Laici Libertari Anticlericali Forum

Adozioni gay e genitorialità omosessuale

« Older   Newer »
  Share  
Felipe-bis
view post Posted on 18/3/2009, 17:30




http://www.gay.it/channel/attualita/26226/...re-bambini.html

Danimarca: adesso le coppie gay possono adottare bambini
Martedì 17 Marzo 2009


Approvata, con una risicata maggioranza, la legge che consente alle coppie omosessuali di prendere in adozione dei bambini. Fino ad oggi si potevano adottare solo i figli naturali del partner.

Non è stato facilissimo e la maggioranza era risicata, ma la Danimarca ce l'ha fatta ed ha approvato una legge che allarga anche alle persone lgbt il diritto di adottare un bambino. La norma, nata dall'iniziativa di Simon Emil Ammitzboell, membro indipendente del parlamento, è stata aprrovata con 62 voti a favore contro 53. "Si tratta di un grande passo avanti che rimuove un ulteriore ostacolo nell'uguaglianza di diritti fra coppie omosessuali ed eterosessuali - ha dichiarato il promotore del provvedimento -. In un futuro non molto distante la Danimarca accetterà per i gay anche il matrimonio in chiesa" come ha già fatto la Svezia, aggiungiamo noi.

In Danimarca esiste una legge per le unioni civili fin dal 1989 e dal 1999 esiste la possibilità per gay e lesbiche di adottare i figli naturali del partner.
Fondamentale, per l'approvazione di questa nuova norma di civilità e uguaglianza, è stata la libertà di scelta che il partito del premier, il Partito Liberale, ha lasciato ai suoi rappresentanti che hanno potuto così appoggiare la legge per il diritto alle adozioni anche per le persone lgbt.


---------------------------------------------

La Danimarca è sempre di più il Paese dei miei sogni.... :wub:
 
Top
view post Posted on 19/3/2009, 13:29
Avatar


tessera socio nr 0006

Group:
Member
Posts:
6,516
Location:
Rio Saliceto(RE)

Status:


chissà perchè nel nord europa sono più svegli di noi........
 
Web  Top
Felipe-bis
view post Posted on 8/6/2010, 11:19




http://www.uaar.it/news/2010/06/08/studio-...#comment-386918

Studio USA: “le madri lesbiche crescono figli migliori delle altre”

Secondo uno studio realizzato da Nanette Gartrell e Henny Bos, e pubblicato sulla rivista accademica Pediatrics*, le figlie e i figli diciassettenni cresciuti fin dalla nascita con madri lesbiche risultano aver maturato più alti livelli di competenza sociale e scolastica, e minori livelli di problemi sociali, trasgressioni, aggressività. Lo studio è basato sulle risposte date dalle madri e dai figli.
* http://pediatrics.aappublications.org/cgi/...eds.2009-3153v1
 
Top
vaticANO
view post Posted on 8/6/2010, 11:43




Ma il titolo non è un po' raffazzonato?

Cioè non era meglio scrivere: Le madri lesbiche crescono i figli meglio delle altre?
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 11/6/2010, 12:54




http://corrierefiorentino.corriere.it/fire...181706776.shtml

la storia
E' nato Giulio. Figlio di Sara e Margherita

È nato Giulio, il figlio della coppia di donne omosessuali di Siena che si sono avvalse nei mesi scorsi dell’inseminazione artificiale in una clinica in Danimarca
SIENA - È nato Giulio, il figlio della coppia di donne omosessuali di Siena che si sono avvalse nei mesi scorsi dell’inseminazione artificiale in una clinica in Danimarca. A darne notizia è La Nazione. «Appena sarà in grado di comprendere, diremo a nostro figlio tutta la verità - ha dichiarato al quotidiano Sara, la madre non biologica del bambino - Gli diremo che lo abbiamo voluto tanto e che non gli faremo mai mancare il nostro amore, così che possa sentirsi bene e a suo agio anche con gli altri». La madre biologica, che ha dato alla luce Giulio con il parto naturale, è invece Margherita. «Un’emozione molto difficile da spiegare a parole. La tenevo stretta e cercavo di aiutarla», racconta ancora Sara ricordando il momento del parto.

