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Perugia. Don Lucio Gatti patteggia 2 anni per pedofilia., Spretato. Archiviate altre due denunce: "Non vogliono lasciarmi in pace"

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view post Posted on 21/10/2011, 17:41
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Ma arrivano altre denunce: "Non vogliono lasciarmi in pace"

Diocesi citata come responsabile civile

Perugia. La comunità degli orrori. Don Lucio Gatti patteggia 2 anni per abusi.Indagato per pedofilia


don-lucio-gatti20110512_0889
Don Lucio

I video delle 3 puntate de Le Iene che si occupano di don Lucio



www.video.mediaset.it/video/iene/pu...#tc-s1-c1-o1-p6


www.video.mediaset.it/video/iene/pu...gli-orrori.html



www.video.mediaset.it/video/iene/pu...o-di-abusi.html


www.radicali.it/comunicati/20111021...ponda-su-accuse

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Presunti abusi di un religioso: Staderini e Chiaramello, Vaticano risponda su accuse de Le Iene. La Presidente dell’Umbria dica se le strutture sono legate alla ASL

21/10/2011

Fermo immagine servizio delle iene su presunti abusi denunciati ad un vescovo

Ad una settimana dalla gravissima denuncia diffusa dalla trasmissione Le Iene venerdi scorso, è inquietante il silenzio della Curia perugina, della Caritas umbra e dello stesso Vaticano.

Nell’inchiesta televisiva, infatti, si accusa il sacerdote cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti di aver compiuto ripetute molestie sessuali, violenze psicologiche e intimidazioni su persone deboli e bisognose di aiuto.

Non hanno nulla da dire il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati per tempo delle accuse?

Nulla da dire da parte del Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana?

Troppe le domande ancora senza risposta. Ad esempio, è vero o no che intorno a quelle comunità c’è stato un numero anomalo di suicidi negli ultimi anni?

Dalla Presidente della Regione Umbria, invece, vorremmo sapere se le strutture della Caritas siano convenzionate con la ASL per le attività sociosanitarie, terapeutiche, assistenziali e riabilitative che sembrerebbero svolgere, se siano in regola con le autorizzazioni amministrative e se ricevano contributi pubblici. Occorre fare subito chiarezza su di un contesto che rimane opaco e preoccupante.

Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario di Radicali Italiani e Liliana Chiaramello, segretaria Radicali Perugia

Edited by pincopallino2 - 7/7/2019, 15:53
 
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unalettrice
view post Posted on 3/11/2011, 18:31




Non sono, forse, autorizzata a risponderle in quanto semplice cittadina che non riveste alcuna carica politica, ma le parlerò in base alla mia esperienza: conosco personalmente da dieci anni il parroco accusato, il quale in questo decennio ha risollevato la situazione delle parocchie della zona con la sua creatività e "voglia di fare". Ha regalato molti sogni a chi era in difficoltà, è stato sempre disponibile nel caso volessimo sfogarci, parlare dei nostri problemi...Insomma è un tipo tosto, che per questo suo carattere energico e per la volontà concreta di cambiare le cose è amato da tanti ma è altrettanto odiato; questo potrebbe essere uno dei modi più atroci di infangare/allontanare una persona scomoda.... La storia dei suicidi non è affatto vera, mentre, riguardo agli abusi, tra la gente che lo affianca e lo segue da tempo (me compresa) alla messa,nelle missioni di beneficenza, durante le feste, c'è molta diffidenza. Abbiamo passato giornate intere insieme a quest'uomo che non ha mai fatto trapelare intenzioni di questo tipo.. E' vero che molti individui insospettabili hanno, come si dice, una "doppia vita", ma forse non è questo il caso, anzi, voglio sperarlo e probabilmente il silenzio degli organi competenti è proprio dovuto a ciò..In attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti,
Cordiali saluti.
 
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view post Posted on 3/11/2011, 18:54
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Presunti abusi di un religioso, seconda puntata: Vaticano 'ancora' non ha risposto ad accuse de Le Iene

03/11/2011


La Presidente dell'Umbria 'ancora' deve dire se le strutture sono legate alla ASL locale.



