http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/22...erazione/52001/Le “pagine gialle” di ClREGIONE LOMBARDIAGiunta e presidenza
Roberto Formigoni, presidente
Gianni Rossoni, assessore all’Istruzione e lavoro
Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e mobilità
Giulio Boscagli, assessore alla Famiglia e solidarietà sociale
Romano Colozzi, assessore ai Rapporti istituzionali e Finanze
Massimo Buscemi, assessore alla Cultura
Marcello Raimondi, assessore all’Ambiente, energia e reti
Dirigenti
Nicolamaria Sanese, segretario generale (da 15 anni)
Michele Camisasca, dirigente del personale
Carlo Lucchina, direttore generale assessorato alla Sanità
Roberto Albonetti, direttore generale assessorato all’Istruzione
Giancarlo Fontana, coordinatore progettazione assessorato alla Sanità
Giacomo Boscagli, dirigente struttura Ragioneria e credito
Consulenti
Roby Ronza, delegato del presidente per le relazioni internazionali
Adriano De Maio, delegato per l’alta formazione e la ricerca
Alberto Brugnoli, direttore generale Irer, l’istituto regionale di ricerca
Stefano del Missier, direttore Iref, l’istituto regionale della formazione
Giorgio Cioni, presidente Sasa Eventi&Comunicazione
Eugenio Gotti, presidente Noviter
SOCIETÀ CONTROLLATE
Infrastrutture lombarde
Antonio Giulio Rognoni, direttore generale
Guido Della Frera, consiglio di gestione cda
Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio di sorveglianza
Lombardia informatica
Alberto Daprà, presidente
Raffaele Cattaneo, presidente del consiglio di sorveglianza
Finlombarda
Marco Nicolai, presidente
Sea
Raffaele Cattaneo, membro del cda
FIERE / EXPO
Fiera Business International
Giuseppe Zola, presidente
Fiera Milano congressi
Giuseppe Zola, presidente
Maurizio Lupi, amministratore delegato
Gefi-Gestione Fiere
Antonio Intiglietta, fondatore, presidente e amministratore delegato
Expo 2015
Giorgio Vittadini, membro del Comitato scientifico
Alberto Mina, responsabile Relazioni istituzionali e sviluppo del tema
Matteo Gatto, responsabile Ufficio di Piano
SANITÀ
Pubblico
Fondazione Policlinico-Mangiagalli Irccs, Milano
Giancarlo Cesana, presidente
Istituto nazionale dei tumori Irccs, Milano
Alberto Garocchio, membro del cda
Alberto Guglielmo, membro del cda
Istituto neurologico Carlo Besta Irccs, Milano
Cosma Gravina, membro del cda
Policlinico San Matteo Irccs, Pavia
Pietro Caltagirone, direttore generale
Consorzio Città della salute, Milano
Luigi Roth, presidente
Azienda Ospedaliera Fatebenfratelli e Oftalmico, Milano
Luigi Corradini, direttore generale
Ospedale Niguarda Ca’ Granda, Milano
Pasquale Cannatelli, direttore generale
Azienda Ospedaliera San Paolo, Milano
Giuseppe Catarisano, direttore generale
Azienda Ospedaliera Istituti clinici di perfezionamento, Milano
Francesco Beretta, direttore generale
Ospedale di Lecco
Ambrogio Bertoglio, direttore generale
Ospedale civile di Vimercate
Maurizio Amigoni, direttore generale
Azienda sanitaria locale, Pavia
Simona Mariani, direttore generale
Azienda Ospedaliera Carlo Poma, Mantova
Luca Filippo Maria Stucchi, direttore generale
Ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere, Mantova
Guerrino Nicchio, direttore generale
Fondazione Centro Europeo di Nanomedicina
Adriano De Maio, presidente
Privato
Guido Della Frera, presidente di Gdf Group
Claudio Cogorno, presidente di Arkimedica
Marco Bregni, presidente di Medicina e persona
TRASPORTI
Gruppo Ferrovie Nord Milano
Luigi Legnani, vice direttore generale Fnm
Luigi Legnani, amministratore delegato LeNord
Costante Portatadino, presidente FnmAutoservizi
Patrizio Tambini, presidente VieNord
Maurizia Rota, direttore generale VieNord
Arriva Italia
Marco Piuri, amministratore delegato e direttore generale
EDILIZIA E BONIFICHE
Claudio Artusi, amministratore delegato di CityLife
Giuseppe Grossi, presidente di Green Holding, Sadi, Rea Dalmine
Antonio Intiglietta, presidente Compagnia dell’abitare e Urbam
Guido Della Frera, socio di maggioranza di Polo Real Estate
Carlo Masseroli, assessore urbanistica del Comune di Milano
BANCHE E ASSICURAZIONI
Graziano Tarantini, vicepresidente Banca popolare di Milano
Angelo Abbondio, cda Banca popolare di Milano
Paolo Fumagalli, cda IntesaVita (Alleanza e Intesa Sanpaolo)
