Laici Libertari Anticlericali Forum

Maddaloni. Buco da 33 mln di € nelle scuole dei Legionari di Cristo, 5 condanne e 5 assoluzioni per violenze al Villaggio dei Ragazzi. Prescrizione salva 3 imputati

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 28/2/2011, 10:27
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


5 condanne e 5 assoluzioni per violenze al Villaggio dei Ragazzi. Prescrizione salva imputati

fondazione_villaggio_ragazzi_maddaloni
Villaggio dei Ragazzi

28/02/2011 - ORRORE NEL NAPOLETANO
Violenze e offese sui bimbi all'istituto

Agli arresti domiciliari quattro educatori e una docente: sono accusati di abusi brutali
e sistematici e di continue mortificazioni sui piccoli indifesi

NAPOLI
Pugni, schiaffi, spintoni che in qualche caso hanno fatto cadere anche dalle scale la vittima, e l’uso della cintura come strumento di punizione. E poi un'infinità di ingiurie, da "porco" ad "handicappato". E' un quadro di maltrattamenti fisici e psicologici, con il «sistematico ricorso a metodi brutali ed umilianti da parte degli educatori»: è lo scenario descritto dagli inquirenti e subìto da alcuni minori nella Fondazione il "Villaggio dei Ragazzi" di Maddaloni (Caserta), un’istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell’infanzia. Le accuse si riferiscono anche alla violenza sessuale nei confronti di due undicenni messa in atto da un’insegnante. Non basta: negli atti si legge di «uso della violenza per mortificare le vittime» e in alcune occasioni «percosse che hanno riportato lesioni».

Le indagini sull`istituto di assistenza sociale alla gioventù dimostrano, secondo l'accusa, il sistematico ricorso a metodi violenti nei confronti dei giovani affidati e ospitati nel convitto della Fondazione. Cinque persone sono state arrestate e godranno del beneficio dei domiciliari. Sono quattro educatori, indagati per maltrattamenti ai danni di minori di età compresa tra i dodici e i sedici anni, e una professoressa della scuola media del "Villaggio dei ragazzi", per la quale il reato contestato è abuso sessuale ai danni di due alunni di undici anni. I nomi: Domenico Bellucci (56 anni), Vincenzo Crisci (30 anni), Francesco Edattico (53 anni), Gianluca Panico (33 anni) e Maria Iesu (37 anni).

La delicata inchiesta, avviata nell’estate del 2009, è stata svolta dalla Squadra Mobile di Caserta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. L’ascolto di numerosi bambini e adolescenti ospiti del "Villaggio dei Ragazzi" ha fatto emergere, spiega il procuratore Corrado Lembo, «uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ivi ospitati».

Portate alla luce, infatti, «gravi condotte di maltrattamento fisico oltre che psicologico poste in essere da alcuni educatori nei confronti dei ragazzi alloggiati presso la fondazione». Le dichiarazioni dei minori - ascoltati con l’ausilio di una psicologa - sono apparse «assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalità con le quali erano stati trattati da alcuni educatori dell’istituto e nella rappresentazione di metodi che - ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente educazione rigida - integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi».

Non metodi "rigidi" , ma «condotte abituali attuate con l'uso della violenza, fisica e psichica, e mediante la voluta mortificazione delle vittime» che, in alcune occasioni e a seguito delle percosse subite, avevano riportato anche lesioni personali.

Uno degli episodi più inquietanti tra i tanti emersi dalle indagini è quello accaduto nel corso di una lezione presso la scuola media statale del Villaggio, nel novembre del 2008. In quel caso, la professoressa indagata, con l`uso della forza fisica, avrebbe fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di undici anni, sedendosi prima sull`uno e subito dopo sull'altro, all'altezza dei genitali, muovendosi in modo tale da simulare un rapporto sessuale.


http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/a...lo/lstp/390962/

La Fondazione “Villaggio dei Ragazzi - don Salvatore d’Angelo” è un Ente Morale ed Ente di Diritto Pubblico di Assistenza e Beneficenza (IPAB), riconosciuto con decreti del Presidente della Giunta Regionale Campania, nato alla fine della Seconda Guerra Mondiale per aiutare, in quella fase storica, l’infanzia abbandonata e priva di tutto.

Don Salvatore D’Angelo, notissima figura di sacerdote attivamente impegnato, per oltre cinquantanni, sul piano dell’assistenza sociale ed educativa dei giovani in Terra di Lavoro.-.

Scopo della Fondazione è quello di sviluppare iniziative di assistenza sociale, attività educative, culturali e ricreative in favore di quei giovani e minori in genere nei quali le carenze affettive e le difficoltà stesse dell’ambiente familiare, oltre alle devianze sociali ben note sul Territorio, non avrebbero consentito una più salda e coerente formazione della personalità, una preparazione ed una formazione culturale per consentir loro una adeguata collocabilità nel mercato del lavoro dopo il corso di studi.

Ad onore e testimonianza della qualità degli studi va precisato inoltre che vivono e si formano nelle Scuole del Villaggio anche giovani rivenienti da famiglie abbienti della zona che preferiscono tali istituzioni per la qualità dell’istruzione e della preparazione morale, del livello culturale e formativo, nonostante abbiano un costo (pur altamente competitivo rispetto al mercato), non paragonabile alla gratuità della scuola pubblica, pure presente o alla gratuità utilizzata dagli interni con diritto di assistenza.

Nel Villaggio essi vivono una vita serena, basata ed orientata sui sempre validi valori e principi della comprensione dialogica, della solidarietà, dell’amore, del mutuo rispetto e di una continua formazione culturale.

Il metodo educativo, inteso a conseguire un’educazione globale della persona, si realizza, innanzitutto, mediante un’articolata struttura di istituzioni scolastico-formative, che va dalla Scuola per l’infanzia, alla Primaria a quella Media dell’obbligo(di stato), ai corsi superiori;


I giovani sia assistiti che interni, sia semiconvittori che solventi ricevono lo stesso trattamento e sono gestiti tutti insieme con un’articolazione formativa attuata in funzione ai loro bisogni ed alle motivazioni individuali che:
* Utilizza le più moderne tecniche pedagogiche messe a punto in tutte le scuole gestite dai Legionari di Cristo in tutto il mondo ed in particolare negli Stati Uniti, in Irlanda ed in Spagna,oltre che in Italia;
* Tutela e valorizza le identità individuali;
* Offre libertà di apprendimento;
* Propone la possibilità di insegnamento personalizzato;
* Informa chiaramente le famiglie e gli interessati sul suo funzionamento;
* Ascolta l’opinione degli altri per migliorarsi;
* Accoglie con fraternità non discriminante giovani di altre religioni o razze;
* Tutela la loro salute con un presidio medico con cinque specialisti.
* Tutti gli ospiti possono essere assistiti e guidati da uno psicologo (la Fondazione dispone di un proprio Istituto di Psicologia), disponibile nel Villaggio, per affrontare assieme i momenti critici dell’adolescenza e della maturazione.

Più precisamente il Villaggio dei Ragazzi dispone della seguente organizzazione scolastico-educativa completa:
• SCUOLA per l’INFANZIA (ex-Materna) oltre 100 unità;
• ELEMENTARI STATALI “ 100 “
• SCUOLA MEDIA STATALE “ 100 “
• ISTITUTI TECNICI INDUSTRIALI “ 330 “
• ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO “ 320 “
• LICEO LINGUISTICO EUROPEO “ 180 “
• SCUOLA SUP.MEDIATORI LINGUISTICI (1) 50 “
• VIRTUAL INSTITUTE for HIGHER STUDIES “ 80 “
• CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE “ 70 “
• ISTITUTO di PSICOLOGIA “ 60 “
• BANDA MUSICALE e relativa scuola “ 40 “
• Enti diversi di Formazione integrale “ 150 “

(dati rilevati nel 2003) Totale 1.580 unità

NOTA (1) : più conosciuta in passato come ISTITUTO SUPERIORE INTERPRETI e TRADUTTORI, oggi rilascia veri titoli universitari per il triennio universitario di lingue e d’intesa con l’Università Orientale di Napoli, consente il proseguimento automatico al biennio successivo di laurea superiore.

Tra gli enti di formazione integrale per giovani e adulti si annovera il Centro Culturale "Tertio Millennio", un’ampia possibilità di progetti di volontariato quali: "Gioventù Missionaria", "Angelo per un giorno", attività formative specifiche come l’"Everest club" per giovani, l’“Edelweiss Club” per ragazze, "NET" per bambini ,e la "Scuola della Fede" per adulti.

Inoltre tra i Servizi forniti all’intera struttura del Villaggio sono utilizzati :
- un Centro Grafico Editoriale e
- un Centro di Produzione Audiovisivi
che, grazie a sofisticate attrezzature, creano programmi televisivi e pubblicazioni ad uso interno.
Tutte queste realtà sono utilizzate in maniera completa per fini esclusivamente interni, per sussidi pedagogici ed attività promozionale, essendo provviste di ottime attrezzature, laboratori e sussidi tecnologici.

L’Internato del Villaggio (che funziona come un College anglosassone),è una struttura specifica per l’accoglienza di minori e giovani fino a 18 anni in qualità di “convittori”.
Nel corso della sua pluridecennale esperienza l’Internato ha sviluppato una logistica ambientale adeguata, ma soprattutto un criterio di approccio e di accompagnamento psico-pedagogico idoneo ai tempi ed alla realtà giovanile odierna, particolarmente vivace in questo territorio.
I giovani rientrano presso le famiglie al termine di ogni settimana di studio al fine di mantenere un contatto benefico con i propri familiari.

Prevede la possibilità di ospitare 500 ospiti pernottanti, cosiddetti convittori interni, e di assistere altrettanti semiconvittori, che a sera possono rientrare presso le rispettive famiglie.

Dispone ovviamente di un servizio mensa, con proprie cucine, magazzini frigoriferi e personale, in grado di preparare e servire oltre 2.000 pasti completi al giorno. Qualità del cibo e igiene ambientale sono strettamente controllate dalle autorità preposte, oltre ad essere il vanto dell’istituto.

Agli ospiti interni è consentito, inoltre, secondo le tipiche caratteristiche di struttura aperta, di scegliere anche indirizzi scolastici diversi da quelli disponibili all’interno, però esistenti in zona (quali il Liceo Scientifico, Liceo Classico, Liceo Pedagogico, Conservatorio di musica, ecc..) che gli studenti ospiti possono seguire.

A completare il quadro della gamma dell’offerta educativo-formativa la Fondazione organizza e gestisce, per il tramite delle apposite organizzazioni giovanili interne esistenti:
* Attività sportive giovanili (calcio, nuoto, atletica, pallacanestro, arti marziali,ecc)
* Gruppi per l’Organizzazione del tempo libero,
* Partecipazione esterna alle più varie attività socio-culturali,
* Soggiorni di vacanza ed attività sportive invernali o periodi di studio-formazione fuori del Villaggio
(il Villaggio possiede in proprio, con annessa spiaggia di proprietà, un centro alberghiero a Torre Pedrera presso Rimini con campi sportivi e piscine, e noleggia, sia nella stagione estiva che d’inverno per vacanze sulla neve, alberghi per giovani nelle più note località montane per periodi di vacanza-riposo formativo o corsi di studio e formazione).-

Per rispondere alle esigenze di una società in trasformazione rapida tutti i programmi didattici, fin dalla Scuola per l’infanzia, sono stati predisposti in modo da fornire una preparazione per il prosieguo successivo del cursus scolastico fino alla laurea o all’occupazione.

Dal 2001, la Fondazione, struttura civile e di diritto pubblico, rimasta identica ai desideri del Fondatore, è gestita dalla Congregazione dei Legionari di Cristo, con Suoi religiosi e sacerdoti ed alcune Suore Carmelitane (per dare ai più piccoli ed ai più bisognosi un orientamento educativo che utilizzi il naturale senso dell’affetto materno e femminile): Tale passaggio di gestione si è realizzato per espressa volontà del fondatore dell’opera, Don Salvatore d’Angelo.

Nell’attuale Consiglio di Amministrazione inoltre sono presenti un Rappresentante del Comune di Maddaloni, un Rappresentante della Diocesi di Caserta ed il Sen. On.le Giulio Andreotti.

www.villaggiodeiragazzi.it/evento.asp?cod=0

Il villaggio ricorda Padre Marcial Maciel

di Redazione del 3/02/2008 in Società - Letto 1116 volte

Il villaggio dei Rgazzi di MaddaloniMADDALONI. Bandiere a mezz’asta al Villaggio dei Ragazzi e una celebrazione religiosa aperta a tutti i componenti della “cittadella degli studi” per ricordare all’indomani della scomparsa, il fondatore della Congregazione dei Legionari di Cristo, Padre Marcial Maciel spentosi negli Usa all’età di 87 anni.