Dichiarazione di Mario Staderini, Segretario Nazionale di Radicali Italiani e Liliana Chiaramello, Segretaria Radicali Perugia

Continua a essere sempre più inquietante il silenzio della Curia perugina, della Caritas umbra e dello stesso Vaticano nonostante il secondo servizio diffuso dalla trasmissione Le Iene, ieri sera 2 novembre. Nell’inchiesta televisiva si accusa il sacerdote, cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti, di aver compiuto ripetute molestie sessuali, violenze psicologiche e intimidazioni su persone deboli e bisognose di aiuto. Dopo aver avuto modo di ascoltare grazie alla suddetta trasmissione le drammatiche testimonianze da parte dei diretti interessati, non hanno nulla da dire il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati per tempo delle accuse, come risulta dalla precedente puntata andata in onda il 14 ottobre? Nulla da dire da parte del Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana? Troppe le domande ancora senza risposta e debole la risposta dello stesso sacerdote che intervistato dal giornalista si limita a dire di non ricordare nulla .
Eppure, è vero o no che intorno a quelle comunità c’è stato un numero anomalo di suicidi negli ultimi anni? Dalla Presidente della Regione Umbria, invece, vorremmo sapere se le strutture della Caritas siano convenzionate con la ASL per le attività sociosanitarie, terapeutiche, assistenziali e riabilitative che sembrerebbero svolgere, se siano in regola con le autorizzazioni amministrative e se ricevano contributi pubblici. Occorre fare subito chiarezza circa un contesto che rimane seriamente opaco e preoccupante.


http://www.radicali.it/comunicati/20111103...n-ha-risposto-a

Presunti abusi sessuali in una comunità umbra - Volontaria parla ad Umbrialeft
03/11/2011 - 16:46

di Armando Allegretti

PERUGIA - Dopo settimane dalla gravissima denuncia diffusa dalla trasmissione Le Iene sui presunti abusi subiti da alcuni ragazzi presso dei centri di accoglienza della regione, appare sempre più inquietante il silenzio della Curia perugina, della Caritas umbra e dello stesso Vaticano.
Nel servizio de Le Iene si accusa un sacerdote cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti di aver compiuto ripetute molestie e intimidazioni su persone bisognose di aiuto.

Umbrialeft ha parlato più volte con la volontaria che si è impegnata e che continua a battersi per far si che questi abusi finiscano, la signora Claudia ha riferito che “nelle strutture dove sono ospitati questi giovani la situazione non è delle migliori, i ragazzi che entrano per poter essere in qualche modo riabilitati e reinseriti alla società sono vittime di soprusi, minacce e abusi da parte del sacerdote che li dovrebbe accudire e proteggere”.

“Un ragazzo – continua – aveva già denunciato all’epoca con l’aiuto di una dottoressa l’accaduto al vescovo allora in carica e ad un altro sacerdote ma che nessun provvedimento è stato preso e che il sacerdote molestatore è ancora al suo posto”.

A quanto pare il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati da tempo delle accuse non hanno nulla da dire. Occorre fare subito chiarezza su sull’argomento che rimane ancora preoccupante.
Intanto, Le Iene ieri sono tornate sull’argomento con un altro servizio che a quanto pare non ha portato grossi frutti. Intanto Claudia ci ricorda di essersi “già recata a parlare con il Vescovo per informarlo dei fatti, circa 1 anno fa e poi di aver scritto una lettera dove lo informava dei fatti che succedevano nella struttura denunciando queste violenze verbali e sessuali sui ragazzi che non potevano difendersi” - perché continua – “spesso erano minacciati di esser cacciati via o addirittura denunciati alla Polizia per reati magari non commessi realmente”.

Stranamente dall’incontro col Vescovo è emerso che le verifiche sull’argomento sono state fatte e non è emerso nulla di grave, cosa strana perché a quanto riferiscono i ragazzi in questione non sono stati mai ascoltati da nessuno in merito alle presunte violenze.

