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Tornano le tariffe postali agevolate per le riviste cattoliche, noi paghiamo e i preti fanno propaganda

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view post Posted on 9/10/2010, 13:15
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Nuove tariffe postali: da Bonaiuti arriva l’ok
Siddi (Fnsi): «E Romani firmerà subito»


DA ROMA EUGENIO FATIGANTE
S i apre l’atteso spiraglio che arriva a ridurre il danno per i giornali e i periodici messi in ginocchio dalla 'stangata' sulle tariffe postali, scattata con un blitz il 1° aprile scorso. Ieri mattina Paolo Bonaiuti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, ha dato parere favorevole al decreto interministeriale che ammorbidisce appunto quella 'stangata', ridefinendo le tariffe per l’invio di prodotti editoriali che toccano anche molti giornali diocesani. Tariffe che, in base all’intesa raggiunta a fine luglio dalla Fieg (e dalle altre associazioni degli editori) con Poste Italiane, dovrebbero essere applicate in via retroattiva dal 1° settembre.
Ora manca soltanto, per rendere operative queste nuove norme che danno attuazione al 'decreto-trasporti' convertito in legge una settimana fa (il 1° ottobre), la firma dei ministri competenti che comunque, assicura Bonaiuti, arriverà «in tempi brevissimi». Proprio su questo fronte un’altra, importante novità la fornisce Franco Siddi, segretario della Fnsi, il sindacato dei giornalisti italiani: Siddi fa sapere di aver ricevuto dal neo-ministro del- lo Sviluppo economico, Paolo Romani, la garanzia che la firma sarà «immediata », ovvero al più tardi lunedì o martedì prossimi, tanto più che «c’è già il concerto del Tesoro».
Ogni ostacolo sembra insomma superato, per dare il via a questo aggiornamento delle tariffe che si configura come una «riduzione del danno», e dovrebbe prevedere per 12 mesi un aumento del 38% in media della tariffa agevolata che era applicata fino al 31 marzo 2010, decisamente meno, quindi, di quel raddoppio (con punte fino al 120% in più) procurato dalla tariffa intera in vigore dal 1° aprile. «Questo accordo è il male minore – commenta Siddi –. È una buona notizia, ma siamo in ritardo. Più che altro è un tampone – prosegue il leader della Fnsi –, speriamo che basti a salvare il salvabile, visto che in questi 6 mesi trascorsi abbiamo già assistito a molte riviste che hanno sospeso o ridotto le pubblicazioni. Con serie conseguenze non solo per i giornalisti, ma anche per molti operatori dei centristampa ». Dopo la lunga serie d’impegni disattesi dal governo sull’editoria, Siddi invita comunque ad aspettare il testo finale, perché «confidiamo che ci sia la promessa retroattività delle tariffe dal 1° settembre» (peraltro dopo un anno, a settembre 2011, l’intesa con le Poste prevede un loro ulteriore rialzo del 17%). «Grande apprezzamento» per la «sollecitudine» dimostrata da Bonaiuti viene pure dalla Fieg: «Fa ben sperare – afferma la nota diffusa dagli editori – in una rapida conclusione della tormentata vicenda», che in ogni caso, al tirar delle somme, si tradurrà nei loro bilanci in un aggravio «che oscilla tra il 65 e il 75%» delle spese postali, rispetto alle previsioni. Bonaiuti, nel ricordare il ruolo svolto dalla presidenza del Consiglio, manifesta soddisfazione perché «in questo modo si sono ottenute tariffe postali compatibili, da un lato, con le esigenze degli editori e, dall’altro, con i vincoli generali del bilancio pubblico». L’unico settore «ancora scoperto», rileva Bonaiuti, resta quello dei pacchi editoriali, «per il quale viene sollecitata una conclusione positiva nel parere dato oggi (ieri per chi legge, ndr ) » da Palazzo
Chigi. Via libera del sottosegretario con delega per l’editoria al decreto che “ammorbidisce” la stangata di aprile. La firma del ministro lunedì o martedì
 
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