Paolo Vignali, cda di Bfs partner
SCUOLA E FORMAZIONE
Massimo Franceschi, presidente Csl-Consorzio scuole lavoro Milano
Valter Izzo, vicepresidente Galdus-Formazione persone imprese
Claudio Cogorno, presidente Fondazione Charis
SOCIALE
Marco Lucchini, presidente Fondazione Banco Alimentare Lombardia
Valter Izzo, presidente Gruppo la Strada
Claudio Cogorno, vicepresidente Gruppo la Strada e Banco Alimentare
UNIVERSITA’
Julián Carrón, docente di Teologia, Università Cattolica di Milano
Stefano Alberto, docente di Teologia, Università Cattolica di Milano
Giancarlo Cesana, docente di Igiene, Università di Milano-Bicocca
Adriano De Maio, docente di Economia, Luiss Guido Carli
Giorgio Vittadini, comitato scientifico Fondazione Politecnico di Milano
Paolo De Carli, docente di Diritto dell’economia, Università di Milano
Alberto Brugnoli, docente di Economia, Università di Bergamo
CULTURA
Claudio Risè, presidente cda Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa
COMPAGNIA DELLE OPERE
Bernard Scholz, presidente Cdo
Massimo Ferlini, presidente Cdo di Milano e provincia
Mario Sala, socio fondatore
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/21...erazione/51865/Governo e banchieri sfilano da Comunione e liberazioneChi non la ama, ne deforma il nome in “Comunione e fatturazione” e trova nel programma del Meeting dell’Amicizia che si apre domani a Rimini la conferma della tesi: Comunione e Liberazione è più interessata ai portafogli che alle anime. Le cose, però, sono più complesse.
Che ci fanno, alla fine dell’estate, banchieri, imprenditori e ministri alla convention annuale del movimento fondato da don Luigi Giussani nel 1954? Renato Farina, deputato ciellino ed ex giornalista, una volta l’ha spiegato così: “Questa esperienza che si esprime a Rimini è il punto del mondo dove politici e filosofi, scienziati e artisti vengono per riconoscere e farsi riconoscere sul ‘caso serio’, l’essere uomini, che cosa dia senso a questa fatica, e la positività insita in questa vicenda umana”.
In realtà, per le imprese che frequentano il meeting, spesso le ragioni sono più prosaiche: “E’ un appuntamento istituzionale come gli altri, con la differenza che cade in un momento in cui le notizie sono scarse e quindi l’alta visibilità è assicurata per chi interviene ai dibattiti, poi c’è mezzo governo e questo non è male per le relazioni”, spiegano da un’azienda che sarà presente in forze a Rimini.
Al meeting arrivano migliaia di ragazzi da tutta Italia, volontari per l’organizzazione o pubblico per i dibattiti, ci sono aderenti al movimento e dirigenti di un’organizzazione che rappresenta una fetta importante della società italiana e che, almeno dal 1968 quando si scontrava con il movimento studentesco milanese, ha un peso negli equilibri interni al centrodestra. E con la Compagnia delle opere aggrega 75mila tra azienda e professionisti, quasi tutti nel centro-nord.
Vedere chi c’è e chi manca è quindi un termometro quasi infallibile per capire come si sta muovendo il vertice di Cl e quali indicazioni verranno date alla base (molto meno omogenea di un tempo). I punti di riferimento nel governo sono sempre gli stessi, dal ministro del Welfare Maurizio Sacconi al sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, il ministro della Giustizia Angelino Alfano. Ma anche i leghisti Roberto Calderoli e Roberto Maroni, che in questa fase è visto con una nuova simpatia dal movimento ciellino. E poi Giulio Tremonti: il ministro dell’Economia non aveva gradito lo scorso anno l’accoglienza trionfale riservata a Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia quest’anno assente, ma era stato rinfrancato dal calore del pubblico alla sua lezione su “dio, patria e famiglia” come soluzione alla crisi finanziaria. Tremonti, anche in questa edizione, parlerà più di teoria che di pratica, ben poco di tagli e molto di interpretazioni del presente in un incontro con il titolo che sembra uscito dai suoi libri: “Dentro la crisi, oltre la crisi”. E al meeting ci sarà anche una mostra proprio su come leggere la recessione, che “non riguarda una categoria di operatori o di persone importanti, ma investe complessivamente una intera società”, come ha scritto il giornalista ciellino Gianluigi da Rold.