Di cose non chiare in questa storia ce ne sono a cominciare da cosa ne pensa il Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo quanto suggerito da Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana alle condizioni di vita a cui sono sottoposti i ragazzi che entrano in queste comunità per ricevere un aiuto concreto.



http://www.umbrialeft.it/notizie/presunti-...a-ad-umbrialeft



Perugia, presunti abusi sessuali di un sacerdote. Il vescovo avvia un’indagine: «Voglio la verità»
Dopo in servizi della trasmissione «Le Iene» istituita commissione. Il sacerdote nega tutto

Scritto il 03/11/11 • Categoria: Attualità

Perugia, presunti abusi sessuali di un sacerdote. Il vescovo avvia unindagine: «Voglio la verità»

Il sacerdote intervistato da Le Iene

di Iv. Por.

La Curia di Perugia istituisce una commissione di indagine sui presunti abusi di un religioso perugino nei confronti di alcuni giovani, che hanno raccontato i fatti alla trasmissione Le Iene di Italia 1.

Il primo servizio La notizia era nell’aria da un paio di settimane, da quando la trasmissione Le Iene aveva mandato in onda testimonianze di tre ragazzi: un italiano, un tunisino e un camerunense emigrato in Belgio, che raccontavano di aver subito pesanti molestie da parte di un sacerdote. Benché non si facesse il nome né si indicasse la città (non sarebbe stata sporta nessuna denuncia) fin da subito si è diffusa la voce che si trattasse un sacerdote perugino molto conosciuto perché ai vertici di una serie di comunità benefiche che ospitano stranieri e tossicodipendenti.

Il secondo servizio Mercoledì 2 novembre Le Iene sono tornate sul caso intervistando il sacerdote (guarda il video), il quale ha negato tutto. Ha detto di non ricordare gli episodi di cui viene accusato e neppure dell’intervento dell’allora vescovo, che sarebbe stato a conoscenza di alcuni episodi, inducendolo anche a chiedere scusa.

Il vescovo vuole fare luce Ora a muoversi è l’attuale vescovo, monsignor Gualtiero Bassetti. «A seguito di notizie diffuse dai media circa “presunti abusi di un religioso perugino” – si legge in una nota ufficiale – l’arcivescovo Mons. Gualtiero Bassetti ha costituito, in data 24 ottobre 2011, una Commissione diocesana d’indagine presso la Curia. In tal modo – prosegue – l’arcivescovo intende tutelare la reputazione dei presbiteri diocesani e religiosi e, al tempo stesso, raccogliere tutte le informazioni possibili da parte di persone che si ritenessero danneggiate da presunti comportamenti che nulla hanno a che fare con lo stato sacerdotale. E’ ferma intenzione dell’arcivescovo e della Curia diocesana, salvaguardata l’onorabilitą dei sacerdoti, appurare sempre e comunque la verità e tutelare tutte le persone che eventualmente abbiano subito offese nella propria dignità».

A chi rivolgersi Le persone che intendano essere ascoltate dalla Commissione possono farne richiesta scritta, allegando una fotocopia del proprio documento di identitą e inviando il tutto a: Curia arcivescovile – Commissione diocesana d’indagine. Piazza IV Novembre, 6 – 06123 Perugia (Pg).

Radicali all’attacco Sul caso andavano all’attacco i Radicali, con Mario Staderini, segretario nazionale, e Liliana Chiaramello, segretaria Radicali Perugia che, prima della nota, accusavano il «silenzio inquietante» di Curia e Vaticano. «Nell’inchiesta televisiva – scrivono – si accusa il sacerdote, cui farebbero capo numerose strutture Caritas di recupero per tossicodipendenti, extracomunitari ed ex detenuti, di aver compiuto ripetute molestie sessuali, violenze psicologiche e intimidazioni su persone deboli e bisognose di aiuto. Dopo aver avuto modo di ascoltare grazie alla suddetta trasmissione le drammatiche testimonianze da parte dei diretti interessati, non hanno nulla da dire il Vescovo di Perugia, Gualtiero Bassetti, e il suo predecessore Giuseppe Chiaretti, che risulterebbero essere stati informati per tempo delle accuse, come risulta dalla precedente puntata andata in onda il 14 ottobre? Nulla da dire da parte del Vaticano rispetto alle condotte dei due Vescovi che, secondo le indicazioni di Benedetto XVI, dovrebbero vigilare e collaborare con la giurisdizione italiana? Troppe le domande ancora senza risposta e debole la risposta dello stesso sacerdote che intervistato dal giornalista si limita a dire di non ricordare nulla» .

