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Sesso con detenuto per chiavetta usb. Patteggia don Renato Tallone, Corruzione per fra Renato Tallone, cappellano carcerario ad Aosta

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view post Posted on 5/4/2012, 09:57
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http://www.aostasera.it/articoli/2012/04/4...y-ad-un-pentito

Ex cappellano del carcere accusato di corruzione: aveva dato una internet key ad un pentito
Aosta - La vicenda - riportata dall' Ansa - risale al maggio 2010 quando don Tallone, perquisito dagli agenti di polizia penitenziaria, è stato sorpreso con una chiavetta usb per navigare in internet vietata dai regolamenti carcerari e destinata ad un pentito.

Fra Renato Tallone
La casa circondariale di Aosta

E' accusato di corruzione fratel Renato Tallone, 61 anni, sacerdote della Diocesi di Aosta e all'epoca dei fatti cappellano presso la casa circondariale di Aosta.

La vicenda - riportata dall'Agenzia Ansa - risale al maggio del 2010 quando don Tallone, perquisito dagli agenti di polizia penitenziaria, è stato sorpreso in carcere con una chiavetta usb per navigare in internet vietata dai regolamenti carcerari. La chiavetta, secondo gli inquirenti, era destinata ad un collaboratore di giustizia, Marco Messina, di 29 anni, ora recluso al carcere di Vicenza ed era intestata alla madre del giovane.

Al centro dello scambio, secondo il Procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, ci sarebbero "prestazioni sessuali" promesse dal pentito al sacerdote in cambio della chiavetta internet. Nel mese di gennaio Fratel Renato Tallone ha patteggiato davanti al gip, decidendo poi di fare ricorso in Cassazione. Oggi, mercoledì 3 aprile, si è svolto invece il primo atto del processo a carico di Marco Messina che è comparso davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Aosta.

Secondo l'avvocato di Messina Carlo Laganà "dalle dichiarazioni rese in udienza oggi non emergono prove circa lo scambio di favori sessuali a carico del mio assistito". Due collaboratori di giustizia, sentiti oggi come testimoni, hanno invece raccontato di sigari e liquori che Don Renato Tallone portava loro in carcere. La prossima udienza è stata fissata il prossimo 9 maggio.

di Redazione Aostasera

04/04/2012

www.regione.vda.it/notizieansa/details_i.asp?id=135957

Data: 04/04/2012


21:30 SESSO CON PENTITO PER INTERNET KEY, CAPPELLANO PATTEGGIA
ENTRAMBI IMPUTATI PER CORRUZIONE AD AOSTA
(ANSA) - AOSTA, 4 APR - Cappellano penitenziario e collaboratore di giustizia, entrambi imputati ad Aosta per corruzione. Secondo il Procuratore capo, Marilinda Mineccia, il pentito avrebbe promesso ''prestazione di natura sessuale'' al prete in cambio di una chiavetta internet, vietata dai regolamenti carcerari.

Don Renato Tallone, di 61 anni, nato a Cuneo e' l'ex cappellano del carcere valdostano di Brissogne. Nel maggio del 2010 e' stato sorpreso dalle guardie penitenziarie con una internet key in tasca, gia' intestata alla madre del pentito Marco Messina, di 29 anni, nato a Palermo e ora recluso al carcere di Vicenza. Della chiavetta Messina aveva gia' parlato in una telefonata che e' a disposizione degli inquirenti.

Nello scorso gennaio Tallone, nel frattempo trasferito al priorato di Saint-Pierre (Aosta), ha scelto la via del patteggiamento davanti al gip, ma e' poi ricorso in Cassazione. Messina e' invece comparso oggi davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Aosta. ''Dalle dichiarazioni rese in udienza stamani non emergono prove circa lo scambio di favori sessuali a carico del mio assistito'', ha dichiarato Carlo Lagana', avvocato del ventinovenne imputato.

Due collaboratori di giustizia, sentiti oggi in qualita' di testimoni, hanno raccontato dei sigari e dei liquori che Don Renato Tallone portava loro dall'esterno del carcere. Il sacerdote, tramite il suo avvocato, ha fatto oggi sapere di non voler rispondere alle domande dei giudici nella prossima udienza del 9 maggio. (ANSA).