Marcial Maciel “Ci ritroviamo rappresentati tutti nel messaggio che sul triste momento ha inviato ai componenti la Congregazione e agli associati del Movimentum Christi il direttore generale Padre Alvaro Corquera – ha dichiarato il presidente della fondazione maddalonese, Padre Miguel Cavallè, e il direttore Padre Alfonso Lopez, legionari di Cristo – La dipartita del nostro fondatore ci fa soffrire, anche se sapevamo da tempo che il triste momento non sarebbe tardato ad arrivare, ma non possiamo non ricordare la sua profonda fede, il sentimento di speranza nella resurrezione che ha sempre infuso in tutti noi”. “Il ricordo della visita che gli facemmo in Messico in occasione della beatificazione di Josè Sanchez del Rio a Guadalajara – dichiara Nunzio Cappuccio, consigliere amministratore della fondazione – è ancora vivo e palpitante. Un uomo straordinario, un sacerdote gemello, possiamo definirlo, di don Salvatore D’Angelo. Nello stesso anno, in due diversi continenti, fondarono l’uno la Congregazione legionaria, l’altro il Villaggio, opere che ancora dopo sessant’anni dalla costituzione si adoperano per la formazione, l’assistenza e l’educazione dei giovani. E non a caso la Provvidenza ha voluto che, alla scomparsa di don Salvatore, il Villaggio fosse gestito dai Legionari di Cristo di Padre Maciel”.”


www.pupia.tv/campania/notizie/0001510.html


Andreotti riceve la cittadinanza onoraria di Maddaloni
di Redazione del 8/02/2011 in Società - Letto 192 volte

Giulio Andreotti MADDALONI. Il senatore a vita Giulio Andreotti ha ricevuto a Roma, nello studio di Palazzo Giustiniani, la cittadinanza onoraria di Maddaloni deliberata dal consiglio comunale della città casertana, all'unanimità, lo scorso dicembre.

A consegnare la pergamena una delegazione composta dal vicesindaco Ciro Izzo, dai vicepresidenti del consiglio comunale Salvatore Tramontano e Giuseppe Di Nuzzo, da Claudio Petrone, presidente dell'associazione "Nuova Primavera", e da Luigi Ferraiuolo, responsabile dell'Eco di Caserta. All'ex presidente del Consiglio è stata anche donata una scultura appositamente realizzata per l'occasione dal sacerdote artista don Battista Marello.



L'iniziativa è stata promossa da Claudio Petrone. "Sono figlio del Villaggio dei Ragazzi – spiega Petrone – e l’unico modo per ringraziare il senatore Andreotti per il suo impareggiabile impegno sociale per la città, è stato chiedere al Comune di Maddaloni di riconoscergli la cittadinanza onoraria".



Andreotti è già presidente onorario della "Fondazione Villaggio dei Ragazzi – don Salvatore d’Angelo" che forma ed ha formato e salvato dalla strada migliaia di giovani orfani o figli di famiglie in difficoltà. "La cittadinanza onoraria – continua il presidente di ‘Nuova Primavera’ – ha una forte valenza simbolica per la nostra città, che con il Villaggio può vantare un’istituzione culturale tra le più prestigiose della Campania, oggi retta dai Padri Legionari, che portano avanti con successo l’opera dell’indimenticabile don Salvatore d’Angelo".

www.pupia.tv/maddaloni/societ-a/535...-maddaloni.html

Edited by pincopallino2 - 31/5/2021, 08:32
 
Web  Top
view post Posted on 28/2/2011, 12:09
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


image


-------------------------

Dalla tutela di Andreotti ai Legionari,
la storia della Fondazione di Maddaloni


Gli anni d'oro dell'istituzione al centro dell'indagine



La Fondazione “Villaggio dei Ragazzi-don Salvatore d’Angelo” di Maddaloni, che nel suo nome porta da alcuni anni anche quello del sacerdote che la fondò raccogliendo nel secondo dopoguerra gli orfani e i figli delle famiglie indigenti e di cui una maestra e quattro educatori sono stati arrestati per violenze su minori, è un ente di assistenza e di beneficenza riconosciuto con decreti del presidente della Giunta regionale della Campania, nato alla fine della seconda guerra mondiale.
Il suo fondatore, don Salvatore D’Angelo, morto il 30 maggio del 2000, era consigliere spirituale e amico di infanzia del senatore Giulio Andreotti, quest’ultimo ancora presidente onorario della Fondazione e consigliere di amministrazione effettivo (nella foto dell’archivio Istituto Luce ritratto con don Salvatore a Maddaloni con un giovanissimo Giovanni Leone). Un anno fa, l’ex presidente del Consiglio aveva ricevuto anche la cittadinanza onoraria dal Comune di Maddaloni. La figura di don Salvatore, coinvolto nel 1994 in una inchiesta della procura sammaritana per ricettazione, è sempre stata legata alla struttura per i giovani disagiati, capace di ospitare oltre 500 persone e introdurre, dopo un percorso formativo, nel mondo del lavoro i giovani ospiti. Quando don Salvatore D’Angelo morì per la Fondazione si acuì il periodo di incertezze economiche che già su trascinavano da qualche anno: i costi di gestione della struttura erano infatti altissimi ma anche grazie ai buoni uffici di Andreotti e i rapporti con enti ed istituzioni come la Regione e la Provincia di Caserta, che ogni anno sovvenzionano con diversi milioni di euro il Villaggio, le difficoltà sono state sempre superate.
Accanto ai problemi economici vi erano poi quelli di gestione in senso stretto della scuola. Problemi superati dopo l’avvento dei Legionari di Cristo, movimento cattolico di origini messicane che in Italia già gestiva alcune prestigiose istituzioni scolastiche. I Legionari di Cristo dopo il loro avvento hanno contribuito a rafforzare l’offerta formativa del Villaggio dei Ragazzi, che oggi conta nuovi corsi di studio, e con la figura di padre Miguel Cavallè avevano anche contribuito a rilanciare una immagine leggermente offuscata dalle inchieste sul fondatore degli stessi Legionari, toccato da accuse di violenze sui minori in passato. Una storia vecchia, che non ha nulla a che vedere con le istituzioni scolastiche gestite in Italia ma che fece scalpore qualche anno fa appena. (28.02.11)

www.ilcasertano.it/sviluppo/?p=45903


Andreotti con padre Cavallè, presidente della Fondazione

image

L’ex presidente del Consiglio amico del fondatore della cittadella don D’Angelo
Maddaloni, Andreotti cittadino onorario
Fautore del «Villaggio dei ragazzi». Il commento
del vescovo Farina: «Mai scelta fu più opportuna»
Andreotti con padre Cavallè, presidente della Fondazione

Andreotti con padre Cavallè, presidente della Fondazione

CASERTA - Col voto unanime del consiglio comunale, il senatore a vita Giulio Andreotti è diventato cittadino onorario di Maddaloni. A motivare la decisione, l’amicizia che ha legato il senatore a don Salvatore D’Angelo, fondatore del «Villaggio dei Ragazzi», dal 1945 alla scomparsa del sacerdote avvenuta il 30 maggio del 2000; l’aiuto costante per la crescita della istituzione educativa e formativa di migliaia di ragazzi; la circostanza che ancora oggi Andreotti è presidente onorario della fondazione e consigliere di amministrazione effettivo. «Siamo lieti del riconoscimento che la città di Maddaloni ha deciso di tributare al nostro presidente onorario — dice padre Miguel Cavallè, presidente della fondazione —. Si tratta di un atto di grande sensibilità nei confronti di una persona che è tra i principali protagonisti della storia del Villaggio. Di questo riconoscimento si fregia la nostra cittadella degli studi che conta una popolazione di oltre millecinquecento studenti, alla quale il presidente Andreotti continua a dedicare attenzione. La scorsa settimana, nel suo studio di Roma dove ci siamo portati in omaggio ai suoi novantuno anni, il presidente ha condotto la riunione del consiglio con la solita, puntuale partecipazione alle programmazioni da intraprendere».

La prima considerazione di monsignor Pietro Farina, vescovo di Caserta, alla notizia è questa: «Mai conferimento di cittadinanza onoraria a una persona è stato più opportuno e significativo. L’amministrazione ha colto nel segno, interpretando la volontà della cittadinanza che nel Villaggio dei Ragazzi continua a identificarsi».

Monsignor Farina è nato a Maddaloni, nel Villaggio fu accolto che aveva sette anni, da don Salvatore che ne intuì la vocazione sacerdotale fu indirizzato al Seminario Pontificio dove fu ordinato, e del fondatore del Villaggio fu per anni diretto collaboratore. «Sono fra coloro che hanno verificato la concretezza dell’aiuto che il senatore Andreotti non ha mai fatto mancare alla istituzione — continua il vescovo Farina —. Il suo sostegno è stato sempre determinante, non c’è stata tappa della crescita del Villaggio che non ne abbia registrato un determinante interessamento. Il riconoscimento di questa collaborazione è oggi consacrata in una cittadinanza che ricorderà questo maddalonese onorario nel futuro».

Andreotti con don Salvatore D'Angelo
Andreotti con don Salvatore D'Angelo
Il legame che unì Giulio Andreotti a don Salvatore D’Angelo è datato nell’immediato dopoguerra. Don Salvatore ultimava gli studi di teologia nel Vaticano dove assidua era la presenza di Alcide De Gasperi e del suo giovane assistente Giulio Andreotti. Lo statista trentino e il giovane ciociaro appassionato di politica e militante democristiano furono tra i primi a intuire nel diacono maddalonese le doti di comunicatore e le sue passioni sociali, la volontà di darsi da fare nella sua Maddaloni, cittadina come tante martoriata dalla guerra. Don Salvatore D’Angelo fu ordinano sacerdote il 24 marzo 1945, la sua prima messa gli fu servita all’altare da un chierico maturo: Alcide De Gasperi.

Il giorno seguente la prima messa di don Salvatore a Maddaloni, chiesa dei Cappuccini, a servirla un chierico più giovane del primo: Giulio Andreotti. Il sacerdote maddalonese tornò in Vaticano al Seminario Francese e dopo la laurea fu inviato a Parigi a far da scrivano al Nunzio Apostolico che era Angelo Giuseppe Roncalli, il futuro papa Giovanni XXIII. Non ci stette molto in Francia don Salvatore, il richiamo della Maddaloni e dei ragazzini affamati e scalzi, ne determinò la decisione: niente carriera diplomatica. E nella caserma bombardata che oggi è il Villaggio fondò la «Casa del fanciullo». Era il 1947, da Roma Giulio Andreotti indirizzava aiuti, favoriva provvedimenti governativi per l’istituzione educativa che cresceva, un filo diretto che non si è interrotto dopo la morte del suo amico sacerdote perché Giulio Andreotti ispirò il passaggio di gestione alla Congregazione dei Legionari di Cristo che il testimone continuano a far correre in una grande staffetta di partecipazione educativa e sociale.

Franco Tontoli
30 dicembre 2010

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...170522084.shtml

Padre Miguel Cavallè, sacerdote dei Legionari di Cristo, è nato a Barcellona, Spagna, nel 1968.

image

È laureato in filosofia (1996) e in teologia (2001) presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.
Ha conseguito il master in Bioetica e il master in Studi umanistici classici.

Ha fondato il Centro Culturale Terzo Millennio. Dal 2001 è presidente della Fondazione Villaggio dei Ragazzi e dal 2002 della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici, di Maddaloni (Caserta).

Ha tenuto conferenze su diversi itemi di attualità in Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Venezuela, Cile, Colombia e Brasile.

www.solfano.it/tradizioni/cavalle.html

Caserta, procuratore Lembo: Metodi gravi su ragazzi problematici
Operatori avrebbero dovuto garantire educazione e istruzione


Quanto si è verificato all'interno de 'Il Villaggio dei ragazzi' di Maddaloni, nel Casertano, lascia sgomento il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo. La Procura sammaritana ha, infatti, coordinato le indagini che hanno portato a cinque arresti tra educatori e insegnanti accusati di aver maltrattato e abusato di minori ospiti della struttura assistenziale. "Tutte le condotte accertate appaiono ancor più gravi se si considera che la Fondazione è un'istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell'infanzia e della gioventù, per giovani che si trovino in condizioni di necessità materiale, morale ed educativa", scrive in una nota Lembo. I minori ospitati nella struttura provengono, infatti, da situazioni familiari multiproblematiche e sono stati ospitati nell'istituto per ricevere "adeguata assistenza morale e materiale" e "non certo per diventare addirittura vittime di violenza fisica e psichica reiterata da parte di soggetti che, in ragione dei compiti di educatori e/o insegnanti, avrebbero dovuto garantirne - conclude - la cura, l'educazione e l'istruzione".



http://notizie.virgilio.it/notizie/politic...i,28527543.html

Al villaggio del ragazzo
Rapporti sessuali simulati in classe,
arrestata una professoressa
28 febbraio 2011

Quattro educatori e una professoressa del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, in provincia di Caserta, sono stati arrestati e sono indagati per maltrattamenti su minori di età compresa tra gli 11 e i 16 anni; in particolare, la docente è indagata per abuso sessuale ai danni di due alunni di 11 anni.