L’intervento di inseminazione artificiale è avvenuto mesi fa in una clinica in Danimarca che ha una banca del seme. Sara e Margherita sono senesi, stanno assieme da tempo e da due anni convivono. Sara soffre l’impossibilità di avere un ruolo giuridico riconosciuto nella formazione della nuova famiglia. «Non essendo il padre biologico, ho vissuto il momento dall’esterno, ma avendo eseguito io l’inseminazione mi sentivo importantissima. E da donna potevo capire perfettamente ciò che la mia compagna stava provando, cosa più difficile per un uomo. Essere estranea a questa famiglia è una discriminazione enorme ed è anche colpa dei preconcetti del Vaticano. Credo che non esista il diritto naturale della famiglia: le leonesse crescono da sole i propri figli. È assurdo che se per qualsiasi motivo un uomo dichiarasse di essere il padre verrebbe accettato mentre io legalmente non conto nulla». E aggiunge: «Se Margherita dovesse venire a mancare, tutti i diritti sul bimbo sarebbero di competenza dei suoi genitori e non miei che l’ho cresciuto. Come tutti i genitori omosessuali abbiamo fatto delle scritture private, ma hanno poco valore. Le persone riescono sempre ad accettarci e capire il nostro amore, la gente è nettamente più avanti dei legislatori».

Sara non teme le opinioni della gente: «A Siena non abbiamo mai avuto problemi di omofobia». La donna pensa già al futuro del piccolo e da senese die: «Credo che frequenterà anche la contrada dove spero e credo non verrà discriminato. Anzi potrà essere motivo di crescita anche per il mondo contradaiolo. Inevitabilmente andando a scuola nostro figlio percepirà delle differenze con i compagni». Le famiglie delle due donne hanno accolto favorevolmente la notizia: «Quando l’ho detto ai miei genitori non hanno fatto una grinza, dopo 15 giorni erano già per i negozi a scegliere i regali. La famiglia di Margherita - conclude Sara - è stata più restia per motivi culturali, ma gli è bastato vedere l’amore immenso che ci unisce per superare ogni barriera».


11 giugno 2010
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 26/6/2010, 10:35




http://www.cronachelaiche.it/2010/06/obama...glio-di-niente/

Obama: due papà sono meglio di niente
di Claudio Tanari [24 giu 2010]

“Prendersi cura di una famiglia può avere varie forme, i figli possono essere allevati da un padre e da una madre, da un padre solo, da due padri (…); per il carattere che costruiscono, le porte che aprono, l’amore che danno alle nostre vite, tutti i padri meritano apprezzamento e ammirazione senza fine”.

Parole di Barak Obama, pronunciate nel suo discorso alla nazione che domenica ha celebrato il Father’s Day.
Il Presidente degli Stati Uniti ha espresso dunque una posizione decisa in favore di famiglie non tradizionali, come del resto è stata la sua: abbandonato dal padre quando aveva appena due anni, è cresciuto «con una madre coraggiosa e nonni meravigliosi».

Obama aveva già parlato positivamente delle famiglie gay: in maggio, approfittando della festa della mamma, aveva spiegato come, a suo avviso, una famiglia di madri lesbiche è una alternativa accettabile al nucleo tradizionale. Da domenica, però, per la prima volta l’espressione «due papà» è entrata nella lista: un rischio calcolato per il Presidente che in questo modo farà certamente infuriare la destra religiosa. Che – si ricorderà – ha già dovuto inghiottire un boccone particolarmente amaro il mese scorso, quando il Dipartimento della Difesa, su iniziativa presidenziale, aveva cancellato l’inveterato tabù dei gay nell’esercito, meglio noto come politica del don’t ask, don’t tell, abolendo il divieto per gli omosessuali dichiarati di indossare la divisa.

