Laici Libertari Anticlericali Forum

Il caso De Mattei, CNR, enti scientifici alla deriva verso l'irrazionale

« Older   Newer »
  Share  
Felipe-bis
view post Posted on 24/12/2009, 16:26 by: Felipe-bis




http://www.uaar.it/news/2009/12/24/cnr-pro...l-creazionismo/

CNR, prosegue la polemica sul creazionismo

Il convegno e il libro creazionisti finanziati dal CNR hanno fatto il giro del mondo, e continuano comunque a suscitare dibattito anche in Italia. L’altro ieri Piergiorio Odifreddi ha scritto un articolo per Repubblica (1) nel quale ha riepilogato la vicenda: il matematico piemontese ha concluso sostenendo che “gli elettori in generale, e gli scienziati in particolare, dovrebbero avere molto da dire a proposito della permanenza di lei [Gabriella Carlucci, NDR] in Parlamento, e di lui [Roberto De Mattei, vicepresidente creazionista, NDR] al CNR. Auguriamoci che lo dicano forte, chiaro e presto!”. Ieri lo stesso De Mattei gli ha risposto dalle pagine della stessa Repubblica (2), intervistato da Leopoldo Fabiani. Secondo De Mattei, “la verità è che nessuno finora è riuscito a dimostrare la teoria evoluzionistica. Che è una vera e propria posizione filosofica, basata cioè su convinzioni generali di fondo e non su evidenze sperimentali. [...] Trovo incredibilmente incoerente che ci si possa dichiarare cristiani ed evoluzionisti [...] e credo che Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell’ umanità”.


(1)
CITAZIONE
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...-scienzati.html

ANTIDARWIN UN CREAZIONISTA TRA GLI SCIENZATI
Repubblica — 22 dicembre 2009 pagina 47 sezione: CULTURA