Gli arrestati sono Domenico Bellucci (56 anni), Vincenzo Crisci (30), Francesco Edattico (53), Gianluca Panico (33) e Maria Iesu (37). Il Villaggio dei Ragazzi è un’istituzione di assistenza e beneficenza che ha lo scopo di promuovere iniziative in favore dell’infanzia.

Lo scenario descritto dagli inquirenti è inquietante: maltrattamenti fisici e psicologici, «sistematico ricorso a metodi brutali e umilianti da parte degli educatori», violenza sessuale nei confronti di due undicenni messa in atto dall’insegnante, «uso della violenza per mortificare le vittime» e in alcune occasioni anche «percosse che hanno provocato lesioni».

Le indagini, avviate nell’estate del 2009, sono state svolte dalla squadra Mobile della polizia di Caserta e coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere: secondo quanto spiegato dal procuratore, Corrado Lembo, l’ascolto di numerosi bambini e adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi ha fatto emergere «uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ospitati». Come detto, sono state portate alla luce «gravi condotte di maltrattamento fisico oltre che psicologico, poste in essere da alcuni educatori nei confronti dei ragazzi alloggiati presso la fondazione».

Secondo quanto spiegato in Procura, le dichiarazioni dei minori, raccolte con l’aiuto di una psicologa, sono apparse «assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalità con le quali erano stati trattati da alcuni educatori dell’istituto e nella rappresentazione di metodi che, ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente “educazione rigida”, integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi».

Insomma, al Villaggio dei Ragazzi, invece di assistenza, avveniva ben altro: uno degli episodi più inquietanti, tra i tanti emersi dalle indagini, «è quello verificatosi nel corso di una lezione presso la scuola media statale del Villaggio dei Ragazzi nel novembre del 2008, quando la professoressa colpita ora dall’ordinanza cautelare, con l’uso della forza fisica, aveva fatto stendere supini sul pavimento due alunni, entrambi di 11 anni, e si era seduta dapprima sopra l’uno e subito dopo sopra l’altro, all’altezza dei genitali, e, quindi, aveva iniziato a prodursi in movimenti ondulatori e sussultori tipici di un rapporto sessuale».

Tutti gli indagati sono stati messi agli arresti domiciliari.

www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/02..._simulati.shtml

Scandalo al Villaggio dei Ragazzi, le giovani vittime: ci sentivamo morire
(28 Febbraio) - Ascoltati da una psicologa, i ragazzi vittime delle violenze che sarebbero state compiute nel Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni hanno raccontato il loro stato d'animo con espressioni agghiaccianti: 'Senso di soffocamento, ansia e sudorazione''; ''Atmosfera pesante e dura''; ''Sentirsi morire''; ''Episodio che mi ha fatto vergognare''; ''Mancanza di rispetto e di comprensione dei bisogni''.
Le dichiarazioni contrarie rese da altri ragazzi, secondo il gip Giuliana Taglialatela, che ha accolto le richieste dei pm Giovanni Cilenti e Ilaria Sasso del Verme, non sono idonee a scalfire l'impianto accusatorio: alcuni hanno infatti raccontato di non essere stati picchiati, aggiungendo pero' ''in quanto mi sono sempre fatto i fatti miei e non davo fastidio a nessuno''. ''Dal che si evince - scrive il giudice - che questi ultimi, piu' obbedienti e remissivi, non sono mai stati fatti oggetto di maltrattamenti da parte degli educatori che, invece, hanno rivolto le loro attenzioni su tutti gli altri ragazzi piu' ribelli, nei cui confronti hanno adottato reiterati comportamenti violenti che certamente hanno ecceduto rispetto a quelle che sono da ritenersi lecite modalita' educative''. Ecco per esempio il racconto di Lorenzo: ''Presso il Villaggio dei ragazzi ho frequentato la scuola elementare e la scuola media fino all'anno scolastico 2007/2008. In merito alla mia permanenza in tale istituto ho un bel ricordo unicamente dei miei insegnanti, mentre riguardo agli educatori non conservo molto di positivo''. Riguardo a un educatore in particolare ''ricordo che era sua abitudine picchiare i ragazzi piu' tranquilli e quelli piu' piccoli, mentre dei ragazzi piu' ribelli aveva paura perche' questi reagivano. Abitualmente picchiava gli altri ragazzi con le mani anche senza motivo e per quanto riguarda me ricordo un episodio in particolare. Se non erro, era subito dopo Carnevale dell'anno 2008, verso le 19.30, quando, dopo avermi dato degli spintoni sulle scale facendomi cadere, mi percosse selvaggiamente con le mani dandomi gli schiaffi in testa''. ''Ricordo - ha aggiunto - che furono tanti gli schiaffi che rimasi intontito e per farlo interrompere reagii. Ma, essendo la mia forza inferiore alla sua, mi afferro' per i capelli facendomi molto male e bloccandomi la testa. Mi aveva procurato graffi sul viso facendomi uscire anche il sangue dal naso, al punto tale che quando il professor Pietropaolo mi vide si spavento' molto. Il motivo per cui l'educatore mi picchio' era, a suo dire, perche' io non volevo stare in fila''. Le ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dagli agenti della squadra mobile, coordinati dal vicequestore Angelo Morabito.




http://www.lunaset.it/politica-caserta/cro...amo-morire.html

Retata di educatori e maestra, dichiarazioni convergenti vittime
Cronaca

Caserta, 28 feb. - (Adnkronos) - Una psicologa ha assistito i bambini e i ragazzi, presunte vittime delle violenze poste in essere da quattro educatori e una maestra arrestati all'alba di oggi dagli agenti della squadra mobile di Caserta su ordine dei pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha posto in esecuzione una ordinanza di custodia cautelare.

Le dichiarazioni dei minori "apparivano assolutamente convergenti nella descrizione e nella ricostruzione delle modalita' -spiegano in Procura- con le quali essi erano stati trattati da alcuni educatori dell'istituto e nella rappresentazione di metodi che, ben lontani dal costituire quella che viene definita semplicemente educazione rigida, integravano invece odiosi atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifisi". (segue)

28/02/2011

www.libero-news.it/articolo.jsp?id=678994
 
Web  Top
view post Posted on 28/2/2011, 13:03
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


CASERTA, ARRESTI VILLAGGIO DEI RAGAZZI: C'E' FIGLIA EX PROVVEDITORE. I NOMI


MADDALONI (Caserta), 28 febbraio 2011 (Casertasette) - C'era la professoressa delle scuole medie che, una volta alzata la gonna, si sedeva sopra le gambe di due adolescenti di 11 anni, all'altezza dei genitali, facendo dei movimenti ondulatori tipici di un rapporto sessuale. C'era poi l'educatore che picchiava a e faceva cadere dalle scale un ragazzo ospite della struttura di assistenza per minori. E ancora, tre educatori che insultavano i ragazzi umiliandoli con appellativi come: "handicappato", "porco", "scemo". Di tutto questo sono accusati Domenico Bellucci, 56 anni; Vincenzo Crisci, 30 anni; Gianluca Panico 33 anni; Francesco Edattico, 53 anni; tutti educatori, i primi tre di Maddaloni e l'ultimo di Marcianise. L'insegnante, Maria Iesu, 37 anni (nativa di Salerno ma residente a Caserta, figlia di un ex provveditore agli studi del capoluogo), e' accusata di essersi resa responsabile dell'abuso sessuale nei confronti degli undicenni ospiti della fondazione "Villaggio dei ragazzi", nel novembre del 2008. Le dichiarazioni delle piccole vittime, ascoltate dai pm della procura con l'ausilio di una psicologa, sottolinea il capo della procura sammaritana Corrado Lembo in una nota, apparivano convergenti nella descrizione e ricostruzione delle modalita' con le quali i giovani erano stati trattati da alcuni educatori dell'istituto. Convergenti anche nella rappresentazione di metodi che - considerati lontani dal costituire quella che viene definita "educazione rigida" - integravano invece atti di maltrattamento volti alla sistematica sopraffazione e vessazione di minori indifesi. Secondo i pm, le condotte erano abitualmente commesse, tra l'altro, con l'uso della violenza fisica e psichica e mediante la mortificazione delle vittime. In alcune occasioni, a seguito delle percosse subite, le vittime avevano riportato anche lesioni personali. La psicologa nominata dai pm sammaritani che aveva assistito, nel corso delle indagini, all'audizione dei minori, ha redatto in seguito una relazione nella quale si evidenziava il disagio emotivo vissuto dai ragazzi. Cosi', oggi, il gip Giuliana Taglialatela, ha firmato l'ordinanza per i cinque indagati. Nel corso dell'indagine, iniziata nell'estate del 2009, l'ascolto di bambini e adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, ha fatto emergere uno spaccato definito dalla procura "molto triste e sconsolante" in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ospitati.
I reati

Maltrattamenti, lesioni aggravate e, per la sola insegnante delle medie, violenza sessuale aggravata, sono i reati commessi dai cinque arrestati ai danni di minori di eta' compresa tra gli 11 e i 16 anni, ospitati dalla fondazione amministrata dalla Congregazione dei "Legionari di Cristo". Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile di Caserta nel luglio del 2009, hanno mostrato l'abituale ricorso da parte dei quattro educatori a metodi umilianti e violenti nei confronti dei ragazzi ospitati a convitto nella struttura. In particolare, attraverso l'escussione di numerosi testimoni e delle vittime accertate, e' stato possibile appurare come i giovani fossero continuamente oggetto di appellativi ingiuriosi e offensivi e, nel caso manifestassero ribellione ed insofferenza a tali vessazioni, venivano percossi anche in modo selvaggio al punto che in alcune circostanze erano costretti a ricorrere alle cure ospedaliere. Una inchiesta resa difficile anche dallo stato di soggezione e di disagio psichico dei fanciulli e dei genitori, alcuni dei quali, consapevoli di quanto accadeva, venivano indotti a non denunciare. Due di essi, Domenico Bellucci e Francesco Edattico, gia' in passato erano stati indagati per episodi analoghi. Bellucci e' ora ritenuto responsabile di due episodi di lesioni personali, riscontrati anche attraverso l'acquisizione di referti medici, nei confronti di due ragazzi, uno scaraventato per le scale, e un'altro colpito con uno schiaffo cosi' violento da fargli sbattere la nuca contro un armadio con conseguente ferita lacero contusa. Nel primo caso, la madre della vittima fu dissuasa dal denunciare la vicenda, mentre nel secondo episodio, la giovane vittima fu convinta a mentire sulle cause della ferita ai medici del pronto soccorso di Maddaloni che gli applicariono dei punti di sutura. Inoltre, si e' accertato che i ragazzi erano costretti, per punizione, talvolta anche gratuitamente, a restare in piedi per ore o a sedere su sgabelli scomodi e privi di spalliere quando guardavano la tv, o, ancora, ad aspettare il turno per fare la doccia scalzi e nudi, con porte e finestre aperte anche d'inverno. Gli adolescenti hanno collobarato poco all'inizio con gli investigatori perche' temevano rappresaglie degli educatori che si vantavano dell'inutilita' di eventuali denunce, dicendo loro che non sarebbe stati creduti. Quanto agli abusi sessuali commessi dalla professoressa Maria Iesu, dicono gli investigatori, il disagio manifestato da una delle giovani vittime, sentita dalla Sezione Minori della Squadra Mobile alla presenza di uno psicologo, era tale che l'11enne, per l'imbarazzo, non riusciva a raccontare l'episodio e si e' limitato a scrivere su un foglio i comportamenti della donna.