In effetti, senza rumore né squilli di tromba, nell’ultimo anno e mezzo il presidente americano ha fatto uso dei suoi poteri per estendere i diritti di gay e lesbiche a livello federale: diverse regole discriminatorie sono state infatti abolite o reinterpretate dall’amministrazione Obama senza passare per il Congresso. Ai partner omosessuali degli impiegati federali sono stati ad esempio concessi benefici a proposito di assicurazione sanitaria; l’Autorità federale per la casa non tiene più conto dell’orientamento sessuale nella concessione di mutui, gli ospedali ora non possono impedire le visite dei partner omossessuali degli ammalati e i sussidi federali per l’infanzia possono essere versati anche a figli di coppie dello stesso sesso.

Del resto, che due papà siano meglio di niente lo pensa anche la National Fatherhood Initiative (l’associazione statunitense no profit che si dedica alla promozione della paternità consapevole): l’assenteismo dei padri nelle famiglie statunitensi costa ai contribuenti Usa quasi un centinaio di miliardi di dollari l’anno per sostenere famiglie guidate da ragazze madri.

Claudio Tanari
 
Top
view post Posted on 18/8/2010, 15:37
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,949

Status:


http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE67G0FC20100817

Città del Messico, Corte Suprema conferma adozioni a coppie gay
martedì 17 agosto 2010 15:53

Stampa quest’articolo
[-] Testo [+]
Photo
1 / 1Schermo intero

CITTA' DEL MESSICO (Reuters) - La Corte Suprema del Messico ha confermato ieri una legge di Città del Messico che permette alle coppie sposate dello stesso sesso di adottare bambini. Si tratta della sua seconda decisione questo mese a favore dei diritti delle persone omosessuali.

Il tribunale ha respinto un ricorso del governo federale contro una parte della legge che permette il matrimonio di persone dello stesso sesso, ma ha deciso solo ieri, dopo oltre una settimana di discussioni, sulle disposizioni della legge che permettono le adozioni.

Marcelo Ebrard, sindaco di sinistra di Città del Messico, ha reso la sua città la prima capitale dell'America Latina ad estendere alle coppie dello stesso sesso il matrimonio e gli stessi diritti degli eterosessuali.

Il Partito d'Azione Nazionale, partito conservatore che guida il paese, e la Chiesa Cattolica si sono opposti duramente ad entrambe le disposizioni, sostenendo che stanno distruggendo la struttura familiare tradizionale.

"Dato che gli interessi dei bambini devono essere anteposti, la riforma proposta è costituzionale", ha detto il giudice della Corte Suprema Arturo Zaldivar.

Gli attivisti vedono nella nuova legge l'inizio di un processo di cambiamento degli atteggiamenti nei confronti dell'omosessualità in gran parte dell'America Latina, dalla forte tradizione conservatrice.

L'Argentina è diventata il primo paese dell'America Latina a permettere ai gay di sposarsi e di adottare bambini, legge approvata il mese scorso dal Senato di Buenos Aires.

 
Web  Top
Felipe-bis
view post Posted on 22/8/2010, 17:36




http://www.uaar.it/news/2010/08/21/gb-adoz...-ong-cattolica/

GB, adozioni gay: respinto ricorso di una ONG cattolica

La recente legge inglese sull’uguaglianza impone a tutte le organizzazioni che si occupano di adozione di non discriminare le coppie omosessuali. Una ONG cattolica, Catholic Care, aveva presentato un ricorso, ma la Charity Commission ha stabilito che gli omosessuali hanno tutti i requisiti per essere genitori e che le opinioni religiose non giustificano una discriminazione. Catholic Care, scrive la BBC*, ha dichiarato di essere rimasta “molto delusa”.
* www.bbc.co.uk/news/uk-11019895
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 3/9/2010, 19:55




http://www.gay.it/channel/attualita/30429/...zioni-gay-.html

Nuovo Galles: verso la legalizzazione le adozioni gay

Venerdì 3 Settembre 2010

Dopo l'Australia occidentale e Canberra, anche lo stato di Sydney si avvia ad approvare una legge che permetta alle coppie gay di adottare bambini. Testo passato alla Camera, adesso tocca al Senato.

