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Maddaloni. Buco da 33 mln di € nelle scuole dei Legionari di Cristo, 5 condanne e 5 assoluzioni per violenze al Villaggio dei Ragazzi. Prescrizione salva 3 imputati

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GalileoGalilei
view post Posted on 28/2/2011, 12:09 by: GalileoGalilei
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Dalla tutela di Andreotti ai Legionari,
la storia della Fondazione di Maddaloni


Gli anni d'oro dell'istituzione al centro dell'indagine



La Fondazione “Villaggio dei Ragazzi-don Salvatore d’Angelo” di Maddaloni, che nel suo nome porta da alcuni anni anche quello del sacerdote che la fondò raccogliendo nel secondo dopoguerra gli orfani e i figli delle famiglie indigenti e di cui una maestra e quattro educatori sono stati arrestati per violenze su minori, è un ente di assistenza e di beneficenza riconosciuto con decreti del presidente della Giunta regionale della Campania, nato alla fine della seconda guerra mondiale.
Il suo fondatore, don Salvatore D’Angelo, morto il 30 maggio del 2000, era consigliere spirituale e amico di infanzia del senatore Giulio Andreotti, quest’ultimo ancora presidente onorario della Fondazione e consigliere di amministrazione effettivo (nella foto dell’archivio Istituto Luce ritratto con don Salvatore a Maddaloni con un giovanissimo Giovanni Leone). Un anno fa, l’ex presidente del Consiglio aveva ricevuto anche la cittadinanza onoraria dal Comune di Maddaloni. La figura di don Salvatore, coinvolto nel 1994 in una inchiesta della procura sammaritana per ricettazione, è sempre stata legata alla struttura per i giovani disagiati, capace di ospitare oltre 500 persone e introdurre, dopo un percorso formativo, nel mondo del lavoro i giovani ospiti. Quando don Salvatore D’Angelo morì per la Fondazione si acuì il periodo di incertezze economiche che già su trascinavano da qualche anno: i costi di gestione della struttura erano infatti altissimi ma anche grazie ai buoni uffici di Andreotti e i rapporti con enti ed istituzioni come la Regione e la Provincia di Caserta, che ogni anno sovvenzionano con diversi milioni di euro il Villaggio, le difficoltà sono state sempre superate.
Accanto ai problemi economici vi erano poi quelli di gestione in senso stretto della scuola. Problemi superati dopo l’avvento dei Legionari di Cristo, movimento cattolico di origini messicane che in Italia già gestiva alcune prestigiose istituzioni scolastiche. I Legionari di Cristo dopo il loro avvento hanno contribuito a rafforzare l’offerta formativa del Villaggio dei Ragazzi, che oggi conta nuovi corsi di studio, e con la figura di padre Miguel Cavallè avevano anche contribuito a rilanciare una immagine leggermente offuscata dalle inchieste sul fondatore degli stessi Legionari, toccato da accuse di violenze sui minori in passato. Una storia vecchia, che non ha nulla a che vedere con le istituzioni scolastiche gestite in Italia ma che fece scalpore qualche anno fa appena. (28.02.11)

www.ilcasertano.it/sviluppo/?p=45903


Andreotti con padre Cavallè, presidente della Fondazione

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L’ex presidente del Consiglio amico del fondatore della cittadella don D’Angelo
Maddaloni, Andreotti cittadino onorario
Fautore del «Villaggio dei ragazzi». Il commento
del vescovo Farina: «Mai scelta fu più opportuna»
Andreotti con padre Cavallè, presidente della Fondazione