L'insegnante figlia del provveditore al centro di un episodio di cronaca alcuni anni fa

Maria Iesu, l'insegnante arrestata oggi per violenza sessuale, alcuni anni fa fu protagonista di un episodio di cronaca come vittima. Dopo un furibondo litigio con il padre, quest'ultimo, ex Provveditore agli studi di Caserta, esplose contro di lei un colpo di pistola che le procurò una prognosi di 15 giorni. Il padre fu denunciato per lesioni ma non arrestato in quanto ultrasettantenne

Indagate altre tre persone tra cui un vertice amministrativo

Nell'inchiesta è indagato anche un ex vertice ammimnistrativo (non religioso) che già da tempo non dirige più l'istituto e altri due educatori.


http://lnx.casertasette.com/modules.php?na...ticle&sid=20377
 
Web  Top
perlanaturale
view post Posted on 28/2/2011, 15:52




Pestaggi, insulti e abusi sessuali ai ragazzini
Benvenuti all’inferno di Maddaloni

Le violenze sui minori, provenienti da famiglie disagiate, avvenivano nell’Istituto Villaggio dei Ragazzi Don Salvatore D’Angelo. Oggi il gip di Santa Maria Capua a Vetere ha disposto gli arresti domiciliari per quattro educatori
“Puorco, animale, handicappato”. Scudisciate con la cintura. Schiaffi, pugni, sberle in testa, graffi in faccia, calci nei genitali. L’obbligo di fare la doccia con la porta aperta. E un episodio di abuso sessuale nei confronti di due ragazzini di 11 anni, costretti a mimare un rapporto sessuale con un’insegnante di 37 anni.

Benvenuti nell’Istituto Villaggio dei Ragazzi “Don Salvatore D’Angelo” di Maddaloni (Caserta). Una fondazione amministrata dall’ordine religioso dei Legionari di Cristo per “promuovere iniziative in favore dell’infanzia e della gioventù in stato di necessità materiale, morale ed educativa”. Dove ingiurie, maltrattamenti e violenze nei confronti dei ragazzini disagiati ospiti della struttura erano all’ordine del giorno. E dove i genitori che osavano protestare venivano costretti al silenzio con la minaccia di rivolgersi ai servizi sociali per privarli della patria potestà. Raccapricciante il quadro dipinto nelle 25 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal Gip di Santa Maria Capua Vetere Giuliana Taglialatela, che ha accolto cinque richieste di arresti domiciliari avanzate dai pm Giovanni Cilenti e Ilaria Sasso nei confronti di quattro educatori, Domenico Bellucci, Vincenzo Crisci, Francesco Edattico, Gianluca Panico, e un’insegnante, Maria Iesu, rigettando altre tre richieste di arresto. Provvedimenti disposti al termine di un’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Caserta con l’ausilio di alcuni psicologi che hanno ascoltato i minori adottando tutte le cautele del caso.

L’inchiesta è partita nell’estate del 2009 in seguito alla denuncia di una fonte confidenziale. L’ascolto dei bambini e degli adolescenti ospiti del Villaggio dei Ragazzi ha fatto emergere, spiega il procuratore capo Corrado Lembo, “uno spaccato molto triste e sconsolante in relazione alla gestione della struttura e al trattamento che gli educatori riservavano ai minori ospitati”.

Il convitto

L’Istituto, che vanta un totale di circa 1.600 studenti tra scuole dell’obbligo e istituti superiori, ospita in regime di convitto circa 70 minori tra i sei e i diciassette anni appartenenti a famiglie disagiate economicamente, con seri problemi, che non sono in grado di fornire loro un’adeguata assistenza economica e morale. Gli educatori sono 14. E’ in questo contesto che sono maturate le violenze e gli abusi oggetto dell’indagine della procura sammaritana. “Dai racconti di tutti i ragazzi – scrive il Gip – si evince che taluni educatori della struttura (identificati dai ragazzi come professori), utilizzavano modalità educative rigide ed estremamente punitive che rientravano in un quadro di offese (“… handicappato, puorc, non servi a niente…), schiaffi e regole molto severe, punizioni non proporzionate…”. “Va segnalato – sottolinea – che vivo è stato il ricordo dei loro vissuti emotivi connessi ai fatti: ‘senso di soffocazione, ansia e sudorazione… spavento… sentirsi morire… episodio che mi ha fatto vergognare’”.

Le violenze

In un verbale di uno studente, C. L., datato 21 settembre 2009, si legge: “Bellucci picchiava gli altri ragazzi con le mani anche senza motivo e per quanto mi riguarda ricordo un episodio in particolare, subito dopo Carnevale del 2008, verso le 19.30 quando Bellucci dopo avermi dato degli spintoni sulle scale, facendomi cadere, mi percosse selvaggiamente con le mani dandomi degli schiaffi in testa. Ricordo che gli schiaffi furono così tanti che rimasi intontito e che per farlo interrompere reagii. Ma Bellucci mi afferrò per i capelli facendomi molto male. Bellucci mi aveva procurato molti graffi sul viso facendomi uscire anche sangue dal naso, al punto che un professore che mi vide si spaventò molto”. La madre voleva sporgere denuncia. Ma venne dissuasa. Prima facendole credere che l’educatore sarebbe stato allontanato dalla Fondazione. Poi con una minaccia di riferire ai servizi sociali i conflitti esistenti tra madre e figlio, con il pericolo che le avrebbero sottratto i suoi tre figli.

Il 7 giugno 2010 viene ascoltato F. F. Il giovane racconta di una partita a pallone giocata a maggio con il permesso di un’istitutrice, che però aveva fatto arrabbiare molto un altro educatore. Dice di essere stato condotto con la forza in un ufficio e messo a sedere. “Sentii Bellucci dire a P. ‘io questo puorco handicappato lo picchio”. Poi B. “senza dire nulla, alla presenza di P. e di un mio amico, con la mano mi colpì fortemente sulla fronte facendomi sbattere con la nuca sull’angolo di un armadietto in ferro che era posizionato dietro di me. Il colpo fu così forte che mi uscì molto sangue da dietro la schiena, colava lungo la schiena, c’era il sangue per terra e sullo spigolo dell’armadietto”. Il ragazzo, su suggerimento di un altro educatore, viene poi indotto a mentire al pronto soccorso: “Sono scivolato sul pavimento bagnato”. F. F. mette a verbale un’altra circostanza riferita da altri studenti: “Quando facciamo la doccia il professor Bellucci ci costringe a tenere la porta aperta e quando io gli ho chiesto di chiuderla lo stesso non me l’ha permesso”. I. G. precisa: “E’ l’unico professore che ci impone di fare la doccia lasciando la porta aperta perché lui dice che ci deve controllare. Ci sono anche alcuni ragazzi che si vergognano, così come mi vergogno anche io a stare in fila nudi con l’accappatoio in mano in attesa di fare la doccia, in quanto ci sono solo due docce per 24 ragazzi e Bellucci ci fa attendere per il turno per la doccia in piedi e nudi…”.

B. R., ascoltato il 6 maggio 2010, parla anche delle violenze di altri due educatori. “L’educatore Crisci è molto manesco e in questo momento mi sta picchiando perché mi ritiene responsabile di aver picchiato i bambini. Il primo giorno che sono andato a scuola in mezzo a due camerate, un ragazzo stava facendo lo scemo con un altro ragazzo e ricordo che l’educatore P. si sfilò la cintura dei pantaloni e picchiò i ragazzi con la cintura sulla schiena. Questo è stato il mio benvenuto al Villaggio”.

L’abuso sessuale

E’ l’accusa più grave mossa nell’ambito dell’inchiesta. Ne deve rispondere un’insegnante, Maria Iesu. Secondo J. P., 11 anni, gli episodi sarebbero due: “Ricordo che un giorno in classe mi prese e mi buttò contro una parete e quindi mi diede una ginocchiata in mezzo alle gambe. Io allora per difendermi la spinsi indietro e lei fece finta di cadere e di svenire… Qualche giorno prima accadde un altro episodio che ha coinvolto anche un altro mio compagno, D. B., che non frequenta più la mia classe. La professoressa ci ha fatto stendere supini sul pavimento e si è seduta sopra di noi, prima su di me e poi su B. Se non ricordo male, la professoressa aveva la gonna e faceva dei movimenti sexy sopra di noi”. D. B. conferma, ma è molto imbarazzato. Scrive su un foglio perché preferisce non parlare. Afferma: “La professoressa ci raccontava della sua vita privata, delle proposte fattale da un uomo di andare a letto. Non me la sento di dirvi altro”.

La professoressa è la figlia dell’ex provveditore agli studi di Caserta, che nel 2008 venne arrestato con l’accusa di averle sparato a un piede, ferendola, con una calibro 6,35. Il ferimento, secondo le cronache dell’epoca, era avvenuto al termine di una violenta discussione tra padre e figlia.

I finanziamenti

Secondo il consigliere regionale del Pd, Antonio Amato, la Fondazione Villaggio dei Ragazzi negli ultimi due anni ha ricevuto 10 milioni di euro di fondi regionali. “Presenterò un’interrogazione urgente in consiglio – annuncia Amato – per chiedere il blocco dei finanziamenti”.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02/28...addaloni/94366/
 
Top
view post Posted on 28/2/2011, 16:51
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


Abusi su minori, indagati anche i vertici del Villaggio
di Redazione del 28/02/2011 in Cronaca - Letto 1023 volte

Villaggio dei RagazziMADDALONI. Dagli atti dell’inchiesta sui maltrattamenti e abusi sessuali che sarebbero stati compiuti al “Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni, spuntano circostanze inquientanti.

Oltre ai quattro educatori e all'insegnante, ci sono altri tre indagati per abuso dei mezzi di correzione, tra cui vertici della Fondazione, per aver occultato ciò che accadeva.



“CI SENTIVAMO MORIRE”. Ascoltati da una psicologa, i ragazzi vittime delle violenze che sarebbero state compiute nel Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni (Caserta) hanno raccontato il loro stato d'animo con espressioni agghiaccianti: “senso di soffocamento, ansia e sudorazione”; “atmosfera pesante e dura”; “sentirsi morire”; “episodio che mi ha fatto vergognare”; “mancanza di rispetto e di comprensione dei bisogni”. Le dichiarazioni contrarie rese da altri ragazzi, secondo il gip Giuliana Taglialatela, che ha accolto le richieste dei pm Giovanni Cilenti e Ilaria Sasso del Verme, non sono idonee a scalfire l'impianto accusatorio: alcuni hanno infatti raccontato di non essere stati picchiati, aggiungendo però “in quanto mi sono sempre fatto i fatti miei e non davo fastidio a nessuno”. “Dal che si evince - scrive il giudice - che questi ultimi, più obbedienti e remissivi, non sono mai stati fatti oggetto di maltrattamenti da parte degli educatori che, invece, hanno rivolto le loro attenzioni su tutti gli altri ragazzi più ribelli, nei cui confronti hanno adottato reiterati comportamenti violenti che certamente hanno ecceduto rispetto a quelle che sono da ritenersi lecite modalità educative”. Ecco per esempio il racconto di un ragazzino: “Presso il Villaggio dei ragazzi ho frequentato la scuola elementare e la scuola media fino all'anno scolastico 2007/2008. In merito alla mia permanenza in tale istituto ho un bel ricordo unicamente dei miei insegnanti, mentre riguardo agli educatori non conservo molto di positivo”. Riguardo a un educatore in particolare “ricordo che era sua abitudine picchiare i ragazzi più tranquilli e quelli più piccoli, mentre dei ragazzi più ribelli aveva paura perché questi reagivano. Abitualmente picchiava gli altri ragazzi con le mani anche senza motivo e per quanto riguarda me ricordo un episodio in particolare. Se non erro, era subito dopo Carnevale dell'anno 2008, verso le 19.30, quando, dopo avermi dato degli spintoni sulle scale facendomi cadere, mi percosse selvaggiamente con le mani dandomi gli schiaffi in testa”. “Ricordo - ha aggiunto - che furono tanti gli schiaffi che rimasi intontito e per farlo interrompere reagii. Ma, essendo la mia forza inferiore alla sua, mi afferrò per i capelli facendomi molto male e bloccandomi la testa. Mi aveva procurato graffi sul viso facendomi uscire anche il sangue dal naso, al punto tale che quando il professor Pietropaolo mi vide si spaventò molto. Il motivo per cui l'educatore mi picchiò era, a suo dire, perché io non volevo stare in fila”.