La Camera dei deputati del Nuovo Galles del Sud (la cui capitale è Sydney) ha approvato dopo un acceso dibattito un disegno di legge che consente alle coppie gay di adottare bambini. Il 'voto di coscienza', non legato a direttive di partito, è stato di 46 a 44. Se il disegno di legge passerà al Senato permetterà alle coppie gay di adottare, come già avviene in Australia occidentale e nel territorio della capitale (Canberra). L'incertezza del voto illustra le profonde divisioni in merito fra i parlamentari.

Hanno votato a favore sia la premier laburista Christina Keneally, devota cattolica, sia il leader dell'opposizione conservatrice Barry O'Farrell. Keneally ha detto di aver considerato la sua fede, le osservazioni di genitori omosessuali e la sua esperienza di madre. Soddisfatta la Gay and Lesbian Lobby. "I bambini hanno diritto ai migliori genitori possibili e di crescere in ambienti affettuosi e stabili, qualunque sia la struttura della famiglia", ha detto un portavoce. Esprime disappunto invece il Council of Churches, che spera che lo scarto minimo nella votazione persuada i senatori a votare contro.
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 21/9/2010, 14:57




http://www.unita.it/news/italia/103690/gio...vendita_bambini

Giovanardi choc: «L'adozione gay causa la compravendita bambini»

Nei paesi dove sono permesse le adozioni ai gay «è esplosa la compravendita di bambini». Lo ha denunciato Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e presidente della Commissione per le adozioni internazionali, confermando che la linea del governo è contraria a permettere le adozioni a coppie omosessuali. In un'intervista a KlausCondicio che ha diffuso il testo, il sottosegretario ha detto: «Là dove le adozioni da parte di coppie gay sono consentite, come negli Usa, ma anche in Brasile, è esplosa la compravendita di bambini e bambine. È una cosa che almeno con questo Governo non consentiremo mai e che voglio qui denunciare. È quello che sta avvenendo negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove si possono comperare i fattori della produzione. Il fenomeno si può far rientrare all'interno del meccanismo del mercato, ma come a volte accade, in questo caso, non mi sembra ci siano grandi prospettive per la nostra società». Immediata la polemica. Paola Concia, deputata Pd: « Giovanardi violento con gay, vada via subito».

Per Giovanardi, «Imporre ad un bambino adottato due genitori dello stesso sesso significa fargli violenza psicologica. Il fatto che ci siano alcune famiglie eterosessuali in cui ci sono stati episodi di violenza o di cattiva educazione non vuol dire che la famiglia normale sia fonte di violenza e di maltrattamenti, come afferma Luca Barbareschi. Un bambino ha il diritto di crescere in un contesto dove una figura paterna e materna sono complementari fra di loro e garantiscono al bambino una crescita equilibrata. Togliere questo diritto al bambino Š fare una violenza sul bambino stesso. Si crea un diverso dagli altri, lo si candida all'infelicità».
20 settembre 2010
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 23/9/2010, 08:57




http://www.repubblica.it/politica/2010/09/...ni_gay-7260297/

Giovanardi shock sulle adozioni gay
"Esploderebbe il commercio di bimbi"
Bufera sul sottosegretario alla Famiglia, secondo il quale nei Paesi in cui è consentito l'affidamento a coppie omosessuali, si è sviluppata una "compravendita di bambini". Concia (Pd): "Mozione di sfiducia"
di MARCO PASQUA

LE ADOZIONI ai gay? Nei Paesi in cui sono consentite hanno fatto "esplodere la compravendita di bambini e bambine". Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega alla famiglia, parlando a nome del governo, boccia l'ipotesi che, anche in Italia, si possa dare la possibilità alle persone omosessuali di adottare bambini. E l'esponente del Pdl si spinge fino a puntare il dito contro quei Paesi in cui queste adozioni sono state conquistate grazie alle battaglie del movimento Glbt. "Là dove le adozioni da parte di coppie gay sono consentite, come negli Usa, ma anche in Brasile - attacca Giovanardi - è esplosa la compravendita di bambini e bambine. E' una cosa che almeno con questo Governo non consentiremo mai e che voglio qui denunciare". Immediata la replica dell'Arcigay e di altri esponenti dell'associazionismo omosessuale, tutti concordi nel chiedere le sue dimissioni. Paola Concia, deputata del Pd, valuterà nelle prossime ore se esistano i presupposti legislativi per "avanzare una mozione di sfiducia" nei suoi confronti.