Andreotti con padre Cavallè, presidente della Fondazione

CASERTA - Col voto unanime del consiglio comunale, il senatore a vita Giulio Andreotti è diventato cittadino onorario di Maddaloni. A motivare la decisione, l’amicizia che ha legato il senatore a don Salvatore D’Angelo, fondatore del «Villaggio dei Ragazzi», dal 1945 alla scomparsa del sacerdote avvenuta il 30 maggio del 2000; l’aiuto costante per la crescita della istituzione educativa e formativa di migliaia di ragazzi; la circostanza che ancora oggi Andreotti è presidente onorario della fondazione e consigliere di amministrazione effettivo. «Siamo lieti del riconoscimento che la città di Maddaloni ha deciso di tributare al nostro presidente onorario — dice padre Miguel Cavallè, presidente della fondazione —. Si tratta di un atto di grande sensibilità nei confronti di una persona che è tra i principali protagonisti della storia del Villaggio. Di questo riconoscimento si fregia la nostra cittadella degli studi che conta una popolazione di oltre millecinquecento studenti, alla quale il presidente Andreotti continua a dedicare attenzione. La scorsa settimana, nel suo studio di Roma dove ci siamo portati in omaggio ai suoi novantuno anni, il presidente ha condotto la riunione del consiglio con la solita, puntuale partecipazione alle programmazioni da intraprendere».

La prima considerazione di monsignor Pietro Farina, vescovo di Caserta, alla notizia è questa: «Mai conferimento di cittadinanza onoraria a una persona è stato più opportuno e significativo. L’amministrazione ha colto nel segno, interpretando la volontà della cittadinanza che nel Villaggio dei Ragazzi continua a identificarsi».

Monsignor Farina è nato a Maddaloni, nel Villaggio fu accolto che aveva sette anni, da don Salvatore che ne intuì la vocazione sacerdotale fu indirizzato al Seminario Pontificio dove fu ordinato, e del fondatore del Villaggio fu per anni diretto collaboratore. «Sono fra coloro che hanno verificato la concretezza dell’aiuto che il senatore Andreotti non ha mai fatto mancare alla istituzione — continua il vescovo Farina —. Il suo sostegno è stato sempre determinante, non c’è stata tappa della crescita del Villaggio che non ne abbia registrato un determinante interessamento. Il riconoscimento di questa collaborazione è oggi consacrata in una cittadinanza che ricorderà questo maddalonese onorario nel futuro».

Andreotti con don Salvatore D'Angelo
Andreotti con don Salvatore D'Angelo
Il legame che unì Giulio Andreotti a don Salvatore D’Angelo è datato nell’immediato dopoguerra. Don Salvatore ultimava gli studi di teologia nel Vaticano dove assidua era la presenza di Alcide De Gasperi e del suo giovane assistente Giulio Andreotti. Lo statista trentino e il giovane ciociaro appassionato di politica e militante democristiano furono tra i primi a intuire nel diacono maddalonese le doti di comunicatore e le sue passioni sociali, la volontà di darsi da fare nella sua Maddaloni, cittadina come tante martoriata dalla guerra. Don Salvatore D’Angelo fu ordinano sacerdote il 24 marzo 1945, la sua prima messa gli fu servita all’altare da un chierico maturo: Alcide De Gasperi.

Il giorno seguente la prima messa di don Salvatore a Maddaloni, chiesa dei Cappuccini, a servirla un chierico più giovane del primo: Giulio Andreotti. Il sacerdote maddalonese tornò in Vaticano al Seminario Francese e dopo la laurea fu inviato a Parigi a far da scrivano al Nunzio Apostolico che era Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII. Non ci stette molto in Francia don Salvatore, il richiamo della Maddaloni e dei ragazzini affamati e scalzi, ne determinò la decisione: niente carriera diplomatica. E nella caserma bombardata che oggi è il Villaggio fondò la «Casa del fanciullo». Era il 1947, da Roma Giulio Andreotti indirizzava aiuti, favoriva provvedimenti governativi per l’istituzione educativa che cresceva, un filo diretto che non si è interrotto dopo la morte del suo amico sacerdote perché Giulio Andreotti ispirò il passaggio di gestione alla Congregazione dei Legionari di Cristo che il testimone continuano a far correre in una grande staffetta di partecipazione educativa e sociale.

Franco Tontoli
30 dicembre 2010

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...170522084.shtml

Padre Miguel Cavallè, sacerdote dei Legionari di Cristo, è nato a Barcellona, Spagna, nel 1968.