PICCHIATI E UMILIATI. Oltre agli educatori e alla maestra, ci sono anche tre indagati tra i vertici dell’istituto, che avrebbero coperto quanto accadeva. “Erano costretti a fare la doccia in fila, nudi e con le finestre aperte perché gli educatori dicevano che puzzavano”, spiega il procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere Raffaella Capasso che ha coordinato i pm Giovanni Cilenti e Ilaria Sasso Del Verme e i dirigenti della squadra mobile di Caserta. “Alcuni venivano dissuasi a denunciare”, ha spiegato il capo della squadra mobile di Caserta, Angelo Morabito. “Il ragazzo tunisino che veniva picchiato, ad esempio - aggiunge Capasso - aveva paura di raccontare ai genitori delle violenze subite nella struttura perché il padre, stando al suo racconto, l'avrebbe bastonato e legato a una sedia”. “I genitori a volte sapevano”, ha aggiunto il pm Ilaria Sasso del Verme la quale ha anche spiegato che le umiliazioni degli educatori nei confronti dei ragazzi erano “pressoché quotidiane”.



PROTEZIONI DAI VERTICI. Dalle indagini che hanno portato alla luce presunti abusi sessuali nel Villaggio dei ragazzi di Maddaloni (Caserta) è emerso che, all'interno dell'istituto, gli educatori godevano di protezioni e coperture; gli abusi - secondo l'accusa - erano noti ai vertici del villaggio, ma non risulta che nei confronti di chi li commetteva siano stati presi provvedimenti. Quando la madre di Lorenzo, uno dei ragazzi picchiato da uno degli educatori, seppe che il figlio era stato spinto per le scale, pensò di denunciare il fatto. Scrive il gip: “La donna, intenzionata a sporgere denuncia, era stata però dissuasa dal responsabile degli educatori, e dal direttore amministrativo. Il primo, infatti, le aveva promesso che l'educatore sarebbe stato allontanato dalla fondazione; il giorno seguente, invece, il direttore amministrativo l'aveva minacciata di riferire ai servizi sociali i conflitti esistenti tra madre e figlio, rappresentandole così l'elevata probabilità che le autorità le avrebbero tolto i suoi tre figli”.



IL RACCONTO SUGLI ABUSI DELLA MAESTRA. Un ragazzino racconta: “Ricordo che c'era un'insegnante la quale era molto severa; non mi dava gli schiaffi, ma faceva altre cose che sono imbarazzato a dirvi ma che posso scrivere su un foglio. La professoressa ci raccontava della sua vita privata come quando ricordo che fece vedere a me e al mio amico come si sarebbe comportata se fosse stata aggredita da un uomo. Tale comportamento non si riferiva solo al fatto di essere aggredita da un uomo, ma anche alla proposta fattale da un uomo di andare a letto. Non me la sento di dirvi altro”. A quel punto, imbarazzato, preferisce continuare il racconto scrivendo su un foglio: “Ogni volta faceva sempre le cose zozze vicino a noi bambini e ci parlava sempre della sua vita privata che a noi non importava niente della sua vita privata; diceva che quando stava in treno un signore andò vicino a lei e gli disse se voleva andare a letto con lei e poi non ci ha detto più niente”. Questo invece il racconto di un altro ragazzino: “Ricordo che un giorno in classe la prof mi prese e mi buttò contro una parete e quindi mi diede una ginocchiata in mezzo alle gambe. Io allora per difendermi la spinsi indietro e lei fece finta di cadere, di essersi fatta male e di svenire”.



L’EX SINDACO D’ANGELO CHIEDE INTERVENTO DEL VESCOVO. “C'e' stupore e dolore perché questi fatti non appartengono alla storia di questa istituzione. Ovviamente siamo sicuri che le singole persone coinvolte dimostreranno la loro estraneità ai fatti”. A parlare e' Franco D'Angelo, ex sindaco di Maddaloni (Caserta), nonché nipote di don Salvatore, il sacerdote scomparso 11 anni fa, che dopo la guerra fondò questa istituzione che ha accolto migliaia di ragazzi dando loro assistenza ed istruzione. D'Angelo si dice convinto che il vescovo di Caserta, monsignor Pietro Farina, “esecutore testamentario delle volontà di don Salvatore, farà sentire la sua opinione”. La struttura dopo la morte di don Salvatore è retta dalla congregazione dei Legionari di Cristo. D'Angelo ha annunciato che nelle prossime ore si riunirà il direttivo dell'associazione degli ex allievi per esaminare la vicenda. “Non conosco le accuse nello specifico - prosegue D'Angelo - ma certamente queste vicende non possono appartenere a un'istituzione voluta da don Salvatore che era molto rigoroso e soprattutto sulla morale”.

http://www.pupia.tv/maddaloni/cronaca/556/...-villaggio.html
 
Web  Top
view post Posted on 28/2/2011, 17:16
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


Dal Forum de Il Mattino

www.ilmattino.it/articolo.php?id=140183&sez=CAMPANIA

finalmente...
era ora chè qualuno aprisse gli occhi e portasse alla luce fatti chè nel villaggio avvengono da più di 30 .. di maltrattamenti e punizioni (botte con bastoni&oggetti vari)e se reclamavi ti davano il doppio e non avevi più permessi per andare a casa il fine settimana minimo per 2/3 mesi... mi sembra ieri anche se son trascorsi 34 anni le botte chè quel grand uomo di don salvatore d'angelo mi ha dato sotto il muro della direzione(per chi non sà nel villaggio si dice:vai al muro della direzione(sott a direzion) dovevi restare lì con quasiasi tempo acqua,freddo,vento eccc) poi veniva il buon don salvatore e giù botte a non finire..questo trattamento era per tutti gli interni del villaggio..ragazzini di 7/8/9/10.. max 13 anni chè non potevano nemmeno andare in bagno (perchè per andarci c'èra l'orario prestabilito)e se ci andavi c'èra il muro della direzione ...(botte assicurate) non voglio aggiungere altro ... perchè ci sarebbe da scrivere per oltre un mese.
p.s. istituto di beneficenza un corno... i miei genitori pagavano una retta mensile di 20000 lire al mese e io non potevo parlare con loro di come ci trattavano .. altrimenti erano guai brutti la legge era questa per tutti gli interni del VILLAGGIO DEI RAGAZZI(di quel don salvatore d'angelo)santo per i maddalonesi, ma un demonio per i ragazzi chè hanno avuto la sfortuna di conoscerlo.

commento inviato il 28-02-2011 alle 13:46 da napoli2

ex studente
io ho frequentato l'istituto superiore nel Villaggio dei Ragazzi!!!avevo un vicepreside fascista ed erano molto severi!!!se ritardavi di 5 minuti l'ingresso ti rimandavano a casa,se facevi ti telefonavano a casa e volevano sapere perche' non eri andato!!!Ma questo skifo no!!!in galera con gli stupratori la manderei a quella!!gli altri con degli ergastolani padri !!!logicamente se le accuse verranno confermate

commento inviato il 28-02-2011 alle 13:42 da franclof
 
Web  Top
view post Posted on 2/3/2011, 15:47
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


Maddaloni/ Legionari Cristo: Non responsabili di abusi sessuali
La congregazione che gestisce l'istituto: Fiducia in magistratura
postato 4 ore fa da TMNews
FacebookTwitterWindows Live
Stampa
ARTICOLI A TEMA

# Altri
I Legionari di Cristo, che dal 2001 gestiscono il 'Villaggio dei ragazzi' di Maddaloni dove sono scattati gli arresti per quattro educatori che avrebbero malmenato e insultato alcuni allievi, esprimono fiducia nella magistratura e precisano di non avere a che fare con le accuse di abusi sessuali su minori rivolte ad una professoressa dell'Istituto comprensivo statale Villaggio dei Ragazzi "ma che non fa parte della Fondazione Villaggio dei Ragazzi - Don Salvatore d'Angelo". "La Fondazione 'Villaggio dei Ragazzi - Don Salvatore d'Angelo' - si legge in una nota pubblicata in questi giorni dai Legionari di Cristo - non c'entra con i supposti episodi di abusi sessuali che si sarebbero verificati durante l'orario scolastico mattutino nella suddetta scuola statale, alla quale la Fondazione soltanto affitta i locali e che, dunque, non fa parte delle sue istituzioni. Quindi, oltre ad essere estranea a qualsiasi responsabilità al riguardo, si considera parte lesa nella vicenda in quanto alcuni suoi assistiti frequentano questa scuola. Per quanto riguarda le accuse contro i quattro educatori del convitto della Fondazione - sottolinea la nota - si attesta la piena fiducia nella Giustizia e la piena disponibilità a collaborare con essa affinché sia fatta chiarezza sulla veridicità dei fatti e la Fondazione possa serenamente continuare la sua benemerita e prestigiosa opera di assistenza e di educazione. La vita dalla Fondazione prosegue normalmente grazie agli oltre 250 impiegati e addetti per garantire ai pi ù di 700 assistiti dei centri di accoglienza e ai circa 1.000 allievi delle scuole paritarie e private i servizi che vengono quotidianamente offerti da oltre 60 anni. Si desidera inoltre riconoscere pubblicamente e con gratitudine - conclude la nota della fondazione Villagio dei ragazzi pubblicata sul sito dei Legionari di Cristo - la professionalità e la serietà che caratterizza il personale della Fondazione nello svolgimento del proprio lavoro e che ha permesso negli ultimi anni il raggiungimento di tanti auspicati traguardi e la crescita continua del numero e della qualità delle scuole paritarie, del numero degli allievi e degli assistiti". I Legionari di Cristo sono una congregazione religiosa fondata dal sacerdote messicano Marcial Maciel (1920-2008). Dopo aver accertato che il fondatore abusò sessualmente di diversi seminaristi, era tossicomane ed aveva almeno tre figli da donne diverse, ha commissariato i Legionari di Cristo. Il delegato apostolico, card. Velasio de Paolis, sta riformando in questi mesi la congregazione religiosa. Da ultimo, ha istituito una commissione di studio per lo studio delle questioni economiche "al fine di chiarire definitivamente le questioni e rispondere alle preoccupazioni che alcuni hanno presentato e di revisionare quali migliorie possono mancare in questo campo".



http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca...i,28562305.html
 
Web  Top
view post Posted on 2/3/2011, 17:05
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


Urge un chiarimento.

Se è vero che l'accusata di abusi sessuali non dipende dalla Fondazione Villaggio dei Ragazzi (ma da una media statale i cui locali sono in fitto dalla Fondazione),
i 4 educatori accusati di abusi fisici e psicologici sono dipendenti della Fondazione.


Questo per evitare di cadere nella confusione generata dal titolo dell'Avvenire e dal precedente articolo dei Legionari di cristo, che si tirano fuori dagli abusi sessuali, ma non da quelli fisici e psicologici di cui sono accusati loro dipendenti

---------------

http://avvenire.ita.newsmemory.com/ del 02 marzo 2011 pag. 12

Alunni abusati. Solo una prof sotto accusa

Chiarito l’episodio di presunte violenze al Villaggio dei ragazzi di Maddaloni. Il gip: la docente di una media statale ospitata nell’area avrebbe mimato atti sessuali



MADDALONI. Marcia indietro tutta a Maddaloni per l’inchiesta sui presunti abusi sessuali in un istituto di assistenza. La Fondazione 'Villaggio dei Ragazzi' non ha nulla a che fare con la presunta violenza sessuale.

L’accusata, infatti, è una professoressa, Maria Iesu, docente della scuola media statale in affitto all’interno dell’immobile del Villaggio. La docente è accusata dalla procura di Santa Maria Capua Vetere di aver mimato in classe degli atti sessuali con due ragazzi undicenni, costringendoli con la forza. L’istituto di accoglienza per giovani abbandonati o disagiati di Maddaloni ha anzi annunciato in una nota di «essere parte lesa», perché i suoi giovani seguivano le lezioni proprio nella scuola pubblica. La confusione nei media nazionali è nata, oltre che per la contiguità immobiliare della scuola, perché contemporaneamente la procura ha mandato ai domiciliari 4 educatori della Fondazione per presunti maltrattamenti psicologici e fisici nei confronti di alcuni ospiti. Un procedimento giudiziario che probabilmente sarebbe stato meglio eseguire a parte e non confonderlo con gli abusi sessuali della docente. Considerato che a fronte dei giovani vittime dei maltrattamenti nel collegio dovrebbero essere cinque - molti altri ragazzi, invece, hanno reso dichiarazioni contrarie. Anche se, secondo il gip Giuliana Taglialatela, che ha accolto le richieste dei pm, queste ultime non sono state idonee a scalfire l’impianto accusatorio. «Questi ultimi allievi scrive il gip - più obbedienti e remissivi, non sono mai stati fatti oggetto di maltrattamenti da parte degli educatori che, invece, hanno rivolto le loro attenzioni su tutti gli altri ragazzi più ribelli». Secondo il gip gli educatori avrebbero «certamente ecceduto rispetto a quelle che sono da ritenersi lecite modalità educative». Un’accusa che però dovrà essere confermata nel dibattimento penale. Altre tre richieste di provvedimenti per abuso di modalità educative sono state respinte. Il Villaggio dei Ragazzi è un ente di diritto morale, fondato da don Salvatore D’Angelo, un sacerdote casertano ancora amatissimo dalla gente. Ora è affidata ai Legionari di Cristo.