Domande anche alla Regione «Eppure – proseguono Staderini e Chiaramello – è vero o no che intorno a quelle comunità c’è stato un numero anomalo di suicidi negli ultimi anni? Dalla Presidente della Regione Umbria, invece, vorremmo sapere se le strutture della Caritas siano convenzionate con la Asl per le attività sociosanitarie, terapeutiche, assistenziali e riabilitative che sembrerebbero svolgere, se siano in regola con le autorizzazioni amministrative e se ricevano contributi pubblici. Occorre fare subito chiarezza circa un contesto che rimane seriamente opaco e preoccupante».




http://www.umbria24.it/perugia-abusi-sessu...2%BB/66936.html
 
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angel.of.truth
view post Posted on 4/11/2011, 21:03




IL DANNO MAGGIORE LO COMMETTONO PROPRIO TUTTI QUELLI DEL CLERO CHE CERCANO DI INSABBIARE QUESTI TERRIBILI FATTI, FINGENDO DI NON SAPERE / NON CAPIRE / ETC. IO LA LORO IPOCRISIA E LA LORO CATTIVERIA TEMPO FA L'HO VISTA IN FACCIA... E PERCIO' MI SENTO MOLTO SOLIDALE VERSO LE VITTIME DEGLI ABUSI, LE QUALI SI PORTERANNO QUESTE CICATRICI DIETRO NELL'ATTESA DI UNA GIUSTIZIA CHE POTREBBE NON ARRIVARE MAI, PERCHE' LA VERA GIUSTIZIA AHIME' NON E' DI QUESTO MONDO (E LORO STESSI DEL CLERO LO PREDICANO!!!). SE QUESTO ENNESIMO "PRETE" (DON LUCIO GATTI) E' COLPEVOLE CHE VENGA ALLO SCOPERTO E PAGHI !!! COME NON RICORDARE, PER L'APPUNTO, IL PASSO NELLA BIBBIA CHE DICE: "NON C'E' NULLA DI NASCOSTO CHE NON VERRA' SVELATO" ??? SOLO GUARDANDO L'INTERVISTA AL VESCOVO SI COMPRENDE BENISSIMO COME LA' DENTRO SIANO TUTTI UNA MASSA DI MAFIOSI. LA VERA FEDE E' UN DONO DI DIO, NON CERTO DELL'ISTITUZIONE UMANA PEGGIORE CHE POTESSE ESISTERE. PACE A TUTTI.
 
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view post Posted on 4/11/2011, 22:34
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Don Lucio Gatti chi?

http://www.perugia.chiesacattolica.it/pls/...fi=&rifp=&vis=1

Don LUCIO GATTI
Indirizzo: -
Anno ordinazione: 1996
Gli Incarichi:
Collaboratore presso Ufficio per la pastorale vocazionale (Perugia)
Parroco presso PANTANO SAN GIOVANNI BATTISTA (Perugia)
Parroco presso PRUGNETO SAN GIOVANNI BATTISTA (Perugia)
Parroco presso CAPOCAVALLO SAN LORENZO (Perugia)
Parroco presso CANNETO SAN PIETRO (Perugia)
Parroco presso CENERENTE SANTA MARIA MADDALENA (Perugia)
Vice Direttore presso Centro per l'educazione alla carita' (Caritas Diocesana) (Perugia)

http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/p...fi=&rifp=&vis=1


Don LUCIO GATTI
Indirizzo: - , ()
Tel:
Dati Anagrafici

Luogo di nascita: Castiglione del Lago
Data di nascita: 22/02/1962
Data ordinazione: 01/06/1996

