Scarpia |
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| se cani e gatti avessero la ragione (e, aggiungo io, quindi le paure) avrebbero divinità con sembianze di cane e di gatto.
Credo che lo dicesse Parmenide.
Le religioni rispondono alle ansie, alle paure, alla mancata conoscenza da parte delle persone.
Nell'ignoranza proliferavano gli dei. Il proggredire della conoscenza rportò gli alberi ad essere alberi, i corvip ad aessere corvi, ecc.
Resta oggi la paura del dolore (che verrà sconfitta con la sconfitta del dolore fisico) e la paura della morte (che non verrà sconfitta perchè la morte è inevitabile, per fortuna e giustamente aggiungo io).
Quindi gli uomini troveranno sempre un nume per consolarsi.
La struttura politica basata sulla religione ieri perdeva terreno non per l'assenza di fedeli ma per l'opposizione delle nascenti elites liberali, socialsite e repubblicane. Oggi lo perde a livelli di consenso , poichè sottraendole sempre più il controllo sulla società e sugli uomni - grazie alla maggiore e diffusa istruzione e cnoscenza - le coscienze tendono ad essere libere (e quanti cattolici hanno la coscienza libera!).
In futuro io vedo le attuali religioni soppiantate da una religiosità sincretistica che vedrà il rapporto diretto tra il credente e il suo nume che chiamerà come meglio ritiene.
Questo tutto sommato accade già, quanti cattolici vi dicono che dio è uno per tutte le fedi (cosa che non può certo far piacere alle singole religioni).
E vedo anche gli dei relegati lontano, indifferenti e non partecipi delle vicende umane. Hanno creato l'umanità, che l'umanità se la sbrigli da se.
Comunque io sono e resto ateo, pur cosciente che mai sveleremo l'origine della vita (io propendo per la casualità) sulla terra e cosciente che fra qualche millennio probabilmente l'umanità sparirà. A meno che non trovi altri pianeti abitabili, ma......
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