Giovanardi, che parla ai microfoni della trasmissione KlausCondicio, cita a supporto della tesi che pone in correlazione adozioni gay e compravendita di bambini il caso di due Paesi, senza però fare riferimento ad alcuna statistica o documento ufficiale: "E' quello che sta avvenendo negli Stati Uniti e in Inghilterra, dove si possono comperare i fattori della produzione. Il fenomeno si può far rientrare all'interno del meccanismo del mercato, ma come a volte accade, in questo caso, non mi sembra ci siano grandi prospettive per la nostra società". Per Giovanardi, "imporre a un bambino adottato due genitori dello stesso sesso significa fare loro violenza psicologica. Il fatto che ci siano alcune famiglie eterosessuali in cui ci sono stati episodi di violenza o di cattiva educazione non vuol dire che la famiglia normale sia fonte di violenza e di maltrattamenti, come afferma Luca Barbareschi. Un bambino ha il diritto di crescere in un contesto dove una figura paterna e materna sono complementari fra di loro e garantiscono al bambino una crescita equilibrata. Togliere questo diritto al bambino è fare una violenza sul bambino stesso. Si crea un diverso dagli altri, lo si candida all'infelicità".

"Le sue parole sono un nuovo segno di pressapochismo, ignoranza e violenza omofoba e in un Paese normale dovrebbero avere come unica conseguenza le dimissioni dal ruolo di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio - gli risponde subito Paola Concia, che parla di "bacchettonismo retrogrado" - Non è ammissibile che un rappresentante del governo discrimini un'intera categoria di cittadini e cittadine, in totale spregio e palese violazione della carta Costituzionale. A Giovanardi vorrei rivolgere l'invito a incontrare le tante famiglie arcobaleno che già oggi esistono in Italia, formate da genitori coraggiosi che si impegnano a creare un progetto di famiglia, pur in assenza, nel nostro Paese, di qualunque forma di tutela giuridica. Atteggiamenti come quelli del sottosegretario - conclude la deputata democratica - non fanno altro che rinfocolare il clima di intolleranza omofoba che opprime l'Italia, creando i presupposti delle tante violenze di cui ogni giorno sono vittime gay, lesbiche e transessuali". Il collega di partito Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Pd, ricorda come "le ricerche e gli studi condotti dalle più importanti associazioni scientifiche internazionali, dall'American Psychological Association all'American Academy of Pediatrics, hanno ribadito a più riprese che i bambini nati e cresciuti in famiglie omogenitoriali non corrono alcun rischio specifico. Se Giovanardi avesse impiegato il suo tempo a studiare come si conviene a un rappresentante del governo anziché blaterare a vanvera saprebbe che l'unico problema di questi bambini è la discriminazione che viene loro inflitta dagli ignoranti e dai dilettanti della politica come Giovanardi".

Tra i primi a chiedere le sue dimissioni, l'Arcigay, secondo cui "Giovanardi semina odio. Le sue dichiarazioni sconsiderate su genitorialità e adozione gay - dice il presidente nazionale Paolo Patanè - dimostrano che il sottosegretario rappresenta un imbarazzo per le istituzioni, un problema per i cittadini italiani e anche un pericolo per se stesso. Giovanardi imbarazza le istituzioni perché mente spudoratamente cianciando di una presunta compravendita di bambini e bambine in Usa e in Brasile. Queste accuse, prive di qualunque fondamento a Paesi che democraticamente si sono dotati di legislazioni d'avanguardia, non possono essere lasciate cadere con leggerezza". Richiesta di dimissioni che trova d'accordo Aurelio Mancuso, storico militante Glbt: "Da cattolico, le sue dichiarazioni mi fanno rabbrividire. Il senatore parla di Stati Uniti e Brasile, ma si tratta di ricerche sconosciute alla sociologia mondiale. E' un orco sociale che ogni tanto esterna la sua reale indole di persona che coltiva il pregiudizio come atteggiamento politico permanente". Imma Battaglia, presidente di DìGayproject, definisce Giovanardi un esponente politico che "sembra voler usare l'odio verso i gay per costruirsi un'immagine di moralità pubblica".

