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Ora di religione

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view post Posted on 15/10/2009, 15:03
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http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto...icercaUrl=snals


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Alessandra Vendrame
Lunedì 12 Ottobre 2009,
"Parcheggiati" chi in una classe chi in un’altra ad ascoltare le lezioni degli altri. Oppure affidati per un’ora alla sorveglianza di un bidello e quando va bene sistemati in biblioteca. È diventata questa l’ora di religione nelle scuole per gli alunni che questa materia non la fanno. Tra loro un’alta percentuale di studenti immigrati ma anche molti italiani. L’emergenza è stata portata allo scoperto dai presidi fin dal primo giorno di scuola mentre le richieste avanzate dai dirigenti scolastici al provveditore di Treviso, Giuliana Bigardi, e al direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Carmela Palombo, ad oggi sembrano non aver ottenuto la risposta attesa. Così gruppi di studenti sono costretti a migrare da un’aula ad un'altra, entrare in classi che non sono le loro, costringendo gli altri ragazzi a stringersi un po’ e gli insegnanti di fare spazio alla buona volontà. “La diaspora” degli alunni durante quella che dovrebbe essere l’ora alternativa alla religione nelle scuole elementari e medie sta toccando punte da record in alcuni territori della provincia. È il caso di un istituto comprensivo di Vittorio Veneto dove su 57 alunni 37 non fanno religione. Per studiare il problema e dare voce al disagio di insegnanti e presidi lo Snals della scuola di Treviso ha appena concluso un sondaggio condotto su un campione sostanziale di scuole elementari e medie della Marca. Ne è uscito un quadro tutt’altro che confortante: nessuna scuola sembra avere insegnanti da mettere a disposizione degli alunni che non fanno religione per garantire l’ora alternativa. Questo perché non sono state previste dal ministero ore aggiuntive per i docenti da destinare per altre attività scolastiche che non siano le lezioni in classe. I numeri emersi dal sondaggio danno poi un’idea chiara di quanto diffuso sia il problema: circa il 30% degli studenti nelle scuole medie è risultato non frequentare l’ora di religione. Il 20% sono immigrati: «I dirigenti scolastici hanno denunciato questa situazione insostenibile all’amministrazione scolastica – spiega Anna Di Cagno dello Snals di Treviso – Il problema riguarda soprattutto le scuole dove non c’è tempo prolungato. Risorse per le ore alternative non ci sono. In questo modo la qualità della scuola è compromessa».

http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto...015&CodSigla=TV




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Giovedì 15 Ottobre 2009,
Secondo la Diocesi di Treviso la situazione non sarebbe quella fotografata dal sondaggio dello Snals-scuola su un campione di studenti di medie ed elementari che registra nella Provincia un’ alta astensione degli alunni dall’ora di religione, fino al 30% nelle medie. Solo uno su dieci direbbe no. I dati della Diocesi sono quelli dell’anno scorso ma, spiegano, da diversi anni l’oscillazione delle adesioni, tendenzialmente, non supera lo 0,5 per cento.
«La situazione è abbastanza stabile- afferma don Diego Semenzin, responsabile degli insegnanti di religione della Diocesi di Treviso- famiglie ed allievi continuano ad apprezzare l’ora di religione. Nello scorso anno è stata frequentata dal 92 per cento dei ragazzini delle materne e delle elementari, dal 91 per cento degli scolari delle medie e dall’89,1 per cento degli studenti delle superiori. Per l’anno scolastico in corso i dati sono in fase di raccolta e di elaborazione, ma niente fa pensare che ci possa essere un calo sensibile. Tutto fa ritenere che la percentuale di coloro che frequentano l’ora di religione resterà attorno al 90% - e aggiunge - questo è un segnale del radicamento della dimensione religiosa e cristiana nella società italiana e in particolare veneta e trevigiana».
Tra chi frequenta anche una sensibile parte di extracomunitari, che colgono nell’insegnamento religioso un’opportunità di conoscenza e di integrazione. Secondo don Semenzin «Ci possono essere casi di scuole o di classi dove per situazioni particolari ci siano percentuali più elevate di coloro che non seguono l’insegnamento religioso, ma queste non possono sovrapporsi al dato generale» Su una cosa SNALS scuola e Diocesi però concordano: per entrambi restano da risolvere i problemi logistici per quanti non frequentano l’ora di religione.
 