Ci sono poi presenze che vengono notate più di altre, tentativi di flirt tra Cl e personaggi non organici al suo mondo. Dopo James Murdoch, numero uno di Sky Italia, nel 2009, l’ospite più appariscente dell’edizione 2010 è Sergio Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat, che sarà introdotto da Bernhard Scholz, il presidente della Compagnia delle opere all’incontro “Saper scegliere la strada”. Potrebbe essere l’occasione per chiarire il destino della fabbrica di Pomigliano d’Arco, annunciare l’uscita di Fiat da Federmeccanica o mandare messaggi di conciliazione ai sindacati (poco probabile). O forse Marchionne si limiterà a una lectio magistralis come quella, famosa, di un paio di anni fa in occasione di una laurea honoris causa che gli valse l’etichetta di “socialdemocratico”. Dicono che Marchionne abbia perfino un libro preferito diverso a seconda dell’interlocutore con cui ne discute, quindi saprà tarare l’intervento sulle aspettative di un pubblico che di certo non gli è ostile (il sindacalista più alto in grado presente al meeting è Raffaele Bonanni, della Cisl, che ha sempre avallato le scelte recenti di Marchionne, e c’è anche Emma Marcegaglia, di Confindustria).
Talvolta gli ospiti faticano un po’ a inserirsi nella cornice culturale (e spirituale) della manifestazione – slogan “Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore” – ma vale comunque la pena esserci. C’è infatti gran parte del potere bancario, da Cesare Geronzi (Generali) a Corrado Passera (Intesa), a Ettore Gotti Tedeschi (nuovo capo dello Ior, la banca del Vaticano) mentre manca all’appello Alessandro Profumo (Unicredit) che invece era presente lo scorso anno. Un altro grande assente è Pier Luigi Bersani: il segretario del Pd è sempre stato considerato da Cl uno dei pochi con cui a sinistra si riesce a dialogare, soprattutto in campo economico. Ma visto che non ci sarà neppure Silvio Berlusconi, invitare il leader del principale partito di opposizione avrebbe creato uno squilibrio. E quindi al posto di Bersani ci sarà Enrico Letta, suo vice, comunque in buoni rapporti con il mondo di Cl.
Si dice che dagli ambienti berlusconiani – che in Cl sono rappresentati, tra gli altri, da Maurizio Lupi – sia arrivato il veto sui finiani. Eppure, scorrendo il programma, almeno un’eccezione si nota, la senatrice Maria Ida Germontanti, che parlerà di microcredito.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/22...erazione/51990/Il sistema di potere di Comunione e liberazioneDai vertici della Regione Lombardia alla Compagnia delle opere
un sistema di potere che non ha pari in Italia
Il Meeting di Rimini è da anni l’appuntamento che riapre l’attività politica dopo la pausa estiva. Fondato e promosso da uomini di Comunione e liberazione, è un momento di dibattito e d’incontro. Ma che cos’è Cl? Un movimento ecclesiale, cioè un gruppo organizzato di cristiani che testimoniano la presenza di Cristo nel mondo. Ma è anche una potenza politica ed economica. Ha il suo centro in Lombardia, dove funziona il più potente e pervasivo apparato politico-imprenditoriale esistente in Italia: quello dell’area ciellina di Roberto Formigoni. «Un sistema di potere come quello di Formigoni, Cl, non esiste in alcun punto del Paese», scrisse Eugenio Scalfari. «Nemmeno la mafia a Palermo ha tanto potere. Negli ospedali, nell’assistenza, nell’università, tutto è diretto da quattro-cinque persone». Le attività imprenditoriali sono coordinate dalla Compagnia delle Opere, associazione che riunisce in tutta Italia 35 mila aziende e più di mille organizzazioni non profit. Giro d’affari complessivo: 70 miliardi l’anno. Slogan: “Un criterio ideale, un’amicizia operativa”. Presidente della Cdo di Milano e provincia è Massimo Ferlini, ex assessore ai lavori pubblici del Pci-Pds al Comune di Milano ed ex imputato di Mani pulite. Ma è la Regione Lombardia il vero centro del potere formigoniano. Il “Celeste” è presidente ininterrottamente dal 1995. I principali assessorati sono occupati dai suoi uomini. Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e mobilità) è anche presente nel cda della Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano, e nei consigli di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde Spa e Lombardia Informatica. Giulio Boscagli (assessore alla Famiglia e solidarietà sociale) è il cognato di Formigoni. Rappresenta la Regione anche nel cda del Politecnico di Milano. Romano Colozzi (assessore ai Rapporti istituzionali e Risorse e finanze) è anche nel cda di Aifa, Agenzia italiana del farmaco. Gianni Rossoni (assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro) è anche presidente del comitato regionale Artigiancassa, la banca che ha come business la gestione dei fondi pubblici a favore dello sviluppo e del finanziamento del settore artigiano. Massimo Buscemi (assessore alla Cultura) è insieme uomo di Formigoni e di Marcello Dell’Utri. Da ex manager di Publitalia, passa a fare il coordinatore provinciale di Forza Italia. È stato coinvolto in operazioni immobiliari con società (Lux usque ad sidera, Il pellicano) che avevano come soci anche altri assessori o ex assessori formigoniani, come Massimo Ponzoni (all’ambiente) e Giorgio Pozzi, e Rosanna Gariboldi, moglie del potentissimo ex braccio destro del Celeste, Giancarlo Abelli.