Gli Incarichi
Parroco presso CAPOCAVALLO SAN LORENZO (Perugia)
Parroco presso CANNETO SAN PIETRO (Perugia)
Parroco presso CENERENTE SANTA MARIA MADDALENA (Perugia)
Parroco presso PANTANO SAN GIOVANNI BATTISTA (Perugia)
Parroco presso PRUGNETO SAN GIOVANNI BATTISTA (Perugia)
Collaboratore presso Ufficio per la pastorale vocazionale (Perugia)
Vice Direttore presso Centro per l'educazione alla carita' (Caritas Diocesana) (Perugia)
 
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giuseppe.allegretti
view post Posted on 5/11/2011, 11:16




Riflettevo... perche' le iene che in altri casi , con telecamere e soeprese hanno colto in fragrante e mostrato la verita', in questo caso hanno raccolto solo interviste di persone non rintracciabili... con centinaia di ragazzi che girano attorno , come mai non esiste una denuncia penale? Eppure le comunita' hanno porte aperte a prescindere da chiunque, infiltrarsi non e' difficile, anzi... A proposito del plagio, io penso siano persone estremamente aperte , disponibili e accoglienti, pronti a discutere sulle proprie scelte e filosofie, tranne una naturalmente , quella di regalare la propria vita , e non al prete, ma ha chi e' considerato il rifiuto di questo mondo. Se giulio golia fosse andato realmente dietro il prete o le nelle comunita' sarebbe stata trasmessa una realta' differente che fa a "cazzotti" con gli usi e i costumi odierni. Che il clero sia qlks di abominevole nn c'e' dubbio, purtroppo a causa di questo e' facile infangare chi a prezzo della propria vita cerca di portare un po di aiuto a chi e' in difficolta', sono speranzoso che la verita' verra' a galla, e magari anche chi ha architettato il tutto... si pestano tanti piedi ad andare contro spacciatori, ingiustizie, protettori, "clericali". Ripeto, mi permetto di scrivere questo sulla base di un esperienza personale, ps non appartengo alla setta, magari avessi la forza e il coraggio di dare la mia vita e il mio tempo per chi e' in difficolta'.
 
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view post Posted on 6/11/2011, 07:59
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Persone già in difficoltà per altri motivi (tossicodipendenti e detenuti) non hanno molto piacere a immischiarsi in questioni legali.

Nei loro confronti c'è il pregiudizio negativo, mentre dalla parte di chi gestisce queste comunità c'è il pregiudizio opposto.
 
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CatoMaior
view post Posted on 6/11/2011, 09:10




Attento GalileoGalilei a non fare lo stesso errore.......a me sembra che da parte tua ci siano pregiudizi negativi nei confronti dei preti. Non sono dei santi i preti, non sono dei santi i tossicodipendenti e i detenuti. Non mi fido degli uni, ma nemmeno degli altri: c'e' bisogno di obiettività, specie se si accusa qualcuno di cose gravi. Prova a guardare con obiettività le puntate delle Iene, senza pregiudizi alcuni, e dimmi cosa vedi.
 
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view post Posted on 6/11/2011, 12:25
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Qui non c'entrra la mia opinione sui preti.

Questa è una inchiesta giornalistica. Nessuno si era occupato prima del caso. Nessuno si è preoccupato di capire cosa avveniva in queste comunità- Il ruolo di queste comunità è molto delicato e se qualcuno abusa di persone già in difficoltà siamo di fronte a crimini ancora più gravi.

Ricordo che l'abusatore spesso approfitta delle persone più deboli, meno capaci a difendersi. Gli esclusi sono spesso esclusi principalmente dall'ascolto e dalla giustizia.

La cronaca ci ha abituato ad abusi sessuali, fisici e psicologici a danni degli "ospiti".

Per il resto io non ho giudizi sulla vicenda, non avendo altre notizie che quelle che tutti voi potete avere.

Ci auguriamo solo che adesso la magistratura agisca con scrupolo. Senza sconti per nessuno.
 