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Leonessa_63
view post Posted on 16/10/2009, 18:27




Io ne so qualcosa con i miei figli che non fanno religione a scuola, sono sempre stati parcheggiati in altre classi o in bidelleria e ogni volta che andavo a protestare mi dicevano che non potevano organizzare lezioni alternative per un solo alunno. solo con mia figlia maggiore in prima e seconda media si è ottenuta l'ora alternativa perchè in tutto l'istituto ci sono stati 6 ragazzi di cui 5 stranieri che non facevano religione, ma già in terza niente passava l'ora in corridoio. E purtroppo temo che questa situazione non cambierà mai in questa Italia dove il potere esercitato dalla chiesa cattolica è grande in ogni settore, dove i governi di qualsiasi colore si lasciano strumentalizzare e ricattare.
 
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view post Posted on 17/10/2009, 14:04
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http://www.corriere.it/politica/09_ottobre...44f02aabc.shtml

Il progetto di Urso per evitare le scuole coraniche
«Ora di religione islamica»
La nuova proposta dei finiani
Introdurre nelle scuole pubbliche e private, un’ora di religione islamica, alternativa a quella cattolica

ASOLO (Treviso) — L’ora di religione? Cattolica, ma anche islamica. L’idea è del viceministro Adolfo Urso, che propone l’introduzione nelle scuole pubbliche e private di una nuova materia, facoltativa e alternativa a quella cattolica, per evitare di lasciare i piccoli musulmani «nei ghetti delle madrasse e delle scuole islamiche integraliste». Si parla molto di Islam ad Asolo e non potrebbe essere diversamente, visto che qui si svolge il workshop «Le nuove politiche per l’immigrazione», seconda edizione dei «Dialoghi asolani», laboratorio di confronto bipartisan animato dalle Fondazioni FareFuturo e ItalianiEuropei e dai rispettivi politici di riferimento, Gianfranco Fini e Massimo D’Alema.«Eccoci qui ad Asolo, nel covo di congiurati», scherza Lucia Annunziata, riferendosi ai timori di un patto trasversale che scardini l’attuale maggioranza e rivolgendosi all’intervistato Beppe Pisanu. «Domani ne arrivano altri due», risponde a tono l’ex ministro. Che naturalmente nega complotti: «Se il dialogo non viene praticato neanche nel buio di questa crisi, c’è davvero da temere per l’avvenire del Paese».

PER ATTIRARE NELLE SCUOLE I RAGAZZI MUSULMANI - E il dialogo parte, con il segretario generale di FareFuturo Urso: «Potrebbe essere utile, per attirare nei nostri istituti i ragazzi musulmani, prevedere un’ora di storia della religione islamica». E gli insegnanti? Saranno imam? «Dovrebbero essere docenti riconosciuti, italiani che parlano in italiano. Al limite anche imam, a patto che abbiano i requisiti e che siano registrati in un apposito albo. Stiamo parlando di insegnanti reclutati con criteri pubblici». Nel documento di ItalianiEuropei, a cura di Marcella Lucidi, sul tema ci si tiene più sul vago, auspicando «una riflessione non occasionale» e chiedendo un insegnamento che «promuova la conoscenza della cultura e della religione di appartenenza dei ragazzi e delle loro famiglie». Urso rilancia anche l’idea di «classi miste temperate» e dice no al velo negli uffici pubblici.

NORME SULL'IMMIGRAZIONE - Ma è soprattutto sulle norme per l’immigrazione che si colgono grandi punti di convergenza. A leggere il paper di FareFuturo, a cura di Valentina Cardinali, si coglie subito un dissenso netto dalle posizione leghiste: «No a scontri di civiltà e no alla strumentalizzazione delle paure». Ma si nota anche una divergenza con Silvio Berlusconi, che ha dichiarato di essere contrario a un Paese «multietnico»: «L’Italia già da alcuni decenni è senza dubbio un paese multietnico » spiega il dossier. FareFuturo cita il progetto di legge bipartisan Granata-Sarubbi e lancia alcune proposte: cittadinanza dopo cinque anni, in cambio di esame di lingua e test di cultura, diritto di voto amministrativo, status giuridico a 10 anni per i figli di immigrati nati in Italia, meno discrezionalità dell’atto di concessione. Non che FareFuturo rinneghi le politiche di contrasto del governo, a partire dal reato di clandestinità e dai respingimenti: «Ma sono solo una faccia della medaglia - spiega Urso - . Servono anche integrazione e cittadinanza e dobbiamo allargare le maglie sui flussi».Il dossier di ItalianiEuropei concorda in alcuni punti (cittadinanza, diritto di voto), in altri va oltre (cittadinanza subito ai figli degli stranieri nati in Italia) e lancia il concetto di «cittadinanza sociale», chiedendo di svincolare il permesso di soggiorno dalla durata del contratto di lavoro. Non è escluso che oggi, presenti D’Alema e Fini, si pongano le basi per arrivare a un documento congiunto.

