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Futuro e Libertà, giù la maschera: lettera-manifesto dei “laici credenti”

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Alessandro Baoli
view post Posted on 4/12/2010, 11:58 by: Alessandro Baoli





Futuro e Libertà, lettera-manifesto dei “laici credenti”


Dopo le critiche del mondo cattolico per le dichiarazioni giudicate troppo “laiciste” di Fini (Ultimissima del 10 novembre), Futuro e Libertà corre ai ripari. Da segnalare infatti la recente lettera “dei laici credenti”, scritta dal deputato Roberto Rosso. Già in Forza Italia e ora in Futuro e Libertà, è pronipote di san Giovanni Bosco, in buoni rapporti con esponenti del clero e in quota Comunione e Liberazione.
Il “criterio di laicità”, si sostiene nella lettera, “è figlio della rivelazione cristiana”, sulla scorta del “date a Dio quel che è di Dio e a Cesare quel che è di Cesare”. Quindi i politici credenti sono “laici” se le loro “scelte normative sono illuminate ma non coartate dalla rivelazione cristiana”. Mentre i “neoclericali” “assumono come loro dovere l’automatica trasposizione sul terreno normativo dei dogmi e degli insegnamenti della comunità cristiana”. “Credenti e non credenti” hanno come “terreno comune” i “principi di diritti naturale”, come la “difesa della dignità della persona umana”. Tra gli altri principi menzionati dal manifesto, abbiamo “i diritti del nascituro”, il rispetto della vita “dal suo concepimento al suo termine naturale”, “il diritto del bambino” di essere adottato “entro il perimetro di una famiglia naturale” formata da “due persone di sesso diverso”. E’ possibile comunque confrontarsi su “accanimento terapeutico” e sulla “discriminazione che a tutt’oggi persiste in materia di assistenza sanitaria in ambito ospedaliero” nei confronti delle coppie omosessuali. Come ha affermato Benedetto XVI, “non soltanto la religione ha il compito di illuminare la ragione”, ma “la stessa ragione ha il dovere di illuminare la religione”, anche contribuendo a superare “talune incrostazioni storiche della coscienza religiosa cristiana”.
La famiglia va tutelata come “cellula originaria e fondante la società e lo Stato” e ciò “imporrebbe una coerente azione politica volta ad applicare il quoziente familiare”, il “buono scuola per garantire il diritto educativo dei figli” e “il buono salute” per permettere alle famiglie di “scegliere liberamente all’interno dell’offerta del sistema sanitario”. Vanno inoltre tutelati di “diritti dei rifugiati politici e religiosi”.
In una “comunità nazionale plurireligiosa – anche se fondata su radici culturali cristiane – e plurietnica”, “noi dobbiamo guardarci” ammonisce il deputato “da due rischi contrapposti ma analogamente pericolosi”, ovvero “il radicalismo individualista e il clericalismo integralista”. L’auspicio è quello di recuperare “le radici che esprimono la centralità della persona umana e del diritto naturale”, per “costruire una civiltà laica e liberale in cui le religioni e in particolar modo quella cristiana” possano dare “un positivo contributo di illuminazione culturale”. Il manifesto è stato già sottoscritto da quasi tutti i parlamentari finiani.

Valentino Salvatore

www.uaar.it/news/2010/12/04/futuro-...laici-credenti/


Edited by Alessandro Baoli - 20/12/2010, 10:48
 
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