Luigi Ferraiuolo
 
Web  Top
verdimaddaloni
view post Posted on 2/3/2011, 20:31




A dir del vero, negli ultimi tempi, il sottoscritto non è mai stato molto dolce nei confronti del Villaggio dei ragazzi, vedi la vicenda Andreotti, ma oggi, soffermandosi sulla vicenda che ha colpito questa grande e meravigliosa famiglia, mi pongo alcuni interrogativi.

Premesso che, non ho nulla da eccepire a che la magistratura indaghi su tutti , ma accanto all’iniziativa dei magistrati, c’è una seconda iniziativa giudiziaria che ha colpito il Villaggio ed in particolare gli educatori, queste persone perbene, attraverso la stampa, e dico perbene, perché fino a che non ci saranno tutti i gradi di giustizia, per me restano persone perbene.

Quello che sta succedendo, ovvero questo secondo procedimento giudiziario, si chiama giustizia sommaria, si chiama fango gettato nelle pale del ventilatore, si chiama diffondere illazioni, interpretazioni, accuse, false certezze, pre-condanne a chi oggi , non ha altro strumento per difendersi che la propria storia, la propria onestà, la propria pretesa innocenza, l’inutilizzabile appello alla verità.

Dove la verità a tanti cittadini o lettori è l’ultima cosa che interessa, sulla stampa si cercano emozioni, perbenismo, le debolezze, le leggerezze, ma soprattutto si cerca e si riesce, gettando fango, di sfigurare il profilo di ogni persona investita da questa tempesta provocata, secondo me ad arte, con il solo scopo di infangare.

Non è possibile che contemporaneamente queste persone ricevevano nelle proprie abitazioni l’informazione degli arresti domiciliari e già la radio nazionale , la televisione, le testate web si affrettavano a dare la notizia del bunga bunga . In pochi minuti distruggevano la serenità di intere famiglie e l’onorabilità del Villaggio dei Ragazzi.

Episodi a quando sembra risalenti a molti anni fa, e qui sfido chiunque ed invito la magistratura ad indagare e a conoscere la vera realtà in cui venivano e vengono trattati i ragazzi del villaggio dei ragazzi. Sulla questione del Bunga Bunga, qui il Villaggio non c’entra nel modo più assoluto, l’episodio se è successo è avvenuto in una scuola annessa al Villaggio.

Sull’altro episodio si legge che solo alcuni hanno ricevuto qualche scappellotto, infatti gli scappellotti e le ramanzine erano e restano la base fondamentale per raggiungere un minimo di rispetto e di ordine. Di episodi accaduti nel Villaggio di aggressioni, di offese, di sputi ecc.ecc. che hanno ricevuto nel tempo gli educatori se ne possono contare a decine, infatti, i ragazzi ospiti del Villaggio e ne sono passati a migliaia, provenivano e provengano da famiglie disagiate . Ragazzi che oggi grazie a questa struttura, utilissima sotto ogni punto di vista, hanno ricevuto un futuro attraverso il metodo educativo “a mazza e panella”.

Provate a chiedere come testimoni i tanti ragazzi che sono cresciuti nel Villaggio come sono stati trattati e sicuramente vi diranno, che tante volte hanno portato alla esasperazione gli educatori per la loro vivacità e sono sicuro, inoltre, che chi ha avuto modo di conoscere gli educatori incriminati, sono pronti a testimoniare a loro favore.

Ma ad arrivare ai bunga bunga e coercizioni cari amici miei siamo sulla strada sbagliata.

Qui si vuole distruggere, infangare a stroncare l’opera fondata da don Salvatore d’Angelo e non riesco ad immaginare chi possa avere interesse, ma qualcuno ci sarà sicuramente, e qui va il mio invito alla magistratura ad indagare e contemporaneamente a portare serenità e giustizia, tenendo presente che tutto questo se si è messo in moto, solo in quanto esiste una stampa, compiacente o collusa, che può fare da sponda alla distruzione della Fondazione . Nessun notizia sarebbe infatti mai nata se fosse mancata la possibilità di renderla pubblica e non vorrei che qualcuno molto in alto non voglia infangare tutto questo per insinuare che tutti siano come lui .

Carlo Scalera


 
Top
view post Posted on 3/3/2011, 09:41
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


E chi tutela la serenità delle vittime e di quanti per decenni non hanno avuto la forza per denunciare o un orecchio che volesse ascoltarli?

Amico verdimaddaloni hai letto i commenti sopra riportati da Il Mattino di ex allievi del Villaggio dei Ragazzi, anche sui metodi brutali del suo fondatore in "santo" maddalonese don Salvatore D'Angelo?

Al solito nessuna attenzione per chi non ha voce, per chi per denunciare abusi deve passare per anni di "elaborazione" della violenza per farla uscire allo scoperto.

E di fronte a una vittima che denuncia altre 99 preferiscono il silenzio e l'oblìo alla certezza di doversi difendere dai partigiani dei torturatori, spesso appartenenti a strutture potentissime, come la chiesa cattolica.

Nessuna attenzione per i genitori minacciati della perdita della potesta genitoriale. E' la classica minaccia che avviene nelle comunità di recupero, nelle strutture educative, nelle case famiglia finanziate con soldi pubblici.

Al solito nessuna voce pronta ad ascoltare la voce di chi denuncia un abuso, ma solo schiere di pretoriani schierati acriticamente per chi è accusato.

Ne conosciamo a bizzeffe di "santi" preti che si occupavano dei bambini in maniera brutale, quando non li violentavano.

E' ora che la verità emerga e che la si smetta di proteggere a priori questa casta di soggetti legata alla chiesa cattolica e al lugubre mondo dei Legionari di Cristo, il cui fondatore, il prete Marcial Maciel Degollado fu pedofilo, abusatore seriale di seminaristi, tossicomane, con 3 figlie segrete e con una immensa ricchezza conquistata anche con finanziamenti pubblici oltre che con la viscida connivenza criminale di politici ed ecclesiastici.

E cosa hai da dirci tu, politico, sui finanziamenti milionari del Villaggio dei Ragazzi, che oltretutto chiede rette abbastanza alte ai suoi allievi?

Quando cominceremo a occuparci della scuola pubblica, la scuola di tutti, la scuola democratica che ha i suoi anticorpi anche contro le violenze, perché non ha dei vertici ecclesiastici pronti a coprire gli abusi che in essa si verificano? Secondo l'accusa anche nel caso di Maddaloni si ipotizzano coperture dei vertici della Fondazione, di cui sono indagati 3 elementi.

O forse è meglio ascoltare i consigli di Berlusconi di smantellare la scuola pubblica per far posto alla scuola dell'indottrinamento religioso e delle violenze sui bambini?

Quando ci decideremo a tagliare i finanziamenti alla Fondazione Villaggio dei Ragazzi, anche da parte del Comune di Maddaloni?
 
Web  Top
verdimaddaloni
view post Posted on 3/3/2011, 10:46




Diceva (Pitigrilli) che è consigliabile servirsi della menzogna solo nelle grandi occasioni, e questa del Villaggio è costruita ad arte e bisogna considerarla come un rimedio eroico al quale si mette mano solo nei casi di emergenza: la menzogna è uno di quei medicinali che presentano rischio di assuefazione. Vedi tutti accettano una menzogna convenzionale, anzi la trovano meravigliosa. Uno ha il coraggio di insinuare che non è bella, e anzi che non è vera. E così via, da una parola all'altra, tutti finiscono col giudicarla falsa, ignobile, ributtante.
 
Top
view post Posted on 3/3/2011, 15:59
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


Sfogliando (virtualmente) le pagine de Il Mattino del 01 marzo 2011, edizione di Caserta, pag. 34 si scopre anche con che metodi è stata costruita la menzogna del "santo" don Salvatore d'Angelo. Con una legge fatta ad hoc per il prete è stata permessa l'usucapione di un bene pubblico di enorme valore, di proprietà del Demanio. Casa impossibile a ogni cittadino ma non al "divo" Giulio Andreotti e ai suoi sodali preti.

Da Il Mattino edizione di Caserta del 01 marzo 2011, edizione di Caserta, pag. 34

01/03/2011


Alberto Zaza d’Aulisio

Il Villaggio dei Ragazzi: un emblema non soltanto per la Città di Maddaloni ma per l’intera provincia di Caserta. Sorto dalle rovine (materiali e morali) della seconda guerra mondiale sulla formidabile intuizione socio-educativa di un giovane sacerdote che aveva rinunziato alle lusinghe di una brillante carriera ecclesiastica al termine degli studi presso il Seminario francese di Roma, ha accolto e formato migliaia e miglia di allievi. Don Salvatore d’Angelo, di fronte a tanti ragazzi sbandati, spesso senza famiglia, senza un tetto, abbandonati a se stessi, non ci pensò due volte ad insediarsi tra le rovine della ex caserma Bixio per dare corpo ad un progetto destinato ad avere successo. Un giorno, qualche anno prima del suo improvviso decesso, avvenuto dieci anni orsono, ebbe a dire, nella consapevole responsabilità del ruolo affidatogli dalla Divina Provvidenza: «Come vorrei che opere come questa non dovessero esistere più! Ma sono una necessità!». L’ex palazzo baronale, ristrutturato nel XVII secolo dall’architetto svizzero Carlo de Chollet, aveva ospitato dall’epoca dei Borbone fino al secondo conflitto mondiale, vari reparti militari, tra cui enti di formazione come la Nunziatella (dal 1855 al 1859) ed il Deposito di Istruzione degli Allievi della Guardia di Finanza. Dallo stato di abbandono lo riscattò Don Salvatore che, intorno alla sua idea, polarizzò la cooperazione di numerose persone di buona volontà, gli amministratori comunali ed i giovani ufficiali della Scuola di Commissariato dell’Esercito, che facevano a gara per sostenere le esigenze materiali di una comunità in continua crescita, bisognevole di tutto. E tutto ricadeva sulle spalle robuste di quell’eccezionale sacerdote, la cui azione intrepida ispirò nel 1955 il film «Solo Dio mi fermerà» (proiettato in anteprima nazionale nel cinema San Marco di Caserta). Poi la nascita dell’Istituto Magistrale «Don Gnocchi», per offrire ai ragazzi la possibilità di proseguire gli studi oltre la scuola dell’obbligo, la creazione dell’Istituto Tecnico Industriale, dell’Istituto per Interpreti, del Liceo Linguistico, dell’ Istituto Aeronautico. La Fondazione, intanto, eretta in Ente Morale con Decreto del Presidente della Regione Campania, e diventata proprietaria per usucapione della antica caserma (con una legge speciale promossa da Giulio Andreotti, amico di sempre di Don Salvatre), potette finalmente camminare con le proprie gambe. E don Salvatore aprire serenamente gli occhi all’eternità

Da IL Mattino del 02 marzo 2011, edizione di Caserta pag. 33


Le indagini
Tutto inizia dalla denuncia degli educatori non violenti
02/03/2011
Chiudi

L'indagine della Squadra Mobile di Caserta che ha condotto all’arresto per maltrattamenti e lesioni di quattro educatori e per violenza sessuale di una maestra è scattata grazie alla denuncia di alcuni educatori che svolgono proprio nel «Villaggio dei ragazzi» di Maddaloni il loro lavoro, e lo fanno con scrupolo e professionalità. Lo chiariscono gli investigatori il giorno dopo il blitz che ha sconvolto un’istituzione educativa molto nota e conosciuta a livello nazionale e non solo in Campania. Sono stati proprio i colleghi, esasperati da quanto avveniva sotto il oro occhi, a segnalare alla polizia diversi episodi da cui è poi partito il lungo lavoro di «ascolto» di una trentina di ragazzi sentiti dalla polizia con l’assistenza di psicologi. Insulti, umiliazioni, schiaffi, un bambino scaraventato giù per le scale, qualcuno finito all'ospedale per essere medicato. A breve potrebbero esserci altri clamorosi colpi di scena sulle presunte violenze e l'unico presunto caso di abuso sessuale avvenuti all'interno della fondazione. Le novità potrebbero essere costituite dal coinvolgimento di un'altra decina tra educatori e insegnanti che, anzichè svolgere il loro dovere, avrebbero invece insultato, minacciato e a volte picchiato bambini e ragazzi già provenienti dal mondo del disagio casertano. Infatti non tutte le ordinanze di custodia cautelare richieste dal gip sono state concesse ma questo non vuol dire che non ci siano ipotesi accusatorie per persone al momento indagate a piede libero. L’unico episodio di abuso sessuale contestato, inoltre, resta quello che avrebbe come responsabile la maestra delle elementari Maria Iesu, 37 anni di Caserta, pure sottoposta ai domiciliari. Nel corso di una lezione avrebbe costretto due bambini di 11 anni a sdraiarsi a terra e poi avrebbe simulato su di loro un rapporto sessuale. Una delle vittime, ascoltato a poliziotti e psicologi non ce la fa a descrivere quindi prende carta e penna e scrive: «Ogni volta faceva sempre le cose zozze vicino a noi bambini e ci parlava sempre della sua vita privata che a noi non importava niente della sua vita privata; diceva che quando stava in treno un signore andò vicino a lei e gli disse se voleva andare a letto con lei e poi non ci ha detto più niente». c.col.