Alessandro Trocino
17 ottobre 2009

http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...889094802.shtml

Scuola e immigrazione
Zaia: «Obbligare gli islamici a studiare il cristianesimo»
Il ministro lancia l'iniziativa dell'ora di religione cattolica anche per i musulmani: «Rendiamoli consapevoli della nostra cultura»
Il ministro Luca Zaia (archivio)

Il ministro Luca Zaia (archivio)

VENEZIA - Ora di religione cattolica obbligatoria per tutti gli studenti islamici: la proposta è del ministro dell’Agricoltura, il leghista Luca Zaia, che non solo boccia l’idea dell’ora di religione islamica a scuola avanzata da Adolfo Urso, ma rilancia. «L’ora di religione cattolica obbligatoria per i musulmani nelle nostre scuole serve a far capire a loro perchè noi siamo così - spiega Zaia - e quali sono i risultati del cristianesimo e cattolicesimo profondamente radicati nella nostra società. L’ora di religione islamica? Usando il linguaggio rugbystico, la proposta di Urso è una 'mischia al centro'. Il vero tema è obbligare gli islamici a studiare la nostra religione». «Non è un processo di evengelizzazione - sostiene il ministro della Lega - ma di conoscenza e consapevolezza della nostra religione».


17 ottobre 2009
 
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Leonessa_63
view post Posted on 17/10/2009, 17:43




Ma per quale motivo bisogna imporre " la conoscenza e la consapevolezza " della religione cattolica a chi non lo vuole? Ma è così difficile pensare che chi vuole "arricchirsi" di tali conoscenze può farlo da solo in totale libertà? E poi il ministro Zaia farebbe meglio a fare proposte concrete per l'agricoltura visto che gli hanno affidato questo ministero, invece di perdere tempo a cercare di evangelizzare i musulmani.
 
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view post Posted on 18/10/2009, 12:24
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http://quotidianonet.ilsole24ore.com/polit...ca_scuola.shtml

Ora di religione islamica a scuola
Arriva lo 'stop'
di Bagnasco

La Cei: "L’ora di religione cattolica si giustifica in base al Concordato, in quanto essa è parte integrante della nostra storia e della nostra cultura. Non mi pare che l’ora di religione ipotizzata corrisponda a questa motivazione"

CITTA' DEL VATICANO, 18 ottobre 2009 - La Cei considera non attuabile la proposta di un'ora di Islam nelle scuole italiane. "L’ora di religione cattolica, nelle scuole di Stato - spiega il cardinal Angelo Bagnasco in un’intervista al Corriere della Sera - si giustifica in base all’articolo 9 del Concordato, in quanto essa è parte integrante della nostra storia e della nostra cultura".

Pertanto, sottolinea il presidente della Cei, "la conoscenza del fatto religioso cattolico è condizione indispensabile per la comprensione della nostra cultura e per una convivenza più consapevole e responsabile".


L’insegnamento della religione cattolica, dunque, "non si configura, quindi, come una catechesi confessionale, ma come una disciplina culturale nel quadro delle finalità della scuola. Non mi pare - conclude Bagnasco - che l’ora di religione ipotizzata corrisponda a questa ragionevole e riconosciuta motivazione".

http://www.ilgiornale.it/interni/scuola_or...ge=0-comments=1

Scuola, ora di Islam: no della Lega, Chiesa divisa

Il Vaticano dice sì Il Vaticano apre all’ipotesi di una ora di religione musulmana a scuola e, per bocca del cardinale Renato Raffaele Martino, sottolinea che, assicurando i debiti "controlli", si tratterebbe, oltre che di un "diritto", di un meccanismo che permetterebbe di evitare che i giovani di religione islamica finiscano nel "radicalismo". "Se si ammettono gli immigrati, essi vengono con la loro cultura e la loro religione e devono inculturarsi nel paese dove arrivano", spiega il presidente del Pontificio consiglio Giustizia e pace ad ’Apcom’. "A meno che non scelgano di convertirsi al cristianesimo - perché la libertà di religione è un principio sancito da Dichiarazione dei diritti dell’uomo - se scelgono di conservare la loro religione hanno diritto ad istruirsi nella loro religione", afferma il cardinal Martino. "È un loro diritto". Il porporato non manca di sottolineare il rischio che, in assenza di un’ora di Corano a scuola, i ragazzi di religione musulmana scelgano una scuola confessionale a rischio di influenze radicali. "Se c’è questo pericolo e se l’ora di religione musulmana è inserita in un sistema con tutti i controlli necessari - spiega - penso sia meglio che non andare a finire nel radicalismo". Il ’ministrò del Vaticano per le questioni attinenti alla Giustizia e la pace pone una condizione alla possibilità di introdurre l’ora di islam nella scuola pubblica: "È necessario che ci sia il numero sufficiente di alunni. Se c’è un solo bambino musulmano, è più opportuno che ci pensino i genitori".

