Orale, omo, travestiti, a pagamento, di gruppo e “alla mano”. Il sesso delle specie animali

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Come “lo fanno” in natura? Orale, omo, travestiti, a pagamento, di gruppo e “alla mano”. Il sesso delle specie animali

Come “lo fanno” in natura? Orale, omo, di gruppo, travestiti, a pagamento e “alla mano”. Il comportamento sessuale di molte specie animali ci dice che il comandamento del “sesso secondo natura” è un boomerang grosso e pesante come una clava per chi lo invoca. I pipistrelli praticano il sesso orale, riducono così il rischio di malattie veneree grazie al potere anti batterico della saliva. I maschi più grandi di un coleottero che vive in centro america si accaparrano tutte le femmine. I più giovani e piccoli si infilano allora dentro “l’harem” assumendo l’aspetto e le movenze delle femmine. Se scoperti, continuano a fare la “femmina”, fino ad accettare il rapporto sessuale, anzi omosessuale, con i maschi più forti. Se la fanno franca, fanno invece anche loro la parte sessuale dei maschi.

Casi strani, eccezioni, casi limite? Femmine di ragno, insetti e scorpione si vendono, vendono sesso in cambio di cibo. Molto cibo equivale a un rapporto lingo, poco cibo corrisponde a quella che gli umani chiamerebbero una “sveltina”. Il sesso a pagamento dura infatti il tempo che ci vuole a mangiare il cibo portato come moneta di scambio. Molte specie di pesci cambiano, alla bisogna, sesso. Se muore il maschio dominante, la femmina di maggiori dimensioni cambia sesso, diventa maschio e si accoppia con le altre femmine. Leoni, giraffe, delfini e macachi praticano l’omosessualità. Non proprio una scelta, ma una necessità: serve a rabbonire il maschio dominante e a farsi tollerare e accettare nella gerarchia di gruppo. Il maschio dominante simula una monta sul maschio remissivo per stabilire chi comanda. Lo fanno centinaia di specie e quindi la “natura” non solo smentisce lo standard eterosessuale ma fa un dispetto anche alla teoria della “naturale” omosessualità come paritaria alternativa. E infine orsi, scimmie, cervi, leoni si regalano sessuale e solitario piacere con zanne e zampe e i più “evoluti” lo fanno con foglie e rametti. Come è stato osservato, nessuno diventa cieco per questo, non in natura almeno.

Attenti dunque ad invocare la “natura” come metro e arbitro del comportamento sessuale lecito o illecito, “normale” o “anormale”. Il concetto di “natura” è una costruzione culturale e storicamente modificabile e modificata ched in natura non c’è. E’ nelle società umane che inventano un sesso “contro natura”. Le specie animali non sono esempi di ciò che si deve o si può “fare”. Ma neanche esempi, tanto meno testimonianze, di ciò che non si deve e non si può. In natura si fa di tutto e spesso di più.

27 ottobre 2010 |