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Spagna e Italia: arriva il partito islamico

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Felipe-bis
view post Posted on 11/12/2009, 14:47




http://www.stranieriinitalia.it/attualita-...amico_9656.html

In Spagna nasce il partito islamico

E in Italia? Shaari (moschea viale Jenner): “Idea ghettizzante, meglio liste civiche di immigrati”

Roma – 11 novembre 2009 - È nato il primo partito islamico di Spagna. Fondato da Mustaf Barrach, giornalista marocchino e professore di arabo a Granada, si propone di pescare voti tra i quasi 1.300.000 musulmani che risiedono nel Paese.

Il Partito Rinascimento e Unione di Spagna (Prune) spiega nel suo bollettino interno che “terrà conto dell’Islam nella sua azione politica, considerandolo un fattore determinante per la rinascita morale ed etica della società spagnola”, assicura il suo attaccamento alla Costituzione e il rifiuto del terrorismo come mezzo di lotta politica.

La prima sfida del Prune saranno le elezioni amministrative del 2011, sempre che per allora i suoi potenziali elettori abbiano la possibilità di andare alle urne. In Spagna infatti possono votare alle amministrative solo i cittadini extracomunitari di Paesi che hanno accordi di reciprocità con Madrid, e per ora il governo Zapatero non ha firmato intese di questo tipo con paesi a maggioranza islamica.

Shaari: “Ghettizzante”
L’idea del partito musulmano non convince Abdel Hamid Shaari, presidente dell'Istituto culturale islamico di viale Jenner, a Milano: "In Italia noi preferiamo parlare di una lista civica composta da extracomunitari con alcuni italiani che vogliono aderire ai nostri punti programmatici – dice - Ritengo sbagliato fare un partito islamico perchè ci confinerebbe in una zona ghettizzata della politica”.

La lista civica verrà presentata alle prossime elezioni comunali. Shaari spera che intanto arrivi una legge per il voto degli immigrati, ma dice che "in caso contrario ci candideremo lo stesso, pur sapendo di prendere pochi voti".

"Il nostro principio è quello di sensibilizzare e responsabilizzare gli stranieri a Milano, spiegare loro che devono difendere da soli i propri diritti. Questo non vuol dire che non si possa collaborare con altri partiti, ma se abbiamo la possibilità di fare da soli è meglio" aggiunge Shaari.

Il programma? “È in fase di realizzazione, ma la richiesta di costruire una grande moschea in città non è tra le nostre priorità. Riteniamo più urgente intervenire sul decreto sicurezza emanato dal ministro degli Interni, Roberto Maroni".

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http://blog.panorama.it/italia/2009/11/23/....it+-+Italia%29

Un partito islamico in Italia? Né utile né intelligente. Parola di Imam
(per i links andare all'articolo originale, ndr)

“Hamas a Montecitorio! La conquista di Eurabia! La sharia nella Costituzione!” L’annuncio, nei giorni scorsi, della nascita di un partito islamico, il Prune (Partido de renacimiento y uniòn nacional espanol) in Spagna ha scatenato una serie di ipotesi al limite del paranoico insieme ad analisi più serie e preoccupate in Italia.
Specialmente da quando il portavoce dell‘Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia), Ezzedine Eldir, ha annunciato in un’intervista via Youtube per Klauscondicio che “Sono allo studio per le prossime elezioni formazioni politiche e partiti di ispirazione islamica, con nome e simbolo“. “Gli italiani di fede islamica” sostiene Eldir “sono 50mila ed è giusto che chi lo desidera possa votare un partito che difenda le esigenze della comunità musulmana“, anche se non ha detto esplicitamente che l’Ucoii appoggerà formalmente queste formazioni.
Ma l’eventuale appoggio della comunità islamica (quella parte che può votare) a un partito confessionale è tutta da verificare. Come spiega a Panorama.it l’Imam della moschea di via Meda a Milano, Sergio Yayha Pallavicini, vicepresidente della Co.re.is, (Comunità religiosa islamica) e membro della consulta islamica per il Ministero dell’Interno nel 2006.