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view post Posted on 6/11/2011, 17:15
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Presunti abusi sessuali, il prete vola in Perù

Pronta la denuncia-querela

Il sacerdote "sotto accusa" ha scelto l’esilio in una delle sue comunità


"Quel sacerdote ha abusato di noi" Istituita una commissione d'indagine

Perugia, 6 novembre 2011 - Il sacerdote perugino accusato di abusi sessuali è in Perù. E’ stato il prete che lo sostituisce, domenica scorsa, ad annunciare che si sarebbe preso un periodo di riposo e di riflessione. E che quindi per un po’ di tempo non avrebbe detto messa e condotto le attività parrocchiali. Il parroco sotto accusa ha quindi scelto «l’esilio», almeno per il momento. Distante da tutto e tutti, lontano dall’Italia, in una delle comunità che egli stesso ha fondato. E con il telefono cellulare spento. «Ha bisogno di stare lontano dal clamore di questa brutta storia», riferiscono alcuni dei suoi più stretti collaboratori che si dicono comunque «allibiti, increduli» di fronte a quello che viene raccontato in questi giorni nei suoi riguardi.



L’ACCUSA è pesante: abuso sessuale nei confronti di alcune persone (straniere e italiane) che venivano ospitate nelle strutture da lui coordinate. Extracomunitari (spesso clandestini) o anche tossicodipendenti che hanno raccontato di essere stati abusati e ricattati. «Non potevamo dire nulla — hanno detto alcuni di loro prima di rompere il silenzio — altrimenti ci avrebbe fatto tornare in carcere o fatto rispedire al nostro Paese d’origine». Affermazioni pesantissime sulla quali la Curia ha deciso di aprire un’indagine: il vescovo Gualtiero Bassetti, infatti, una decina di giorni fa (il 24 ottobre) ha istituito una commissione diocesana che dovrà far luce sui fatti. La stessa Curia perugina ricorda che si può testimoniare e raccontare i fatti facendo richiesta scritta e allegando una fotocopia del proprio documento d’identità e inviando il tutto a: Curia arcivescovile - Commissione diocesana d’indagine, Piazza IV Novembre, 6 – 06123 Perugia. Mentre si attende di conoscere chi saranno i componenti della commissione stessa, si sa che non ci sono tempi prestabiliti o scadenze. Si aspetterà, insomma, un tempo ragionevole per raccogliere materiale e testimonianze. E cercare quindi arrivare alla verità.



GIA’, LA VERITA’. E quella che chiedono i perugini. Soprattutto i parrocchiani del sacerdote, i suoi più stretti conoscenti, i suoi collaboratori, la gente che ne apprezza il lavoro sin qui fatto. «Siamo sorpresi — racconta Marta — increduli, esterrefatti. Non crediamo alle accuse che gli vengono mosse. Non è possibile. In questi anni ha ridato vita a una parrocchia che si era praticamente spenta. Non ci sono mai state voci nei suoi riguardi in questo senso. Però una cosa è certa: noi vogliamo la verità, vogliamo sapere se queste cose sono vere».




GLI ABUSATI intanto annunciano la prossima mossa. Domani, alcuni di loro, hanno un incontro fissato con un legale per preparare una denuncia-querela nei confronti del sacerdote perugino. Vogliono insomma che la magistratura chiarisca tutto. Al momento, lo ricordiamo, non risulta alcun fascicolo aperto in procura. Anche perchè si tratta di maggiorenni e in casi come questo si procede per querele di parte.


www.lanazione.it/cronaca/2011/11/06...vola_peru.shtml

Edited by GalileoGalilei - 10/11/2011, 14:02
 
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view post Posted on 6/11/2011, 17:19
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La discussione sul prete: https://laici.forumcommunity.net/?t=48337971


leiene_molestie

http://www.lanazione.it/cronaca/2011/11/06...vola_peru.shtml

Presunti abusi sessuali, il prete vola in Perù
Pronta la denuncia-querela

Il sacerdote "sotto accusa" ha scelto l’esilio in una delle sue comunità
Un prete
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Perugia, 6 novembre 2011 - Il sacerdote perugino accusato di abusi sessuali è in Perù. E’ stato il prete che lo sostituisce, domenica scorsa, ad annunciare che si sarebbe preso un periodo di riposo e di riflessione. E che quindi per un po’ di tempo non avrebbe detto messa e condotto le attività parrocchiali. Il parroco sotto accusa ha quindi scelto «l’esilio», almeno per il momento. Distante da tutto e tutti, lontano dall’Italia, in una delle comunità che egli stesso ha fondato. E con il telefono cellulare spento. «Ha bisogno di stare lontano dal clamore di questa brutta storia», riferiscono alcuni dei suoi più stretti collaboratori che si dicono comunque «allibiti, increduli» di fronte a quello che viene raccontato in questi giorni nei suoi riguardi.