La scorsa estate, fece discutere l'iniziativa di Cristiano de Eccher, senatore del Pdl, che presentò un'interrogazione parlamentare per chiedere "se e in che modo il Presidente del Consiglio dei ministri intenda intervenire per regolamentare, senza equivoci di sorta, la delicata materia", dei genitori gay. Il senatore riportò anche dei dati Arcigay, secondo i quali in Italia il "17% dei gay e il 20% delle lesbiche avrebbero figli nati da precedenti relazioni o da procedimenti di inseminazione artificiale, per un totale di 100.000 bimbi che vivono in seno a coppie dello stesso sesso".

(20 settembre 2010)
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 15/11/2010, 08:59




http://www.uaar.it/news/2009/07/24/studio-...iche-politiche/

Studio tedesco: i figli con genitori gay sono come gli altri. Polemiche politiche


Secondo uno studio realizzato dall’università tedesca di Bamberga, i figli di coppie gay crescono altrettanto bene dei figli di coppie eterosessuali, né sono particolarmente discriminati. La ministro della giustizia Brigitte Zypries (socialdemocratica) ha preso spunto dalla ricerca per chiedere l’estensione dell’istituto dell’adozione anche alle coppie omosessuali. Immediate le critiche da parte dell’altro partito al governo, quello democristiano guidato da Angela Merkel: secondo il capogruppo Wolfgang Bosbach, riporta Deutsche Welle, “è sempre stata nostra convinzione che sia meglio che i bambini siano cresciuti da un uomo e da una donna”.

 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 30/12/2010, 17:41




http://www3.lastampa.it/i-tuoi-diritti/sez...lo/lstp/381767/

News
30/12/2010 -
"La mamma lesbica può tenere i figli"


Il giudice respinge il ricorso
dell'ex marito: la relazione
omosessuale non è un ostacolo
FABIO ALBANESE

ENNA
Lei ha una relazione, lui chiede la separazione per colpa del coniuge e l’affido esclusivo dei figli, il giudice gli dà torto e ordina l’affido condiviso. Il copione, seppure doloroso e carico della solita enorme quantità di colpe rinfacciate, sembra abbastanza usuale. Se non fosse che la «colpa» che l’uomo ha ritenuto come motivo per sottrarre alla moglie la custodia dei figli di 3 e 6 anni è che quella relazione sia di natura omosessuale. Lei, insomma, ama un’altra lei; anzi forse, visto che la difesa della donna al centro di questa vicenda non ha ammesso nemmeno che quella relazione esista davvero.

Ci sia o meno, un giudice di Nicosia, piccolo comune sui monti Nebrodi in provincia di Enna, ha deciso con una ordinanza presidenziale - che adesso finirà nella vera causa di separazione - che «l’eventuale relazione omosessuale della madre separanda, laddove non comporti pregiudizio per la prole, non costituisce ostacolo all’affidamento condiviso dei minori ed alla individuazione della dimora degli stessi presso l’abitazione della madre».

Il giudice, che è il presidente del tribunale civile di Nicosia Alessandro Dagnino, ha anche posto un ulteriore tassello che di certo peserà sulla separazione, affermando nell’ordinanza che «in questa prima fase è umanamente comprensibile per il disagio conseguente al fallimento dell’unionre matrimoniale» quello che il difensore della donna, l’avvocato Salvatore Timpanaro, ha definito nel ricorso «l’atteggiamento discriminatorio dello stesso marito» che può «compromettere la serena crescita dei minori».

Lei ha 27 anni, è un’impiegata, lui di anni ne ha 35 e fa il meccanico. Vivono con i due figli, un maschietto di 3 e una femminuccia di 6 anni, in un paesino del circondario di Nicosia. La causa di separazione è cominciata nello scorso ottobre, l’ordinanza del giudice Dagnino è dello scorso 14 dicembre ed è stata depositata subito dopo Natale.