Formigoni controlla la macchina regionale attraverso potentissimi e fedeli dirigenti. Il più influente è Nicolamaria Sanese, da 15 anni segretario generale, la più alta carica dirigenziale della Regione Lombardia (stipendio: 271.608 euro all’anno). Michele Camisasca, dirigente del personale, è nipote del famoso Massimo Camisasca, il sacerdote storiografo ufficiale di Cl e dal 1985 superiore generale della “Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo”. Carlo Lucchina, direttore generale dell’assessorato alla Sanità, è considerato il vero assessore alla Sanità (stipendio: 234.858 euro). Giacomo Boscagli, dirigente struttura Ragioneria e credito della direzione centrale programmazione integrata, è figlio dell’assessore alla Famiglia e solidarietà sociale Giulio Boscagli, quindi nipote di Formigoni. La sua nomina, assieme a quella di altri 31 dirigenti regionali, è stata dichiarata illegittima dal Tar e dal Consiglio di Stato, perché il bando del concorso che ha portato alle nomine, nel 2006, non era stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale ma solo sul Bollettino ufficiale della Lombardia.
Formigoni esercita il suo potere anche attraverso uno stuolo di consulenti. Il più noto è Roby Ronza, giornalista, per anni inviato del Sabato, settimanale ciellino. È tra i fondatori del Meeting di Rimini di cui dal 1989 al 2005 è stato portavoce ufficiale. La sua consulenza costa alla Regione 194.500 euro. Eugenio Gotti è stato consulente per la formazione, poi dirigente dell’Agenzia regionale per l’Istruzione, la formazione e il lavoro. Nel 2009 ha poi fondato Noviter, società che, a pochi mesi dalla sua nascita, si aggiudica un appalto da 1.780.000 euro “per servizi a supporto dello sviluppo e del consolidamento del sistema educativo di istruzione e formazione lombardo”. Giorgio Cioni, già dirigente del Movimento popolare (un tempo braccio politico di Cl), oggi è presidente di Sasa Eventi&Comunicazione che ha curato, tra le tante, la campagna di comunicazione sulle Polizie locali (300 mila euro solo di pianificazione media) e la mostra itinerante “La Lombardia che arriva: il plastico metavisuale”, sul presente e il futuro delle infrastrutture della regione in vista dell’Expo.
La galassia di società controllate dalla Regione è il motore di appalti e incarichi sottratti al controllo del consiglio regionale. Infrastrutture Lombarde è la spa creata per realizzare le nuove infrastrutture, ospedali, strade, tutto sotto il comando del presidente. Da Infrastrutture Lombarde viene Guido Della Frera, dal 1994 dirigente di Forza Italia, poi consigliere comunale a Milano e assessore. Ex braccio destro di Formigoni, dal 2004 si è concentrato sulle proprie attività imprenditoriali. Diventa azionista del Polo geriatrico riabilitativo di Cinisello Balsamo: solo cinque mesi dopo ottiene dalla Regione l’accreditamento. Da allora è stata una marcia trionfale: grazie agli accreditamenti garantiti, ha costruito un gruppo (il Gdf Group spa) da 25 milioni di euro di fatturato, con società che vanno dal settore sanitario (degenza, day hospital, emodialisi, radiologia e altro ancora) a quello residenziale e turistico-alberghiero.