Cardinal Tonini: "Impraticabile" La proposta di introdurre un’ora di religione islamica nelle scuole italiane, pure nelle sue "buone intenzioni", non trova d’accordo il cardinale Ersilio Tonini che all’Adnkronos afferma: "capisco le intenzioni ma dietro queste proposte c’è pressapochismo. Ci vuole massima prudenza nell’approccio con l’Islam". Secondo il porporato, "si tratta di un’idea impraticabile, non attualizzabile nel nostro momento storico". Il cardinale precisa il suo disappunto: "pensare che l’Islam sia un gruppo completo, esaustivo, è un errore. L’Islam ha mille espressioni, collegamenti, imparentamenti. Insomma, con i valori della nostra civiltà non ha nulla a che vedere". Una proposta che si inserisce nella direzione di favorire l’ integrazione, tanto auspicata da più parti, col mondo islamico anche attraverso l’attuazione di un Concordato con l’Islam come quello sottoscritto con la Chiesa cattolica. "Che sia necessaria una specie di intesa e di libertà di pensiero è evidente - afferma Tonini - ma bisogna sempre presupporre che ci sian qualcosa di comune quando si va a siglare un patto. Beninteso, la libertà religiosa è un diritto sacrosanto, ma quando si tratta di tradurla in concreto nei rapporti sociali vediamo che le difficoltà sono enormi. Basta pensare al posto che occupa la donna nel mondo islamico: siamo lontani anni luce anche su questo punto fondamentale".
 
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fermakon
view post Posted on 18/10/2009, 23:41




La soluzione è molto più semplice: nessuna ora di religione nelle scuole pubbliche.
Semmai, ora di teologia comparata.

E basta cazzate
 
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Ashmael
view post Posted on 19/10/2009, 05:13




Giusto! Facciamo studiare tutte le religioni
Religioni Comparate, ecco cosa bisognerebbe insegnare: Prima la religione ebraica, poi quella cristiana cattolica, ortodossa, valdese, protestante, poi la religione islamica (sunnita e sciita), poi quella indù, poi i buddisti, gli scintoisti, i taoisti, i confuciani, fino ai wiccans, ai raeliani e agli Hare Khrishna. Poi confrontare tutte le diverse religioni e la loro storia, lasciando agli studenti di decidere quale sia migliore, o se non sia megflio fare addirittura a meno di una qualsiasi religione. Ci metterei anche l'ora di ateismo, perchè no?
 
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view post Posted on 19/10/2009, 08:58
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http://www.repubblica.it/2009/05/sezioni/c...oni/maroni.html

Ora di islam a scuola, il no di Maroni
"Non favorisce l'integrazione"

Ora di islam a scuola, il no di Maroni "Non favorisce l'integrazione"

Roberto Maroni, ministro dell'Interno

ROMA - "La Lega è nettamente contraria alla proposta di inserire l'ora di religione islamica a scuola". Lo ha detto il ministro dell'Interno Roberto Maroni, intervistato nel corso della trasmissione Mattino 5 sulla proposta avanzata dal viceministro allo Sviluppo economico Adolfo Urso di An. La Lega cestina il suggerimento, che ha raccolto invece il favore trasversale di Gianfranco Fini, presidente della Camera, e Massimo D'Alema. "Se la proposta - ha aggiunto il ministro Maroni - servisse a migliorare l'integrazione saremmo tutti d'accordo, ma questo è certamente il modo più sbagliato per farlo".

Il ministro Maroni spiega che "mentre l'ora di religione cattolica rappresenta un'entità, la chiesa, che ha una gerarchia, dei valori precisi che si possono trasmettere, l'imam interpreta il Corano liberamente, non c'è una serie di dogmi, non c'è un messaggio chiaro da trasmettere".

Interviene anche Adolfo Urso, il promotore dell'iniziativa che precisa: "L'ipotesi di introdurre l'ora di religione islamica è esplicitamente prevista dalla legge di attuazione del Concordato del 1929 e confermata dalla revisione del 1984. Ed è ciò che propose sua Santità già tre anni fa per le scuole tedesche. Il problema - ribadisce Urso - non è combattere l'Islam ma il fondamentalismo prima che esso abbia la meglio sulla nostra società".
 