«Accogliendo le nostre tesi difensive - dice l’avvocato Timpanaro - il giudice ha affermato due importanti principi di diritto: che uno dei genitori sia omosessuale non giustifica e non consente di motivare la scelta restrittiva dell’affidamento esclusivo all’altro e, inoltre, che è l’atteggiamento eventualmente discriminatorio dell’altro coniuge che può denotare l’inidoneità di questi all’affidamento condiviso».

Il piccolo tribunale di Nicosia, uno di quelli che dovrebbe essere soppresso ma che nel distretto giudiziario di Caltanissetta risulta tra i più attivi ed efficienti nonostante le gravi carenze di organico, non è nuovo a decisioni che, in tema di diritto di famiglia, hanno fatto discutere: ha dato ragione ad un padre non affidatario, concedendogli di poter vedere i figli non soltanto fisicamente ma anche in webcam; ha riconosciuto che in caso di inadempienza di un genitore nel versamento degli alimenti, debbano essere i nonni a farlo; o, ancora, ha ammesso la costituzione di parte civile di un bambino di 4 anni nei confronti della madre affidataria che non gli consentiva di vedere il padre.

Casi simili a quello trattato nei giorni scorsi dal tribunale di Nicosia (ma in quel caso era il padre ad avere una relazione omosessuale) negli anni passati si sono registrati a Bologna, Napoli e Catanzaro.

Sulla decisione del tribunale di Nicosia è intervenuto il presidente del tribunale per i minori di Roma, Melita Cavallo, secondo cui «il rapporto con la madre, specialmente in caso di bambini piccoli, non deve mai essere interrotto».

Tratto dalla Stampa del 30 dicembre 2010

 
Top
Mattialeccese
view post Posted on 31/12/2010, 14:28




Ah, beata italianità! Lontani anni luce dalle realtà europee. Ho paura che l'ingresso di nuovi paesi iperconservatori dell'est rafforzerà le posizioni simili a quelle italiane, mettendo in minoranza i paesi liberali.
 
Top
Felipe-bis
view post Posted on 24/1/2011, 12:10




http://www.giornalettismo.com/archives/110...sa-si-arrabbia/

Gay padri con madre surrogata: e la Chiesa si arrabbia


image

24 gennaio 2011 In Australia una coppia di omosessuali ho ottenuto i diritti di famiglia su due gemelline nate in India
Una coppia di gay australiani ha ottenuto dal tribunale di famiglia i diritti di genitori su due gemelline partorite da una madre surrogata in India. Le piccole, che ora hanno 20 mesi, riferisce il quotidiano Herald Sun, sono nate a Mumbai da una donna che portava ovuli di un’anonima donatrice, fecondati da uno dei due uomini.

LA STORIA – La coppia si era rivolta al tribunale di famiglia per chiedere il pieno status di genitore per il padre non genetico. Dopo aver udito il caso, il giudice Paul Cronin ha detto che ‘in questo caso le bambine non hanno il benefico di una madre, ma hanno la fortuna di avere due padri’. ‘Nella legge la parola genitore tende a suggerire una qualche connessione biologica, ma la responsabilita’ parentale conta piu’ della biologia’, ha aggiunto. Il verdetto segue di pochi giorni la rivelazione dell’attrice Nicole Kidman, di aver avuto una figlia grazie a una madre surrogata, e coincide con un boom della pratica presso coppie australiane, con 350 nascite attese nel 2011 contro 50 due anni fa.

CATTOLICI CONTRO - La decisione, che crea un importante precedente, e’ stata accolta con soddisfazione dai sostenitori della maternita’ surrogata ma criticata dagli ambienti cattolici. ‘E’ un grande passo avanti. Il giudice ha capito che si tratta di una famiglia moderna ma sana, anche se composta in maniera non convenzionale’, ha detto Sam Everingham del gruppo Families through Gestational Surrogacy. Il pensatore cattolico Nicholas Tonti-Filippini sostiene invece che la maternita’ surrogata dovrebbe essere scoraggiata perche’ ‘avere come genitori un comitato, tra surrogati, donatori e committenti, causa confusione al senso di identita’ del bambino’.

 
Top
22 replies since 18/3/2009, 17:30   485 views
  Share