasca non meno di 50-60 mila euro, provento della vendita di libri antichi e preziosi, spariti dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli, istituzione alle dipendenze del ministero dei Beni Culturali, di cui era Conservatore.

Don Sandro Marsano, 38 anni, parroco di Dolcedo sino al 2009, è da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di concorso in peculato. Tra gli indagati, nell’ambito della stessa inchiesta, condotta dalla procura di Napoli, figura anche l’ex senatore Marcello Dell’Utri.

Le accuse nei confronti del sacerdote di origine genovese sono pesanti. Secondo i pm campani, che hanno coordinato le indagini portate avanti dai carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale, Don Marsano, proprio per agevolare il “saccheggio” di almeno 1500 libri preziosi da parte di alcuni complici, anch’essi arrestati, avrebbe «promosso e realizzato la preventiva neutralizzazione dei controlli affidati al personale amministrativo della biblioteca nonché quella dei sistemi di videosorveglianza interna».

La notizia dell’arresto del prelato genovese si è diffusa rapidamente, ieri pomeriggio, nel piccolo centro della Val Prino dove Don Marsano è stato parroco sino a quattro anni fa.

«Un prete moderno, che ci sapeva fare con i giovani ma che aveva un ottimo rapporto con tutti, anche con i più anziani: un sacerdote preciso, al passo con i tempi, dotato di ottime capacità dialettiche e grande cultura...».

Così, in paese, ricordano il loro ex parroco, finito ieri agli arresti domiciliari. Scuote il ponente ligure, e non solo tra gli ambienti ecclesiastici, la clamorosa svolta dell’inchiesta della procura di Napoli sulla sottrazione di un’ingente serie di rari e preziosi volumi dalla biblioteca campana.

Don Sandro era arrivato a Dolcedo, come parroco, nel 2005. Nel piccolo comune della Val Prino è rimasto per quattro anni. Nel 2009 il suo trasferimento, in virtù di una sorta di promozione sul campo “sponsorizzata” da diocesi e curia, in quel di Napoli. Nonostante la missione pastorale lo avesse ormai portato lontano dalla Riviera, Don Sandro non ha mai lasciato il vecchio appartamento di piazza San Tommaso, nel cuore di Dolcedo. Già nel maggio scorso, quando la notizia del suo coinvolgimento nella delicata inchiesta della procura napoletana arrivò a Imperia, l’intera Val Prino rimase incredula e stupita. Ora, dopo gli sviluppi giudiziari delle ultime ore, culminate con il provvedimento restrittivo a carico del sacerdote, la reazione dei dolcedesi è sempre la stessa. Difficile, per chi lo ha conosciuto, capacitarsi su come l’ambizioso e capace prelato sia finito nei guai. Secondo i magistrati, Don Marsano – che dal 2009 è Prevosto della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, nel cui convento sorge la famosa biblioteca - non poteva non sapere ciò che stava avvenendo durante il suo mandato di conservatore.

Qualcuno, a Dolcedo, ricorda ancora la perquisizione effettuata dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico presso l’abitazione di Don Sandro.

«Ci fu molta circospezione e attenzione a non far filtrare alcuna notizia, vista la delicatezza dell’indagine e il coinvolgimento di un personaggio conosciuto e anche apprezzato come Don Marsano - ricorda oggi il comandante della locale polizia municipale, Gian Marco Danio - si stabilì qui nel 2005 e da allora non ha mai spostato la sua residenza. A Dolcedo è sempre stato stimato , da tutti. Non ricordo alcuna situazione o momento di frizione con i parrocchiani: sono stati quattro anni tranquilli e sereni...». Tra l’incredulità e lo stupore dei tanti, c’è anche chi aveva visto nel giovane sacerdote genovese una vena un po’ troppo ambiziosa. Non vuole rivelare il suo nome ma spiega che lui aveva capito subito che quel ragazzo avrebbe fatto strada altrove. «Era un “carrierista”, dotato di una certa spregiudicatezza. Gli piaceva essere benvoluto e riverito». L’incarico di Conservatore venne assegnato a Don Marsano nel febbraio del 2012 dal ministero dei Beni Culturali.
 
Web  Top
15 replies since 18/4/2012, 15:41   2604 views
  Share