L’ACCUSA è pesante: abuso sessuale nei confronti di alcune persone (straniere e italiane) che venivano ospitate nelle strutture da lui coordinate. Extracomunitari (spesso clandestini) o anche tossicodipendenti che hanno raccontato di essere stati abusati e ricattati. «Non potevamo dire nulla — hanno detto alcuni di loro prima di rompere il silenzio — altrimenti ci avrebbe fatto tornare in carcere o fatto rispedire al nostro Paese d’origine». Affermazioni pesantissime sulla quali la Curia ha deciso di aprire un’indagine: il vescovo Gualtiero Bassetti, infatti, una decina di giorni fa (il 24 ottobre) ha istituito una commissione diocesana che dovrà far luce sui fatti. La stessa Curia perugina ricorda che si può testimoniare e raccontare i fatti facendo richiesta scritta e allegando una fotocopia del proprio documento d’identità e inviando il tutto a: Curia arcivescovile - Commissione diocesana d’indagine, Piazza IV Novembre, 6 – 06123 Perugia. Mentre si attende di conoscere chi saranno i componenti della commissione stessa, si sa che non ci sono tempi prestabiliti o scadenze. Si aspetterà, insomma, un tempo ragionevole per raccogliere materiale e testimonianze. E cercare quindi arrivare alla verità.



GIA’, LA VERITA’. E quella che chiedono i perugini. Soprattutto i parrocchiani del sacerdote, i suoi più stretti conoscenti, i suoi collaboratori, la gente che ne apprezza il lavoro sin qui fatto. «Siamo sorpresi — racconta Marta — increduli, esterrefatti. Non crediamo alle accuse che gli vengono mosse. Non è possibile. In questi anni ha ridato vita a una parrocchia che si era praticamente spenta. Non ci sono mai state voci nei suoi riguardi in questo senso. Però una cosa è certa: noi vogliamo la verità, vogliamo sapere se queste cose sono vere».




GLI ABUSATI intanto annunciano la prossima mossa. Domani, alcuni di loro, hanno un incontro fissato con un legale per preparare una denuncia-querela nei confronti del sacerdote perugino. Vogliono insomma che la magistratura chiarisca tutto. Al momento, lo ricordiamo, non risulta alcun fascicolo aperto in procura. Anche perchè si tratta di maggiorenni e in casi come questo si procede per querele di parte.
 
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angel.of.truth
view post Posted on 6/11/2011, 19:53




E CERTO: IL COPIONE SI RIPETE !!! Appena c'è qualcosa che non va prendono e scappano dall'altro lato del pianeta spegnendo il cellulare !!! E fanno pure i "traumatizzati" e gli "offesi"... Ma io dico: SE NON HANNO NULLA DA NASCONDERE PERCHE' SCAPPANO VIA ? PERCHE' NON PARTECIPANO ATTIVAMENTE E TRANQUILLAMENTE ALLE INDAGINI O ALLA RISOLUZIONE DEL CASO ??? Diceva un vecchio adagio: "Male non fare, paura non avere"... ma qui dobbiamo piuttosto menzionare "IL DIAVOLO FA LE PENTOLE MA NON I COPERCHI". E la presunta "commissione" precedentemente allestita a cosa è servita ? Stava là giusto per bellezza... o per paravento ? Auguro di cuore alle vittime, e a chi sarà dalla loro parte, di ottenere GIUSTIZIA... o perlomeno di portare alla luce tutte le VERITA' che ci sono da sapere perché i colpevoli abbiano volti e nomi precisi. "Se comprendere è impossibile conoscere è necessario" (Primo Levi).
 