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È laureato in filosofia (1996) e in teologia (2001) presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.
Ha conseguito il master in Bioetica e il master in Studi umanistici classici.

Ha fondato il Centro Culturale Terzo Millennio. Dal 2001 è presidente della Fondazione Villaggio dei Ragazzi e dal 2002 della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, di Maddaloni (Caserta).

Ha tenuto conferenze su diversi itemi di attualità in Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Venezuela, Cile, Colombia e Brasile.

www.solfano.it/tradizioni/cavalle.html

Caserta, procuratore Lembo: Metodi gravi su ragazzi problematici
Operatori avrebbero dovuto garantire educazione e istruzione


Quanto si è verificato all'interno de 'Il Villaggio dei ragazzi' di Maddaloni, nel Casertano, lascia sgomento il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. La Procura sammaritana ha, infatti, coordinato le indagini che hanno portato a cinque arresti tra educatori e insegnanti accusati di aver maltrattato e abusato di minori ospiti della struttura assistenziale. "Tutte le condotte accertate appaiono ancor più gravi se si considera che la Fondazione è un'istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell'infanzia e della gioventù, per giovani che si trovino in condizioni di necessità materiale, morale ed educativa", scrive in una nota Lembo. I minori ospitati nella struttura provengono, infatti, da situazioni familiari multiproblematiche e sono stati ospitati nell'istituto per ricevere "adeguata assistenza morale e materiale" e "non certo per diventare addirittura vittime di violenza fisica e psichica reiterata da parte di soggetti che, in ragione dei compiti di educatori e/o insegnanti, avrebbero dovuto garantirne - conclude - la cura, l'educazione e l'istruzione".



http://notizie.virgilio.it/notizie/politic...i,28527543.html

Al villaggio del ragazzo
Rapporti sessuali simulati in classe,
arrestata una professoressa
28 febbraio 2011

Quattro educatori e una professoressa del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, in provincia di Caserta, sono stati arrestati e sono indagati per maltrattamenti su minori di età compresa tra gli 11 e i 16 anni; in particolare, la docente è indagata per abuso sessuale ai danni di due alunni di 11 anni.

Gli arrestati sono Domenico Bellucci (56 anni), Vincenzo Crisci (30), Francesco Edattico (53), Gianluca Panico (33) e Maria Iesu (37). Il Villaggio dei Ragazzi è un’istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell’infanzia.

Lo scenario descritto dagli inquirenti è inquietante: maltrattamenti fisici e psicologici, «sistematico ricorso a metodi brutali e umilianti da parte degli educatori», violenza sessuale nei confronti di due undicenni messa in atto dall’insegnante, «uso della violenza per mortificare le vittime» e in alcune occasioni anche «percosse che hanno provocato lesioni».

Le indagini, avviate nell’estate del 2009, sono state svolte dalla squadra Mobile della polizia di Caserta e coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere: secondo quanto spiegato dal procuratore, Corrado Lembo, l’ascolto di numerosi bambini e adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi ha fatto emergere «uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ospitati». Come detto, sono state portate alla luce «gravi condotte di maltrattamento fisico oltre che psicologico, poste in essere da alcuni educatori nei confronti dei ragazzi alloggiati presso la fondazione».

Secondo quanto spiegato in Procura, le dichiarazioni dei minori, raccolte con l’aiuto di una psicologa, sono apparse «assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalità con le quali erano stati trattati da alcuni educatori dell’istituto e nella rappresentazione di metodi che, ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente “educazione rigida”, integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi».

Insomma, al Villaggio dei Ragazzi, invece di assistenza, avveniva ben altro: uno degli episodi più inquietanti, tra i tanti emersi dalle indagini, «è quello verificatosi nel corso di una lezione presso la scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi nel novembre del 2008, quando la professoressa colpita ora dall’ordinanza cautelare, con l’uso della forza fisica, aveva fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di 11 anni, e si era seduta dapprima sopra l’uno e subito dopo sopra l’altro, all’altezza dei genitali, e, quindi, aveva iniziato a prodursi in movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale».