Anche una cintura per colpire il bambino in punizione
02/03/2011
Chiudi

Claudio Coluzzi Tanti episodi di violenza. A volte reazioni di fronte alle intemperanze di «ragazzi difficili» ma troppo spesso metodi punitivi che andavano oltre qualsiasi logica educativa. Come quando, per colpire un ragazzo, nelle mani di un educatore del Villaggio spunta persino una «cintura» utilizzata come una sorta di tremenda frusta. Del resto gli psicologi che hanno seguito i ragazzi nella fase dei loro racconti parlano di «senso di soffocazione, ansia e sudorazione, spavento, atmosfera pesante e dura, sentirsi morire, episodio che mi ha fatto vergognare, mancanza di rispetto e comprensione dei bisogni, assenza di libertà di richiedere ed esprimersi». «Dai racconti di tutti i ragazzi - continuano nelle loro relazioni gli psicologi - si evince che taluni educatori della struttura (identificati dai ragazzi come professori) utilizzavano modalità educative rigide ed estremamente punitive che rientravano in un quadro di offese (”handicappato, puorc, non servi a niente”), schiaffi e regole molto severe, la violazione delle quali comportava punizioni non appropriate all’entità del comportamento messo in atto». E alcuni accertamenti sono in corso anche nei confronti di qualche docente che avrebbe assistito ai comportamenti degli educatori senza denunciarli. In particolare un ragazzo dopo avere raccontato che un educatore ora arrestato lo costringeva a stare per ore all'impiedi senza appoggiarsi al muro e lo insultava chiamandolo «uomo di merda, mascalzone, fetente, deficiente», riferisce come in una circostanza sia stato aggredito alla presenza di un insegnante che non solo non intervenne, ma lo indusse a mentire ai medici dell'ospedale dove fu portato per essere curato. Biagio, ottenuto il permesso dal responsabile, era andato a giocare a pallone in palestra. Al ritorno incontrò l'educatore, che non credette al permesso e, non trovando il responsabile per averne la conferma, gli si avventò contro. «Nell'ufficio del responsabile - racconta il ragazzo - giunse l'educatore in compagnia di un professore. Sentii l'educatore dire al professore: io questo puorco handicappato lo picchio. Il professore chiese all'educatore di salire in camerata, ma quest'ultimo, senza dire nulla, alla presenza del professore e di un mio amico, con la mano mi colpì fortemente sulla fronte, facendomi sbattere con la nuca sull'angolo di un armadietto in ferro. Il colpo fu così forte che mi uscì molto sangue da dietro la testa, che ricordo mi colava lungo la schiena, e ricordo che c'era il sangue per terra e sullo spigolo dell'armadietto. Dopo avermi colpito, l'educatore andò via e ricordo che il professore non disse nulla». La ferita era profonda e i due medici presenti nell'istituto suggerirono di accompagnare Biagio al pronto soccorso per dei punti di sutura. «Ricordo - racconta ancora il ragazzo - che allorquando ci trovavamo davanti all'ospedale il professore mi chiese che cosa avrei dichiarato ai medici circa la ferita ed io a mia volta gli chiesi: ma ora cosa gli devo dire? A tali mie parole il professore rispose con un gesto del viso che mi fece intendere che era meglio dire una bugia, in quanto altrimenti l'educatore sarebbe stato denunciato. Io raccontai una bugia, ovvero che mi ero fatto male in quanto ero scivolato battendo la testa contro un comodino».

Da Il Mattino, edizione di Caserta del 03 marzo 2011 pag. 37

03/03/2011
Chiudi
L’inchiesta, gli interrogatori

03/03/2011
Chiudi

Biagio Salvati Santa Maria Capua Vetere. Hanno tutti respinto le accuse ammettendo, in qualche caso, di essere intervenuti energicamente solo per evitare aggressioni fisiche: nel giorno degli interrogatori di garanzia, gli educatori e l’insegnante del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, arrestati l’altro giorno dalla polizia, si difendono e respingono l’etichetta di picchiatori seriali. I cinque indagati, tra cui una insegnante della scuola media, ieri mattina hanno risposto e, in alcuni casi anche documentato, alle domande del gip Giuliana Tagliatela che l’altro giorno ha firmato l’ordinanza cautelare chiesta dai sostituti Ilaria Sasso Del Verme e Giovanni Cilenti della Procura di Santa Maria Capua Vetere. «Avrei obbligato i ragazzi a vedere in televisione solo determinati film? Falso, in varie occasioni ho dovuto vigilare per evitare che vedessero solo determinati film ritenuti violenti come “Il capo dei capi” o “Il camorrista”». Si è difeso così, per esempio, Domenico Bellucci, assistito dall'avvocato Mariano Omarto, indagato per maltrattamenti ai danni di minori di età compresa tra i dodici e i sedici anni, ospiti del convitto per ragazzi. Oltre a Bellucci, hanno raggiunto il secondo piano del tribunale sammaritano Vincenzo Crisci, Gianluca Panico, Francesco Edattico e l’insegnante di Geografia Maria Iesu. Per quanto riguarda l'accusa di tenere finestre e porte aperte dell'istituto durante la doccia, con i minori nudi, Bellucci ha chiarito che si trattava di una semplice precauzione adottata, tenuto conto della promiscuità tra allievi superiori e quelli delle classi inferiori, per evitare che si compissero atti lesivi dell'integrità fisica e del pudore. Anche la professoressa 37enne, difesa dall'avvocato Nello Sgambato, ha rigettato ogni accusa davanti al gip chiarendo la sua posizione. L'insegnante avrebbe riferito che trascorreva molte ore con gli alunni di prima media del Villaggio dei Ragazzi, come è riscontrabile dai calendari scolastici. Una delle materie che insegnava, era l'educazione civica. La professoressa ha dunque spiegato che l'episodio contestato della violenza sessuale altro non era altro che una dimostrazione pratica di alcune tecniche utilizzate dai bulli, in quanto la sua classe aveva aderito ad un progetto che includeva un corso antibullismo. Il ragazzino si sarebbe offerto per la dimostrazione ma il contatto fisico – a dire della difesa – sarebbe stato solo sullo sterno. Nessun «movimento» o «strusciamento» a mimare atti sessuali così come sostiene l’accusa, dunque. In un altro caso, uno degli educatori – mostrando anche una documentazione scolastica – avrebbe evidenziato che ad accusarlo per un episodio è un alunno che non faceva parte del suo gruppo. Gli avvocati, Finizio Di Tommaso, Vittorio Giaquinto, Gerardo Tommasone e Maurizio Capasso, presenteranno lunedì le istanze di scarcerazione in attesa delle trascrizioni degli interrogatori mentre qualcuno è pronto a portare al processo i milleduecento alunni che smentirebbero i racconti degli otto testi d’accusa. Per la difesa di Bellucci ed Edattico, si tratta di sporadici quanto estemporanei episodi di tensione tra gli educatori ed alcuni ragazzi ed al massimo ci sarebbe stato qualche episodio in cui si è reso necessario strattonarli o sgridarli per dirimere dei litigi o per evitare che venissero alle mani. Azioni, benché eccezionali che, secondo la difesa, sarebbero funzionali ad uno «ius corrigendi». La difesa non esclude anche un probabile sentimento di rivalsa nei confronti degli educatori per essere stati inflessibili di fronte a precisi atteggiamenti ed atti impropri.
 
Web  Top
view post Posted on 11/4/2013, 11:40
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.casertace.net/maddaloni-alle-el...ichele-cerreto/

MADDALONI ALLE ELEZIONI / VILLAGGIO DEI RAGAZZI, “aiutino” elettorale di due uomini di padre Miguel Cavallè a Michele Cerreto



Nelle foto, Michele Cerreto e padre Miguel Cavallé

Lontani i tempi di don Salvatore D’Angelo, che tutto pianificava e tutto determinava. Ora i voti si fanno brevi manu, approfittando anche del clima freddo tra la struttura e il governatore Caldoro, che ieri non ha partecipato all’evento Patronage, per spostare consensi dalla parte del candidato di Zinzi



MADDALONI - Il Villaggio dei Ragazzi è stato ai tempi di don Salvatore D’Angelo un grande e benemerito centro sociale che ha consentito a miglia e migliaia di ragazzi di studiare con profitto e di farlo a prescindere dalla loro condizione sociale ed economica.

Ma don Salvatore, come tutte le creature terrene aveva una debolezza, che collimava con una sua grande passione: la politica. Amico fraterno di Giulio Andreotti, che anche da premier rendeva immancabile la visita annuale al Villaggio, don Salvatore è stato di fatto il vero mattatore della politica maddalonese per almeno 30 anni. Sindaci, amministrazioni comunali, deputati, senatori, tutti targati Dc, nulla poteva avvenire senza che don Salvatore D’Angelo lo volesse e lo facilitasse.

Ma quello era un uomo particolare. Diciamo che uno così può nascere ogni 500 anni, una volta. Oggi, la situazione è diversa. Il villaggio è nelle mani dei padri Legionari di Cristo, ed è capitanato da un sacerdote straniero, eppure capita ancora che qualche riflesso sbiadito del ruolo politico che il Villaggio ha esercitato si manifesti ancora.

Niente di particolare, manovre di piccolissimo cabotaggio, venature di una cultura clientelare che sopravvivono ancora nella testa e nella mente di chi nel Villaggio ci lavora. E così capita che da oltre una settimana Michele Cerreto, in predicato di una candidatura ancora non specificata nella sua tipologia, nel partito di Zinzi, ha messo in piedi, diciamo così, una sinergia elettorale con il duo Antonio Cerimoniale-Domenico Pizzuti, entrambi impiegati nel Villaggio dei ragazzi, per serrare le fila e cercare di convogliare più voti possibili verso l’area di Zinzi, ma soprattutto verso Michele Cerreto.

Il grido di guerra ‘sostenete Cerreto e sostenete il Villaggio’ sembra si sia sentito in alcune delle mura domestiche delle famiglie di coloro che dal Villaggio sono assistiti.

Che il rapporto tra la Fondazione e Mimì Zinzi fosse granitico, anche se l’ingresso di Michele Cerreto nel Villaggio fu determinato da ben altri equilibri locali, quando a Maddaloni comandava Franco Lombardi, lo sanno tutti. Un rapporto che si è anche rafforzato negli ultimi tempi.

In tutta questa storia Padre Miguel Cavallè, il presidente del Villaggio, non si espone eccessivamente anche se questa amicizia con Zinzi a lui non dispiace, convinto che sia più proficua di quella con altri esponenti regionali della cordata del governatore Stefano Caldoro che, stando alle voci che circolano in città, sarebbe mal visto negli ultimi tempi per non avere garantito i fondi necessari alla Fondazione per sopravvivere. Non è un caso che ieri mattina, mercoledì, il presidente della Regione non abbia partecipato alla manifestazione per la presentazione del comitato di Patronage.