Secondo il Decreto legislativo del4 giugno 2003 sul "Riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche", il Cnr è «Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese, perseguendo l' integrazione di disciplinee tecnologie diffusive ed innovative anche attraverso accordi di collaborazione e programmi integrati». Alcune vicende di queste settimane gettano però un' ombra su questa elevata dichiarazione d' intenti relativa alla massima istituzione pubblica di ricerca del nostro paese. Ci si è accorti, infatti, che dal 2004 il ruolo di vicepresidente del Cnr è ricoperto, per decisione del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e su proposta del ministro dell' Istruzione, dell' Università e della Ricerca, all' epoca Letizia Moratti, da un candidato sorprendentemente fuori luogo: Roberto De Mattei, professore associato di Storia del Cristianesimo e della Chiesa alla privata Università europea di Roma, direttore del mensile Radici cristiane, dirigente di Alleanza Cattolica e consigliere dell' allora vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini per le questioni internazionali. De Mattei ha agito discretamente fino agli inizi di quest' anno, quando è uscito allo scoperto con «un workshop promosso a Roma il 23 febbraio 2009 dalla vice presidenza del Cnr, per offrire un contributo scientifico al dibattito in corso nell' anno darwiniano», di cui sono appena usciti gli atti intitolati Evoluzionismo: il tramonto di una ipotesi, a cura dello stesso De Mattei (Cantagalli, 2009). In tal modo il nostro massimo ente pubblico di ricerca scientifica si è trovato schierato, suo malgrado, a fianco dei creazionisti più retrivi, nel più ufficiale atto anti evoluzionista dopo il Decreto legislativo del 18 febbraio 2004 con cui la signora Moratti abolì l' insegnamento dell' evoluzionismo nelle scuole medie, poi parzialmente rientrato a causa della protesta popolare guidata dai due premi Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini e Renato Dulbecco. Leggere gli atti del suo convegno o discutere col professor De Mattei è un' esperienza sconcertante: in contrapposizione ai suoi modi raffinati e gentili, le sue affermazioni sono infatti una vera e propria summa della disinformazione più grossolana e presuntuosa a proposito di Darwin, del darwinismo e della scienza. Niente di male, ovviamente, se non fosse che queste affermazioni vengono appunto dal vicepresidente del Cnr, che per l' articolo 4 del regolamento, «ha compiti di indirizzo e programmazione generale dell' attività dell' Ente». E ci si può domandare che indirizzo o programmazione possano mai venire da chi confonde l' evoluzionismo con una teoria su «la nascita e la trasformazione dell' universo da una materia primordiale», includendovi esplicitamente due supposti «problemi senza risposta»: quello fisico dell' origine dell' universo (mai sentito parlare del Big Bang?) e quello chimico dell' origine della vita, nessuno dei quali ha ovviamente nulla a che vedere con la teoria biologica di Darwin, che si interessa di come la vita si è evoluta sulla Terra una volta che abbia avuto origine. Ancor meno hanno a che vedere con l' evoluzionismo la teoria di Marx e la pratica di Hitler, non più di quanto non l' abbia con la religione il fatto che il primo era ebreo e il secondo cattolico. Hanno invece molto a che vedere con il darwinismo obiezioni quali gli anelli mancanti o gli organi complessi, e infatti Darwin dedicò ben due terzi de L' origine delle specie a rispondere a esse: fatica sprecata, ovviamente, visto che né De Mattei né gli anti evoluzionisti come lui si sono mai degnati di leggerlo e di studiarlo, limitandosia criticarlo senza conoscerlo. Quando poi De Mattei e i suoi sodali arrivano a scrivere e dire che la Terra non ha qualche miliardo, ma solo qualche milione di anni, o che i dinosauri sono scomparsi non sessanta milioni, ma poche migliaia di anni fa, o che le specie sono state create immutabili dal Creatore, non si può che lasciarli andare per la loro strada, ma ci si deve domandare come sia mai stato possibile che questa strada passasse per il Cnr. E viene il sospetto che la nomina a vicepresidente di De Mattei nel 2004,e la sua riconferma nel 2008, non siano state altro che dei riusciti tentativi di infiltrazione fondamentalista e antiscientista dell' Ente, così come le vicende di un paio d' anni fa relative alla nomina del presidente del Cnr sono state un analogo, ma questa volta fallito, tentativo di boicottaggio. Per chi non lo ricordasse, l' attuale presidente è stato nominato da Romano Prodi il 21 dicembre 2007, su proposta dell' allora ministro per l' Università e la Ricerca Fabio Mussi, che dichiarò di «aver usato, senza essere obbligato dalla legge, i comitati di ricerca che hanno presentato una terna di nomi: in tal modo è stato sottratto alla politica il potere unilaterale di scelta». Questa cadde sul fisico Luciano Maiani, ma il 16 gennaio 2008 la sua nomina fu bloccata in Senato perché il candidato aveva firmato l' appello dei 67 professori della Sapienza contro la presenza del Papa all' inaugurazione dell' anno accademico, in protesta per le posizioni su Galileo espresse da Joseph Ratzinger in una precedente visita da cardinale. La nomina di Maiani fu comunque ratificata il 30 gennaio in commissione al Senato, dove l' opposizione di centrodestra non partecipò al voto, e il giorno dopo alla Camera. Ma il 7 febbraio l' onorevole del Pdl Gabriella Carlucci, membro della commissione Cultura a Montecitorio, aprì un altro fronte con una lettera a Prodi, negando che Maiani fosse «un fisico di alto profilo dotato di grandi capacità manageriali», e affermando invece che egli aveva semplicemente «avuto la fortuna di lavorare per un semestre ad Harvard con Sheldon Glashow (premio Nobel per la Fisica nel 1979) con il quale pubblicò l' unico suo lavoro degno di interesse. Lavoro che firmò ma che chiaramente non capì, visto che nel 1974 lo rinnegò pubblicando un altro lavoro (nota bene: insieme a Cabibbo, Parisi e Petronzio) dove confusero particelle elementari di proprietà fisiche diverse». L' ex soubrette, di cui fino ad allora non si conosceva nessun background scientifico, aggiunse per buona misura un commento sulla «tanto pubblicizzata scuola romana della Sapienza: i famosi "eredi di Fermi" che ancora non hanno prodotto nulla di scientificamente rilevante, ma che sono molto abili nel procurarsi posizioni di potere». Il 14 febbraio Glashow le rispose per le rime, difendendo Maiani e ricordando a Carlucci che «agli occhi di un ricercatore straniero, se c' è qualcosa che può danneggiare l' immagine delle istituzioni scientifiche del paeseè proprio la volgaritàe la falsità di questi tentativi di denigrazione di alcuni degli scienziati italiani più distinti». Lo scambio continuò, con Carlucci che domandava come mai Maiani e i suoi amici non avessero allora vinto il premio Nobel, e Glashow che spiegava pazientemente che «ci sono molti più candidati che premi». Il colmo del surreale fu toccato il 28 febbraio, quando Carlucci pubblicò sul suo blog l' articolo che la turbava, intitolato Il mesone vettore 3014 MeV è il Psi-charm il WO ?, di cui ovviamente non poteva capire una parola. E il 6 marzo rivelò chi l' aveva imbeccata, scrivendo che la vicenda in questione «tarpò le ali a Zichichi, che non ricevette finanziamenti per il suo esperimento: la storia successiva ha dimostrato che avrebbe avuto ragione». Naturalmente l' onorevole Carlucci non ha avuto niente da dire a proposito della nomina a vicepresidente di De Mattei nel 2004, né della sua riconferma nel 2008. Gli elettori in generale, e gli scienziati in particolare, dovrebbero invece avere molto da dire a proposito della permanenza di lei in Parlamento, e di lui al Cnr. Auguriamoci che lo dicano forte, chiaro e presto! © RIPRODUZIONE RISERVATA - PIERGIORGIO ODIFREDDI