Tutti gli indagati sono stati messi agli arresti domiciliari.

www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/02..._simulati.shtml

Scandalo al Villaggio dei Ragazzi, le giovani vittime: ci sentivamo morire
(28 Febbraio) - Ascoltati da una psicologa, i ragazzi vittime delle violenze che sarebbero state compiute nel Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni hanno raccontato il loro stato d'animo con espressioni agghiaccianti: 'Senso di soffocamento, ansia e sudorazione''; ''Atmosfera pesante e dura''; ''Sentirsi morire''; ''Episodio che mi ha fatto vergognare''; ''Mancanza di rispetto e di comprensione dei bisogni''.
Le dichiarazioni contrarie rese da altri ragazzi, secondo il gip Giuliana Taglialatela, che ha accolto le richieste dei pm Giovanni Cilenti e Ilaria Sasso del Verme, non sono idonee a scalfire l'impianto accusatorio: alcuni hanno infatti raccontato di non essere stati picchiati, aggiungendo pero' ''in quanto mi sono sempre fatto i fatti miei e non davo fastidio a nessuno''. ''Dal che si evince - scrive il giudice - che questi ultimi, piu' obbedienti e remissivi, non sono mai stati fatti oggetto di maltrattamenti da parte degli educatori che, invece, hanno rivolto le loro attenzioni su tutti gli altri ragazzi piu' ribelli, nei cui confronti hanno adottato reiterati comportamenti violenti che certamente hanno ecceduto rispetto a quelle che sono da ritenersi lecite modalita' educative''. Ecco per esempio il racconto di Lorenzo: ''Presso il Villaggio dei ragazzi ho frequentato la scuola elementare e la scuola media fino all'anno scolastico 2007/2008. In merito alla mia permanenza in tale istituto ho un bel ricordo unicamente dei miei insegnanti, mentre riguardo agli educatori non conservo molto di positivo''. Riguardo a un educatore in particolare ''ricordo che era sua abitudine picchiare i ragazzi piu' tranquilli e quelli piu' piccoli, mentre dei ragazzi piu' ribelli aveva paura perche' questi reagivano. Abitualmente picchiava gli altri ragazzi con le mani anche senza motivo e per quanto riguarda me ricordo un episodio in particolare. Se non erro, era subito dopo Carnevale dell'anno 2008, verso le 19.30, quando, dopo avermi dato degli spintoni sulle scale facendomi cadere, mi percosse selvaggiamente con le mani dandomi gli schiaffi in testa''. ''Ricordo - ha aggiunto - che furono tanti gli schiaffi che rimasi intontito e per farlo interrompere reagii. Ma, essendo la mia forza inferiore alla sua, mi afferro' per i capelli facendomi molto male e bloccandomi la testa. Mi aveva procurato graffi sul viso facendomi uscire anche il sangue dal naso, al punto tale che quando il professor Pietropaolo mi vide si spavento' molto. Il motivo per cui l'educatore mi picchio' era, a suo dire, perche' io non volevo stare in fila''. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dagli agenti della squadra mobile, coordinati dal vicequestore Angelo Morabito.




http://www.lunaset.it/politica-caserta/cro...amo-morire.html

Retata di educatori e maestra, dichiarazioni convergenti vittime
Cronaca

Caserta, 28 feb. - (Adnkronos) - Una psicologa ha assistito i bambini e i ragazzi, presunte vittime delle violenze poste in essere da quattro educatori e una maestra arrestati all'alba di oggi dagli agenti della squadra mobile di Caserta su ordine dei pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha posto in esecuzione una ordinanza di custodia cautelare.

Le dichiarazioni dei minori "apparivano assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalita' -spiegano in Procura- con le quali essi erano stati trattati da alcuni educatori dell'istituto e nella rappresentazione di metodi che, ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente educazione rigida, integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifisi". (segue)

28/02/2011

www.libero-news.it/articolo.jsp?id=678994
 
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