 
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view post Posted on 5/4/2012, 13:38
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http://www.corriere.it/politica/12_aprile_...ffe640cb1.shtml

05.04.2012 - cronaca
Prestazioni sessuali in cambio di accesso a internet in carcere: prete cuneese patteggia

Tribunale di Aosta
Il fatto emerso ieri durante un processo a Messina contro un mafioso


Prestazioni sessuali in cambio di favori nel carcere di Brissogne. Coinvolti alcuni detenuti del reparto collaboratori di giustizia e il cappellano don Renato Tallone, 61 anni, originario di Cuneo, ora al priorato di St-Pierre.
Don Tallone era stato sorpreso nel maggio 2010 dalla polizia penitenziaria mentre tentava di introdurre all’interno del carcere una pennetta per il collegamento a internet destinata ad un detenuto Marco Messina, 30 anni di Palermo, in carcere per reati mafiosi e collaboratore di giustizia.
La vicenda è emersa ieri in tribunale durante il processo a Messina. L'uomo aveva fatto credere a don Renato Tallone di essere disponibile ad intrattenere con lui rapporti di natura sessuale se gli avesse portato la chiavetta che lui aveva fatto comprare alla madre a Palermo. L'inchiesta era stata coordinata dal procuratore capo di Aosta Marilinda Mineccia. Il processo riprenderà il 9 maggio quando saranno sentiti altri testimoni.
A gennaio 2012, assistito dall’avvocato Maria Isabella Chevallard, Tallone ha patteggiato per lo stesso reato in concorso con Messina, un anno 4 mesi e 20 giorni di reclusione (pena sospesa).
 
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view post Posted on 7/4/2012, 13:43
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www.aostaoggi.it/2012/aprile/05aprile/news26279.htm

Scandalo sessuale in carcere, il direttore: "non divulgai la notizia perché non ci sono vittime innocenti"
05/04/2012


BRISSOGNE. «Non ho ritenuto opportuno divulgare la notizia all'epoca dei fatti. Non si tratta di un caso di pedofilia. E, quindi, in assenza di vittime innocenti ho preferito rimettermi alle decisioni della Procura della Repubblica. Che, peraltro, ha apprezzato il mio comportamento». Così Domenico Minervini, direttore della Casa Circondariale di Brissogne, il penitenziario valdostano in cui ha svolto l'attività di cappellano don Renato Tallone.

Il sacerdote è irreperibile. L'accusa di aver scambiato favori con prestazioni sessuali con un collaboratore di giustizia ha determinato una cortina di massima discrezione da parte del suo entourage.

Al Priorato, di Saint-Pierre, dove è stato accolto dopo la vicenda e la sospensione della sua opera in carcere, si trincerano dietro il classico «Non sappiamo». Un volontario, con fare stizzito, dice, a mezze parole, che don Tallone «è in Cattedrale alla Messa della benedizione dell'olio». Interviene una volontaria per avvertire che, «all'ora di pranzo può darsi che ci sia».

All'arrivo in chiesa, a funzione quasi conclusa, il sacrestano assicura che l'ex cappellano del carcere «non è venuto a Messa. E' al Priorato di Saint-Pierre». Parlando, poi, con una suora si viene a sapere che don Tallone «sì c'era. Cantava nel coro, all'altare. Può darsi che il sacrestano non lo conosca bene», giustifica.

Sono le 12.15. Telefoniamo al Priorato. Una voce femminile dice: «Non c'è. E' via qualche giorno». Obiettiamo che era a Messa. Risposta: «Può darsi. Ma qui non c'è».

Intanto, in carcere, anche l'attuale cappellano, don Angelo Macaluso, arrivato dalla diocesi di Ivrea per sostituire don Tallone, sta per lasciare. Spetterà al vescovo Monsignor Franco Lovignana la nomina del nuovo sacerdote che si occuperà di curare l'aspetto religioso dei detenuti.
 
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