(2)
CITAZIONE
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...non-darwin.html

CREDO ALLA BIBBIA E NON A DARWIN
Repubblica — 23 dicembre 2009 pagina 54 sezione: CULTURA

evoluzionismo non è una teoria scientifica, ma una filosofia, un modo di vedere il mondo. Ancora nessuno è riuscito a dimostrare la sua validità". Incurante delle critiche che gli sono precipitate addosso da ogni parte Roberto De Mattei, storico del Cristianesimo e vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche, non deflette. L' uscita del volume Evoluzionismo. Il tramonto di un' ipotesi, che raccoglie gli atti di un seminario da lui organizzato nel febbraio scorso, e pubblicato con il contributo (9.000 euro) del Cnr, ha scatenato parecchie reazioni. Le tesi creazioniste sostenute da De Mattei, hanno detto scienziati come Piergiorgio Odifreddi, Nicola Cabibbo, Telmo Pievani, non hanno nulla a che vedere con la ricerca scientifica e non dovrebbero godere di finanziamenti pubblici (già così scarsi). E ora De Mattei, che crede fermanente nella "discussione aperta" vuole replicare al fronte dei suoi avversari. Professore, è giusto che il Cnr finanzi delle iniziative che secondo la comunità scientifica si basano su teorie infondate? «Il contributo finanziario è stato minimo ed è servito allo scopo, che era quello di aprire una discussione su idee che altrimenti sarebbero passate sotto silenzio. Ora tutti si concentrano su questo aspetto e nessuno vuole discutere nel merito i contributi del libro». Ma la comunità degli scienziati non ritiene che le idee creazioniste abbiano una base scientifica. Per questo non le vuole discutere. Sarebbe come, si dice, mettere ogni giorno in discussione l' acquisizione che è la terra a girare intorno al sole e non viceversa. «Io credo che la scienza debba procedere per tentativi, errori e confutazioni. Quindi gli scienziati non dovrebbero atteggiarsia casta intoccabile e invece aprirsi alle idee critiche. Invece non vogliono nemmeno esaminare i contributi scientifici che abbiamo portato nel nostro seminario. Perché la messa in discussione delle teorie darwiniane ha solide basi scientifiche, lo ripeto. Mentre la verità è che nessuno finora è riuscito a dimostrare la teoria evoluzionistica. Che è una vera e propria posizione filosofica, basata cioè su convinzioni generali di fondo e non su evidenze sperimentali». E come spiega allora che gli scienziati "evoluzionisti" hanno ognuno una propria idea del mondo che può essere classificata atea, marxista, postmoderna, cristianao buddista, mentre i "creazionisti" sono tutti cristiani? «Guardi, per questo apprezzo la coerenza di Odifreddi, quando dice che dall' evoluzione così com' è spiegata da Darwin consegue che non esiste il peccato originale e quindi la venuta di Cristo sulla terra non ha senso. Mentre trovo incredibilmente incoerente che ci si possa dichiarare cristiani ed evoluzionisti. E mi chiedo come uno scienziato su queste posizioni come Cabibbo possa presiedere la Pontifica accademia delle Scienze». Ma oggi la chiesa non ha più un atteggiamento di condanna verso le teorie darwiniane. Lei vorrebbe dare lezioni di coerenza anche alle gerarchie ecclesiastiche? «Senza dubbio in alcuni ambienti ecclesiastici c' è un atteggiamento debole, come un senso di inferiorità verso certi ambienti intellettuali. E questo anche in posizioni di vertice. Certo non in Benedetto XVI che ha una posizione critica sulla teoria dell' evoluzione. Esistono invece vescovi e teologi che la accettano, e sono gli stessi per esempio che sostengono che il libro della Genesi è una metafora e che non va preso alla lettera». Non sarà convinto che il mondo è stato creato in sette giorni? «Non, non dico questo. Credo però che Adamo ed Eva siano personaggi storici e siano i progenitori dell' umanità. Credo che su evoluzionismo e fede religiosa nel mondo cattolico ci sia una grande confusione, su cui occorrerebbe discutere. Comunque tutto ciò non ha a che fare con i contenuti del libro e del seminario che erano prettamente scientifici». - LEOPOLDO FABIANI

:o:
 
Top
38 replies since 30/11/2009, 19:24   573 views
  Share