Il gruppo ciellino controlla il settore fieristico, importante per Milano, con Antonio Intiglietta, fondatore, presidente e amministratore delegato di Gefi-Gestione Fiere, ente di servizi promosso dalla Compagnia delle opere. E con Giuseppe Zola, presidente di Fiera Business International e di Fiera Milano congressi, di cui amministratore delegato è restato Maurizio Lupi, vicepresidente Pdl della Camera dei deputati e in futuro, chissà, possibile candidato sindaco di Milano. Intiglietta è anche presidente della cooperativa Compagnia dell’abitare (edilizia popolare) e di Urbam (architettura e urbanistica, 3,5 milioni di fatturato). Controlla anche la più grande Relive Company, 37 milioni di euro di fatturato e 2,8 milioni di utile netto, che ha progettato, tra tanti, il grattacielo di via Achille Papa a Milano, un monumento alla potenza della Compagnia delle Opere.
La sanità è poi il settore più ricco tra quelli controllati dalla Regione. E il più militarmente occupato: bisogna essere di area Cl per fare carriera, per ottenere incarichi, direzioni generali, posti da primario. Presidente della Fondazione Policlinico-Mangiagalli di Milano è Giancarlo Cesana, uno dei leader storici di Cl, diventato docente di Igiene all’Università Bicocca.
Luigi Roth, già presidente della Fondazione Fiera spa (ma anche di Terna e Banca popolare Roma, nonché membro dei consigli di amministrazione di Pirelli, Avvenire, Cariferrara, Ospedale Maggiore di Milano) oggi è presidente del Consorzio Città della salute, che darà vita entro il 2015 a un moderno polo di medicina e ricerca accanto all’ospedale Sacco. Ma sono di area ciellina soprattutto i manager operativi, i direttori generali: Luigi Corradini, (Fatebenfratelli); Pasquale Cannatelli (Niguarda); Giuseppe Catarisano (San Paolo); Francesco Beretta (Istituti clinici di perfezionamento); Ambrogio Bertoglio (Ospedale di Lecco); Maurizio Amigoni (Ospedale civile di Vimercate); Luca Filippo Maria Stucchi (Azienda Ospedaliera Carlo Poma di Mantova). Nella zona di Pavia operano gli uomini che fanno riferimento a Giancarlo Abelli, ex braccio destro di Formigoni nella sanità e ora deputato Pdl, che controlla molti sindaci, amministratori, dirigenti di aziende comunali.
Nella sanità privata (e convenzionata con la Regione) è grande il potere dell’area ciellina. Da segnalare, tra le tante aziende e strutture, Arkimedica, società quotata in Borsa e presieduta da Claudio Cogorno: 45 strutture sanitario-assistenziali, giro d’affari complessivo di 200 milioni di euro.
Nel settore privato, l’arresto di Giuseppe Grossi, “il re delle bonifiche”, ha messo in evidenza la pervasività degli uomini vicini a Cl nel settore dell’ambiente e delle cave, attraverso una rete di rapporti che coinvolgeva anche Abelli e alcuni assessori (Buscemi e Ponzoni). Nel settore dell’edilizia, invece, opera Claudio Artusi, ad di CityLife, la grande società di sviluppo immobiliare partecipata dall’Immobiliare Lombarda di Ligresti, Lamaro, Generali e Allianz. Artusi nel 2004 guidava la Fiera, che vendette l’area a CityLife. Poi il venditore cambiò casacca e passò ai compratori, che evidentemente devono essere stati contenti dell’affare.
Nel settore della finanza l’area formigoniana ha un grande amico: Graziano Tarantini, vicepresidente della Banca popolare di Milano. Avvocato, ha alle spalle una grande esperienza nella finanza e già da anni rappresenta nel Cda della banca milanese l’anima della Compagnia delle Opere. Tarantini è l’uomo che ha fondato e fatto crescere la Compagnia delle Opere a Brescia. È inoltre presidente, da giugno 2009, del consiglio di sorveglianza di A2A e presidente della sua controllata Banca Akros. Da quasi un decennio è membro della commissione centrale beneficenza della Fondazione Cariplo, grande azionista in Intesa Sanpaolo. Ci sono poi Angelo Abbondio, membro del cda della Popolare di Milano e della Fondazione Cariplo. E Paolo Fumagalli, a lungo vicepresidente nazionale della Cdo, per anni uno dei principali consiglieri di amministrazione di Banca Intesa. Ora è nel cda di IntesaVita, joint venture tra Alleanza e Intesa Sanpaolo. È anche nel cda di Banca infrastrutture innovazione e sviluppo (Biis), istituto del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzato nel finanziamento pubblico (oltre 300 milioni di euro di proventi nel 2009), di cui è presidente un altro ciellino doc, il parlamentare europeo Mario Mauro.
di Maddalena Oliva