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view post Posted on 19/10/2009, 14:20

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Anche a scuola mia non è stata istituita alcuna alternativa.
Chi non seguiva reigione stava in cortile (un'ora di ricreazione) o, se maggiorenne, usciva per tornare l'ora seguente
 
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view post Posted on 19/10/2009, 14:27

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CITAZIONE (Ashmael @ 19/10/2009, 06:13)
Giusto! Facciamo studiare tutte le religioni
Religioni Comparate, ecco cosa bisognerebbe insegnare: Prima la religione ebraica, poi quella cristiana cattolica, ortodossa, valdese, protestante, poi la religione islamica (sunnita e sciita), poi quella indù, poi i buddisti, gli scintoisti, i taoisti, i confuciani, fino ai wiccans, ai raeliani e agli Hare Khrishna. Poi confrontare tutte le diverse religioni e la loro storia, lasciando agli studenti di decidere quale sia migliore, o se non sia megflio fare addirittura a meno di una qualsiasi religione. Ci metterei anche l'ora di ateismo, perchè no?

nonostante fossi ateo ho seguito al liceo le lezioni di religione proprio perché erano strutturate come tu ptoponi. Per merito di un professore molto colto e curioso (ovviamente non compresi raeliani, rastafariani, pastafariani, scientologisti e cose simili poichè in Italia non sono molto di moda e penso che ne ignorasse l'esistenza).
Se tutti gli insegnanti la facessero così l'ora di religione (e non di religione cattolica) potrebbe essere interessante (fermo restando la non obbligatorietà!!) e non darebbe luogo a polemiche (come quella attuale).
 
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fermakon
view post Posted on 19/10/2009, 15:30




Il tuo professore, nonostante il merito dell'iniziativa, può essere rimosso dall'incarico in ogni momento dalla diocesi, in quanto non gli compete assolutamente l'insegnamento di qualsivoglia religione al di fuori di quella cattolica.
 
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fermakon
view post Posted on 19/10/2009, 15:32




CITAZIONE (dardanide @ 19/10/2009, 15:20)
Anche a scuola mia non è stata istituita alcuna alternativa.
Chi non seguiva reigione stava in cortile (un'ora di ricreazione) o, se maggiorenne, usciva per tornare l'ora seguente

Idem
 
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view post Posted on 19/10/2009, 18:09

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Sì, infatti era spesso in attrito con i responsabili della diocesi.
il motivo di più grave contrasto però non era tanto questo, quanto lo spazio che dedicò a Bobbio e Kung
 
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view post Posted on 20/10/2009, 18:41
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♥ Hola Killer ♥

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CITAZIONE (fermakon @ 19/10/2009, 00:41)
La soluzione è molto più semplice: nessuna ora di religione nelle scuole pubbliche.
Semmai, ora di teologia comparata.

E basta cazzate

Concordo in pieno, soprattutto con l'ultima affermazione.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 20/10/2009, 19:38




http://www.uaar.it/news/2009/10/20/ora-isl...-sono-laicisti/

Ora islamica? Grillini: “anche atea e agnostica” Cardini: “i nemici sono i laicisti”

Prosegue il dibattito intorno alla proposta del finiano Urso di creare un’ora di religione islamica parallela a quella cattolica. Franco Grillini, ex deputato e presidente onorario di Arcigay, ha rilanciato: “Se si vuole garantire un reale pluralismo per quanto riguarda l’ora di religione nella scuola pubblica va garantita anche “l’ora di ateismo o di agnosticismo” perché l’area dei non credenti e di chi non professa alcuna fede religiosa rappresenta ormai più di un terzo della popolazione che si vedrebbe discriminata dall’introduzione dell’ora di religione islamica”.
Il medievista Franco Cardini, invece, ha sostenuto sul Tempo che “far sì che dei credenti ebrei o musulmani restino sul serio tali nella nostra civiltà non può costituire un attentato alla nostra identità e alla nostra tradizione, nella misura in cui entrambe esistono e sono salde. Impedirlo è un servizio reso non alla Chiesa, bensì al laicismo (che non è laicità). I credenti, a qualunque fede appartengano, sono comunque un modello, uno stimolo e una sfida. I veri nemici sono altri. Essi si chiamano individualismo, edonismo, sete indiscriminata di profitto, schiavitù nei confronti del consumismo, carenza di carità, mancanza di solidarietà. La vita “secolarizzata” dei nostri tempi rafforza e moltiplica l’energia di questi controvalori, che dilagano proprio fra i giovani. È qui che si annida il Nemico: non nelle sinagoghe, non nelle moschee”.
 
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