G.G.
11 aprile 2013, 9:12, 357 Visite

http://www.casertaon.it/web/maddaloni/2088...abusi-su-minori

Chiese le dimissioni di Padre Miguel, insegnante arrestato per abusi su minori PDF Stampa E-mail

Chiese le dimissioni di Padre Miguel Cavallè Puig, presidente della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, in seguito agli arresti scaturiti a margine di una inchiesta su presunti abusi, violenze e maltrattamenti ai danni di alcuni scolari, commessi da una professoressa e da diversi istitutori. Lo fece inviando una lettera ai giornali che fu pubblicata dal quotidiano on line ‘Il Casertano’ accusando presidente e Fondazione di non educare i giovani e di tanto altro ancora, tirando in ballo le dichiarazioni rese dai minori davanti ai magistrati inquirenti. Alberto Gianni 51 anni, docente di materie religiose, presidente dell’associazione culturale docenti cattolici e impegnato nel volontariato, dovrà rispondere di atti sessuali con minori di età inferiore ai 14 anni. Dopo avere insegnato proprio al Villaggio si era trasferito da qualche anno al Liceo Manzoni di Milano. I fatti sarebbero avvenuti il 24 agosto nella zona del Castello a Rapallo con due cugini tredicenni . Secondo l'accusa il docente li avrebbe invitati a seguirlo, poi avrebbe offerto soldi per comprare una bibita a uno e ha cominciato a fare delle avances e a toccare nelle parti intime l'altro bambino. A un certo punto si è avvicinato un papà dei ragazzini che ha chiamato l'altro genitore e insieme hanno avvertito la polizia. L'uomo agli agenti ha negato tutto, ma del caso è stata informata la procura ed è scattato l'arresto. Davanti al gip Fabrizio Garofalo Giannino si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip, dopo essersi riservato sull'attenuazione della misura cautelare richiesta dal difensore, ha sciolto la riserva e ha negato gli arresti domiciliari al sospettato. Secondo quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Chiavari l'indagato, che ha respinto ogni addebito ha sostenuto di non ricordare quanto avvenuto poiché quella sera, il 23 agosto, era ubriaco. "Sono innocente. Sono stato incastrato. Informa i giornali e la Curia che sono innocente". Queste alcune delle frasi vergate su un foglio consegnato dall'insegnante all'avvocato difensore Matteo Groppo. Il biglietto, contiene anche altre indicazioni, come quella di avvisare la madre o l'annuncio dell'inizio di uno sciopero della fame. Sul fronte delle indagini intanto si profila la fissazione di un incidente probatorio, nel quale i ragazzini saranno ascoltati in maniera protetta e con la presenza di uno psicologo dal gip. Il difensore dell'indagato nel frattempo ha fatto sapere che depositerà un'istanza con la quale ricorrerà al Tribunale del Riesame per chiedere l'attenuazione della misura cautelare con i domiciliari poiché l'insegnante di religione si occupa dell'anziana madre invalida al cento per cento.
 
Web  Top
view post Posted on 1/9/2013, 17:43
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.casertace.net/cronaca-bianca/ma...i-20130831.html

MADDALONI Villaggio dei Ragazzi, lo sfascio dopo don Salvatore. Ora padre Miguel in vacanza a Singapore tiri fuori i bilanci. Chi sono i creditori?

don-salvatore-dangelo

Nella foto don Salvatore e padre Miguel

Da mesi e mesi si sente parlare di questi 12 milioni di euro di passivo, ma in realtà la dispendiosa gestione dei legionari di cristo non fa alcuna chiarezza sulla situazione dell’istituzione più cara ai maddalonesi. E poi c’è la nuova fondazione dello stesso padre Miguel che potrebbe sottrarre altre energie organizzative al Villaggio

MADDALONI - Ormai il quadro è abbastanza chiaro: il Villaggio dei Ragazzi, la meravigliosa struttura per l’educazione delle nuove generazioni maddalonesi e casertane, “inventata” da don Salvatore D’Angelo, versa in una condizione di crisi ben maggiore di quanto l’attuale gestione, in mano ai Legionari di Cristo, vuol far trasparire.

Si ha la sensazione che il Villaggio dei Ragazzi, inteso come entità amministrativa, abbia, mano mano, negli anni, consumato un’enorme rendita di posizione, di prestigio morale, ma anche di dotazioni materiali, lasciatale da don Salvatore, il quale era un uomo del suo tempo e dunque governò monocraticamente la struttura sfruttando con grande abilità e generosità le autorevolissime relazioni politiche che facevano di Giulio Andreotti un vero e proprio fratello.

Siccome dopo la sua morte non poteva essere rimpiazzato da un suo clone, i Legionari di Cristo tentarono la strada complicata, ma tutto sommato, ortodossa, forse l’unica possibile, di organizzare la fondazione con modalità imprenditoriali. Hanno avuto molti anni per farlo. Gli anni in cui il portato, l’eredità morale e materiale di don Salvatore avrebbe permesso loro di operare una riconversione funzionale nei tempi di questa istituzione a cui tutti i maddalonesi, ma anche tanti cittadini di questa provincia sono legatissimi.

L’operazione è fallita. E’ fallita non tanto per i 12 milioni di euro di debiti che oggi il Villaggio dei Ragazzi ha sul groppone, ma è fallita soprattutto perché manca un vero progetto di stabilizzazione che partendo da un piano di rientro serio, collegato all’impegno forte di mobilitazione motivata e non banale delle istituzioni, possa salvare quello che è un vero e proprio pezzo di storia, di identità della città di Maddaloni.

Don Miguel Cavallè se ne sta beato in vacanza da diversi giorni a Singapore. Non si capisce bene il perché i Legionari stiano profondendo un impegno generoso, ricco di slanci, anche economici per la nuova fondazione di padre Miguel. Ma la cosa che più inquieta in questa vicenda è che dai conti del villaggio dei ragazzi, rimpinguati da sempre grazie alle donazioni, ma grazie anche ai finanziamenti degli enti della pubblica amministrazione, non si sa assolutamente nulla. Se qualcuno ci fa vedere un bilancio, mettiamo la sua fotografia al posto di un banner pubblicitario per un anno gratuitamente.

G.G.
31 agosto 2013, 12:44, 667 Visite
 
Web  Top
view post Posted on 23/9/2013, 16:00
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,940

Status:


http://www.casertace.net/cronaca-bianca/es...a-20130923.html

ESCLUSIVA MADDALONI – A don Miguel Cavallè e al Villaggio dei ragazzi manca molto il loro avvocato: Michele Santonastaso, oggi sotto processo per camorra

Professionista avveduto e capace, aveva affiancato il Legionario di Cristo nei primi anni della sua missione, risolvendo anche un paio di questioni, relative all’utilizzo di due appartamenti romani che, dai tempi di don Salvatore D’Angelo erano di proprietà della fondazione

MADDALONI – Esiste una differenza tra la maggiore sicurezza che Don Miguel Cavallè, capo assoluto della Fondazione Villaggio dei ragazzi, mostrava e dimostrava nei primi anni del suo incarico e le difficoltà, ormai palmari e indiscutibili in cui oggi versa la sua gestione.

In molti hanno anche una spiegazione di questa metamorfosi involutiva: la presenza, in quegli anni a fianco di Don Miguel Cavallè del noto avvocato penalista casertano ma di origine maddalonese Michele Santonastaso. Professionista validissimo al di la delle brutte vicissitudini giudiziarie che lo coinvolgono come imputato in processi in cui è accusato, in pratica di essere un camorrista. Un professionista capace e che aveva affrontato e risolto molti problemi relativi all’esercizio della funzione di guida del villaggio da parte di Don Miguel.

Il rapporto tra i due si era cementato e l’avvocato Santonastaso era riuscito anche a trovare una soluzione, evidentemente efficace sul destino di due appartamenti romani di proprietà del villaggio e che hanno ospitato inquilini prestigiosi.

Ma questa è un’altra storia di cui scriveremo ancora nei prossimi giorni.

G.G.
23 settembre 2013, 15:56, 142 Visite

Crisi finanziaria. Chiude la scuola materna. Insegnanti licenziate

http://noi.caserta.it/la-scuola-materna-de...licenziate.html

2013-06-28 Maddaloni di Redazione
La scuola materna del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni chiude i battenti, 9 insegnanti licenziate. Le mamme protestano, arriva la polizia
Immagine La scuola materna del Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni chiude i battenti, 9 insegnanti licenziate. Le mamme protestano, arriva la polizia


Un fulmine a ciel sereno per le nove insegnanti della scuola materna paritaria della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni. La scuola sarà infatti soppressa da lunedì, di conseguenza le insegnanti andranno incontro al licenziamento. Ma ciò che ha fatto andare su tutte le furie le insegnanti è stata la modalità con cui sono state avvisate: un semplice messaggio nella bacheca della scuola. Ci sono stati quindi momenti di tensione nell’istituto, con le insegnanti che hanno chiesto e avuto un incontro con padre Miguel Cavallè, preside del Villagio, che non ha potuto fare altro che confermare la chiusura della scuola per motivi economici. Nel parapiglia andatosi creando erano presenti anche le madri degli alunni coinvolti, che hanno protestato per l’incertezza sul futuro, non sapendo più dove iscrivere i loro figli per il prossimo anno scolastico. La situazione ha richiesto l’invio di una volante della polizia, arrivata sul posto per placare gli animi.

http://noi.caserta.it/parte-l-anno-scolast...-noi.caserta.it








2013-09-17 Maddaloni di Redazione [Stampa Articolo]
Parte l’anno scolastico al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, iscrizioni in aumento
Immagine Parte l’anno scolastico al Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni, iscrizioni in aumento


Le scuole della Fondazione Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni(Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Tecnico Aeronautico, Istituto Professionale Alberghiero), per l’anno scolastico 2013/2014, si caratterizzano per un aumento del numero degli iscritti rispetto agli anni precedenti: la percentuale d’incremento degli allievi supera, rispetto all’anno scorso, il 7.5%; pertanto, con gli studenti delle scuole superiori di tipo universitario, che inizieranno le lezioni il mese prossimo, la Fondazione raggiungerà una popolazione studentesca di 1.200 unità. Esse si riconfermano, dunque, come realtà in forte e costante crescita capace di rinnovarsi tenendo sempre ben presente la centralità degli alunni. In merito, padre Miguel Cavallè Puig, presidente della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, afferma: "La crisi economica che sta aggredendo inesorabilmente i redditi delle famiglie non ci ha impedito di crescere numericamente in termini di iscritti. Ciò mi onora e dà merito al lavoro svolto in questi anni in maniera incessante dall’intero gruppo di lavoro del Villaggio: è attraverso questo che siamo in grado di fornire, nonostante i continui tagli finanziari che subiamo, un’offerta formativa particolarmente variegata ed altamente professionalizzante, capace di proiettarsi verso un’innovazione strettamente connessa al mondo del lavoro e attenta, comunque, al settore delle scienze umane. A questo è da aggiungere - continua il Padre Legionario di Cristo - il nostro prendersi “cura” di ogni singolo studente, dal primo all’ultimo giorno, perfino dopo il conseguimento del diploma, quando si pone la necessità di affrontare il percorso dell’inserimento nel tanto agognato mondo del lavoro: nell’aprile del 2013 è stato infatti istituito a favore dei nostri studenti un Comitato di Patronage, formato da istituzioni e da imprenditoria privata, con l’obiettivo di fornire una formazione professionale di qualità utile a proiettare i ragazzi nel mondo della produzione”. Il presidente della Fondazione Villaggio dei Ragazzi, infine, rivolgendosi ai ragazzi, li esorta ad impegnarsi a studiare in modo serio per essere protagonisti del sapere e della conoscenza, mentre agli insegnanti esprime l’augurio che le loro competenze e fatiche possano essere ben ripagate, ai genitori e alle famiglie l’invito ad una fattiva collaborazione con la scuola per sentirsi coinvolti nella progettualità della crescita dei loro figli.

http://www.casertafocus.net/caserta/index....id=7&Itemid=109

MADDALONI - Il Comune risolve il contratto con il Villaggio dei ragazzi

Dettagli
Pubblicato Venerdì, 19 Luglio 2013 13:43

MADDALONI. Nella giunta comunale di ieri pomeriggio è stato raggiunto un altro importantissimo risultato per l’amministrazione comunale, grazie all’impegno dell’assessore per la Pubblica Istruzione Cecilia D’Anna.

Il Comune ha infatti dismesso le aule in locazione al Villaggio dei Ragazzi, 7 classi di scuola elementare e 6 classi di scuola media, per un totale di 13 aule. L’Ente risparmierà 200mila euro annui, oltre alle spese per consumi idrici, elettrici e di riscaldamento che invece pagava dalla data di sottoscrizione della Convenzione del 18 ottobre del 2004. “Vista la disponibilità di aule in immobili di proprietà comunale – precisa l’assessore D’Anna - si è deciso di collocare le 6 classi di scuola media presso l’elementare Settembrini di via Roma e le 7 classi di scuola elementare presso la scuola media Enrico De Nicola”.

Con questa delibera di giunta e quella relativa al taglio dei fitti passivi, l’Ente ha ottenuto un’economia di 290mila euro annui che porterà ad un risparmio consolidato nel prossimo triennio di 870mila euro.
 
Web  Top
104 replies since 28/2/2011, 10:27   7774 views
  Share