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mazinga1983
view post Posted on 6/11/2011, 20:43




CITAZIONE (unalettrice @ 3/11/2011, 18:31) 
Non sono, forse, autorizzata a risponderle in quanto semplice cittadina che non riveste alcuna carica politica, ma le parlerò in base alla mia esperienza: conosco personalmente da dieci anni il parroco accusato, il quale in questo decennio ha risollevato la situazione delle parocchie della zona con la sua creatività e "voglia di fare". Ha regalato molti sogni a chi era in difficoltà, è stato sempre disponibile nel caso volessimo sfogarci, parlare dei nostri problemi...Insomma è un tipo tosto, che per questo suo carattere energico e per la volontà concreta di cambiare le cose è amato da tanti ma è altrettanto odiato; questo potrebbe essere uno dei modi più atroci di infangare/allontanare una persona scomoda.... La storia dei suicidi non è affatto vera, mentre, riguardo agli abusi, tra la gente che lo affianca e lo segue da tempo (me compresa) alla messa,nelle missioni di beneficenza, durante le feste, c'è molta diffidenza. Abbiamo passato giornate intere insieme a quest'uomo che non ha mai fatto trapelare intenzioni di questo tipo.. E' vero che molti individui insospettabili hanno, come si dice, una "doppia vita", ma forse non è questo il caso, anzi, voglio sperarlo e probabilmente il silenzio degli organi competenti è proprio dovuto a ciò..In attesa di ulteriori sviluppi e chiarimenti,
Cordiali saluti.

Cara lettrice,

purtroppo si sa che quando viene gettato fango su persone del genere si tende a dimenticare tutto il bene che hanno fatto, cosa di cui mi rincresce molto considerato l'impegno dimostrato da Don Lucio sia nella nostra parrocchia che in realtà disagiate come Perù e Kosovo.

La domanda che ti rivolgo però è questa: che motivo avrebbero persone che vivono oramai altrove, tra cui uno all'estero, di inventarsi di sana pianta accuse di abusi?

Un appunto, saresti sorpresa di conoscere realmente la doppia vita di insospettabili che orbitano intorno alla parrocchia
 
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view post Posted on 6/11/2011, 21:52
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Dal sito del Santuario di Collevalenza, paese dove vi è un centro di recupero di preti pedofili, maniaci e violentatori sessuali.

Don Lucio Gatti, parlando della sua esperienza in Kosovo, invita gli altri a fare come lui...

www.collevalenza.it/CeSAM/08_CeSAM_0029.htm
 
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view post Posted on 6/11/2011, 23:05
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La diocesi di Perugia cerca di scoprire dalle vittime quello che sanno e che possono denunciare.

Il mondo è pieno di ingenui che invece di raccontare le violenze ai magistrati permette a chi abusa di prendere le contromisure.


www.webregioni.chiesacattolica.it/c...ordina_per=DESC

PERUGIA: ISTITUITA UNA “COMMISSIONE DIOCESANA D’INDAGINE”

A seguito di notizie diffuse dai media circa “presunti abusi di un religioso perugino”, l’arcivescovo Mons. Gualtiero Bassetti ha costituito, in data 24 ottobre 2011, una Commissione diocesana d’indagine presso la Curia. In tal modo l’arcivescovo intende tutelare la reputazione dei presbiteri diocesani e religiosi e, al tempo stesso, raccogliere tutte le informazioni possibili da parte di persone che si ritenessero danneggiate da presunti comportamenti che nulla hanno a che fare con lo stato sacerdotale. È ferma intenzione dell’arcivescovo e della Curia diocesana, salvaguardata l’onorabilità dei sacerdoti, appurare sempre e comunque la verità e tutelare tutte le persone che eventualmente abbiano subito offese nella propria dignità.

Le persone che intendano essere ascoltate dalla Commissione possono farne richiesta scritta, allegando una fotocopia del proprio documento di identità e inviando il tutto a: Curia arcivescovile - Commissione diocesana d’indagine. Piazza IV Novembre, 6 – 06123 Perugia (Pg).
 
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