Imam Pallavicini, i partiti islamici sono una realtà in molti paesi d’Europa, adesso potrebbero debuttare anche in Italia. La ritiene una buona strada per la comunità islamica? Io rispetto questa possibilità, sempre che si tratti di partiti che riconoscono la Costituzione, ma non mi sembra un’idea né utile né intelligente: i credenti di ogni religione devono poter partecipare alla vita politica ma la creazione di partiti confessionali in Italia nel 2009 mi sembra artificiosa sia dal punto di vista politico che da quello religioso.
Però esistono partiti di ispirazione cattolica. La Dc in Italia ha governato a lungo…
Io credo che la Dc abbia esaurito il suo percorso storico e anche i partiti di ispirazione cristiana si sono riaggiornati laicamente. Un partito islamico oggi mi sembra un travestimento anacronistico, una forma di lobbismo di livello non altissimo. Allora facciamo il partito della Roma e quello della Lazio… è la politica che non riesce più a dare una risposta culturale adeguata ai problemi globali e si trasforma in lobby, negli interessi di pochi. Si confonde la democrazia con la necessità di legittimazione.
Solo una provocazione? Potrebbe avere successo tra gli immigrati con diritto di voto se questo venisse esteso?
Sì mi sembra una provocazione culturale. E infatti non vorrei che dietro ci fossero i soliti fondamentalisti che vogliono imporre l’etichetta “buon musulmano” su un partito per fare i loro interessi di potere. Ma la dottrina islamica non ci chiede di fare partiti. Non nego che potrebbe anche attirare la curiosità di immigrati meno integrati come quelli di prima generazione, che si sentono poco ascoltati e rappresentati dalla politica, ma al di là della provocazione, sarebbe una presa in giro. L’altra faccia della speculazione politica della Lega contro gli stranieri. Bisogna trovare altri modi per rappresentare una comunità numerosa in tutta Europa.
In Francia ci sono quasi 5 milioni di musulmani e l’integralismo religioso è ben presente, ma il partito islamico non ha avuto un grande impatto…
In Francia c’è un concetto di laicità dello Stato che è maggiore e meglio definito rispetto all’Italia. Nessun partito dichiaratamente religioso potrà avere un grande successo. Lo stesso negli Usa: è vero che Obama ha ricevuto critiche pretestuose per il suo passato in una scuola islamica in Indonesia, ma alla fine lo hanno eletto!Cosa ne pensa dell’iniziativa parlamentare per la “cittadinanza breve” agli immigrati e ai loro figli nati in Italia?
Mi sembra un bel modo di fare politica, in cui la religione non c’entra. Si dà una possibilità che permette di sentirsi italiani pienamente a persone che lo sono già di fatto, come i diciottenni nati e vissuti qui. Lo considero un passo importante in un periodo di crisi di dialogo tra politica e rappresentanti delle varie comunità.
Ma allargando il diritto di voto non si rischia di favorire proprio partiti-lobby come un ipotetico movimento islamico?
Mi sembra una posizione paradossale. Anzi, credo che avrebbe un effetto contrario alla ghettizzazione: la società civile nel suo insieme deve permettere a un gruppo numeroso di persone di vivere pienamente la democrazia. Spero che la maggioranza dei musulmani possa votare in un sistema laico e pluralista che è all’avanguardia rispetto a quelli orientali.
 
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Italoromano
view post Posted on 11/12/2009, 19:43







E te pareva che nun c'erano quelli dell'UCOII dietro alla bella pensata di costituire un partito islamico anche in Italia...
 
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Leonessa_63
view post Posted on 13/12/2009, 19:57




Ci mancava proprio un partito islamico ne sentivamo profondamente la mancanza!!!
 
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vaticANO
view post Posted on 13/12/2009, 20:05




Chissà cosa ne pensa Ashmael
 
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view post Posted on 13/12/2009, 21:50

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Che bojata.
 
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4 replies since 11/12/2009, 14:47   177 views
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